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Paralisi cerebrali infantili e paraplegie spastiche ereditarie - TESTO

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09-capitolo 19-07-2006 10:31 Pagina 269<br />

9 – PARALISI CEREBRALI INFANTILI E PARAPLEGIE SPASTICHE EREDITARIE<br />

Criteri diagnostici. Secondo Fink e collaboratori l’HSP<br />

può essere diagnosticata in presenza di [35-38]:<br />

• segni neurologici caratteristici, quali debolezza muscolare<br />

e spasticità bilaterale e simmetrica agli arti inferiori (a<br />

esordio insidioso e carattere progressivo);<br />

• obiettività neurologica di deficit simmetrici dei tratti corticospinali<br />

che interessino le estremità inferiori (ipostenia<br />

spastica degli arti inferiori, iperreflessia e Babinski positivo),<br />

associata a lieve deficit della sensibilità vibratoria<br />

(nelle gambe), piede cavo e ipertono della vescica urinaria;<br />

• familiarità per questi disturbi con modello di trasmissione<br />

dominante, recessivo o legato al sesso;<br />

• esclusione (attraverso indagini di laboratorio, studi neurofisiologici<br />

e neuroradiologici) di altre malattie in diagnosi<br />

differenziale (vedi oltre) [35-38, 109].<br />

Diagnosi differenziale<br />

Vanno escluse le seguenti condizioni cliniche [9, 35-38, 44]:<br />

• anomalie strutturali dell’encefalo o del midollo spinale:<br />

malformazione di Arnold-Chiari, spondilolisi cervicale o<br />

lombare, Sindrome della corda ritenuta (tethered cord), neoplasie<br />

a carico del midollo spinale, granulomi (ad es., tubercolosi)<br />

a carico di vertebre o del midollo spinale.<br />

Abitualmente la clinica (presenza di atassia, di coinvolgimento<br />

delle estremità superiori, radicolopatia, dolore, perdita della<br />

sensibilità con segni di livello) e un decorso subacuto aiutano<br />

nella diagnostica differenziale, ma sono le immagini (radiografia<br />

tradizionale, RM o arteriografia) generalmente a dimostrare<br />

la natura malformativa o meno del fenomeno clinico;<br />

• malattie degenerative: sclerosi multipla, sclerosi laterale<br />

amiotrofica, sclerosi laterale primaria, atassie spinocerebellari<br />

(inclusa la malattia di Machado-Joseph). La clinica in queste<br />

malattie è abitualmente differente e anche in questo caso gli<br />

esami di laboratorio (esame del liquor), neurofisiologici (elettromiografia,<br />

potenziali evocati, potenziali somatosensitivi) e<br />

strumentali (RM) aiuteranno a dirimere i dubbi diagnostici;<br />

• l e u c o d i s t r o f i e: adrenoleucodistrofia, adrenoleuconeuropatia,<br />

leucodistrofia metacromatica, malattia di Krabbe. La<br />

modalità di <strong>ereditarie</strong>tà, i segni associati (ritardo psicomotorio,<br />

deterioramento cognitivo, neuropatia), gli esami strumentali<br />

(RM, spettroscopia), ma soprattutto i dosaggi enzimatici,<br />

sono di fondamentale importanza ai fini diagnostici;<br />

• malattie metaboliche: degenerazione subacuta combinata,<br />

encefalopatia mitocondriale, abetalipoproteinemia, deficit<br />

di vitamina E. In genere in questi casi vi sono molte<br />

manifestazioni cliniche associate, che sono di per sé diagnostiche<br />

(ad es., retinite, neuropatia, bassa statura, ecc.);<br />

anche in questi casi si hanno dei quadri di neuroimmagini<br />

tipici e il dosaggio enzimatico è dirimente;<br />

• malattie infettive: sifilide terziaria o sifilide acquisita,<br />

paraparesi spastica tropicale, Sindrome da immunodeficienza<br />

acquisita (AIDS). Queste sono forme più rare in età<br />

pediatrica a decorso subacuto e con parametri di laboratorio<br />

molto chiari nella maggior parte dei casi;<br />

• altre forme: distonia DOPA-responsiva (sensibile alla somministrazione<br />

di DOPA, che è di per sé un test diagnostico).<br />

Variabilità genetica delle HSP<br />

e meccanismi patogenetici<br />

269<br />

Esistono forme di HSP autosomiche dominanti, recessive e<br />

legate al sesso. Ciascuna di queste forme è geneticamente<br />

eterogenea: mutazioni in geni diversi causano fenotipi non<br />

distinguibili clinicamente. I loci genetici dell’HSP vengono<br />

chiamati loci SPG (dall’inglese spastic gait) [35-38, 57]. Se<br />

ne conoscono a oggi 24 e sono numerati secondo la sequenza<br />

temporale con la quale sono stati identificati per analisi di<br />

linkage o per ricerca di mutazioni (il locus SPG18, sebbene<br />

già identificato, non è stato ancora pubblicato) (Tab. 9.2).<br />

La patogenesi delle HSP appare ancora oggi poco chiara e<br />

ciò è legato all’identificazione molto recente della maggior<br />

parte dei geni che causano tali forme [35, 68, 81, 85, 93, 113,<br />

136, 151]. Considerata l’estrema variabilità clinica delle HSP<br />

– l’HSP è più un gruppo di affezioni che una singola entità clinica<br />

– e l’elevato numero di geni coinvolti su diversi cromosomi,<br />

è facile ipotizzare che le proteine coinvolte nella patogenesi<br />

delle HSP siano coinvolte in numerosi meccanismi e<br />

vie biochimiche (Tab. 9.2). Tra questi meccanismi vi sono:<br />

• fosforilazione ossidativa (la SPG13/caperonina e la<br />

SPG7/paraplegina sono proteine mitocondriali);<br />

• trasporto assonale (la SPG10/KIF5 è una molecola implicata<br />

nel movimento e nel trasporto assonale e la SPG4/spastina<br />

interagisce con i microtubuli);<br />

• mielinizzazione e conservazione della struttura della mielina<br />

(la PLP/SPG2 è una proteina intrinseca della mielina);<br />

• sviluppo embrionario dei tratti corticospinali (la SPG1 è<br />

implicata nella produzione di proteine di adesione molecolare<br />

L1 CAM). Non è ancora chiaro se tali meccanismi agiscano<br />

secondo vie separate o convergano in un’unica via comune.<br />

HSP autosomiche dominanti. Sono state identificate<br />

diverse forme di HSP a trasmissione autosomica dominante<br />

(AD) (Tab. 9.2). La forma più comune (37-45% di tutte<br />

le forme di HSP AD) è la SPG4 (cromosoma 2p22), una<br />

HSP non complicata o talora associata con altri segni neurologici<br />

a insorgenza più tardiva [54-72]. Tranne che per le<br />

forme SPG3 e SPG8, tutte le altre forme sono state osservate<br />

in singoli nuclei familiari e sono rare.<br />

Come già accennato, non è possibile distinguere le varie<br />

forme di HSP dominanti solo in base a criteri clinici, in quanto<br />

la maggior parte di esse sono forme non complicate, e quindi<br />

per definizione (vedi sopra Criteri diagnostici [35-38]) non presentano<br />

segni neurologi associati distintivi. Si pensa che tutte<br />

queste forme (Tab. 9.3) siano causate da geni di una stessa<br />

superfamiglia – quindi con una funzione comune – o che le proteine<br />

prodotte convergano in una via comune (che causerebbe<br />

degenerazione assonale dei tratti corticospinali). Anche il criterio<br />

dell’età d’esordio non viene più utilizzato perché assai variabile<br />

(vedi sopra e Tab. 9.3). L’unica eccezione è forse rappresentata<br />

dalla SPG4, che è associata in alcune – ma non tutte –<br />

forme a deficit cognitivo (subclinico o del tipo demenza senile).<br />

In alcune forme di HSP si può notare, all’interno dei nuclei<br />

familiari, il fenomeno dell’anticipazione con comparsa di<br />

segni clinici di maggior gravità a età sempre più giovani.

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