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<strong>Impatto</strong>» Primo Piano» pag. 4<br />

Il Governo di Enrico Letta è la svolta<br />

per uscire dal baratro della crisi? Per <strong>il</strong><br />

momento riforme e larghe intese!<br />

Nipote di<br />

Gianni Letta,<br />

braccio destro<br />

di Berlusconi. Il<br />

nuovo premier<br />

ha subito<br />

formato <strong>il</strong><br />

governissimo<br />

di Marianna Rago<br />

Giornalista<br />

marianna.rago@impattosettimanale.it<br />

L’anno 2013 si apre con una<br />

delusione cocente per <strong>il</strong> Partito<br />

Democratico, convinto che in<br />

febbraio sarebbe arrivato <strong>il</strong><br />

momento di Pier Luigi Bersani, e<br />

vede salire a Montecitorio quello<br />

che fu, nel 1998, <strong>il</strong> più giovane<br />

ministro della Repubblica Italiana.<br />

Si tratta di Enrico Letta che<br />

ad agosto festeggerà <strong>il</strong> suo<br />

quarantasettesimo compleanno e<br />

che dal 28 apr<strong>il</strong>e 2013 è diventato<br />

Presidente del Consiglio dei<br />

Ministri, sciogliendo la riserva con<br />

la quale aveva precedentemente<br />

accettato l’incarico di formazione di<br />

un nuovo Governo conferitogli dal<br />

Presidente della Repubblica Giorgio<br />

Napolitano.<br />

La sua carriera politica nasce<br />

tra i membri più giovani della<br />

Democrazia Cristiana, i Giovani<br />

democristiani europei, di cui sarà<br />

segretario dal 1991 al 1995. Dal 1996<br />

fino al 2001, poi, <strong>il</strong> suo percorso<br />

lo vedrà ricoprire diverse cariche:<br />

vicesegretario del Partito Popolare<br />

Italiano, Ministro delle Politiche<br />

comunitarie, Ministro dell’Industria.<br />

Sebbene nel 2004 fosse stato eletto<br />

al Parlamento europeo per la lista<br />

“Uniti per l’Ulivo”, nel 2006 accetta<br />

la nomina come Segretario del<br />

Consiglio dei Ministri nel governo<br />

Prodi.<br />

Nel 2007 è tra i quarantacinque<br />

membri del Comitato nazionale<br />

per <strong>il</strong> Partito Democratico, dai quali<br />

nascerà <strong>il</strong> futuro Pd.<br />

Sposato in seconde nozze con la<br />

giornalista Gianna Fregonara e<br />

padre di tre figli, è nipote di Gianni<br />

Letta, fratello del padre e membro<br />

della fazione opposta, <strong>il</strong> Popolo<br />

delle Libertà. I blogger si scatenano<br />

all’idea di una famiglia intera al<br />

governo, ma quel che è certo è<br />

che le “Larghe intese” profetizzate<br />

in famiglia si sono riversate anche<br />

nella politica nazionale: <strong>il</strong> 27 apr<strong>il</strong>e<br />

Enrico Letta ha sciolto la riserva<br />

ed ha formato <strong>il</strong> primo governo condiviso<br />

dall’asse Pd – Pdl. Tra i venti ministri, diversi i<br />

nomi provenienti dal centrodestra, primo fra<br />

tutti Angelino Alfano, vicepremier e Ministro<br />

dell’Interno, ma anche sorprese: Emma<br />

Bonino e Maria Chiara Carrozza che vanno,<br />

rispettivamente, al Ministero degli Esteri e<br />

della Pubblica Istruzione.<br />

La formazione schierata da Letta non ha<br />

lasciato nessuno indifferente, né tra i m<strong>il</strong>itanti<br />

del Pd che si dividono tra Governissimo sì,<br />

no e forse né tra i cittadini che non m<strong>il</strong>itano<br />

in nessun partito, che pure tra social, e-ma<strong>il</strong><br />

e web in generale hanno fatto sentire la loro<br />

voce e hanno provato a far pervenire al nuovo<br />

Governo le loro istanze. Tra i temi frequenti:<br />

legge elettorale, abolizione parziale e totale<br />

dei “priv<strong>il</strong>egi” parlamentari e meno tasse.<br />

Nel discorso programmatico per la fiducia,<br />

tenutosi <strong>il</strong> 29 apr<strong>il</strong>e scorso, <strong>il</strong> Presidente del<br />

Consiglio sembra aver ripreso in parte questi<br />

temi in una prospettiva più larga, quella<br />

degli “Stati Uniti d’Europa”. E non è un caso,<br />

infatti, che Enrico Letta abbia affermato che<br />

se <strong>il</strong> Governo riceverà la fiducia da parte del<br />

Parlamento si recherà subito a Bruxelles.<br />

Quali saranno le priorità del Governo di<br />

“Larghe intese” fortemente voluto dallo stesso<br />

centrodestra?<br />

Abolizione delle province e superamento<br />

del bicameralismo paritario, innanzitutto. Il<br />

Governo Letta intende portare a termine delle<br />

riforme già iniziate tra cui quella che investe <strong>il</strong><br />

Senato che deve divenire – come spiegato dal<br />

Presidente del Consiglio – Senato delle regioni.<br />

Confluiscono nella programmazione del<br />

governo molti temi cari al centrodestra. Primo<br />

fra tutti, quello che riguarda l’abolizione<br />

dell’Imu, attuab<strong>il</strong>e già a partire da giugno per<br />

attuare quella che Letta intende come una<br />

“Seria politica sulla casa”.<br />

E quanto ai temi sulla “Questione morale”<br />

cosiddetta, i gr<strong>il</strong>lini ironizzano sul web,<br />

affermando che sia una copia del loro<br />

programma.<br />

Non manca infatti l’accenno, nel discorso<br />

programmatico, ad una politica più sobria<br />

e dalla morale più rigida, né viene meno<br />

l’interesse verso i costi e gli sprechi della<br />

politica, a cui sarà dedicato <strong>il</strong> primo atto del<br />

Governo, volto a “eliminare lo stipendio dei<br />

ministri parlamentari che si aggiunge alla loro<br />

attività”.<br />

Quando nel 2007 annunciò la sua candidatura<br />

alla segreteria del Pd ricevette numerosi<br />

consensi, tra cui quello dell’europarlamentare<br />

Gianni Pittella e di altre personalità politiche<br />

di spicco; adesso Enrico Letta per una buona<br />

<strong>Impatto</strong>» Primo Piano » pag. 5<br />

parte della compagine politica italiana sembra<br />

essere la soluzione al problema di una politica<br />

che per oltre cinquanta giorni ha lasciato un<br />

Paese senza governo. Sarà davvero così?<br />

L’impresa non è certamente semplice, e se lo<br />

stesso Presidente del Consiglio si rifà alla figura<br />

biblica di Davide, c’è da riconoscere che <strong>il</strong> Golia<br />

da sconfiggere non è dei giganti più semplici.

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