La Canzone Napoletana dai Cantastorie ad Oggi - Zarzuela
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icordato il poeta Mangione Alfonso autore di A casciaforte musicata da Nicola Valente e rilanciata<br />
proprio sul finire degli anni trenta.<br />
Vaco truvanno 'na casciaforte!<br />
E anduvinate pe ne fache?<br />
Non tengo titoli<br />
nun vivo 'e rendita<br />
nun ci ho un vestito<br />
ne ncuollo a me!<br />
Ma a cascia mi necessita.<br />
Pe fforza l'aggia tene<br />
Ce haggi a mettere tutte e lettere<br />
che mi ha scritto Rosina mia<br />
'nu ritratto formato visita<br />
'd 'a buonanima è Zi Sofia<br />
nu cierro 'e capille, (*)<br />
nu corno e curallo<br />
ed il becco di un pappagallo<br />
che noi perdemmo nel ventitrè<br />
Sono ricordi che in cassaforte<br />
sulo ll'a dinto t'è ppuò astipà...<br />
(* una ciocca di capelli )<br />
Questi sono anni molto critici per il varietà. Lo stesso Petrolini, molto legato alla città partenopea,<br />
osserva che mentre lo spettacolo cinematografico poteva vivere come spettacolo autonomo il<br />
varietà, unito all'operetta ed alla rivista, deve funzionare come avanspettacolo. E Napoli era per<br />
Petrolini un par<strong>ad</strong>iso in cui consumava arguti spettacoli da comico, parodista eccentrico e <strong>dai</strong> cui<br />
palchi aveva lanciato accuse al fascismo almeno fino a quando Mussolini non gli espresse la sua<br />
ammirazione, I salamini, Gastone ma anche testi di Moliere sono solo pochi titoli che si<br />
ascrivono al Nostro. Le ultime aperture al varietà legate al cafe-concerto si ascrivono <strong>ad</strong> opera di<br />
Pasquariello e Gill negli anni '30, il secondo si lega a canzoni tipo Come pioveva e la già ricordata<br />
Cara Piccina e Come le Rose.<br />
Son tornate a fiorire le rose<br />
a le dolci carezze del sol<br />
le farfalle si inseguon festose<br />
ne l'azzurro con trepido vol.<br />
In conclusione variegata appare la produzione di quest'anni tra la guerra ed il primo dopoguerra, ora<br />
approda al lirismo di Reginella ora si lega alla criminalita ed all'emarginazione sociale che getta<br />
nuove basi con la sceneggiata, i cui canoni restano fino <strong>ad</strong> oggi, inserendo la canzone classica<br />
napoletana nel più vasto contesto nazionale.<br />
4) Dall'Africa al Secondo Dopoguerra<br />
Se la Leggenda del Piave era ancora serva nell'animo di tutti gli italiani altre nuove tristezze si<br />
abbattevano sugli italiani e se nobile era stata la Leggenda, un po meno appare lo scritto del 1935 di<br />
E. A . Mario<br />
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