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L09_05ter h004 RA Sintesi Centro abitato mar ... - Città di Avigliana

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CITTA’ DI AVIGLIANA<br />

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO<br />

VARIANTE STRUTTU<strong>RA</strong>LE al PRG Vigente<br />

URBANISTI INCARICATI:<br />

Arch. Flavia BIANCHI Arch. Clau<strong>di</strong>o MALACRINO<br />

GEOLOGO INCARICATO:<br />

COLLABO<strong>RA</strong>TORI:<br />

Stu<strong>di</strong>o Tecnico Associato<br />

SEDE LEGALE: Via Principi d'Acaja, 6<br />

10143 TORINO<br />

Dott. Dario FONTAN<br />

Arch. Sa<strong>di</strong>a CAVALLOTTI<br />

relativa al <strong>Centro</strong> Abitato<br />

PROGETTO DEFINITIVO<br />

<strong>RA</strong>PPORTO AMBIENTALE<br />

SINTESI NON TECNICA<br />

IL SINDACO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO<br />

IL SEGRETARIO COMUNALE<br />

Marzo 2012<br />

SEDI OPE<strong>RA</strong>TIVE:<br />

Via Principi d'Acaja, 6 - 10143 TORINO<br />

Tel./fax 011.482826 - 482314<br />

Via Peyron, 12 - 10143 TORINO<br />

Tel./Fax 011.0200078 - 0200079<br />

bianchi.malacrino @ tin.it<br />

bianchi.malacrino @ fastwebnet.it


Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong><br />

Variante Strutturale al PRG vigente relativa al <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong><br />

art. 17 comma 4 ed art. 31ter LR 56/1977 s.m.i.<br />

Progetto Definitivo<br />

Rapporto Ambientale - <strong>Sintesi</strong> non tecnica<br />

INDICE<br />

1. Premessa<br />

1.1 La Variante Strutturale al PRG del <strong>Centro</strong> Abitato e la VAS<br />

1.2 Contenuti del Rapporto ambientale<br />

1.3 Articolazione del Rapporto Ambientale<br />

1.4 Riferimenti d’insieme<br />

2. Contenuti ed obiettivi della Variante<br />

2.1 Gli obiettivi e le scelte in termini generali<br />

2.2 Le scelte specifiche e gli effetti <strong>di</strong> potenziale rilevanza ambientale, paesaggistica e sui beni culturali<br />

2.3 Coerenza interna della variante: Obiettivi, Azioni ed articoli delle NTA<br />

3. Il quadro programmatico e pianificatorio <strong>di</strong> carattere ambientale in cui si inserisce la variante<br />

3.1. <strong>Avigliana</strong> nel Piano Territoriale Regionale (PTR)<br />

3.2. <strong>Avigliana</strong> nel Piano Paesaggistico Regionale (PPR)<br />

3.3. <strong>Avigliana</strong> nel Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento (PTC2)<br />

3.4. <strong>Avigliana</strong> nel Piano Tutela delle Acque (PTA)<br />

3.5. <strong>Avigliana</strong> nella Carta dei SUOLI del Piemonte<br />

3.6. <strong>Avigliana</strong> nel progetto a regia regionale “Corona Verde 2007”<br />

3.7. <strong>Avigliana</strong> nel Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI)<br />

3.8. <strong>Avigliana</strong> località “verdazzurra”: i Laghi e il Fiume<br />

3.9. Agenda strategica della Collina Intermorenica Aviglianese: la mobilità ciclabile<br />

3.10. Il piano per la Rete Ferroviaria Metropolitana<br />

3.11. Il Patto dei Sindaci<br />

4. Caratteristiche dello stato attuale dell’ambiente e del paesaggio.<br />

4.1 Il Paesaggio<br />

4.2. ZPS, SIC, SIR<br />

4.3 Beni culturali<br />

4.4 Il sistema idrografico e le caratteristiche geomorfologiche<br />

4.5 Rete <strong>di</strong> smaltimento dei reflui e delle acque meteoriche<br />

4.6 Cave, siti contaminati, pozzi<br />

4.7 Rumore e zonizzazione acustica<br />

4.8 Traffico e incidentalità<br />

4.9 Qualità dell’aria e con<strong>di</strong>zioni climatiche<br />

4.10 Rifiuti<br />

4.11 <strong>Avigliana</strong> nella rete ecologica provinciale e regionale<br />

4.12 Servizi previsti dal PRG e servizi esistenti<br />

4.13 Bilancio energetico<br />

5. Problemi ambientali<br />

6. Possibili impatti della variante sull’ambiente, analisi delle alternative e misure <strong>di</strong> mitigazione<br />

7. Monitoraggio e controllo degli impatti<br />

8. Valutazione <strong>di</strong> incidenza: la variante non riguarda aree comprese nel SIC/ZPS. Analisi delle variazioni in<br />

località esterne, ma prossime al SIC/ZPS<br />

12 FIGURE Allegate<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 1


1. Premessa<br />

1.1 La Variante Strutturale al PRG del <strong>Centro</strong> Abitato e la VAS<br />

Il presente Rapporto ambientale si riferisce alla Variante strutturale al PRG <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> relativa al<br />

<strong>Centro</strong> Abitato; la variante strutturale è redatta ai sensi della L.R. 1/2007.<br />

Nel Documento Programmatico della Variante strutturale (gennaio 2009) si è sancito che, in<br />

considerazione dell’alto valore paesaggistico, naturalistico e storico-architettonico che<br />

contrad<strong>di</strong>stingue il territorio <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, occorre che le scelte operate dalla Variante in oggetto,<br />

seppur riferite ad una parte limitata del territorio e dettate da obiettivi <strong>di</strong> riqualificazione del tessuto<br />

urbano esistente, siano verificate sotto il profilo delle specifiche conseguenze sull’ambiente, sul<br />

paesaggio e sul patrimonio culturale.<br />

La parte del territorio comunale interessata dalla presente variante è, peraltro, essa stessa ricca <strong>di</strong><br />

emergenze storico-architettoniche e valenze paesaggistico-ambientali: dal sito archeologico <strong>di</strong><br />

Borgata Malano, al <strong>Centro</strong> storico <strong>di</strong> impianto me<strong>di</strong>evale con gli oltre 700 e<strong>di</strong>fici tra cui vere e<br />

proprie emergenze monumentali sia <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia civile che religiosa, alle <strong>di</strong>ramazioni della Via<br />

Francigena, dal versante <strong>di</strong> Monte Cuneo – facente parte del sistema della Collina Morenica che si<br />

<strong>di</strong>rama fino a Rivoli – al Monte Capretto – alle pen<strong>di</strong>ci del quale si colloca parte del <strong>Centro</strong> storico<br />

e sul quale sorge il Castello <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>.<br />

Per le caratteristiche del territorio su richiamate, per la varietà dei temi che si intende affrontare con<br />

la variante e poiché l’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> considera imprescin<strong>di</strong>bile la tutela<br />

ambientale del proprio territorio, si è ritenuto, che “ … la presente variante debba essere soggetta a<br />

valutazione ambientale strategica secondo le in<strong>di</strong>cazioni della DGR 9 giugno 2008 n. 12-8931 e<br />

l’art. 20 della LR n. 40/98 s.m.i., risultando, pertanto, non necessario sottoporre la variante a<br />

verifica preventiva <strong>di</strong> assoggettabilità alla VAS, opportunità pur prevista dalla normativa vigente,<br />

ma il cui esito, per le ragioni suesposte, sarebbe scontato …”.<br />

Tale scelta, peraltro, è altresì coerente con l’art. 15 delle NdA del PTR in corso <strong>di</strong> definitiva<br />

approvazione, il quale in<strong>di</strong>ca come la “ … La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è uno<br />

strumento atto a valutare, a priori, gli effetti ambientali indotti dall’attuazione <strong>di</strong> un piano o <strong>di</strong> un<br />

programma, garantendo l’integrazione del principio <strong>di</strong> sostenibilità ambientale, sociale ed<br />

economica nel processo decisionale fin dalla fase <strong>di</strong> elaborazione <strong>di</strong> tali strumenti …”.<br />

Su tale scelta dell’Amministrazione Comunale, sia in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> pianificazione ex<br />

L.R. 1/2007 sia in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi specifica finalizzata alla VAS, hanno convenuto<br />

tutti i soggetti competenti.<br />

I soggetti in<strong>di</strong>viduati per le consultazioni sono in primo luogo la Regione Piemonte, la Provincia <strong>di</strong><br />

Torino e l’ARPA; inoltre l’Ente <strong>di</strong> Gestione del Parco <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, la Sovrintendenza ai Beni<br />

Architettonici e Paesaggistici, la Sovrintendenza ai Beni Archeologici, la Comunità Montana Bassa<br />

Valle Susa ed, ancora, le associazioni ambientaliste quali Legambiente, Pro Natura, WWF, Italia<br />

Nostra, Associazione per la tutela della Collina Morenica, le Associazioni culturali aviglianesi, e le<br />

più rappresentative organizzazioni <strong>di</strong> categoria degli agricoltori, dei commercianti, degli artigiani e<br />

degli industriali, presenti in <strong>Avigliana</strong>.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 2


2. Contenuti ed obiettivi della Variante<br />

2.1 Gli obiettivi e le scelte in termini generali<br />

La variante, oggetto <strong>di</strong> VAS, interessa la parte <strong>di</strong> territorio <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> riconducibile al “centro<br />

<strong>abitato</strong>” del Comune: si è inteso, in questo caso, per centro <strong>abitato</strong>, le parti e<strong>di</strong>ficate e quelle<br />

urbanizzate poste in sponda sinistra Dora (località Grange/Drubiaglio) e quelle poste in sponda<br />

destra Dora, comprese tra la Dora medesima e la sponda settentrionale del Lago Grande, inclusi il<br />

<strong>Centro</strong> Storico, le recenti espansioni residenziali poste su Monte Cuneo, le aree industriali dei<br />

Mareschi e in località Ferriere, al confine con Buttigliera Alta.<br />

La Variante consiste in:<br />

A) verifica della dotazione delle aree destinate a servizi pubblici e <strong>di</strong> interesse pubblico<br />

relative al centro <strong>abitato</strong> con l’obiettivo <strong>di</strong> una loro razionalizzazione. La verifica effettuata<br />

dà conto della loro localizzazione, <strong>di</strong>mensione, forma e tipologia, dello stato <strong>di</strong> attuazione e<br />

delle relazioni tra <strong>di</strong> esse. Tale approfon<strong>di</strong>mento sulla dotazione <strong>di</strong> aree a servizi, esistenti e<br />

previsti nel PRG vigente, viene posto in relazione ai risultati conseguenti ad una analisi<br />

aggiornata del fabbisogno <strong>di</strong> detti spazi (aree ver<strong>di</strong> e per il gioco, parcheggi, aree per asili,<br />

scuole, attrezzature <strong>di</strong> interesse comune, impianti sportivi) in conseguenza anche<br />

dell’attuazione degli inse<strong>di</strong>amenti residenziali previsti dal PRG stesso; l’analisi del<br />

fabbisogno <strong>di</strong> aree per servizi ha condotto a confer<strong>mar</strong>e o riperimetrare gli spazi a servizi<br />

in<strong>di</strong>cati nel PRG vigente, ma anche ad in<strong>di</strong>viduare nuovi e/o <strong>di</strong>versi spazi da destinare ad<br />

attrezzature <strong>di</strong> interesse collettivo, con la finalità <strong>di</strong> migliorare la qualità e la funzionalità dei<br />

medesimi, in funzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi obiettivi quali:<br />

- l’aumento delle opportunità <strong>di</strong> incontro e socializzazione per tutti i citta<strong>di</strong>ni in<br />

generale, i bambini e i ragazzi in particolare, con<strong>di</strong>zione, da un lato, per elevare<br />

anche la “sicurezza urbana”, dall’altro, per assegnare identità anche ai luoghi <strong>di</strong> più<br />

recente e<strong>di</strong>ficazione<br />

- la realizzazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> (con<strong>di</strong>zione per la successiva<br />

realizzazione <strong>di</strong> un vero e proprio “piano del verde”) che siano, da un lato, connesse<br />

da una rete <strong>di</strong> percorsi ciclopedonali, dall’altro, maggiormente correlate agli<br />

impianti sportivi esistenti ed in progetto<br />

- l’incremento della accessibilità sia al <strong>Centro</strong> storico, anche me<strong>di</strong>ante<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> parcheggi <strong>di</strong> attestamento, sia al polo costituito da piazza del<br />

Popolo, corso Laghi, Stazione Ferroviaria ( Movicentro), corso Torino (la cosiddetta<br />

“Grande T”);<br />

al riguardo si esaminino, in particolare, l’elaborato 1 e l’elaborato 4.3 della Variante;<br />

B) attuazione <strong>di</strong> alcune specifiche aree per servizi con la realizzazione <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong><br />

proporzionata entità: in alcuni casi specifici, sono stati introdotti meccanismi<br />

“perequativi”; si tratta <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> completamento e/o ristrutturazione urbanistica<br />

per favorire processi <strong>di</strong> riqualificazione urbana:<br />

- ri<strong>di</strong>segno e qualificazione dello spazio pubblico, quale elemento strutturante e unificante<br />

della parte <strong>di</strong> città interessata;<br />

- ridefinizione delle zone <strong>di</strong> interconnessione tra spazi costruiti e aperti;<br />

- inserimento <strong>di</strong> destinazioni d’uso ed attività che aumentino l’integrazione funzionale<br />

complessiva;<br />

- riqualificazione della qualità architettonica ed ambientale del patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

esistente nel contesto.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 3


Sono anche previsti interventi residenziali con l’obiettivo <strong>di</strong> contenere i costi delle<br />

abitazioni per l’affitto e l’acquisto in proprietà (e<strong>di</strong>lizia sovvenzionata,<br />

agevolata/convenzionata, social housing).<br />

Gli ambiti in<strong>di</strong>viduati dalla variante, attraverso cui si può recuperare una significativa<br />

quantità <strong>di</strong> aree per servizi me<strong>di</strong>ante i cosiddetti meccanismi perequativi, sono quelli<br />

denominati Brs e Ars: per comprenderne le caratteristiche si rinvia agli elaborati n. 1, 4.1 e<br />

4.2 della variante.<br />

C) riqualificazione urbanistica della “Grande T” costituita dall’urbanizzato prospettante Corso<br />

Laghi, la Ferrovia Torino/Modane e Corso Torino, contesto che, da un lato, costituisce “la<br />

Spina dorsale” dell’e<strong>di</strong>ficazione ottonovecentesca, svolgendo anche la funzione <strong>di</strong> sistema<br />

<strong>di</strong> connessione con le emergenze <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, quelle storico-architettoniche (il centro<br />

storico e San Pietro) e quelle naturalistiche (i Laghi, il Parco, il sistema della collina<br />

morenica), e, dall’altro, si presenta quale “Porta” della <strong>Città</strong> <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>: ad essa si accede,<br />

infatti, sia con mezzi pubblici (sono presenti la stazione ferroviaria ed il MOVICENTRO con<br />

la già realizzata stazione <strong>di</strong> interscambio pullman) sia con mezzi privati (attraverso<br />

l’autostrada del Frejus e la circonvallazione ex SS 589 e la SS 25).<br />

Intorno a tale “Spina” si concentrano i servizi commerciali e terziari costituenti il maggiore<br />

Addensamento commerciale <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> (”Addensamento commerciale urbano forte A3”<br />

Corso Laghi- Corso Torino), e da essa si innervano le principali connessioni con il <strong>Centro</strong><br />

Storico e con le aree <strong>di</strong> più recente impianto.<br />

Intorno ad essa, inoltre, si sono andati concentrando negli ultimi anni, dall’approvazione del<br />

PRG (1995), importanti investimenti privati e pubblici, questi ultimi, anche in attuazione <strong>di</strong><br />

programmi a regia comunale, con il concorso <strong>di</strong> risorse Regionali e Comunitarie.<br />

Tra questi :<br />

- il progetto MOVICENTRO che ha consentito <strong>di</strong> incrementare, in termini significativi,<br />

la dotazione <strong>di</strong> parcheggi intorno alla stazione ferroviaria, su Via Torino ed a<br />

ridosso <strong>di</strong> Corso Laghi<br />

- sottopassaggio ciclopedonale alla linea ferroviaria presso la stazione, complementare<br />

sia al sottopassaggio veicolare realizzato ad est della stazione medesima, sia al<br />

sottopassaggio ciclopedonale ad ovest della stazione, <strong>di</strong> collegamento tra Corso<br />

Torino e Via IV Novembre.<br />

- progetto Z30 in corso <strong>di</strong> ultimazione nella zona della stazione ferroviaria e lungo Corso<br />

Laghi<br />

- programma <strong>di</strong> qualificazione urbana (PQU) a sostegno delle attività commerciali <strong>di</strong><br />

Corso Laghi<br />

- Contratto <strong>di</strong> quartiere II riguardante <strong>di</strong>verse aree molte delle quali poste tra corso Laghi<br />

ed il <strong>Centro</strong> storico<br />

- Programma <strong>di</strong> Recupero Urbano (PRU) dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale posto a Nord <strong>di</strong><br />

Corso Torino<br />

- riqualificazione <strong>di</strong> Via San G. Bosco e Via Einau<strong>di</strong>.<br />

L’acquisizione, ormai <strong>di</strong> prossima attuazione, dell’area Ad al patrimonio comunale<br />

consolida tale processo, configurandosi come un’ulteriore importante opportunità 1 : è<br />

<strong>di</strong>ventata anche occasione per ban<strong>di</strong>re un concorso internazionale <strong>di</strong> idee, in corso <strong>di</strong><br />

espletamento.<br />

1 A tale area Ad, con la Variante n. 1, fu attribuita – in alternativa alla possibilità <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficare in sito, prevista dal PRG<br />

approvato nel 1995 – una valenza paesistico-ambientale ed una densità e<strong>di</strong>lizia propria, ma da trasferire ed<br />

utilizzare in altri ambiti alla con<strong>di</strong>zione che, contestualmente, venisse effettuata la cessione gratuita al Comune<br />

dell’area medesima o delle porzioni della stessa corrispondenti alla densità che si intendeva trasferire.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 4


La riqualificazione urbanistica del contesto urbano intorno a tale “Grande T” o “Spina” è<br />

previsto che possa attuarsi anche con interventi <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica e/o<br />

sostituzione e<strong>di</strong>lizia, subor<strong>di</strong>nate alla riqualificazione degli affacci prospettici secondo un<br />

“<strong>di</strong>segno” urbano coor<strong>di</strong>nato, delle corti interne, delle connessioni pedonali e ciclabili, al<br />

potenziamento delle alberate, al recupero ed all’integrazione <strong>di</strong> spazi pubblici, sia per la<br />

sosta degli autoveicoli, sia per favorire le opportunità <strong>di</strong> incontro ed aggregazione dei<br />

citta<strong>di</strong>ni.<br />

Particolare attenzione è stata riposta all’in<strong>di</strong>viduazione, alla tutela e valorizzazione dei<br />

cannocchiali prospettici verso le emergenze naturali e storico-architettoniche.<br />

Gli ambiti in<strong>di</strong>viduati dalla variante con rilevanti possibilità <strong>di</strong> trasformazione, poste lungo<br />

corso Torino e Corso Laghi, sono generalmente in<strong>di</strong>cati con la sigla Br: per comprenderne le<br />

caratteristiche si rinvia agli elaborati n. 1, 4.1 e 4.2 della variante;<br />

D) in or<strong>di</strong>ne alla viabilità ed alla mobilità ed accessibilità nell’<strong>abitato</strong>, sia sotto il profilo<br />

pedonale, che ciclabile, che automobilistico, la Variante propone nuove opportunità <strong>di</strong><br />

rafforzamento della mobilità pedonale e ciclabile – attraverso il completamento dei percorsi<br />

ciclabili e pedonali anche connettendo le aree a servizi esistenti ed in progetto – ed il<br />

rafforzamento dell’ambito della “Grande T” incernierata intorno alla stazione <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong><br />

ed al Movicentro – tenuto conto anche della prevista attestazione in <strong>Avigliana</strong> del servizio<br />

ferroviario metropolitano: si vedano in particolare gli elaborati 4.2 e 4.3 della variante. Con<br />

riferimento alla struttura della viabilità, la variante in<strong>di</strong>ca, in particolare due scelte: la<br />

ristrutturazione dello svincolo autostradale <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> Est che consenta <strong>di</strong> migliorare sotto<br />

il profilo dell’accessibilità e della congestione l’accessibilità alla <strong>Città</strong>; un nuovo<br />

collegamento alla via Torino a partire dalla rotonda sulla SSp25 al confine con Buttigliera<br />

Alta;<br />

E) per l’area produttiva <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> Dr1, in considerazione del fatto che è in corso <strong>di</strong><br />

definitivo completamento, sono stati precisati alcuni interventi <strong>di</strong> riqualificazione dei<br />

servizi ivi presenti; per l’area Di1/Di3 al confine con Buttigliera è stato affrontato il<br />

problema della congestione da traffico, inserendo nella variante le due scelte viabilistiche<br />

illustrate al precedente punto;<br />

F) sono state verificate le principali conseguenze della cosiddetta “Variante Dora del PAI”<br />

adottata dall’Autorità <strong>di</strong> Bacino del Po con Delibera n. 9/2007 del 19/7/2007, <strong>di</strong> cui si dà<br />

conto, in particolare negli stu<strong>di</strong> redatti dal Geologo Fontan.<br />

2.2 Le scelte specifiche e gli effetti <strong>di</strong> potenziale rilevanza ambientale, paesaggistica e sui beni<br />

culturali<br />

Molte sono le scelte puntuali proposte nella variante, come si può evincere dalla lettura della<br />

relazione o scorrendo l’elaborato 3.1, in cui sono perimetrati i siti oggetto <strong>di</strong> variazione della<br />

previsione urbanistica o esaminando le norme urbanistiche (elaborati 4.1, 4.2, 4.3).<br />

Alcune, però, hanno una maggiore rilevanza sotto il profilo perlomeno della morfologia urbana<br />

e dell’organizzazione urbanistica e, quin<strong>di</strong>, con una certa probabilità anche sul paesaggio e,<br />

forse, anche sull’ambiente e i beni culturali.<br />

Nelle seguenti tre Tabelle si sintetizzano i <strong>di</strong>versi contenuti della variante, evidenziandone gli<br />

effetti sul contesto urbano onde, nel prosieguo, valutarne gli impatti sulle più generali<br />

con<strong>di</strong>zioni dell’ambiente, del paesaggio e del sistema dei beni culturali.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 5


Nella Tabella n. 1 si prendono in considerazione le mo<strong>di</strong>fiche urbanistiche riferite a specifici<br />

ambiti <strong>di</strong> PRG. Nella Tabella n. 2 si prendono in considerazione le mo<strong>di</strong>fiche normative<br />

riferite che possono avere effetti <strong>di</strong>stribuiti nel centro <strong>abitato</strong>. Nella Tabella n. 3 si prendono in<br />

considerazione gli ambiti destinati a servizi pubblici e/o <strong>di</strong> interesse pubblico, ex art. 21 della<br />

Legge Regionale.<br />

Effetti sul<br />

contesto<br />

urbano<br />

Ambito<br />

con<br />

variazione<br />

<strong>di</strong> previsione<br />

urbanistica<br />

A<br />

Mo<strong>di</strong>fica<br />

viabilità<br />

stradale<br />

B<br />

Mo<strong>di</strong>fica<br />

viabilità<br />

pedonale<br />

e/o<br />

ciclabile<br />

C<br />

Incremento<br />

della<br />

dotazione<br />

<strong>di</strong><br />

parcheggi<br />

D<br />

Mo<strong>di</strong>fica<br />

della<br />

quantità<br />

e/o della<br />

qualità del<br />

verde<br />

TABELLA n. 1<br />

E F<br />

Incremento<br />

<strong>di</strong> spazi e <strong>di</strong><br />

attrezzature<br />

<strong>di</strong> interesse<br />

comune o<br />

scolastici<br />

Incremento<br />

del carico<br />

urbanistico<br />

con nuove<br />

costruzioni a<br />

destinazione<br />

residenziale<br />

e/o terziaria<br />

e/o<br />

commercio<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 6<br />

G<br />

Rinnovo,<br />

ampliamento<br />

riqualificazio<br />

ne <strong>di</strong><br />

patrimonio<br />

e<strong>di</strong>lizio<br />

esistente<br />

H<br />

Consumo<br />

<strong>di</strong> suolo a<br />

destinazio<br />

ne<br />

agricola<br />

nel PRG<br />

vigente<br />

I<br />

Presenza <strong>di</strong><br />

bene storico<br />

culturale e<br />

architettoni<br />

co<br />

nell’ambito<br />

e/o nelle<br />

imme<strong>di</strong>ate<br />

vicinanze<br />

L<br />

Presenza <strong>di</strong><br />

bene<br />

paesistico o<br />

ambientale<br />

tipo ZPS,<br />

SIC, SIR<br />

nell’ambito<br />

e/o nelle<br />

imme<strong>di</strong>ate<br />

vicinanze<br />

Brs 1 X X X X<br />

Brs 2 X X X X X X X X<br />

Brs 3 X X<br />

Brs 4 eliminata in accoglimento <strong>di</strong> richiesta della Regione Piemonte e <strong>di</strong> ARPA in conferenza <strong>di</strong><br />

pianificazione<br />

Brs 5 X X X<br />

Brs 6 X X X X<br />

Brs 7 X X X X X<br />

Brs 8 X X X X<br />

Brs 9 X X X<br />

Brs10 eliminata in sede <strong>di</strong> controdeduzioni al Progetto Preliminare<br />

Brs 11 X X X X<br />

Brs12 eliminata in sede <strong>di</strong> controdeduzioni al Progetto Preliminare<br />

Brs 13 X X X<br />

Brs 14 X X X X X<br />

Brs 15 X X X X X<br />

Brs 16 X X X X<br />

Brs 17 X X X X<br />

Brs 18 X X X<br />

Brs 19 X X X X X<br />

Brs 20 X X X X X<br />

Brs 21 X X X<br />

Brs 22 X X X<br />

Br 1 X X X<br />

Br 2 X X X<br />

Br 3 X X<br />

Br 4 X X<br />

Br 5 X X X X<br />

Br 6 X X X X X X<br />

Br 7 X X X X X


Effetti sul<br />

contesto<br />

urbano<br />

Ambito<br />

con<br />

variazione<br />

<strong>di</strong> previsione<br />

urbanistica<br />

A<br />

Mo<strong>di</strong>fica<br />

viabilità<br />

stradale<br />

B<br />

Mo<strong>di</strong>fica<br />

viabilità<br />

pedonale<br />

e/o<br />

ciclabile<br />

C<br />

Incremento<br />

della<br />

dotazione<br />

<strong>di</strong><br />

parcheggi<br />

D<br />

Mo<strong>di</strong>fica<br />

della<br />

quantità<br />

e/o della<br />

qualità del<br />

verde<br />

TABELLA n. 1<br />

E F<br />

Incremento<br />

<strong>di</strong> spazi e <strong>di</strong><br />

attrezzature<br />

<strong>di</strong> interesse<br />

comune o<br />

scolastici<br />

Incremento<br />

del carico<br />

urbanistico<br />

con nuove<br />

costruzioni a<br />

destinazione<br />

residenziale<br />

e/o terziaria<br />

e/o<br />

commercio<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 7<br />

G<br />

Rinnovo,<br />

ampliamento<br />

riqualificazio<br />

ne <strong>di</strong><br />

patrimonio<br />

e<strong>di</strong>lizio<br />

esistente<br />

H<br />

Consumo<br />

<strong>di</strong> suolo a<br />

destinazio<br />

ne<br />

agricola<br />

nel PRG<br />

vigente<br />

I<br />

Presenza <strong>di</strong><br />

bene storico<br />

culturale e<br />

architettoni<br />

co<br />

nell’ambito<br />

e/o nelle<br />

imme<strong>di</strong>ate<br />

vicinanze<br />

L<br />

Presenza <strong>di</strong><br />

bene<br />

paesistico o<br />

ambientale<br />

tipo ZPS,<br />

SIC, SIR<br />

nell’ambito<br />

e/o nelle<br />

imme<strong>di</strong>ate<br />

vicinanze<br />

Br 8 X X X X X X<br />

Br 9 X X X X X<br />

Br 10 X X X X X X<br />

Br 11 X X X<br />

Br 12 X X X<br />

Br 13 X X X<br />

Br 14 X X X<br />

Br 15 X X X<br />

Ars 1 X X X X X X X X<br />

Ars 2 X X X X<br />

Ars 3 X X X X<br />

Ars 4 X X X X X X X<br />

Ars 5 X X X X X X<br />

Ars 6 X X X X X<br />

Ars 7 X X X X<br />

Ar 1 X X X<br />

Ar 2 X X X<br />

Ar 3 X X X X<br />

Bpr 5 X X X X X X<br />

Cb 29 X X X X X X X<br />

Cr 2 X X X X<br />

Cc80 X X X<br />

Ctn eliminata in accoglimento <strong>di</strong> richiesta della Regione Piemonte in conferenza <strong>di</strong> pianificazione<br />

B4i X X X X<br />

Fip2a X X X X<br />

Riorganizzazi<br />

one svincolo<br />

autostradale<br />

(art.24.10)<br />

Riorganizzazi<br />

one viabilità<br />

<strong>di</strong> accesso a<br />

c.so Torino da<br />

Buttigliera<br />

(art.24.11)<br />

X X X X<br />

X


Effetti sul<br />

contesto<br />

urbano<br />

Mo<strong>di</strong>fiche<br />

normative<br />

con effetti<br />

<strong>di</strong>stribuiti nel<br />

centro <strong>abitato</strong><br />

Art. 3<br />

Ampliame<br />

nto e<strong>di</strong>fici<br />

unibifamiliari<br />

Art. 16<br />

Demolizio<br />

ne e<br />

ricostruzio<br />

ne in<br />

ambiti B<br />

Art. 28<br />

Bassi<br />

fabbricati<br />

A<br />

Mo<strong>di</strong>fica<br />

viabilità<br />

stradale<br />

B<br />

Mo<strong>di</strong>fica<br />

viabilità<br />

pedonale<br />

e/o<br />

ciclabile<br />

C<br />

Incremento<br />

della<br />

dotazione<br />

<strong>di</strong><br />

parcheggi<br />

D<br />

Mo<strong>di</strong>fica<br />

della<br />

quantità<br />

e/o della<br />

qualità del<br />

verde<br />

TABELLA n. 2<br />

E F<br />

Incremento<br />

<strong>di</strong> spazi e <strong>di</strong><br />

attrezzature<br />

<strong>di</strong> interesse<br />

comune o<br />

scolastici<br />

Incremento<br />

del carico<br />

urbanistico<br />

con nuove<br />

costruzioni a<br />

destinazione<br />

residenziale<br />

e/o terziaria<br />

e/o<br />

commercio<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 8<br />

G<br />

Rinnovo,<br />

ampliamento<br />

riqualificazio<br />

ne <strong>di</strong><br />

patrimonio<br />

e<strong>di</strong>lizio<br />

esistente<br />

H<br />

Consumo<br />

<strong>di</strong> suolo a<br />

destinazio<br />

ne<br />

agricola<br />

nel PRG<br />

vigente<br />

I<br />

Presenza <strong>di</strong><br />

bene storico<br />

culturale e<br />

architettoni<br />

co<br />

nell’ambito<br />

e/o nelle<br />

imme<strong>di</strong>ate<br />

vicinanze<br />

X in alcuni<br />

casi<br />

X X in alcuni<br />

casi<br />

in alcuni<br />

casi<br />

L<br />

Presenza <strong>di</strong><br />

bene<br />

paesistico o<br />

ambientale<br />

tipo ZPS,<br />

SIC, SIR<br />

nell’ambito<br />

e/o nelle<br />

imme<strong>di</strong>ate<br />

vicinanze<br />

La Tabella n. 3, che segue, riporta:<br />

- nella colonna ID il numero identificativo delle sole aree a servizi per le quali sono state introdotte<br />

mo<strong>di</strong>fiche normative (qualora l’area sia stata compresa in ambito <strong>di</strong> trasformazione, poichè essa è<br />

compresa in un ambito Brs, non viene, <strong>di</strong> norma, riportata, in quanto già trattata nella Tabella n. 1):<br />

qualora l’area abbia un numero compreso tra 1 e 243, essa è già presente nel PRG vigente<br />

(nell’Allegato Tecnico n. 1 della presente variante sono riportate delle Tavole che consentono<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare l’ubicazione <strong>di</strong> ciascuna);<br />

qualora l’area abbia un numero pari o superiore a 1001, significa che è stata introdotta dalla<br />

variante: la sua ubicazione è precisata nelle NOTE;<br />

l’area in<strong>di</strong>viduata con il n. 1000 è già presente nel PRG vigente, ma con altra numerazione<br />

- nella colonna Tipo, il tipo <strong>di</strong> servizio: V verde, P parcheggio, S attrezzature scolastiche, A<br />

attrezzature <strong>di</strong> interesse comune, D attrezzature funzionali agli inse<strong>di</strong>amenti produttivi<br />

- nella colonna PREVISIONI sono precisate le prescrizioni (in genere ad integrazione <strong>di</strong> quelle<br />

contenute nel PRG vigente) ed è evidenziato se il perimetro del’area, rispetto il PRG vigente, è<br />

stato mo<strong>di</strong>ficato<br />

- nella colonna EFFETTI SUL CONTESTO URBANO vengono segnalati i seguenti effetti:<br />

A) Mo<strong>di</strong>fica della quantità <strong>di</strong> spazi e/o della qualità del sistema del verde<br />

B) Ampliamento e/o riqualificazione della rete dei percorsi ciclopedonali<br />

C) Incremento delle attrezzature scolastiche e/o <strong>di</strong> interesse comune<br />

D) Incremento della quantità <strong>di</strong> spazi per la sosta.<br />

in alcuni<br />

casi<br />

in alcuni<br />

casi<br />

in alcuni<br />

casi


TABELLA n. 3<br />

EFFETTI SUL<br />

CONTESTO URBANO<br />

ID Tipo PREVISIONI DELLA VARIANTE A B C D<br />

13 P S Il perimetro dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X X<br />

La rotonda in<strong>di</strong>cata nella Tavola della variante può essere<br />

spostata verso il Torrente Messa in accordo con la Provincia<br />

14 V <strong>di</strong> Torino. Il perimetro dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

24 P autoctone. X X<br />

26 S Da destinare anche ad A attrezzature <strong>di</strong> interesse comune. X<br />

27 P<br />

28 V<br />

29 P<br />

31 P<br />

32 P<br />

33 P<br />

34 VP<br />

35 V<br />

36 P<br />

37 V<br />

39 P<br />

40 V<br />

41 V<br />

42 V D<br />

43 V<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

E’ ammesso realizzare parcheggio alberato ed attrezzato per<br />

la sosta <strong>di</strong> camper e aree per orti urbani, se compatibili con<br />

la contigua attività <strong>di</strong> maneggio. X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

Area da attrezzare in funzione dell’accesso al Parco dei<br />

Laghi. X X<br />

Da destinare anche a parcheggio pubblico a servizio<br />

dell’area industriale e per la realizzazione <strong>di</strong> attrezzature per<br />

il Comune quali deposito comunale e/o sede Vigili del<br />

Fuoco X X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

Da destinare anche a parcheggio pubblico a servizio<br />

dell’area industriale e per la realizzazione <strong>di</strong> attrezzature per<br />

il Comune quali deposito comunale e/o sede Vigili del<br />

Fuoco X X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

Da destinare anche a parcheggio pubblico a servizio<br />

dell’area industriale e per la realizzazione <strong>di</strong> attrezzature per<br />

il Comune quali deposito comunale e/o sede Vigili del<br />

Fuoco X X X<br />

Da destinare anche a parcheggio pubblico a servizio<br />

dell’area industriale e per la realizzazione <strong>di</strong> attrezzature per<br />

il Comune quali deposito comunale e/o sede Vigili del<br />

Fuoco X X X<br />

E’ ammesso realizzare parcheggio alberato ed attrezzato per<br />

la sosta <strong>di</strong> camper . X X<br />

E’ ammesso realizzare parcheggio alberato ed attrezzato per<br />

la sosta <strong>di</strong> camper . X X<br />

E’ ammesso realizzare attrezzature <strong>di</strong> interesse comune e<br />

44 D V parcheggio alberato ed attrezzato per la sosta <strong>di</strong> camper . X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

45 P autoctone. X X<br />

46 P Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie X X<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 9


TABELLA n. 3<br />

EFFETTI SUL<br />

CONTESTO URBANO<br />

ID Tipo PREVISIONI DELLA VARIANTE A B C D<br />

47 P<br />

48 V P<br />

autoctone.<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

E’ ammesso realizzare parcheggio alberato ed attrezzato per<br />

la sosta <strong>di</strong> camper . X X<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale. X<br />

51 V<br />

52 V P<br />

E’ ammesso realizzare parcheggio alberato anche a servizio<br />

della palestra <strong>di</strong> roccia. Area facente parte della struttura del<br />

sistema del verde del territorio comunale. Il perimetro<br />

dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X X<br />

53 V Da dotare <strong>di</strong> percorso ciclopedonale alberato. X X<br />

Area sportiva da mantenere e potenziare con altri impianti<br />

quali, ad esempio, pista <strong>di</strong> pattinaggio. X<br />

54 V<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

55 P autoctone. X X<br />

57 A Da destinare anche ad orti urbani. X X<br />

58 V Da destinare anche ad orti urbani. X X<br />

Realizzare adeguato collegamento pedonale tra l’area a<br />

61 P servizi n. 60 e Corso Torino. X X<br />

62 P Da dotare <strong>di</strong> percorso ciclopedonale alberato. X X<br />

Da destinare a percorso ciclopedonale. Il perimetro dell’area<br />

66 V è stato mo<strong>di</strong>ficato. X X<br />

67 P Da destinare anche a V verde pubblico. X X<br />

L’area è destinata anche ad A attrezzature <strong>di</strong> interesse<br />

comune per l’aggregazione giovanile. Il parcheggio può<br />

essere realizzato anche su più piani a servizio della Stazione<br />

68 P Ferroviaria. X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

69 P autoctone. X X<br />

79 A Area da destinare anche a P parcheggio pubblico. X X<br />

80 V<br />

81 V<br />

82 P<br />

96 P<br />

97 V<br />

98 P V<br />

101 P<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale. X<br />

Da destinare a percorso ciclopedonale.<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale.<br />

Il perimetro dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X X<br />

Da destinare a V verde con percorso ciclopedonale. Area<br />

facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale.<br />

Il perimetro dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X X X<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale. Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate<br />

alberature <strong>di</strong> specie autoctone. X X<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale.<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

X<br />

territorio comunale.<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

X X<br />

autoctone. Area facente parte della struttura del sistema del<br />

verde del territorio comunale. X X<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 10


TABELLA n. 3<br />

EFFETTI SUL<br />

CONTESTO URBANO<br />

ID Tipo PREVISIONI DELLA VARIANTE A B C D<br />

103 S<br />

104 VP<br />

La <strong>di</strong>smissione gratuita al Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> dell’area a<br />

servizi n. 101 (parcheggio), collocata nell’ambito Fip1 e con<br />

accesso dalla Via Einau<strong>di</strong>, consente <strong>di</strong> destinare a residenza<br />

il 20% massimo della volumetria costruibile in<strong>di</strong>cata nella<br />

scheda normativa; tale intervento è ammesso con permesso<br />

<strong>di</strong> costruire convenzionato ai sensi dell’art. 49 della L.R.<br />

56/77 s.m.i. Previsione eliminata in accoglimento <strong>di</strong><br />

richiesta della Regione Piemonte in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong><br />

pianificazione<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale. X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. Area facente parte della struttura del sistema del<br />

verde del territorio comunale. X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

109 P autoctone. X X<br />

112 S Il perimetro dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale. Il perimetro dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X<br />

114 V<br />

114ter eliminata in sede <strong>di</strong> controdeduzioni al Progetto Preliminare<br />

122 P<br />

123 V<br />

124 V<br />

Parcheggio in cui mantenere adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale. X X<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale.<br />

E’ ammesso realizzare parcheggio alberato ed attrezzato<br />

X<br />

125 A anche per la sosta <strong>di</strong> camper .<br />

E’ ammesso realizzare parcheggi su più livelli sfruttando la<br />

conformazione altimetrica del sito.<br />

X X X<br />

Occorre dotare l’area <strong>di</strong> percorso pedonale <strong>di</strong> connessione<br />

126 P V tra Via Suppo e Via Portigliatti. X X X<br />

132 V Il perimetro dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X<br />

139 V<br />

145 P<br />

165 P<br />

166 V<br />

L’area deve essere adeguatamente collegata con percorsi<br />

pedonali con l’ambito Ars1. Area facente parte della<br />

struttura del sistema del verde del territorio comunale. X X<br />

Area da collegare con percorso pedonale a sud con le aree a<br />

servizi n. 167 e n. 169 e verso nordest con Via Benetti. X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

Da realizzare percorso pedonale <strong>di</strong> collegamento tra l’area<br />

della palestra <strong>di</strong> roccia e San Rocco e tra la palestra <strong>di</strong> roccia<br />

e il percorso ciclopedonale proveniente da Dr1A. X X<br />

Sono ammissibili interventi <strong>di</strong> recupero ed ampliamento<br />

degli e<strong>di</strong>fici esistenti in funzione del mantenimento e<br />

dell’incremento delle attività sociali ed aggregative presenti.<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

167 A V territorio comunale. X X<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

168 V P territorio comunale X X<br />

169 A P V L’area deve essere utilizzata anche in relazione alle attività X X X<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 11


TABELLA n. 3<br />

EFFETTI SUL<br />

CONTESTO URBANO<br />

ID Tipo PREVISIONI DELLA VARIANTE A B C D<br />

sociali ed aggregative presenti nel servizio n. 167.<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

172 V*<br />

territorio comunale.<br />

La subarea può essere destinata anche per la rilocalizzazione<br />

del tiro a segno. Gli e<strong>di</strong>fici a servizio del tiro a segno<br />

potranno essere realizzati nella parte <strong>di</strong> subarea posta in<br />

classe seconda. X X<br />

L’area può essere destinata, oltre che per l’ampliamento del<br />

Cimitero, anche per attrezzature sportive all’aperto anche a<br />

servizio delle limitrofe attrezzature scolastiche. Area facente<br />

parte della struttura del sistema del verde del territorio<br />

173 V* comunale. X X<br />

178 V Da dotare <strong>di</strong> percorso ciclopedonale alberato. X X<br />

179 V Da dotare <strong>di</strong> percorso ciclopedonale alberato. X X<br />

182 V Da dotare <strong>di</strong> percorso ciclopedonale alberato. X X<br />

193 V<br />

Area in cui collocare eventualmente impianti fotovoltaici, a<br />

servizio delle esigenze elettriche del Comune. Tale<br />

intervento è realizzabile delle normative vigenti al momento<br />

della progettazione dell’impianto e nel rispetto <strong>di</strong> quanto<br />

prescritto dalla Circ. 7/LAP. X X<br />

202 A V P Il perimetro dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X X X<br />

217 V<br />

241 V<br />

Si possono realizzare parcheggi anche interrati, previo<br />

adeguato stu<strong>di</strong>o geotecnico e <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> corretto<br />

inserimento paesaggistico X X<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale. X<br />

Area facente parte della struttura del sistema del verde del<br />

territorio comunale. Il perimetro dell’area è stato mo<strong>di</strong>ficato. X<br />

242 V<br />

242bis A X<br />

1000 A P X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

1001 P autoctone. X X<br />

1002 eliminata in sede <strong>di</strong> controdeduzioni al Progetto Preliminare<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

1003 P autoctone. X X<br />

1004 A P V Area <strong>di</strong> interesse archeologico X X X<br />

1005 P<br />

1006 P<br />

1007 V<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

Parcheggio da dotare <strong>di</strong> adeguate alberature <strong>di</strong> specie<br />

autoctone. X X<br />

L’area è da attrezzare quale belvedere verso il Castello ed il<br />

<strong>Centro</strong> Storico. X<br />

Area a verde e per percorso culturale <strong>di</strong> valorizzazione del<br />

1008 V fossato <strong>di</strong>fensivo del Borgo Nuovo. X X<br />

1009 VP Area a servizio dell’Ecomuseo Dinamitificio Nobel X X<br />

P/p4 P<br />

Parcheggio pubblico e privato interrato con eventuale<br />

collegamento meccanico per <strong>Centro</strong> Storico<br />

Previsione eliminata in accoglimento <strong>di</strong> richiesta della<br />

Regione Piemonte in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> pianificazione<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 12


2.3 Coerenza interna della variante: Obiettivi, Azioni ed articoli delle NTA<br />

Tenendo conto <strong>di</strong> quanto fin qui illustrato e <strong>di</strong> quanto riportato nella Relazione Illustrativa della<br />

variante con relativi allegati, si riporta in appresso la Tabella n. 4 che pone in relazione obiettivi,<br />

azioni corrispondenti e articoli delle norme finalizzati a perseguire tali obiettivi.<br />

Tabella n. 4<br />

Coerenza interna della variante<br />

OBIETTIVI della variante AZIONI previste dalla<br />

variante in relazione agli<br />

Attuazione e<br />

razionalizzazione delle aree<br />

destinate a servizi<br />

Ri<strong>di</strong>segno e qualificazione<br />

dello spazio pubblico e<br />

ridefinizione delle zone <strong>di</strong><br />

interconnessione tra spazi<br />

costruiti e aperti<br />

Riqualificazione della qualità<br />

architettonica del patrimonio<br />

e<strong>di</strong>lizio<br />

Riqualificazione urbanistica<br />

della “Grande T” quale porta<br />

della <strong>Città</strong> <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong><br />

Potenziamento e<br />

valorizzazione delle aree ver<strong>di</strong><br />

obiettivi<br />

In<strong>di</strong>viduazione ambiti Ars e<br />

Brs la cui attuazione comporta<br />

la realizzazione contestuale dei<br />

servizi previsti con<br />

meccanismo perequativo<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> alcuni ambiti<br />

Br, Brs, Ar, Ars, Bpr5, Cb29 la<br />

cui attuazione comporta<br />

specifico ri<strong>di</strong>segno degli spazi<br />

pubblici<br />

Consentire interventi <strong>di</strong><br />

riplasmazione me<strong>di</strong>ante la<br />

ristrutturazione urbanistica in<br />

parti del centro <strong>abitato</strong><br />

caratterizzate dalla presenza <strong>di</strong><br />

manufatti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ocre o bassa<br />

qualità e<strong>di</strong>lizia<br />

Consolidamento intorno ai due<br />

assi urbani <strong>di</strong> Corso Laghi e<br />

Corso Torino ed al fulcro della<br />

Stazione Ferroviaria <strong>di</strong><br />

<strong>Avigliana</strong>, quale nodo anche<br />

della linea <strong>di</strong> metropolitana<br />

regionale, della struttura<br />

inse<strong>di</strong>ativa residenziale,<br />

commerciale e terziaria,<br />

me<strong>di</strong>ante rinnovo e ri<strong>di</strong>segno<br />

dei tasselli <strong>di</strong> bassa qualità e<br />

tutela delle cortine o <strong>di</strong> singoli<br />

e<strong>di</strong>fici che conservano caratteri<br />

architettonici originari, da<br />

conseguire all’interno <strong>di</strong> Linee<br />

Guida <strong>di</strong> insieme, pre<strong>di</strong>sposte<br />

dall’Amministrazione<br />

Comunale <strong>di</strong> concerto con<br />

Provincia e Regione<br />

Ricognizione sia delle aree a<br />

verde pubblico realizzate sia <strong>di</strong><br />

Articoli delle NTA riferiti alle<br />

azioni<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 16 lettere g) ed i)<br />

Elaborato 4.2:<br />

Artt. 4.2.2 e 4.2.4<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 16 lettere g), h), i) ed l)<br />

Elaborato 4.2:<br />

Artt. 4.2.1, 4.2.2, 4.2.3, 4.2.4,<br />

4.2.5, 4.2.6, 4.2.7<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 3<br />

Art. 16 lettere h) ed l)<br />

Elaborato 4.2:<br />

Artt. 4.2.3, 4.2.5 e 4.2.6<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 16 lettere h) ed i)<br />

Elaborato 4.2:<br />

Artt. 4.2.3, 4.2.4 (Ars1)<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 16 lettere g), h), i) ed l)<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 13


Tabella n. 4<br />

Coerenza interna della variante<br />

OBIETTIVI della variante AZIONI previste dalla<br />

variante in relazione agli<br />

Incremento dell’offerta <strong>di</strong><br />

spazi per la scuola<br />

Potenziamento delle aree per<br />

il parcheggio<br />

obiettivi<br />

quelle previste, ma non<br />

realizzate, e conseguente<br />

attivazione <strong>di</strong> meccanismi<br />

perequativi per la attuazione<br />

dei no<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggiore rilevanza<br />

urbana; valorizzazione delle<br />

aree ver<strong>di</strong> private <strong>di</strong> valenza<br />

paesaggistica ed ambientale; il<br />

tutto in funzione della<br />

costituzione <strong>di</strong> una vera e<br />

propria rete/sistema del verde<br />

locale/territoriale. Definizione<br />

delle caratteristiche <strong>di</strong> ogni<br />

area verde sotto il profilo<br />

ecologico e in relazione al<br />

sistema dei percorsi<br />

ciclopedonali, al sistema degli<br />

impianti sportivi, al sistema<br />

delle attrezzature scolastiche e<br />

<strong>di</strong> relazione tra le persone.<br />

Per le aree a parcheggio è stato<br />

previsto la necessità <strong>di</strong> messa a<br />

<strong>di</strong>mora <strong>di</strong> alberi ed arbusti e la<br />

permeabilità <strong>di</strong> parti delle<br />

superfici.<br />

In conseguenza <strong>di</strong> un’articolata<br />

analisi del fabbisogno<br />

proiettato a CIRT raggiunta<br />

(Allegato Tecnico 2.2 e 2.3),<br />

in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> tre nuove<br />

aree a destinazione scolastica,<br />

tenuto conto della<br />

<strong>di</strong>stribuzione della popolazione<br />

sul territorio comunale.<br />

In conseguenza <strong>di</strong> un’articolata<br />

analisi del fabbisogno indotto<br />

da abitanti e destinazioni<br />

commerciali e terziarie<br />

(Allegato Tecnico 2.2),<br />

in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ambiti Brs e<br />

Ars per l’ottenimento delle<br />

aree a parcheggio in luoghi<br />

significativi.<br />

Articoli delle NTA riferiti alle<br />

azioni<br />

Elaborato 4.2:<br />

Art. 4.2.1 punto 9<br />

Artt. 4.2.2 (Brs6, Brs7, Brs14,<br />

Brs16, Brs17), 4.2.3 (Br6, Br8)<br />

4.2.4 (Ars1), 4.2.6 (Bpr5), 4.2.7<br />

(Cb29), 4.2.11 (B4i)<br />

Elaborato 4.3:<br />

Si veda Premessa alla Tabella.<br />

Tabella aree a servizi da leggere<br />

in modo coor<strong>di</strong>nato all’elaborato<br />

2.1.<br />

Nella Tabella sono identificate<br />

tutte le aree ver<strong>di</strong> (V) con<br />

definizione <strong>di</strong> specifiche norme<br />

per ciascuno. A seconda dell’rea<br />

si evidenzia la necessità <strong>di</strong><br />

ricavare tratti <strong>di</strong> percorsi ciclabili<br />

od orti urbani o la presenza <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici scolastici o impianti<br />

sportivi con cui integrarsi.<br />

Elaborato 4.2:<br />

Artt. 4.2.6, 4.2.7<br />

Elaborato 4.3:<br />

Tabella aree a servizi<br />

Nella Tabella sono identificate<br />

tutte le nuove aree a destinazione<br />

scolastica (S) e quelle in<br />

ampliamento.<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 3<br />

Art. 16 lettere g), h) ed i)<br />

Elaborato 4.2:<br />

Artt. 4.2.2 (Brs1, Brs2, Brs3,<br />

Brs5, Brs7, Brs8, Brs9, Brs13,<br />

Brs14, Brs15, Brs18, Brs19,<br />

Brs20, Brs22), 4.2.3 (Br1, Br2,<br />

Br5, Br6, Br7, Br8, Br9, Br10)<br />

4.2.4 (Ars1, Ars4, Ars5, Ars6,<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 14


Tabella n. 4<br />

Coerenza interna della variante<br />

OBIETTIVI della variante AZIONI previste dalla<br />

variante in relazione agli<br />

Razionalizzazione della<br />

mobilità veicolare<br />

Estensione della rete dei<br />

percorsi ciclopedonali<br />

Incremento dell’offerta <strong>di</strong><br />

abitazioni a costi contenuti<br />

Miglioramento<br />

dell’accessibilità al <strong>Centro</strong><br />

Storico con utilizzo <strong>di</strong><br />

modalità alternative all’auto<br />

obiettivi<br />

Completamento dello svincolo<br />

“<strong>Avigliana</strong> Est”<br />

dell’Autostrada; nuova<br />

viabilità tangente (anziché <strong>di</strong><br />

attraversamento) all’area<br />

scolastica ed all’<strong>abitato</strong> <strong>di</strong><br />

Drubiaglio; nuovo accesso a<br />

Corso Torino da Buttigliera.<br />

In<strong>di</strong>viduazione ambiti Ars e<br />

Brs la cui attuazione comporta<br />

la realizzazione contestuale <strong>di</strong><br />

tratti <strong>di</strong> percorsi ciclopedonali<br />

significativi, con meccanismo<br />

perequativo; rivisitazione<br />

normativa delle aree a servizi<br />

già realizzate e <strong>di</strong> quelle<br />

ancora da realizzare in modo<br />

tale da ottenere nuovi tratti <strong>di</strong><br />

percorsi ciclabili<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un ambito<br />

nel quale prevedere quote<br />

significative <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sociale<br />

in contesto <strong>di</strong> qualità<br />

ambientale e tale da non<br />

configurare situazioni <strong>di</strong><br />

segregazione sociale<br />

Elaborazione <strong>di</strong> uno Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

Fattibilità per la definizione<br />

delle caratteristiche dei<br />

parcheggi, percorsi pedonali,<br />

impianti meccanici <strong>di</strong> risalita,<br />

esistenti e/o previsti dal PRG<br />

vigente quale base per<br />

eventuale variante strutturale.<br />

Implementazione<br />

caratteristiche dei parcheggi,<br />

già previsti dal PRG vigente,<br />

Articoli delle NTA riferiti alle<br />

azioni<br />

Ars7)<br />

Elaborato 4.3:<br />

Tabella aree a servizi<br />

Nella Tabella sono identificate<br />

tutte le aree a parcheggio (P) con<br />

definizione <strong>di</strong> specifiche norme<br />

per ciascuno.<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 24.10<br />

Art. 24.11<br />

Elaborato 4.2:<br />

Art. 4.2.2 (Brs2)<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 16 lettere g), h) ed i)<br />

Elaborato 4.2:<br />

Artt. 4.2.2 (Brs1, Brs2, Brs6,<br />

Brs7, Brs14, Brs15, Brs16,<br />

Brs17, Brs22), 4.2.3 (Br5, Br6,<br />

Br8, Br9, Br10), 4.2.4 (Ars1,<br />

Ars2, Ars3, Ars4, Ars7)<br />

Elaborato 4.2:<br />

Artt. 4.2.7 (Cb29)<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 6 NTA Parte Seconda<br />

Elaborato 4.3:<br />

Schede progettuali “p1” e “p3”<br />

Scheda servizio n. 1000 AP.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 15


Tabella n. 4<br />

Coerenza interna della variante<br />

OBIETTIVI della variante AZIONI previste dalla<br />

variante in relazione agli<br />

Tutela dei Beni Culturali,<br />

storico-urbanistici ed<br />

archeologici<br />

Tutela dei coni visuali verso<br />

le emergenze paesaggistiche,<br />

architettoniche ed ambientali<br />

Riqualificazione delle aree<br />

produttive<br />

obiettivi<br />

p1 e p3<br />

Integrazione delle aree a tutela<br />

del sito <strong>di</strong> interesse<br />

archeologico <strong>di</strong> Malano;<br />

in<strong>di</strong>viduazione sulle tavole <strong>di</strong><br />

PRG del tracciato della cinta<br />

muraria del <strong>Centro</strong> Storico;<br />

in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> area verde<br />

vincolata a servizi per percorso<br />

culturale <strong>di</strong> valorizzazione del<br />

fossato <strong>di</strong>fensivo del Borgo<br />

Nuovo; in<strong>di</strong>viduazione area a<br />

servizi dell’Ecomuseo<br />

Dinamitificio Nobel.<br />

Segnalazione nella scheda del<br />

singolo ambito <strong>di</strong><br />

trasformazione della necessità<br />

<strong>di</strong> salvaguardare nella fase <strong>di</strong><br />

progettazione e realizzazione i<br />

coni visuali ed i cannocchiali<br />

prospettici verso le emergenze<br />

del contesto<br />

Ridefinizione delle<br />

destinazioni e/o caratteristiche<br />

delle aree a servizi previste<br />

negli ambiti Dr1 e Di in gran<br />

parte <strong>di</strong> proprietà comunale, in<br />

modo tale che concorrano, da<br />

un lato, alla riqualificazione<br />

ambientale dell’area<br />

industriale (soprattutto con la<br />

messa a <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> consistenti<br />

quantità <strong>di</strong> alberature),<br />

dall’altro, concorrano ad<br />

implementare il sistema del<br />

verde, dei percorsi pedonali e<br />

dei parcheggi per camperisti, a<br />

vantaggio del centro <strong>abitato</strong><br />

nel suo complesso<br />

Articoli delle NTA riferiti alle<br />

azioni<br />

Elaborato 4.1:<br />

Art. 24.10<br />

Elaborato 4.3:<br />

Scheda servizio n. 1004 APV<br />

Scheda servizio n. 1008 V<br />

Scheda servizio n. 1009 VP.<br />

Elaborato 4.2:<br />

si vedano le parti delle schede<br />

d’ambito intitolate “Obiettivo<br />

dell’intervento” e “Modalità e<br />

parametri dell’intervento”<br />

Elaborato 4.3 (da leggersi in<br />

modo incrociato con l’elaborato<br />

2.1)<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 16


3. Il quadro programmatico e pianificatorio <strong>di</strong> carattere ambientale<br />

in cui si inserisce la variante<br />

3. 1. <strong>Avigliana</strong> nel Piano Territoriale Regionale (PTR)<br />

Il Piano Territoriale Regionale (PTR), adottato dalla Giunta regionale (<strong>di</strong>cembre 2008 pubblicata<br />

sul B.U.R. supplemento al n. 51 del 18/12/2008) e mo<strong>di</strong>ficato a seguito delle osservazioni per<br />

essere trasmesso al Consiglio Regionale per la sua definitiva approvazione (D.G.R. n. 18 – 11634<br />

del 22 giugno 2009); il PTR è stato approvato e pubblicato sul BUR n. 32 dell’11/08/2011; esso<br />

è costituito da <strong>di</strong>versi elaborati 2 .<br />

In questa sede è interessante esaminare un estratto della Tavola della conoscenza denominata<br />

“ST<strong>RA</strong>TEGIA 2: Sostenibilità ambientale, efficienza energetica (TAVOLA B del PTR)”.<br />

2 La documentazione integrale del PTR è consultabile all’in<strong>di</strong>rizzo:<br />

http://www.regione.piemonte.it/sit/argomenti/pianifica/pianifica/informa/piano.htm<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 17


La figura precedente mostra come, intorno alle aree <strong>di</strong> interesse naturalistico aviglianesi, il territorio<br />

circumlacuale e del Moncuni <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> costituisce un’area <strong>di</strong> continuità naturale ed un nodo<br />

principale della rete ecologica regionale.<br />

Nella parte progettuale del PTR riveste interesse quanto contenuto nell’ALLEGATO C delle Norme<br />

del PTR con riferimento all’Ambito <strong>di</strong> Integrazione Territoriale n. 12 “Susa” <strong>di</strong> cui <strong>Avigliana</strong> fa<br />

parte insieme con altri comuni.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 18


3.2 AVIGLIANA nel PIANO PAESISTICO REGIONALE (PPR)<br />

Dal quadro strutturale del PPR <strong>Avigliana</strong> risulta:<br />

- centralità storica <strong>di</strong> rango 2 (quadrato nero: superiore a Giaveno <strong>di</strong> rango 3; Torino è a sé<br />

stante superiore al rango 1), città <strong>di</strong> nuova fondazione me<strong>di</strong>evale (lettera V)<br />

- vengono segnalati “Boschi seminaturali o con variabile antropizzazione storicamente stabili<br />

e permanenti,connotanti il territorio nelle <strong>di</strong>verse fasce altimetriche” (verde più scuro)<br />

- prati stabili (verde più chiaro): a Drubiaglio e verso i Bertassi<br />

- paesaggi ad alta identità <strong>di</strong> segni identitari (tutto il territorio)<br />

- sistemi della paleoindustria e della produzione industriale otto-novecentesca (pressoché<br />

tutto il territorio)<br />

- poli della paleoindustria e della produzione industriale otto-novecentesca (l’ex<br />

Dinamitificio)<br />

- la Dora Riparia viene classificata nel territorio <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, per alcuni tratti, tra le “Aste<br />

fluviali caratterizzate dalla presenza stratificata <strong>di</strong> impianti idroelettrici e infrastrutture<br />

connesse”<br />

- vengono in<strong>di</strong>viduate alcune “Strade panoramiche” e <strong>di</strong>rettrici romane e me<strong>di</strong>evali<br />

- il territorio comprende nelle parti piane aree <strong>di</strong> seconda classe <strong>di</strong> capacità agricola.<br />

Il territorio <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> è compreso in 2 ambiti 3 , per la maggior parte ricade nell’Ambito 37 e<br />

per una piccola parte (nel <strong>mar</strong>gine sud occidentale verso Giaveno) nell’Ambito 42.<br />

Il <strong>Centro</strong> Abitato, oggetto della presente variante, è compreso integralmente nell’ambito 37 come si<br />

evince dalla Figura n. 3 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale.<br />

I due Ambiti (37 e 42) sono a loro volta sud<strong>di</strong>visi in unità <strong>di</strong> paesaggio (UP).<br />

AMBITO 37 “Anfiteatro morenico <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>”<br />

3 Per la definizione degli Ambiti e delle Unità <strong>di</strong> paesaggio si vedano gli artt. 9, 10 e 11 delle Norme <strong>di</strong> Attuazione del<br />

Piano Paesistico Regionale<br />

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Dalla Scheda 4 dell’Ambito 37 emergono i seguenti principali aspetti, relativi, in particolare al<br />

territorio <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>:<br />

<strong>Avigliana</strong> è “… la testata del sistema stradale valsusino, testa <strong>di</strong> ponte della presenza sabauda<br />

subalpina, poi centro <strong>di</strong> mercato e <strong>di</strong> attività metallurgica e proto-industriale …”<br />

Per quel che concerne le caratteristiche Storico-culturali vengono segnalati:<br />

• fra i Fattori strutturanti (pag. 229):<br />

- il sistema stradale storico in sponda destra Dora con presenze bassome<strong>di</strong>evali ecclesiastiche<br />

(sistema delle Chiese <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, con le aree <strong>di</strong> Santa Maria e san Pietro) e fortificate<br />

(castello e cinta urbica in contesto a scala ampia), fino all’età moderna (fortificazioni alla<br />

moderna <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>);<br />

- l’area industriale dell’ex Dinamitificio Nobel<br />

- il sistema stradale storico in sponda sinistra Dora sia romano sia me<strong>di</strong>evale con l’area<br />

archeologica <strong>di</strong> Drubiaglio (confine dell’Italia Romana);<br />

- il sistema irriguo storico della Dora e del suo bacino (bealere, opere <strong>di</strong> presa,<br />

attraversamenti, canali);<br />

• fra i Fattori caratterizzanti (pag. 229) sono menzionati:<br />

- il sistema inse<strong>di</strong>ativo fortificato pedemontano presso l’imbocco della Val Sangone: dal<br />

Castello <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> a Reano<br />

- area rurale lungo gli scolatori dei Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, tra l’area industriale ai pie<strong>di</strong> del<br />

castello e Sant’Ambrogio<br />

- area industriale dell’ex Dinamitificio Nobel da integrare con altre emergenze <strong>di</strong> archeologia<br />

industriale della bassa Val Susa;<br />

• fra i Fattori qualificanti (pag. 229/230) sono segnalati “… per la stratificazione storica e<br />

per il valore paesaggistico:<br />

- area dei Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, non solo per il valore naturalistico, ma per le presenze<br />

storiche me<strong>di</strong>evali (castello a<strong>di</strong>acenza <strong>di</strong> centro storico) e moderne (santuario della<br />

Madonna dei Laghi, resti <strong>di</strong> fortificazioni)<br />

- insieme della collina morenica <strong>di</strong> Rivoli, dal parco del castello ai Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong><br />

…”<br />

Per quanto concerne le <strong>di</strong>namiche in atto (pag. 230) è menzionata una pressione antropica sul<br />

territorio e l’abbandono delle attività agro-forestali con tendenza ad alternanza urbano-bosco<br />

abbandonato.<br />

Fra gli in<strong>di</strong>rizzi per la definizione normativa e per gli orientamenti strategici (pag. 231) è<br />

evidenziata la priorità <strong>di</strong> riqualificare il rapporto tra sistema inse<strong>di</strong>ativo, infrastrutture e spazi aperti,<br />

me<strong>di</strong>ante linee <strong>di</strong> azione incidenti sull’assetto storico-culturale e sulla gestione del patrimonio<br />

agroforestale.<br />

OBIETTIVI SPECIFICI <strong>di</strong> QUALITA’ PAESAGGISTICA PER L’AMBITO 37<br />

Si riportano gli obiettivi specifici <strong>di</strong> qualità paesaggistica assunti dal PPR per l’Ambito 37.<br />

4 La scheda dell’Ambito è contenuta nel documento del PPR denominato “Schede degli Ambiti <strong>di</strong> paesaggio” alle<br />

pagine da 227 a 233; l’ambito viene descritto alle pagg. 227/229.<br />

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3.3. <strong>Avigliana</strong> nel Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento (PTC2)<br />

Il PTC della Provincia <strong>di</strong> Torino – denominato PTC2 – è stato adottato dal Consiglio Provinciale<br />

nel luglio 2010 quale “VARIANTE del PIANO TERRITORIALE <strong>di</strong> COORDINAMENTO<br />

PROVINCIALE ex L.R. 56/77 e s.m.i.”; dal 12 agosto 2010 è depositato presso la Regione Piemonte<br />

per la sua definitiva approvazione; il PTC2 è stato approvato e pubblicato sul BUR n. 32<br />

dell’11/08/2011;. Tale “variante” costituisce revisione ed aggiornamento del PTC vigente.<br />

In appresso si sintetizzano gli elementi significativi ai fini dalla VAS della presente variante.<br />

LINEE GENE<strong>RA</strong>LI DEL PTC2<br />

Le linee generali del PTC2 sono desumibili dai documenti <strong>di</strong> piano e sintetizzati nella sua<br />

Presentazione 5 :<br />

Politiche del PTC2<br />

Le Politiche attivate dal PTC2 sono così sintetizzate:<br />

a) program<strong>mar</strong>e e sviluppare il progetto generale, su valori con<strong>di</strong>visi in una visione comune<br />

fondata su una nuova “etica del territorio”, rispettosa dell’ambiente, orientata allo<br />

sviluppo, lungimirante ed innovativa;<br />

b) utilizzare per perseguire gli obiettivi <strong>di</strong> piano un sistema <strong>di</strong> regole da applicare (a tutti i<br />

livelli) in forma “copianificata”;<br />

c) definire (in assenza <strong>di</strong> un quadro normativo “adeguato”, ed in attesa della sua compiuta<br />

definizione 6 ), un primo sistema <strong>di</strong> strumenti necessari per applicare tali regole con<br />

rigore, efficacia ed efficienza (NdA – Linee guida – Osservatori).<br />

Le idee guida PTC2<br />

Idee guida del PTC2 sono, sostanzialmente:<br />

1. La <strong>Città</strong> Diffusa: verso un policentrismo solidale per la riorganizzazione territoriale,<br />

sociale ed economica della Provincia <strong>di</strong> Torino<br />

2. Le politiche per il contenimento del consumo <strong>di</strong> suolo.<br />

Il contenimento del consumo <strong>di</strong> suolo<br />

Il PTC2 ha assunto quale suo principale obiettivo quello <strong>di</strong> contenere il consumo <strong>di</strong> suolo, <strong>di</strong><br />

conseguenza il suolo “libero” è ritenuto <strong>di</strong> “… alto valore ed è pertanto ine<strong>di</strong>ficabile”.<br />

Il PTC2 ritiene che questo valore debba essere con<strong>di</strong>viso a livello locale, pertanto in<strong>di</strong>ca una<br />

metodologia per in<strong>di</strong>viduare – proprio in sede <strong>di</strong> piano regolatore comunale e <strong>di</strong> suo adeguamento<br />

al PTC2 – le cosiddette aree “libere” oltre che quelle “dense” e quelle “<strong>di</strong> transizione” 7 , così come<br />

definite all’art. 16 delle Norme <strong>di</strong> PTC2.<br />

L’assunzione <strong>di</strong> questo obiettivo prioritario <strong>di</strong>scende dalla constatazione <strong>di</strong> quanto si è verificato in<br />

termini <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> territorio in Italia, nella nostra Regione e nella Provincia <strong>di</strong> Torino.<br />

5 Tutti i documenti del PTC2 sono reperibili al seguente in<strong>di</strong>rizzo:<br />

http://www.provincia.torino.it/territorio/sezioni/pian_territoriale/piano_terr_coord/variante_ptc2<br />

6 il riferimento è al quadro legislativo regionale in materia urbanistica; giacciono da più anni <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> legge <strong>di</strong> riforma<br />

della L.R. 56/77, la cosiddetta legge urbanistica Astengo.<br />

7 si veda l’ALLEGATO n. 5 Linee guida per la in<strong>di</strong>viduazione delle AREE DENSE, LIBERE e <strong>di</strong><br />

T<strong>RA</strong>NSIZIONE.<br />

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Le NORME<br />

L’art. 8 in<strong>di</strong>vidua alcune specifiche misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a (Tangenziale Est, Corridoio della linea<br />

ferroviaria Torino/Lione, Corso Marche)<br />

L’art. 9 è una <strong>di</strong>rettiva <strong>di</strong> PTC2: con questo articolo si in<strong>di</strong>viduano gli ambiti <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

sovracomunale; l’ambito <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> è il n. 20.<br />

L’art. 14 sintetizza gli obiettivi del piano:<br />

a) contenimento del consumo <strong>di</strong> suolo e dell’utilizzo delle risorse naturali;<br />

b) sviluppo socio-economico e policentrismo;<br />

c) riduzione delle pressioni ambientali e miglioramento della qualità della vita;<br />

d) tutela, valorizzazione ed incremento della rete ecologica, del patrimonio naturalistico e<br />

della bio<strong>di</strong>versità;<br />

e) completamento ed innovazione del sistema delle connessioni materiali ed immateriali.<br />

L’art. 15 contiene prescrizioni che esigono attuazione (cioè occorre accogliere tali prescrizioni<br />

negli strumenti urbanistici comunali); innanzitutto i piani locali assumono gli obiettivi <strong>di</strong><br />

contenere lo sprawling 8 e conseguentemente il consumo <strong>di</strong> suolo; i PRG e le loro varianti<br />

dovranno perimetrare gli inse<strong>di</strong>anti esistenti rispetto al territorio “libero” ed in<strong>di</strong>viduare<br />

all’interno <strong>di</strong> tale perimetro le aree “dense” e le aree “in transizione” secondo le in<strong>di</strong>cazioni<br />

metodologiche ed operative delineate, come già visto, nell’ALLEGATO n. 5 Linee guida per la<br />

in<strong>di</strong>viduazione delle AREE DENSE, LIBERE e <strong>di</strong> T<strong>RA</strong>NSIZIONE.<br />

L’art. 31 tratta il tema “beni culturali” e contiene prescrizioni che esigono attuazione e in<strong>di</strong>rizzi:<br />

il PTC2 in<strong>di</strong>vidua nella TAV. 3.2 alcuni <strong>di</strong> questi beni da tutelare e rinvia agli strumenti<br />

urbanistici locali la più precisa in<strong>di</strong>viduazione e tutela <strong>di</strong> tali beni; in <strong>Avigliana</strong> sono in<strong>di</strong>cati:<br />

Beni rilevanti, Poli della religiosità e Beni architettonici <strong>di</strong> interesse storico-culturale in <strong>Centro</strong><br />

Storico, percorsi turistico-culturali, dorsali provinciali della rete dei percorsi ciclabili esistenti ed<br />

in progetto<br />

Estratto da TAV. 3.2<br />

L’art. 34 tratta il tema “aree periurbane e aree ver<strong>di</strong> urbane” e contiene prescrizioni che<br />

esigono attuazione, <strong>di</strong>rettive ed in<strong>di</strong>rizzi ; le aree ver<strong>di</strong> urbane sono sostanzialmente le aree a<br />

verde esistenti o previste da PRG in ciascun comune; il PTC2 in<strong>di</strong>vidua la delimitazione delle<br />

8 cioè la <strong>di</strong>spersione urbanistica degli inse<strong>di</strong>amenti, caratterizzati spesso da una rapida e <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata crescita e con<br />

conseguenti effetti negativi sul contesto.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 23


aree periurbane: la Provincia potrà effettuare ulteriori approfon<strong>di</strong>menti; <strong>Avigliana</strong> è in parte<br />

nell’area periurbana (ve<strong>di</strong> Estratto da TAV. 3.1)<br />

L’art. 35 tratta il tema “rete ecologica provinciale” e contiene <strong>di</strong>rettive ed in<strong>di</strong>rizzi ; i PRG<br />

devono recepire gli elementi della rete ecologica e favorirne tutela e potenziamento e devono<br />

progettare la Rete ecologica locale; in <strong>Avigliana</strong> – il cui territorio è sostanzialmente interessato<br />

quasi completamente da siti ambientali e paesaggistici <strong>di</strong> pregio, oltre che da un patrimonio<br />

storico-architettonico <strong>di</strong> elevatissimo valore – è particolarmente importante quale elemento <strong>di</strong><br />

connessione la fascia perifluviale e il corridoio <strong>di</strong> connessione ecologica costituito dalla Dora<br />

Riparia e dalla confluenza Dora e Messa (ve<strong>di</strong> Estratti da TAV. 3.1): è <strong>di</strong> tutta evidenza<br />

che, anche con tale peculiare caratteristica aviglianese, confligge la previsione relativa al<br />

corridoio della TAV;<br />

L’art. 36 riguarda le “Aree naturali protette, aree <strong>di</strong> conservazione della bio<strong>di</strong>versità (rete<br />

Natura 2000)”: si ricordano in questa sede l’ambito del Parco dei Laghi ed il Moncuni.<br />

Estratto da TAV. 3.1 : il limite del periurbano ed il sistema del verde e delle aree libere<br />

Estratto da TAV. 3.1 : Proposta <strong>di</strong> istituzione del Parco della Dora Riparia<br />

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3.4. <strong>Avigliana</strong> nel Piano <strong>di</strong> Tutela delle Acque (PTA)<br />

Il Piano <strong>di</strong> tutela delle acque (PTA) è stato redatto dalla Regione Piemonte – Direzione<br />

Pianificazione delle Risorse Idriche ed approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte, con<br />

D.C.R. n. 117-10731 del 13/3/2007.<br />

Esso ha valore <strong>di</strong> Piano Territoriale, infatti ad esso è riconosciuta per legge la natura <strong>di</strong> stralcio<br />

territoriale e <strong>di</strong> settore del Piano <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> cui alla legge 18 maggio 1989 n. 183 e come tale il<br />

PTA è, nella gerarchia della pianificazione territoriale, quale “… atto sovraor<strong>di</strong>nato, cui devono<br />

coor<strong>di</strong>narsi e confor<strong>mar</strong>si i piani ed i programmi nazionali, regionali e degli enti locali in materia<br />

<strong>di</strong> sviluppo economico, uso del suolo e tutela ambientale …”.<br />

Il PTA “… definisce, sulla base <strong>di</strong> una approfon<strong>di</strong>ta attività <strong>di</strong> analisi del contesto territoriale e<br />

delle pressioni dallo stesso subite, il complesso delle azioni volte da un lato a garantire<br />

rispettivamente entro il 2008 ed entro il 2016 il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi,<br />

interme<strong>di</strong> e finali, <strong>di</strong> qualità dei corpi idrici e dall’altro le misure comunque necessarie alla tutela<br />

qualitativa e quantitativa dell’intero sistema idrico superficiale e sotterraneo …”.<br />

Si sintetizzano, <strong>di</strong> seguito, i principali riferimenti normativi che consentono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la portata<br />

del PTA 9 per le scelte urbanistiche del comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>.<br />

Il PTA in<strong>di</strong>vidua il bacino della Dora Riparia quale area idrografica AI11 afferente ad un territorio<br />

compreso in tutto o in parte in 61 Comuni per una popolazione pari a 163.866 abitanti (dato ISTAT<br />

2001). Nel bacino, oltre alla Dora, sono segnalati i due Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>.<br />

Il PTA assume obiettivi <strong>di</strong> riequilibrio del bilancio idrico e <strong>di</strong> qualità ambientale per le acque<br />

superficiali e sotterranee.<br />

L’art. 10 comma 2 delle Norme del PTA prevede, per perseguire gli obiettivi del PTA medesimo, <strong>di</strong><br />

promuovere modalità <strong>di</strong> gestione integrata tra le quali il contratto <strong>di</strong> fiume o il contratto <strong>di</strong> lago:<br />

“2. Ai fini del comma 1, sono promosse modalità <strong>di</strong> gestione integrata a livello <strong>di</strong> bacino e sottobacino<br />

idrografico, che perseguono la tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi,<br />

unitamente alla salvaguar<strong>di</strong>a dal rischio idraulico. In tal caso gli strumenti <strong>di</strong> programmazione<br />

negoziata sono denominati contratto <strong>di</strong> fiume o contratto <strong>di</strong> lago.”<br />

Di recente sono stati avviati gli stu<strong>di</strong> per ad<strong>di</strong>venire al Contratto dei Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> <strong>di</strong>retto dalla<br />

Provincia <strong>di</strong> Torino.<br />

Nella Figura n. 6 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale si riporta un<br />

estratto della TAVOLA che riassume i primi risultati a cui gli stu<strong>di</strong> sono pervenuti; <strong>di</strong> particolare<br />

interesse è la perimetrazione ad una scala <strong>di</strong> maggiore dettaglio, del bacino drenante sia del Lago<br />

Grande che del Lago Piccolo.<br />

3.5. <strong>Avigliana</strong> nella Carta dei SUOLI del Piemonte<br />

La Regione Piemonte attraverso l’IPLA (Istituto Piante da Legno e Ambiente SpA), conduce da<br />

tempo ricerche e stu<strong>di</strong> finalizzati alla conoscenza, alla classificazione ed alla tutela del suolo<br />

regionale. L’IPLA, nel corso degli ultimi anni, all’interno <strong>di</strong> un progetto europeo e nazionale per la<br />

realizzazione <strong>di</strong> una “Carta dei suoli” nazionale, ha restituito tali stu<strong>di</strong> e ricerche in cartografie e<br />

documenti cartacei e CD.<br />

Le cartografie e i documenti sono reperibili anche sul sito della Regione Piemonte 10 .<br />

9 il PTA è consultabile all’in<strong>di</strong>rizzo: http://www.regione.piemonte.it/acqua/tutela.htm.<br />

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Nel 2010 con la DGR n. 75-1148 (30/11/2010) è stata adottata la “Carta d’uso dei suoli”.<br />

Il Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> ha aggiornato la Carta d’uso dei suoli del PRG già in sede <strong>di</strong> Variante n. 15<br />

(la tavola è stata riportata nella Figura n. 9 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto<br />

Ambientale).<br />

Pur sottolineando che la presente variante, essendo riferita al <strong>Centro</strong> Abitato, non interferisce<br />

<strong>di</strong>rettamente con le aree agricole, cionon<strong>di</strong>meno si è ritenuto <strong>di</strong> tener conto delle in<strong>di</strong>cazioni<br />

provenienti da questi stu<strong>di</strong>, per le in<strong>di</strong>cazioni che da essi si possono trarre in or<strong>di</strong>ne al tema della<br />

percezione del paesaggio dal centro <strong>abitato</strong>.<br />

3.6. <strong>Avigliana</strong> nel progetto a regia regionale “Corona Verde”<br />

Corona Verde è un progetto a regia regionale<br />

“… <strong>di</strong> un grande sistema <strong>di</strong> spazi ver<strong>di</strong> con l’obiettivo <strong>di</strong> contribuire a dare soluzione alle<br />

problematiche che caratterizzano l’area metropolitana torinese legate alla grande frammentarietà,<br />

costante <strong>di</strong>minuzione e scadente qualità degli spazi ver<strong>di</strong>.<br />

Il progetto nasce dalla consapevolezza che nell’area metropolitana occorre recuperare un giusto<br />

equilibrio nella crescita della città, rispettando e valorizzando il territorio e la sua storia per<br />

progettare il futuro coniugando sviluppo e abitabilità, città e natura, infrastrutture e ambiente,<br />

limitando lo spreco <strong>di</strong> suolo e ottimizzando le risorse <strong>di</strong>sponibili …”.<br />

Il Progetto Corona Verde 2007 è stato completato nel febbraio 2007.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o “Progetto Corona Verde 2007. Pianificazione strategica e governance. Rapporto<br />

finale 2007” fu pubblicato, su incarico della Regione Piemonte, dall’Osservatorio del Paesaggio dei<br />

Parchi del Po e della Collina torinese.<br />

I documenti finali denominati “Progetto Corona Verde 2007. Pianificazione strategica e<br />

governance” sono stati adottati dalla Giunta Regionale del Piemonte con D.G.R. del 4 Agosto<br />

2009, n. 89-12010.<br />

Al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare obiettivi e progetti <strong>di</strong> riqualificazione ambientale, il Progetto Corona Verde si<br />

articola in 17 Ambiti (ve<strong>di</strong> la successiva figura).<br />

<strong>Avigliana</strong> ricade, a sud della Dora Riparia, nell’ambito n. 8. COLLINA <strong>di</strong> RIVOLI e, a nord del<br />

bacino della Dora Riparia, nell’ambito 10. BASSA VALLE <strong>di</strong> SUSA:<br />

10 http://www.regione.piemonte.it/agri/suoli_terreni/suoli1_250/carta_suoli.htm.<br />

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3.7. <strong>Avigliana</strong> nel Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI)<br />

La pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell’8 agosto 2001 del Decreto del Presidente del<br />

Consiglio dei Ministri 24 maggio 2001, ha sancito l’entrata in vigore del Piano stralcio per<br />

l'Assetto Idrogeologico’(PAI) adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 18 del 26<br />

aprile 2001 11 .<br />

Il Piano rappresenta lo strumento che consolida e unifica la pianificazione <strong>di</strong> bacino per l'assetto<br />

idrogeologico’ coor<strong>di</strong>nando le determinazioni precedentemente assunte con:<br />

• il Piano Stralcio per la realizzazione degli interventi necessari al ripristino dell’assetto<br />

idraulico, alla eliminazione delle situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto idrogeologico e alla prevenzione dei<br />

rischi idrogeologici, nonché per il ripristino delle aree <strong>di</strong> esondazione (PS 45)<br />

• il Piano stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF)<br />

• il Piano straor<strong>di</strong>nario per le aree a rischio idrogeologico molto elevato (PS 267)<br />

in taluni casi precisandoli e adeguandoli al carattere integrato e interrelato richiesto al piano <strong>di</strong><br />

bacino.<br />

L'ambito territoriale d’ riferimento del PAI è costituito dall'intero bacino idrografico del fiume Po<br />

chiuso all'incile del Po <strong>di</strong> Goro’ ad esclusione del Delta, per il quale è previsto un atto <strong>di</strong><br />

pianificazione separato 12 .<br />

I contenuti del Piano si articolano in interventi strutturali (opere), relativi all’assetto <strong>di</strong> progetto<br />

delle aste fluviali, dei no<strong>di</strong> idraulici critici e dei versanti e interventi e misure non strutturali (norme<br />

<strong>di</strong> uso del suolo e regole <strong>di</strong> comportamento).<br />

La parte normativa regolamenta le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> uso del suolo secondo criteri <strong>di</strong> compatibilità con<br />

le situazioni a rischio e detta <strong>di</strong>sposizioni per la programmazione dell’attuazione del Piano stesso.<br />

L’apparato normativo del Piano è rappresentato dalle Norme <strong>di</strong> attuazione, che contengono in<strong>di</strong>rizzi<br />

e prescrizioni, e dalle Direttive <strong>di</strong> piano.<br />

Il Quadro d’unione delle tavole del PAI riferito alla Dora Riparia<br />

11 Tutte le informazioni sono reperibili all’in<strong>di</strong>rizzo: http://www.adbpo.it<br />

12 Il Comitato Istituzionale dell’Autorità <strong>di</strong> bacino ha adottato, con Deliberazione n. 26 del 12 <strong>di</strong>cembre 2001, il<br />

Progetto <strong>di</strong> piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico del Delta (PAI Delta).<br />

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Il Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> con la Variante n. 15 al PRGC ha adeguato il proprio PRGC al PAI ed<br />

alla circolare regionale 7/LAP relativa ai problemi idrogeologici.<br />

La variante è stata approvata con D.G.R. n. 18 – 495 del 18 luglio 2005.<br />

Nel 2007 con la Variante al PAI “Variante delle Fasce fluviali del fiume Dora Riparia” (Delibera<br />

n. 9/2007 del Comitato Istituzionale seduta del 19/7/2007) sono state ulteriormente ridefinite le<br />

fasce fluviali.<br />

Estratto dalla Tavola 155 Sez. III della Variante al PAI “Variante delle Fasce fluviali del<br />

fiume Dora Riparia” Delibera n. 9/2007 del Comitato Istituzionale seduta del 19/7/2007<br />

Con la presente Variante sono state ulteriormente approfon<strong>di</strong>te le problematiche inerenti l’assetto<br />

del territorio sotto il profilo idrogeologico e geologico; agli stu<strong>di</strong> del Dott. Geologo Fontan, facenti<br />

parte della presente variante, si rinvia.<br />

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3.8. <strong>Avigliana</strong> località “verdazzurra”: i Laghi e il Fiume<br />

<strong>Avigliana</strong> è luogo raro nel panorama regionale e nazionale che accomuna località ed ambienti<br />

sensibili <strong>di</strong> rara bellezza: i Laghi (il Lago Grande <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> e il Lago Piccolo <strong>di</strong> Trana),<br />

l’ambiente fluviale della Dora Riparia e dei suoi affluenti (rii e torrente Messa), la zona umida<br />

paludosa dei Mareschi e la torbiera a sud del Lago Piccolo, la collina morenica del Moncuni, la<br />

montagna, le superfici boscate.<br />

Un sistema “verdazzurro” <strong>di</strong> particolare gradevolezza paesaggistica in cui si incastonano beni<br />

altrettanto rari sotto il profilo storico “urbanistico, architettonico ed archeologico”, tra gli altri: il<br />

complesso monumentale del <strong>Centro</strong> Storico (con la Variante urbanistica del <strong>Centro</strong> storico furono<br />

censiti oltre 700 manufatti) con il Castello, gli inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> interesse archeologico <strong>di</strong> Malano e <strong>di</strong><br />

San Bartolomeo, i complessi monumentali della Certosa <strong>di</strong> san Francesco e della Madonna dei<br />

Laghi, il complesso <strong>di</strong> archeologia industriale del Dinamitificio Nobel.<br />

3.8.1 Il Parco dei Laghi<br />

In sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> Pianificazione, l’Ing. Aimone del Parco dei Laghi ha richiesto che venga<br />

presa in esame la proposta <strong>di</strong> ampliamento del Parco: nella figura più sotto riportata le aree in<br />

ampliamento sono quelle esterne al perimetro “rosso” che in<strong>di</strong>vidua l’attuale area protetta.<br />

Tale proposta è contenuta nella Deliberazione del Consiglio Direttivo del Parco Naturale Laghi <strong>di</strong><br />

<strong>Avigliana</strong> n. 15/09 del 5/11/2009, trasmessa al Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> il 17/11/2009 (si veda anche la<br />

Figura n. 4 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale).<br />

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L’ampliamento del Parco è competenza regionale: l’ampliamento, cioè, deve essere promulgato a<br />

mezzo <strong>di</strong> legge regionale.<br />

Il territorio del Parco attuale è del tutto esterno alla presente Variante Strutturale, tuttavia si è tenuto<br />

conto, per le parti proposte in ampliamento, delle caratteristiche illustrate nella citata deliberazione<br />

onde tutelarne, in sede urbanistica, le peculiarità.<br />

3.8.2 Il contratto <strong>di</strong> Lago del Bacino dei Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong><br />

La Provincia <strong>di</strong> Torino ha avviato, come già sottolineato in precedenza, procedure e stu<strong>di</strong> per<br />

ad<strong>di</strong>venire alla formazione <strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> lago secondo quanto previsto dal PTA. Il percorso che<br />

porterà alla riqualificazione del bacino dei Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, sarà organizzato in tre <strong>di</strong>verse fasi <strong>di</strong><br />

lavoro 13 : “….<br />

• Fase conoscitiva per la quale si prevedono:<br />

o raccolta e elaborazione dei dati e delle informazioni ambientali <strong>di</strong>sponibili presso gli<br />

Enti coinvolti o <strong>di</strong>rettamente sul territorio<br />

o indagine <strong>di</strong>retta presso le amministrazioni locali relativamente a eventuali ulteriori<br />

problematiche non evidenziabili con i dati a <strong>di</strong>sposizione<br />

o stu<strong>di</strong>o dei problemi relative alla qualità delle acque<br />

o valutazione della possibilità <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> zone <strong>di</strong> filtro per ridurre l’apporto <strong>di</strong><br />

nutrienti al lago e i problemi legati alla balneabilità del laghi<br />

o stu<strong>di</strong>o dei problemi relativi all’afflusso turistico non regolamentato e ai vari tipi <strong>di</strong><br />

utilizzo dei laghi<br />

o realizzazione <strong>di</strong> cartografie tematiche finalizzate a localizzare le criticità.<br />

• Fase <strong>di</strong> coinvolgimento per la quale si prevedono:<br />

o mappatura dei soggetti da coinvolgere nella concertazione<br />

o realizzazione <strong>di</strong> momenti <strong>di</strong> confronto con i portatori <strong>di</strong> interesse pubblici e privati,<br />

come Workshop <strong>di</strong> progettazione partecipata e tavoli tematici finalizzati alla<br />

<strong>di</strong>scussione delle principali problematiche emerse<br />

o in<strong>di</strong>viduazione delle possibili soluzioni integrate per la riqualificazione del territorio<br />

per il raggiungimento degli obiettivi <strong>di</strong> qualità delle acque dettati dalla normativa<br />

vigente<br />

o in<strong>di</strong>viduazione e promozione <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong> turismo compatibile con l’area protetta e<br />

pianificazione <strong>di</strong> una corretta attività <strong>di</strong> comunicazione e promozione del territorio<br />

o redazione e con<strong>di</strong>visione del Piano d’Azione.<br />

• Fase <strong>di</strong> attuazione per la quale si prevedono:<br />

o firma del Contratto <strong>di</strong> Lago<br />

o attuazione delle singole Azioni inserite nel Piano d’Azione …”.<br />

Lo sforzo che i <strong>di</strong>versi Enti (tra cui, in particolare, Provincia <strong>di</strong> Torino, Regione Piemonte<br />

attraverso l’Ente Parco ed Amministrazione Comunale <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>) dovranno realizzare attraverso<br />

il Contratto <strong>di</strong> Lago, sarà quello <strong>di</strong>:<br />

“…migliorare ulteriormente la qualità delle acque e dell’ecosistema lacustre, per raggiungere gli<br />

obiettivi minimi fissati dalla Direttiva Quadro sulle Acque e dalla normativa nazionale <strong>di</strong><br />

recepimento, mettendo in atto strategie integrate che riguarderanno tutti i comparti che influiscono<br />

sulla qualità dei laghi …”.<br />

Nella Figura n. 6 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale è riportato uno<br />

dei primi risultati <strong>di</strong> questo processo.<br />

13 si veda in http://www.provincia.torino.it/ambiente/risorse_idriche/progetti/contratto_avigliana<br />

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3.8.3 Il Parco della Dora Riparia<br />

Nel 2008, nell’ambito del Programma Territoriale Integrato (PTI) “Metromontano” il Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Avigliana</strong> ha elaborato una proposta con<strong>di</strong>visa, con gli altri Comuni rivieraschi (Almese,<br />

Alpignano, Buttigliera Alta, Caselette, Collegno, Pianezza, Rivoli, Rosta, San Gillio), per<br />

in<strong>di</strong>viduare una “zona <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a” della Dora Riparia; il PTI è stato approvato dalla Regione<br />

Piemonte, in data 17 novembre 2008, con DGR n. 25 – 1066.<br />

Nel 2009 con Deliberazione n. 114 del Consiglio Comunale del 28/09/2009 l’Amministrazione ha<br />

deciso <strong>di</strong> proporre l’istituzione della Zona <strong>di</strong> Salvaguar<strong>di</strong>a della Dora Riparia, in<strong>di</strong>viduando<br />

nella Conferenza dei Sindaci l’Organo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo delle politiche gestionali della Zona <strong>di</strong><br />

Salvaguar<strong>di</strong>a medesima.<br />

Il perimetro della Zona <strong>di</strong> Salvaguar<strong>di</strong>a della Dora Riparia è definito a partire, proprio, da quello<br />

in<strong>di</strong>viduato nell’ambito del PTI “Metromontano”.<br />

Nella citata D.C.C. n. 114 sono sintetizzate, inoltre, le finalità specifiche della Zona <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a:<br />

“… a) tutelare e valorizzare le risorse naturali, ambientali, paesaggistiche e storico-culturali del<br />

territorio;<br />

b) promuovere e valorizzare le attività economiche tra<strong>di</strong>zionali legate all’utilizzazione<br />

ecosostenibile delle risorse, con particolare riguardo per la presenza e la conservazione delle<br />

attività agricole;<br />

c) garantire forme d’uso del territorio ed uno sviluppo tendenti a valorizzare e ripristinare gli<br />

aspetti ambientali, paesaggistici che hanno caratterizzato la formazione e l’evoluzione del<br />

paesaggio e del territorio;<br />

d) promuovere, organizzare e sostenere attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ricerca, <strong>di</strong>dattiche e scientifiche;<br />

e) sostenere il raggiungimento <strong>di</strong> un buono stato <strong>di</strong> qualità ambientale per le acque attraverso<br />

l’integrazione tra le necessità antropiche, il mantenimento degli ecosistemi acquatici ed un<br />

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ischio idraulico accettabile e garantire in particolare il mantenimento <strong>di</strong> uno stato <strong>di</strong><br />

conservazione sod<strong>di</strong>sfacente delle specie e degli habitat presenti<br />

f) sostenere iniziative <strong>di</strong> documentazione e promozione anche in termini <strong>di</strong> fruizione turistica, che<br />

abbiano come riferimento l’intera fascia fluviale della Dora Riparia, nel contesto dell’insieme<br />

dei Parchi, delle Riserve naturali e delle reti ecologiche dell’area metropolitana torinese;<br />

g) contribuire alla realizzazione <strong>di</strong> un sistema complessivo <strong>di</strong> tutela delle fasce fluviali dei <strong>di</strong>versi<br />

corsi d’acqua dell’area metropolitana torinese e del sistema dei Parchi, delle aree protette e<br />

del sistema delle Residenze Sabaude, nel contesto dei Progetti “Corona Verde” e simili …”.<br />

Gli obiettivi <strong>di</strong> gestione del territorio della zona <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a “… potranno essere perseguiti<br />

attraverso azioni materiali ed immateriali ed interventi specificamente previsti nell’ambito<br />

dell’attivazione <strong>di</strong> un Contratto <strong>di</strong> Fiume (strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale volto a<br />

promuovere una corretta gestione della risorsa idrica) e <strong>di</strong> un successivo Piano d’Area …”.<br />

Nel luglio 2010 è stato adottato il PTC2 dal Consiglio Provinciale della Provincia <strong>di</strong> Torino quale<br />

“VARIANTE del PIANO TERRITORIALE <strong>di</strong> COORDINAMENTO PROVINCIALE ex L.R. 56/77 e<br />

s.m.i.” e dal 12 agosto 2010 è depositato presso la Regione Piemonte per la sua definitiva<br />

approvazione.<br />

Nell’ambito del PTC2, la Provincia ha fatto propria la proposta avanzata dai Comuni rivieraschi <strong>di</strong><br />

istituzione del Parco della Dora Riparia (denominato Pprov009p), riportando nella TAV. 3.1 del<br />

PTC2 una perimetrazione ulteriore:<br />

Estratto da TAV. 3.1 del PTC2<br />

3.9. Agenda strategica della Collina Intermorenica Aviglianese: la mobilità ciclabile<br />

Nel novembre 2006, la Giunta Comunale <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> (D.G.C. n. 228 del 08/11/2006) approvava il<br />

Protocollo <strong>di</strong> Intesa per la costituzione dell’Agenda strategica della Collina Morenica tra la<br />

Provincia <strong>di</strong> Torino e i Comuni <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, Buttigliera Alta, Reano, Rivoli, Rosta, Trana,<br />

Villarbasse.<br />

L’Agenda Strategica della Collina Intermorenica Aviglianese, curata del Servizio Pianificazione<br />

Territoriale della Provincia <strong>di</strong> Torino, ha previsto l’attuazione <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità riguardo la<br />

mobilità sostenibile in ambiente rurale articolata su 11 strategie progettuali:<br />

1. La porta <strong>di</strong> ingresso della Val <strong>di</strong> Susa<br />

2. Il centro <strong>di</strong> formazione servizi <strong>di</strong> Sant’Antonio <strong>di</strong> Ranverso<br />

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3. La porta <strong>di</strong> ingresso della Val Sangone<br />

4. La collina alla finestra: promozione della collina morenica verso una domanda <strong>di</strong> natura<br />

nazionale ed internazionale tramite azioni <strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong> <strong>mar</strong>keting e ascrivendo<br />

sotto il suo <strong>mar</strong>chio i due luoghi <strong>di</strong> eccellenza costituito dal Castello <strong>di</strong> Rivoli e dal<br />

<strong>Centro</strong> Storico <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong><br />

5. Agenzia per la promozione turistica<br />

6. L’ecomuseo <strong>di</strong> Reano<br />

7. La mobilità sostenibile<br />

8. Il corridoio ecologico intervallivo Dora-Sangone<br />

9. L’agricoltura periurbana e le aziende agricole multifunzione<br />

10. L’ospitalità in ambiente rurale<br />

11. Il piano <strong>di</strong> manutenzione dello spazio rurale.<br />

Obiettivo dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità è la definizione <strong>di</strong> una rete ciclabile complementare a quella<br />

esistente, al fine <strong>di</strong> stabilire una rete minima <strong>di</strong> collegamenti ciclabili in ambienti rurali che<br />

permetta una fruizione “allargata e sociale” della Collina Morenica.<br />

Nel giugno 2009, la Provincia <strong>di</strong> Torino, nell’ambito dell’Agenda Strategica della Collina<br />

intermorenica aviglianese, ha elaborato la proposta 14 per il completamento della rete ciclabile (lo<br />

stu<strong>di</strong>o è stato approvato dal Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>).<br />

Le Dorsali Provinciali sono riportate nella Tavola n. 2 “In<strong>di</strong>viduazione della rete minima ed<br />

interventi proposti” dello stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> cui si riporta, <strong>di</strong> seguito, uno stralcio.<br />

14 si tratta dello “Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità – Mobilità sostenibile in ambiente rurale: la definizione della rete ciclabile<br />

della collina intermorenica aviglianese” Preliminare, a cura del Servizio Pianificazione Territoriale della Provincia<br />

<strong>di</strong> Torino (17 giugno 2009).<br />

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3.10. Il piano per la Rete Ferroviaria Metropolitana<br />

<strong>Avigliana</strong> è interessata dallo sviluppo del servizio della rete ferroviaria metropolitana; in questa<br />

<strong>di</strong>rezione le prospettive future <strong>di</strong> integrazione nel sistema delle connessioni metropolitane<br />

in<strong>di</strong>viduano un importante ruolo per la stazione <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, tra l’altro quale cerniera tra l’area<br />

metropolitana <strong>di</strong> Torino e la Valle <strong>di</strong> Susa e quale stazione porta <strong>di</strong> interscambio nell’ambito del<br />

programma regionale dei centri <strong>di</strong> interscambio “Movicentro”.<br />

Nel 1998 è stato proposto per la prima volta dal Piano Triennale Regionale il Sistema Ferroviario<br />

Metropolitano (SFM), pensato come una rete <strong>di</strong> 4 linee che, avvalendosi del quadruplicamento del<br />

nodo ferroviario <strong>di</strong> Torino, collegano 8 <strong>di</strong>rettrici fra loro attraversando la città, ciascuna con un<br />

cadenzamento in fascia <strong>di</strong> punta <strong>di</strong> 20 minuti.<br />

Nel 2003 è, poi, stata costituita l’Agenzia Mobilità Metropolitana Torino (AMMT).<br />

L’AMMT ha ricevuto in delega le attuali linee ferroviarie destinate a far parte del SFM.<br />

Nel 2007 con lo stu<strong>di</strong>o “SFM – Assetto e programmazione del Servizio”, l’AMMT ha <strong>di</strong>segnato le<br />

prospettive <strong>di</strong> evoluzione del SFM considerato come un sistema a sé, primo livello dell’architettura<br />

del sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico dell’area metropolitana, sia in “fase finale” sul lungo periodo sia in<br />

“fase interme<strong>di</strong>a” sul periodo che inizierà con la realizzazione del quadruplicamento ferroviario in<br />

Torino, evidenziando le infrastrutture in<strong>di</strong>spensabili affinché il sistema cominci a operare con le<br />

caratteristiche citate, sia pure su scala territoriale ridotta.<br />

La capacità <strong>di</strong> rendere i servizi tutti “passanti” dovrà attendere il termine dei lavori <strong>di</strong><br />

quadruplicamento del nodo, e il reperimento delle maggiori risorse <strong>di</strong> gestione.<br />

Il ruolo, come già detto, importante <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> nel programmato riassetto della mobilità regionale,<br />

emerge negli stu<strong>di</strong> del Consorzio AMMT:<br />

a) <strong>Avigliana</strong> è uno dei Comuni <strong>di</strong> attestamento delle linee bus extraurbane<br />

b) <strong>Avigliana</strong> è una delle stazioni collocate sulla linea “Bardonecchia Susa Torino” affidata ad<br />

AMMT gestita da Trenitalia<br />

c) <strong>Avigliana</strong> è stazione <strong>di</strong> attestamento della linea del SFM FM3 “<strong>Avigliana</strong> – Stura”<br />

d) <strong>Avigliana</strong> è stazione porta del SFM.<br />

In sintesi: il ruolo del nodo <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> all’interno del grafo del sistema della mobilità è quello, si<br />

riba<strong>di</strong>sce, allo stesso tempo <strong>di</strong> porta e cerniera e <strong>di</strong> interscambio modale da e verso l’area<br />

metropolitana e la Val Susa ed, attraverso quest’ultima, verso la Francia.<br />

Si ricorda che un obiettivo strategico della variante è quello <strong>di</strong> riqualificare, rafforzando anche<br />

questo connotato, la centralità urbana costituita, intorno alla stazione ferroviaria ed al Movicentro<br />

(centro <strong>di</strong> interscambio), dalla cosiddetta “Grande T”.<br />

3.11. Il Patto dei Sindaci<br />

Nel febbraio 2009, il Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, presso il Parlamento Europeo, ha sottoscritto il Patto<br />

dei Sindaci 15 che “prevede l’attuazione del piano d’azione … per il conseguimento degli obiettivi ed<br />

in particolare <strong>di</strong> superare la soglia del 20% <strong>di</strong> abbattimento <strong>di</strong> CO2 entro il 2020 ”, conseguente ad<br />

una riduzione dei consumi <strong>di</strong> energia fossile <strong>di</strong> almeno il 20% al 2020<br />

15 Questa adesione attua le in<strong>di</strong>cazioni del “Manifesto per l’in<strong>di</strong>pendenza energetica dal petrolio” con l’obiettivo del<br />

20/20/20: +20% <strong>di</strong> produzione da fonti rinnovabili, -20% <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> gas serra, +20% <strong>di</strong> risparmio energetico.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 34


Nell’ambito del Patto, i Sindaci “ … <strong>di</strong>vengono garanti e responsabili <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> azioni volte a<br />

rendere sostenibili le proprie città, realizzando progetti <strong>di</strong> pianificazione urbana che possano<br />

fungere da modello positivo per altre città europee”.<br />

Nell’aprile 2010 il Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, ha approvato, al fine <strong>di</strong> perseguire gli obiettivi del Patto,<br />

il Piano d’Azione sull’energia “<strong>Avigliana</strong> in transizione – Conservare per innovare” 16 .<br />

Come si può ricavare dai documenti del piano, l’azione promossa dal Comune è quella <strong>di</strong> “…<br />

riconoscere che la fine dell’era <strong>di</strong> petrolio a basso costo è un’opportunità piuttosto che una<br />

minaccia, e possiamo progettare la futura era a bassa emissione <strong>di</strong> anidride carbonica come epoca<br />

fiorente, caratterizzata da flessibilità e abbondanza …” e “ … favorire la sperimentazione e<br />

l’innovazione a livello locale e <strong>di</strong> contribuire a creare le basi per cogliere le opportunità che<br />

deriveranno dall’inevitabile transizione dell’attuale modello <strong>di</strong> sviluppo, incluse quelle<br />

impren<strong>di</strong>toriali e occupazionali …”.<br />

Gli obiettivi <strong>di</strong> riduzione dei consumi assunti per <strong>Avigliana</strong> sono quelli sintetizzati nella seguente<br />

tabella.<br />

Il Piano <strong>di</strong> Azione sull’Energia è attualmente composto da 34 Azioni sud<strong>di</strong>vise in 6 Settori:<br />

1. Settore INFORMAZIONE/FORMAZIONE (INF)<br />

2. Settore PUBBLICO (PA)<br />

3. Settore RESIDENZIALE (RES)<br />

4. Settore TERZIARIO (TER)<br />

5. Settore INDUSTRIALE (IND)<br />

6. Settore MOBILITA’ (MOB).<br />

Per ciascun settore sono in<strong>di</strong>viduati, tra l’altro, tempi, strumenti e risultati attesi, finalizzati al<br />

risparmio o sostituzione <strong>di</strong> energia ed alla riduzione <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO2.<br />

Come si può notare, la maggiore <strong>di</strong> riduzione, in valore assoluto, dovrebbe derivare dalle azioni da<br />

intraprendere nel settore residenziale, mentre, in valore percentuale, è nel settore pubblico che si<br />

intendono conseguire notevoli benefici.<br />

Anche il rinnovo del patrimonio e<strong>di</strong>lizio promosso dalla presente variante, con il conseguente<br />

adeguamento alle in<strong>di</strong>cazioni del Piano d’Azione, produrrà gli effetti attesi.<br />

16 il piano è stato approvato con Del. C.C. n. 53 del 28/4/2010<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 35


4. Caratteristiche dello stato attuale dell’ambiente e del paesaggio.<br />

4.1 Il Paesaggio<br />

Il sistema dei vincoli ed il centro <strong>abitato</strong><br />

Nella Figura n. 1 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale sono state<br />

riportate le aree <strong>di</strong> rilevante interesse paesaggistico, unitamente all’ambito oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della<br />

variante.<br />

<strong>Avigliana</strong> è interessata, a conferma del suo indubbio valore paesistico, da molteplici perimetrazioni:<br />

1) la prima perimetrazione (ex DM 11/04/1952) riguarda il Lago Grande ed il Lago Piccolo ed il<br />

loro intorno (compresa parte della Palude dei Mareschi)<br />

2) la seconda perimetrazione (ex DM 16/05/1952) riguarda il territorio, ad ovest <strong>di</strong> Corso Laghi,<br />

compreso tra il Corso Laghi, la Ferrovia Torino/Modane e la base del <strong>Centro</strong> Storico<br />

3) la terza perimetrazione (ex DM 08/08/1967) riguarda la parte montagnosa con il Castello,<br />

compresa tra il <strong>Centro</strong> storico (Borgo Nuovo e Borgo Vecchio), l’area industriale dei<br />

Mareschi ed il Lago Grande<br />

4) la quarta perimetrazione (ex DM 01/08/1985) comprende sostanzialmente quasi tutto il territorio<br />

comunale a sud della ferrovia Torino/Modane (in cui sono presenti tra l’altro, il <strong>Centro</strong><br />

storico, il complesso <strong>di</strong> archeologia industriale del “Dinamitificio Nobel”, la palude dei<br />

Mareschi ed il Moncuni)<br />

5) la quinta perimetrazione (ex L. 431/85) circoscrive una zona boscata compresa tra la ferrovia e<br />

l’area industriale dei Mareschi<br />

6) la sesta e settima perimetrazione in<strong>di</strong>viduano l’area archeologica <strong>di</strong> Borgata Malano: la sesta<br />

perimetrazione /ex DM 30/12/1992) il vincolo archeologico <strong>di</strong>retto; la settima perimetrazione<br />

(ex DM 30/12/1992) il vincolo archeologico in<strong>di</strong>retto.<br />

L’area oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della variante è interessata in alcune parti dalla presenza <strong>di</strong> tali aree <strong>di</strong><br />

rilevante interesse paesaggistico.<br />

Le caratteristiche del paesaggio dal e nel centro <strong>abitato</strong><br />

La vulnerabilità dei vincoli paesaggistici e dei territori a particolare vocazione agricola<br />

Nella Figura n. 8 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale è stato<br />

riportato un estratto della “Carta della vulnerabilità ambientale dei vincoli paesaggistici e dei<br />

territori a particolare vocazione agricola” che venne redatta nell’ambito della Variante n. 15 al<br />

PRG (approvata nel 2005 dalla Regione Piemonte), me<strong>di</strong>ante un’approfon<strong>di</strong>ta analisi percettiva.<br />

L’estratto è relativo ad un territorio più ampio dell’area oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della variante del <strong>Centro</strong><br />

<strong>abitato</strong> e consente <strong>di</strong> conoscere le caratteristiche del paesaggio percepito dal <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> con<br />

particolare riferimento al contesto agricolo circostante gli abitati interessati dalla variante.<br />

Con tale analisi si sono, infatti, evidenziati:<br />

a) i territori a particolare valenza naturale:<br />

- le superfici forestali,<br />

- le aree protette,<br />

- le fasce <strong>di</strong> valorizzazione e rispetto degli ambiti fluviali e dei corsi d’acqua minori <strong>di</strong><br />

origine naturale e artificiale;<br />

b) i territori ad elevata produttività: quelli, cioè, ricadenti nella prima e nella seconda classe<br />

<strong>di</strong> capacità d’uso agricola (il Comune, sempre in sede <strong>di</strong> variante n. 15, ha aggiornato la<br />

Carta d’uso dei suoli del PRG la tavola è riportata nella Figura n. 9 contenuta<br />

nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale);<br />

c) le zone <strong>di</strong> particolare valore estetico-paesaggistico.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 36


La presente variante, essendo riferita al <strong>Centro</strong> Abitato, non interferisce <strong>di</strong>rettamente con le aree<br />

agricole, cionon<strong>di</strong>meno si è ritenuto <strong>di</strong> tener conto delle in<strong>di</strong>cazioni provenienti da questi stu<strong>di</strong>, per<br />

le in<strong>di</strong>cazioni che da essi si possono trarre in or<strong>di</strong>ne al tema della percezione del paesaggio dal<br />

centro <strong>abitato</strong>.<br />

Vedute Paesaggistiche<br />

Per tenere conto dell’attuale percezione del paesaggio nel centro <strong>abitato</strong>, è stato condotto un ampio<br />

rilievo fotografico attestante la presenza <strong>di</strong> vedute panoramiche, coni visuali <strong>di</strong> pregio, fuochi<br />

visivi e cannocchiali prospettici <strong>di</strong> particolare interesse, <strong>di</strong> cui tener conto onde limitare gli impatti<br />

negativi su <strong>di</strong> essi da parte dell’e<strong>di</strong>ficato.<br />

4.2 ZPS, SIC, SIR<br />

Il territorio <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> è interessato dalla presenza <strong>di</strong> un sito della Rete Natura 2000, il sito <strong>di</strong><br />

interesse comunitario (SIC) che è al tempo stesso zona <strong>di</strong> protezione speciale (ZPS) ed anche area<br />

facente parte del sistema delle aree protette del Piemonte (ex L.R. 46/1980): il Parco Naturale dei<br />

Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>.<br />

Tale SIC/ZPS, che ha una superficie <strong>di</strong> ha 414, è tutto interno al confine amministrativo <strong>di</strong><br />

<strong>Avigliana</strong>.<br />

<strong>Avigliana</strong> è anche interessata da un sito <strong>di</strong> importanza regionale (SIR): Moncuni, il quale interessa<br />

il territorio <strong>di</strong> più comuni.<br />

Nella Figura n. 2 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale sono riportate<br />

le perimetrazioni <strong>di</strong> SIC, ZPS e SIR sulla base della carta tecnica provinciale, sulla quale è riportata<br />

anche l’area oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della presente variante.<br />

SIC/ZPS “Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>”: sul sito della Regione Piemonte è possibile leggere la descrizione<br />

delle caratteristiche salienti del SIC/ZPS “Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>” (co<strong>di</strong>ce identificativo IT110007).<br />

SIR “Moncuni”<br />

Per quanto riguarda il SIR “Moncuni” (co<strong>di</strong>ce identificativo IT1110077) si può evidenziare che<br />

esso interessa il Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, Trana e Reano ed ha una superficie <strong>di</strong> circa ha 350.<br />

I motivi <strong>di</strong> interesse, come si evince dalla scheda del sito pubblicata dalla Regione Piemonte, in<br />

termini generali, fanno riferimento alla presenza <strong>di</strong> “ affioramento roccioso …” e “interessanti<br />

frantumi <strong>di</strong> vegetazione steppico me<strong>di</strong>terranea”; l’interesse specifico riguarda la presenza <strong>di</strong><br />

“praterie aride ricche <strong>di</strong> specie. Dictamnus Albus raro e protetto …”.<br />

I riferimenti alla Direttiva 92/43/CEE sono “ rettili: lacerta viri<strong>di</strong>s, podarcis muralis”.<br />

4.3 Beni culturali<br />

Molti sono gli stu<strong>di</strong>, le ricerche, le pubblicazioni che evidenziano caratteristiche generali e puntuali<br />

del “giacimento” <strong>di</strong> beni culturali presente in <strong>Avigliana</strong>, in gran parte proprio nel centro <strong>abitato</strong>,<br />

compresi gli stu<strong>di</strong> e le analisi propedeutici alla redazione del PRG <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> approvato nel 1993<br />

e quelli per la Variante n. 1 e la Variante al <strong>Centro</strong> Storico: ad essi si rinvia, limitandosi a<br />

richia<strong>mar</strong>e alcuni aspetti significativi.<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 37


Innanzitutto, si dà conto dell’alto valore storico/architettonico, storico/urbanistico ed archeologico<br />

proprio nel PPR, del quale sono stati illustrati significativi stralci nel precedente capitolo 3, cui si<br />

rinvia; PPR che classifica ben 48 beni presenti in <strong>Avigliana</strong>, gran parte nel centro <strong>abitato</strong>.<br />

Nello stesso “Catalogo dei Beni Culturali – Luglio 2009” dell’Osservatorio dei Beni Culturali<br />

della Provincia <strong>di</strong> Torino, pubblicato quale Allegato al Documento “Quaderni del territorio –<br />

Beni culturali” del PTC2, è contenuto uno specifico quaderno su <strong>Avigliana</strong> che in<strong>di</strong>vidua 50 beni<br />

sul territorio comunale.<br />

Dagli stu<strong>di</strong> ed elaborati della Variante relativa al <strong>Centro</strong> Storico, poi, redatta dagli scriventi<br />

Bianchi e Malacrino, approvata dalla Regione Piemonte nell’aprile del 1999, sono desumibili<br />

ulteriori dati conoscitivi relativi al <strong>Centro</strong> Storico.<br />

Ai fini del presente Rapporto e della valutazione ambientale strategica delle scelte contenute nella<br />

variante in oggetto, è stata, infine, pre<strong>di</strong>sposta la Figura n. 5 contenuta nell’ALLEGATO al<br />

presente Rapporto Ambientale, nella quale sono sintetizzati e schematizzati gli elementi<br />

strutturanti il sistema dei beni culturali ed architettonici del centro <strong>abitato</strong> <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>.<br />

4.4 Il sistema idrografico e le caratteristiche geomorfologiche<br />

Le caratteristiche del sistema idrografico <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> sono desumibili dagli stu<strong>di</strong> geologici a<br />

supporto della Variante n. 15 al PRG approvata dalla Regione con DGR n. 18 – 495 del 18 luglio<br />

2005 e da quelli allegati alla presente variante (tali stu<strong>di</strong> sono altresì parte integrante del presente<br />

Rapporto Ambientale), ad essi si rinvia, richiamandone i titoli:<br />

A) Elaborati redatti dal Dott. Paolo Quagliolo in sede <strong>di</strong> Progetto Definitivo Variante n. 15:<br />

4.3.1 "Relazione illustrativa“ delle analisi relative agli aspetti geologici, geomorfologici,<br />

idrogeologici ed idrologici"<br />

4.3.2 "Carta geologica e geomorfologica"<br />

4.3.3 "Carta dell'acclività dei versanti"<br />

4.3.4 "Carta del reticolato idrografico superficiale e delle opere censite"<br />

4.3.5 "Carta delle mo<strong>di</strong>ficazioni del reticolato idrografico e della ricostruzione storica dei<br />

processi <strong>di</strong>ssestivi"<br />

4.3.6 "Carta del campo <strong>di</strong> inondazione e degli effetti indotti dall'evento alluvionale del 13-<br />

16 ottobre 2000"<br />

4.3.7 "Carta delle opere <strong>di</strong> riassetto del territorio"<br />

4.4.1 "Carta <strong>di</strong> sintesi della pericolosità geomorfologica e dell'idoneità all'utilizzazione<br />

urbanistica" in scala 1:10.000<br />

4.”.2 "Relazione illustrativa della carta <strong>di</strong> sintesi"<br />

B) elaborati redatti”dall’Ingegnere Francesco Bellino in sede <strong>di</strong> Progetto Definitivo Variante n. 15:<br />

4.3.8 “Verifiche idrauliche” .<br />

C)elaborati redatti dal Geologo Dott. Dario Fontan in sede <strong>di</strong> variante strutturale relativa al centro<br />

<strong>abitato</strong>:<br />

• Relazione geologica con schede dei siti in variante<br />

• Tavola 1) Carta <strong>di</strong> inquadramento del territorio oggetto <strong>di</strong> variante in cui sono<br />

rappresentate le classi <strong>di</strong> cui alla carta <strong>di</strong> sintesi (4.4.1) approvata con D.G.R. 18-495 del<br />

18/7/2005, le fasce fluviali della Dora Riparia attualmente vigenti e i siti delle aree con<br />

previsione urbanistica mo<strong>di</strong>ficata (base topografica 1:5000 su rilievo commissionato<br />

dall'Amministrazione Comun’le)<br />

• Tavola 2) Carta del campo <strong>di</strong> inondazione dell’evento alluvionale <strong>di</strong> maggio - giugno 2008<br />

(base topografica 1:5000 su rilievo commissionato dall'Amministrazione Comunale).<br />

• Tavola 3) Carta della suscettibilità all’amplificazione sismica alla scala 1:10000 (base<br />

topografica CTR).<br />

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Con riferimento al sistema idrografico, altri dati ed informazioni sono desumibili dal PTA <strong>di</strong> cui si è<br />

trattato nel Capitolo 3 del presente Rapporto.<br />

Come già evidenziato nel capitolo 3, si fa presente che sono stati avviati gli stu<strong>di</strong> per ad<strong>di</strong>venire al<br />

contratto <strong>di</strong> lago coor<strong>di</strong>nati dalla Provincia <strong>di</strong> Torino Servizio Pianificazione Risorse Idriche.<br />

Sulla base <strong>di</strong> questi stu<strong>di</strong> la Provincia ha pre<strong>di</strong>sposto una Tavola relativa all’inquadramento del<br />

bacino drenante dei Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, approfondendo la perimetrazione in<strong>di</strong>cata nel PTA: tale<br />

tavola è riportata, in scala ridotta, nella Figura n. 6 contenuta nell’ALLEGATO al presente<br />

Rapporto Ambientale.<br />

Dagli stu<strong>di</strong> è emerso che un obiettivo prioritario del Contratto <strong>di</strong> Lago, tra gli altri, dovrà essere<br />

quello della riqualificazione e rinaturalizzazione del Canale Naviglia; che, al momento, si configura<br />

come una delle fonti <strong>di</strong> inquinamento del Lago Grande nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> prelievo da parte del<br />

Consorzio Gerbole.<br />

4.5 Rete <strong>di</strong> smaltimento dei reflui e delle acque meteoriche<br />

Nella Figura n. 7 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale è riportata, in<br />

scala ridotta, una tavola relativa alla fognatura nera e mista del Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, dalla quale si<br />

evince che il centro <strong>abitato</strong> è sufficientemente dotato <strong>di</strong> tale importante infrastrutturazione.<br />

Sono state segnalate problematiche relative al deflusso delle acque meteoriche nella zona a Nord del<br />

Lago Grande per la presenza <strong>di</strong> una linea <strong>di</strong> drenaggio delle acque <strong>di</strong> ruscellamento.<br />

Il Comune ha approfon<strong>di</strong>to negli ultimi anni il problema, causa del superamento dei parametri<br />

microbiologici rilevato perio<strong>di</strong>camente nel Lago Grande e, peraltro, sottolineato in più punti nello<br />

stesso PTA, in<strong>di</strong>viduando, tra le cause, la permanenza <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong> fognatura mista in un contesto<br />

caratterizzato prevalentemente dalla separazione tra fognatura bianca e fognatura nera.<br />

Nel <strong>di</strong>cembre 2008 si sono conclusi i lavori che hanno permesso <strong>di</strong> eliminare i tratti <strong>di</strong> fognatura<br />

mista, ancora esistenti in via Portigliatti, in Via Borgesa, in Via Statuto, in Via Ferronia, in Via A.<br />

Moro, sostituiti da reti <strong>di</strong> fognatura bianca separata da quella nera; inoltre è stata conclusa la<br />

progettazione, da parte <strong>di</strong> SMAT, <strong>di</strong> un ulteriore collettore lungo la Via Pontetto finalizzato ad<br />

intercettare le acque che, in occasione <strong>di</strong> particolari eventi meteorici, non riescono ad essere<br />

smaltite dalle reti fognarie esistenti.<br />

4.6 Cave, siti contaminati, pozzi<br />

Nella Figura n. 10 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale è riportata<br />

un’elaborazione <strong>di</strong> informazioni fornite dall’Assessorato Ambiente della Regione Piemonte<br />

(aggiornate al 2009) relativa alla presenza, sul territorio della variante e circostante ad esso, <strong>di</strong><br />

alcuni fattori:<br />

a) presenza <strong>di</strong> pozzi<br />

b) siti contaminati: sono censiti 3 siti (uno sul Lago Piccolo, uno su Corso Torino, uno in zona<br />

industriale Mareschi)<br />

c) presenza <strong>di</strong> strutture legate all’alta tensione<br />

d) presenza <strong>di</strong> attività estrattive<br />

e) presenza <strong>di</strong> campate dell’alta tensione (ad est <strong>di</strong> Drubiaglio).<br />

Non emergono problematiche degne <strong>di</strong> rilievo, in generale nel territorio <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> ed, in<br />

particolare, nel centro <strong>abitato</strong>.<br />

La presenza dei due pozzi denominati “Teksid 1, SMAT SPA” e “Teksid 2, SMAT SPA”,<br />

nell’ambito interessato dalla riorganizzazione dell’accesso dalla SS 25 a Corso Torino, richiederà<br />

una verifica dello stato d’uso, come segnalato anche dal Comune <strong>di</strong> Buttigliera Alta, onde<br />

provvedere ai conseguenti eventuali adempimenti.<br />

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4.7 Rumore e zonizzazione acustica<br />

Nella Figura n. 11 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale è riportato un<br />

estratto del Piano <strong>di</strong> Classificazione Acustica (PCA) del comune.<br />

Si evince che le zone residenziali del <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> sono tutte in Classe II o III e che le uniche aree<br />

poste in Classe IV o V sono quelle industriali o poste lungo la Ferrovia Torino/Modane.<br />

Nel <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> non sono segnalate dagli uffici competenti particolari problematiche <strong>di</strong><br />

inquinamento acustico.<br />

4.8 Traffico e incidentalità<br />

Si ritengono <strong>di</strong> particolare importanza i dati relativi al traffico veicolare <strong>di</strong> attraversamento del<br />

<strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> ed, in particolare, i dati riferiti ai flussi veicolari sulle strade SSp24,<br />

SS25 e dell’Autostrada A32; per quanto riguarda la SSp589, il suo recente potenziamento (2006)<br />

con la realizzazione della circonvallazione <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, ha determinato un ulteriore carico, sia in<br />

uscita sia in entrata, sulla SSp25 e sulla rotonda <strong>di</strong> accesso allo svincolo autostradale <strong>di</strong> Corso<br />

Europa.<br />

Si riportano, in appresso, dati e considerazioni riportati nello stu<strong>di</strong>o, svolto dalla società “Polinomia<br />

srl” per conto della Comunità Montana “Bassa Valle <strong>di</strong> Susa e Val Cenischia”, “FERROVIE<br />

ALPINE <strong>RA</strong>GIONEVOLI ED EFFICIENTI - Verso un assetto territoriale sostenibile per la Valle <strong>di</strong><br />

Susa e la Val Sangone” (Rapporto finale del Dicembre 2009).<br />

In tale stu<strong>di</strong>o, infatti, si afferma che esaminando i dati riguardanti la rete stradale or<strong>di</strong>naria “…noti<br />

sulla base <strong>di</strong> una pluralità <strong>di</strong> fonti – con prevalenza dei censimenti <strong>di</strong> traffico condotti<br />

dall’Amministrazione Provinciale – si osserva … una sensibile tendenza all’incremento (del traffico<br />

nds) mano a mano che si procede da monte verso valle. Tale tendenza si manifesta in modo<br />

evidente lungo le ex statali 24 e 25, che all’altezza della barriera <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> raggiungono carichi<br />

veicolari anche superiori (per quanto riguarda i veicoli leggeri) <strong>di</strong> quelli gravanti sulla stessa A32.<br />

Ciò rispecchia evidentemente l’esistenza <strong>di</strong> un macroscopico fenomeno <strong>di</strong> aggiramento della<br />

barriera autostradale, con concentrazione degli accessi ai due svincoli liberalizzati <strong>di</strong><br />

<strong>Avigliana</strong>/Almese32. Flussi <strong>di</strong> traffico piuttosto intensi, sebbene inferiori, si registrano anche sulla<br />

viabilità <strong>di</strong> accesso alla Val Sangone, ed in particolare lungo la SP190 (Giaveno-<strong>Avigliana</strong>), la<br />

SP187 (Giaveno-Trana) e l’ex SS589 (Trana-Sangano-Bruino) …”.<br />

Sono altresì interessanti i dati, sempre evinti dallo stu<strong>di</strong>o citato, laddove riporta e commenta dati<br />

Fonte SITAF, relativi all’autostrada A32.<br />

“ … Per quanto attiene in particolari i veicoli pesanti, i carichi veicolari, che appaiono negli ultimi<br />

anni in progressivo decremento a causa del loro graduale reistradamento verso il traforo del<br />

Monte Bianco, presentano una limitata variabilità mano a mano che si procede da valle (barriera<br />

<strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>) verso monte (barriera <strong>di</strong> Salbertrand e traforo del Fréjus).<br />

…<br />

Assai <strong>di</strong>versa risulta invece la configurazione del traffico leggero, che presenta tendenze ben<br />

<strong>di</strong>fferenziate sulle tratte a monte ed a valle: in particolare, si osserva che negli ultimi anni il<br />

traffico è apparso in regresso nel traforo, stabile alla barriera <strong>di</strong> Salbertrand, ed in crescita a<br />

quella <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>.<br />

Per quanto riguarda il livello <strong>di</strong> incidentalità, sono <strong>di</strong>sponibili i dati elaborati dall’Ufficio<br />

Sicurezza Stradale Servizio Programmazione Viabilità della Provincia <strong>di</strong> Torino riferiti alla<br />

localizzazione degli incidenti sulle strade <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> (è stata esclusa l’Autostrada) negli anni dal<br />

2005 al 2009.<br />

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4.9 Qualità dell’aria e con<strong>di</strong>zioni climatiche<br />

Nel 2003 l’ARPA - Dipartimento Provinciale <strong>di</strong> Torino organizzò una campagna <strong>di</strong> monitoraggio<br />

dello stato della qualità dell'aria sulla base <strong>di</strong> una specifica richiesta da parte del Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Avigliana</strong>.<br />

I dati sono reperibili sul sito della Provincia <strong>di</strong> Torino.<br />

Le conclusioni dell’ARPA sono state le seguenti:<br />

“… Dall’analisi dei dati misurati …. si può ragionevolmente sostenere che lo stato della qualità<br />

dell'aria nel comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> non sia sostanzialmente <strong>di</strong>fferente da quello misurato in altre<br />

realtà urbane della provincia. In particolare per il monossido <strong>di</strong> carbonio, il biossido <strong>di</strong> azoto, il<br />

biossido <strong>di</strong> zolfo sono stati misurati valori decisamente bassi. Purtroppo non si può estendere<br />

questa considerazione se si osservano i valori relativi al PM10 e all’ozono. Per il PM10, non<br />

essendo facile intervenire sulle numerose fonti pri<strong>mar</strong>ie, il problema continua a persistere sul<br />

territorio metropolitano, o comunque urbano, e solo in contesti rurali e relativamente remoti la<br />

situazione presenta dei valori nettamente migliori. Invece per quanto riguarda l’ozono la sua<br />

origine secondaria comporta interventi energici su tutte le fonti <strong>di</strong> emissioni dei precursori, almeno<br />

su scala regionale, senza che questo peraltro escluda che comportamenti virtuosi siano adottati da<br />

amministrazioni locali. …”.<br />

4.10 Rifiuti<br />

I dati della raccolta rifiuti sono forniti dall’ACSEL, attraverso l’Ufficio Ambiente del Comune.<br />

Si riportano in appresso i dati relativi al 2010, da cui si evince che la raccolta <strong>di</strong>fferenziata (RD) ,<br />

organizzata porta a porta, supera il 60%.<br />

Dati 2010<br />

Nel Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> ben 915 utenti sono iscritti all’Albo dei compostatori.<br />

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4.11 <strong>Avigliana</strong> nella rete ecologica provinciale e regionale<br />

Gli elementi della rete ecologica <strong>di</strong> scala territoriale provinciale o regionale che interessano il<br />

territorio del Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> sono:<br />

a) il SIC/ZPS Area protetta Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> (ve<strong>di</strong> Figura n. 2 contenuta nell’ALLEGATO al<br />

presente Rapporto Ambientale)<br />

b) il SIR “Moncuni” (ve<strong>di</strong> Figura n. 2 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto<br />

Ambientale) e, più in generale la Collina Morenica che da <strong>Avigliana</strong> va verso Rivoli<br />

c) la fascia della Dora Riparia interessata dalla perimetrazione del PAI (ve<strong>di</strong> capitolo 3.7) e dalla<br />

proposta <strong>di</strong> Parco della Dora (ve<strong>di</strong> capitolo 3.8.3)<br />

d) le aree interessate dalla proposta <strong>di</strong> ampliamento del sistema <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a del Parco dei Laghi<br />

(ve<strong>di</strong> Figura n. 4 contenuta nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale)<br />

e) dalle aree agricole che circondano il <strong>Centro</strong> Abitato (ve<strong>di</strong> Figura n. 9 contenuta<br />

nell’ALLEGATO al presente Rapporto Ambientale) ed, in particolare: quelle che circondano<br />

Drubiaglio, Malano e Grangia; quelle a sud della Ferrovia tra il <strong>Centro</strong> Abitato ed il confine con<br />

Buttigliera Alta.<br />

All’interno del centro <strong>abitato</strong> devono essere completate le linee <strong>di</strong> connessione tra lo straor<strong>di</strong>nario<br />

patrimonio per la bio<strong>di</strong>versità sopra elencato.<br />

4.12 Servizi previsti dal PRG e servizi esistenti<br />

A seguito degli stu<strong>di</strong> e delle analisi sullo stato e la consistenza dei servizi, effettuati per la redazione<br />

della seguente variante, come si può meglio evincere dalla relazione della variante, si è rilevato che:<br />

a) il PRG vigente ha una previsione totale <strong>di</strong> servizi nel territorio oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della presente<br />

variante <strong>di</strong> circa a mq 528.000<br />

b) il fabbisogno <strong>di</strong> servizi, rapportato alla capacità inse<strong>di</strong>ativa aggiornata al <strong>di</strong>cembre 2009, CIRT<br />

calcolata tenendo conto degli abitanti effettivamente inse<strong>di</strong>ati fino a quel momento e della<br />

capacità residua del PRG, è pari a circa mq 401.000, cioè inferiore alla dotazione del PRG<br />

vigente<br />

c) la quantità <strong>di</strong> aree a servizi alla stessa data realizzati risulta pari a mq 288.000.<br />

Dal confronto tra questi dati, dunque, emerge:<br />

1) la previsione a servizi del PRG è ampiamente sod<strong>di</strong>sfacente<br />

2) la quantità <strong>di</strong> servizi esistenti, viceversa, è inferiore a quella necessaria a sod<strong>di</strong>sfare le attuali<br />

potenzialità e<strong>di</strong>ficatorie del PRG<br />

3) il deficit <strong>di</strong> servizi è particolarmente accentuato per quel che riguarda i parcheggi pubblici ed, in<br />

parte anche le attrezzature scolastiche.<br />

Le analisi effettuate sulle caratteristiche dei servizi sono riportate negli Allegati Tecnici della<br />

variante urbanistica (si vedano gli elaborati 2.1, 2.2 e 2.3).<br />

Le trasformazioni indotte dalla variante, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, nelle <strong>di</strong>verse parti<br />

del centro <strong>abitato</strong>, anche con specifico riferimento alle <strong>di</strong>verse subaree in cui esso è stato articolato<br />

in sede <strong>di</strong> analisi, sono leggibili attraverso quanto riportato nelle sei Tabelle contenute nel Capitolo<br />

4 della Relazione Illustrativa della variante in oggetto; ad esse si rinvia.<br />

Risulta <strong>di</strong> particolare importanza, sotto il profilo delle previsioni relative ai servizi, quanto riportato<br />

nelle colonne B, C, D, E ed L delle Tabelle 1, 2, 3, 4, 5 e tutta la Tabella 6.<br />

4.13 Bilancio energetico<br />

Nell’aprile 2010 il Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, ha approvato, al fine <strong>di</strong> perseguire gli obiettivi del Patto<br />

dei Sindaci, il Piano d’Azione sull’energia “<strong>Avigliana</strong> in transizione – Conservare per<br />

innovare”; da tale documento, pubblicato sul sito del Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, è possibile accedere ad<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 42


un’articolata analisi delle caratteristiche dell’offerta e della domanda energetica che si esprimono<br />

nel territorio comunale. A tale documento si rinvia, richiamando, in appresso alcuni dati <strong>di</strong> sintesi.<br />

“ …. Il fabbisogno energetico della <strong>Città</strong> <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> nel 2005 è stimabile in 348.586 MWh/anno<br />

(29.978 tep/a o 107.922 GJ/a) <strong>di</strong> cui solo una parte trascurabile proviene dallo sfruttamento delle<br />

risorse locali <strong>di</strong> biomassa (0,6 %) e <strong>di</strong> energia solare (0,08 %). Per il resto, il Comune è totalmente<br />

<strong>di</strong>pendente dall’importazione <strong>di</strong> energia elettrica, derivati del petrolio e gas naturale.<br />

Il principale vettore all’interno del comune è il gas naturale, che raggiunge il 47,1% dell’offerta<br />

complessiva <strong>di</strong> energia, ma il 64,6% <strong>di</strong> quella relativa a tutti gli usi non legati ai trasporti.<br />

In seconda posizione si trova il petrolio e i suoi derivati con il 35,1% dell’offerta energetica grazie<br />

all’incidenza del settore trasporti.<br />

L’energia elettrica, il terzo dei gran<strong>di</strong> vettori energetici, costituisce il 17% dell’offerta complessiva.<br />

I combustibili soli<strong>di</strong> (carbone, etc.) sono ormai un elemento residuale, arrivando a coprirne non<br />

più del 0,1% dell’offerta.<br />

Le fonti rinnovabili – almeno rispetto ai dati estrapolabili su base regionale - si attestano su livelli<br />

analoghi grazie soprattutto all’uso della legna come combustibile per il settore residenziale (0,6%),<br />

mentre il contributo dell’energia solare (stimato allo 0,08%) è ancora decisamente trascurabile.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista della domanda, la principale richiesta <strong>di</strong> energia a livello comunale proviene dal<br />

settore civile con il 31.2% e da quello industriale con il 28,6% della domanda <strong>di</strong> energia.<br />

A breve <strong>di</strong>stanza si colloca il settore dei trasporti, che assorbe il 26,7% sotto forma <strong>di</strong> carburanti.<br />

Il settore terziario costituisce il 10% della domanda energetica e, a causa della tipologia delle<br />

bollette energetiche, contiene al suo interno anche le piccole imprese industriali e gli artigiani.<br />

Ultimi risultano l’amministrazione comunale e il settore agricolo, che assorbono rispettivamente il<br />

2,8% e lo 0,6% della domanda. …”.<br />

5. Problemi ambientali<br />

L’analisi delle caratteristiche del paesaggio, dell’ambiente e della struttura urbanistica, <strong>di</strong> cui si è<br />

riferito nel precedente capitolo 4, evidenziano che i problemi <strong>di</strong> maggiore rilevanza che incidono o<br />

si manifestano nel centro <strong>abitato</strong>, oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della presente variante, sono:<br />

a) la relativa sensibilità <strong>di</strong> una parte significativa del territorio, sotto il profilo idrogeologico,<br />

per effetto dei rischi <strong>di</strong> esondabilità della Dora e della rete idrografica secondaria: gli<br />

stu<strong>di</strong> del Geologo Quagliolo per la Variante n. 15 e quelli del Geologo Fontan, per la<br />

presente variante, ne danno puntualmente conto. Le parti del centro <strong>abitato</strong><br />

maggiormente esposte, seppur in modo <strong>di</strong>fferenziato sono, ovviamente, quelle più vicine<br />

alla Dora sia in sponda sinistra che destra. Corre l’obbligo <strong>di</strong> evidenziare che<br />

l’Amministrazione Comunale è da anni impegnata sia a non espandere gli inse<strong>di</strong>amenti<br />

in questa parte del territorio sia a realizzare le opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa o, comunque, a ricercare i<br />

necessari finanziamenti in collaborazione con Comunità Montana ed altri Enti <strong>di</strong><br />

governo del territorio;<br />

b) la rilevante pressione veicolare lungo gli assi stradali a carattere sovracomunale che, negli<br />

anni, tende ad aumentare. Questo a causa sia del fatto che gran parte degli spostamenti<br />

nel contesto territoriale, in cui <strong>Avigliana</strong> è inserita, sono effettuati con il mezzo privato<br />

sia dell’espansione residenziale che interessa Comuni a monte <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, non solo<br />

della Valle <strong>di</strong> Susa, ma anche della Val Sangone sia dell’effetto gravitazionale dell’area<br />

metropolitana <strong>di</strong> Torino. Tale problema si traduce in criticità in punti specifici del centro<br />

<strong>abitato</strong>:<br />

- lungo la SSp24, che attraversa l’<strong>abitato</strong> delle Borgate Grangia/Malano/Drubiaglio;<br />

il problema è aggravato dal fatto che, lo sviluppo urbanistico arteriale ha<br />

determinato la saldatura tra gli abitati originari delle borgate<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 43


- intorno allo svincolo autostradale, in corrispondenza dell’incrocio tra SS25 e<br />

variante della SSp589<br />

c) il ritardo nell’attivazione del Sistema Ferroviario Metropolitano<br />

d) la scarsità <strong>di</strong> un efficiente sistema <strong>di</strong> trasporto collettivo a supporto delle esigenze <strong>di</strong><br />

mobilità a breve raggio, connessa con le presenti <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> reperimento delle risorse<br />

da parte degli Enti pubblici<br />

e) la crescita della <strong>di</strong>mensione dell’<strong>abitato</strong> <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> accompagnata da una non sempre<br />

sufficiente dotazione <strong>di</strong> servizi, soprattutto in tema <strong>di</strong> parcheggi pubblici.<br />

6. Possibili impatti della variante sull’ambiente,<br />

analisi delle alternative e misure <strong>di</strong> mitigazione<br />

Nel capitolo 2 del presente Rapporto sono riportate 3 tabelle che sintetizzano i contenuti della<br />

variante.<br />

Dall’esame delle colonne H, I, L delle tabelle si possono dedurre i possibili impatti relativi ad ogni<br />

singola scelta.<br />

Si può osservare che gran parte delle variazioni urbanistiche incide su aree collocate in contesti <strong>di</strong><br />

pregio sotto il profilo paesaggistico od in prossimità <strong>di</strong> beni storico-architettonici.<br />

Tale fatto è determinato dal quasi totale assoggettamento del territorio comunale a vincoli<br />

paesaggistici ed alla presenza <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> beni storico-architettonici.<br />

Per tale ragione nelle norme <strong>di</strong> attuazione delle trasformazioni previste sono state sistematicamente<br />

introdotti criteri cautelativi ed obiettivi <strong>di</strong> qualità da adottare nelle fasi sia <strong>di</strong> progettazione esecutiva<br />

urbanistica degli interventi sia <strong>di</strong> progettazione architettonica.<br />

Nella medesime tabelle sono evidenziate con il colore verde le variazioni urbanistiche prossime<br />

all’area interessata da SIC/ZPS, ossia l’area del Parco dei Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>.<br />

Corre, però, l’obbligo <strong>di</strong> evidenziare che nessuna scelta interessa l’area ZPS/SIC; solo alcune,<br />

peraltro, in numero assai limitato, sono collocate non lontano dal bordo del SIC/ZPS, ma all’interno<br />

dell’ambito citta<strong>di</strong>no già urbanizzato.<br />

La gran parte <strong>di</strong> quelle scelte ha effetti puntuali e <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni.<br />

Si evidenziano in appresso quelle che, a giu<strong>di</strong>zio degli scriventi, potrebbero avere un effettivo<br />

impatto rispetto al contesto, in quanto hanno una <strong>di</strong>mensione, in termini <strong>di</strong> carico urbanistico,<br />

significativa o perché sono localizzati in punti relativamente sensibili.<br />

Circa il tema delle “alternative” si fa presente quanto segue: l’area oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della variante,<br />

ossia il territorio compreso nella perimetrazione <strong>di</strong> centro <strong>abitato</strong> nel Documento Programmatico a<br />

base della variante, è stato molto ampio, mentre le vere e proprie variazioni urbanistiche sono state<br />

limitate ad alcuni siti del centro <strong>abitato</strong>, proprio perché sono state già escluse aree ritenute inidonee<br />

sotto il profilo dell’impatto ambientale che si sarebbe potuto determinare.<br />

In altri termini:<br />

a) per quanto riguarda gli ambiti Brs ed Ars: tutte le aree a servizi previste dal Piano regolatore<br />

vigente, ma non ancora <strong>di</strong> proprietà comunale, sono state attentamente esaminate per<br />

comprendere quali <strong>di</strong> esse potessero essere parzialmente e<strong>di</strong>ficate con la contestuale <strong>di</strong>smissione<br />

parziale dell’area medesima.<br />

Per comprendere la tipologia, la <strong>di</strong>mensione e la localizzazione delle aree esaminate, si può<br />

esaminare la Tavola allegata al Documento Programmatico della presente variante, su cui<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 44


furono anche evidenziate quelle già <strong>di</strong> proprietà comunale. Si può notare che solo una ventina<br />

tra tutte quelle aree sono <strong>di</strong>ventate ambiti Brs o Ars; negli altri casi l’alternativa scelta è stata<br />

l’alternativa “zero” cioè il mantenimento sia normativo sia localizzativo sia quantitativo delle<br />

previsioni del PRG vigente; in tre casi, infine, è stata eliminata la previsione a servizi (si veda<br />

l’elaborato 4.3) in quanto aree ritenute non più strategiche per il fine per il quale erano state<br />

previste;<br />

b) per quanto riguarda gli ambiti Br ed Ar: tutto il patrimonio e<strong>di</strong>lizio che si affaccia lungo la<br />

“Grande T” (Corso Torino e Corso Laghi è stato esaminato, ma solo gli ambiti perimetrali come<br />

Br ed Ar sono stati ritenuti passibili <strong>di</strong> eventuali riplasmazioni in quanto caratterizzati dalla<br />

presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ocre qualità e/o elevata obsolescenza;<br />

c) In or<strong>di</strong>ne alla necessità <strong>di</strong> incrementare la dotazione <strong>di</strong> strutture scolastiche, emersa quale<br />

risultato delle analisi riportate nell’Allegato tecnico 2.3, sono stati in<strong>di</strong>viduati tre ambiti con<br />

caratteristiche tali da rispondere in maniera sufficiente sia al fabbisogno quantitativo <strong>di</strong> tale<br />

servizio che alla loro corretta localizzazione: l’area in cui è già presente il plesso scolastico <strong>di</strong><br />

Drubiaglio a nord dell’<strong>abitato</strong> in sponda sinistra Dora, l’ambito Cb29 a sud dell’<strong>abitato</strong> e Bpr5<br />

in prossimità della stazione e del tratto <strong>di</strong> Corso Laghi compreso tra la stazione e Piazza del<br />

Popolo. In sponda sinistra Dora si è scelto <strong>di</strong> consolidare ed ampliare l’area scolastica esistente,<br />

in quanto relativamente baricentrica rispetto all’<strong>abitato</strong>; in questa parte del territorio comunale<br />

non vi sono, infatti, altre aree che presentino lo stesso grado <strong>di</strong> accessibilità, anche dalla rete<br />

viaria. L’ambito Cb29 da un lato risponde al fabbisogno presente nella zona meri<strong>di</strong>onale del<br />

<strong>Centro</strong> Abitato, dall’altro si configura come unica area non ancora e<strong>di</strong>ficata <strong>di</strong> significative<br />

<strong>di</strong>mensioni, interna al <strong>Centro</strong> Abitato. L’ambito Bpr5 risponde al fabbisogno della parte centrale<br />

del Comune, ma anche <strong>di</strong> quella compresa tra ferrovia e la Dora, essendo localizzato in<br />

prossimità <strong>di</strong> un sottopasso pedonale e <strong>di</strong> un sottopasso veicolare. Data la <strong>di</strong>mensione<br />

dell’ambito Cb29, si è ritenuto che esso possa essere in parte destinato anche ad un<br />

inse<strong>di</strong>amento residenziale, riservando, però, 2/3 dell’area ai servizi scolastici ed al verde <strong>di</strong><br />

vicinato (attualmente l’area è destinata ad impianti sportivi <strong>di</strong> interesse sovracomunale in un<br />

contesto in cui tali attrezzature risultano assolutamente abbondanti). L’inse<strong>di</strong>amento<br />

residenziale dell’ambito Cb29 è destinato in parte (1/3 della volumetria e<strong>di</strong>ficabile) ad e<strong>di</strong>lizia<br />

pubblica e social housing, onde rispondere ad una domanda <strong>di</strong> abitazioni a basso costo o in<br />

affitto presente nel territorio comunale (riconosciuta dagli stu<strong>di</strong> effettuati nell’ottobre 2008<br />

dall’ATC per conto del Con.I.S.A. e dallo stesso PTC2). Per quanto riguarda l’ambito Bpr5 si<br />

tratta <strong>di</strong> un’area occupata da un attività produttiva in <strong>di</strong>smissione, collocata in un contesto<br />

residenziale, nei pressi <strong>di</strong> una scuola superiore; la nuova destinazione – residenza e attrezzature<br />

scolastiche e verde – risulta, oltretutto, più confacente al contesto urbano. Nella variante, per la<br />

Bpr5, è in<strong>di</strong>cata anche una destinazione alternativa: è previsto che tale ambito possa essere<br />

trasformato anche in correlazione con l’area a servizi <strong>di</strong> proprietà comunale (servizio n. 112), in<br />

cui è attualmente presente l’unica scuola me<strong>di</strong>a del Comune: in particolare la variante prevede<br />

che la quantità e<strong>di</strong>ficabile in Bpr5, possa essere realizzata nell’area a servizi n. 112 e che tutta<br />

l’area Bpr5 sia destinata a servizi scolastici e verde <strong>di</strong> connessione con il contesto, previa<br />

completa demolizione dei fabbricati esistenti e relative eventuali bonifiche. Tale soluzione<br />

alternativa potrà essere esaminata dall’Amministrazione Comunale in sede <strong>di</strong> attuazione del<br />

PRGC, me<strong>di</strong>ante un confronto anche con i proprietari dell’area Bpr5, sulla base <strong>di</strong> un<br />

approfon<strong>di</strong>mento progettuale che evidenzi gli esiti <strong>di</strong> una soluzione piuttosto che <strong>di</strong> quella<br />

alternativa.<br />

Le scelte <strong>di</strong> rilevanza sotto il profilo ambientale e paesaggistico, da Nord a Sud, sono le seguenti:<br />

A) l’ambito Brs2 che comporta la previsioni inse<strong>di</strong>ativa <strong>di</strong> circa 60 abitanti a Drubiaglio, con<br />

realizzazione <strong>di</strong> una piazzetta, <strong>di</strong> parcheggi ed una viabilità, tangente all’<strong>abitato</strong><br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 45


B) la riorganizzazione dello svincolo autostradale verso la SSp24 a Drubiaglio<br />

C) la riorganizzazione dell’accesso su Corso Torino da Buttigliera Alta; in sede <strong>di</strong> progetto<br />

preliminare controdedotto era stata prevista anche la realizzazione <strong>di</strong> cortina terziaria<br />

(ambito Ctn), <strong>di</strong> modo che, oltre agli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione, venisse realizzata a<br />

carico degli operatori anche tale infrastruttura pubblica; su richiesta della Regione<br />

Piemonte, in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> pianificazione, è stata stralciata la previsione della<br />

cortina<br />

D) l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong> riqualificazione urbana lungo Corso Torino e Corso<br />

Laghi<br />

E) l’ambito Bpr5 che prevede un inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> circa 130 abitanti in luogo <strong>di</strong> un’attività<br />

industriale in via <strong>di</strong> <strong>di</strong>smissione<br />

F) l’ambito Ars1 nel punto in cui Corso Laghi, provenendo dalla stazione ferroviaria, con<br />

andamento nord/sud, cambia <strong>di</strong>rezione volgendo ad ovest verso il Lago Grande<br />

H) l’ambito Cb29 con Ars5 inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> circa 140/150 abitanti (<strong>di</strong> cui circa 50 in Ars5 e<br />

circa 90/100 in Cb29) e complesso scolastico in zona Braida a Nord del Lago Grande.<br />

Questi interventi sono evidenziati nelle Figure n. 1, 2, 3, 4, 5, 6 dell’ALLEGATO al presente<br />

Rapporto onde rendere leggibile la loro collocazione in rapporto ai <strong>di</strong>versi tematismi sviluppati<br />

nelle Figure medesime.<br />

Con riferimento alle suddette scelte, si fa presente quanto segue:<br />

A) Innanzitutto, per quanto riguarda l’ambito Brs2, si evidenzia che l’incremento <strong>di</strong> capacità<br />

residenziale inse<strong>di</strong>ativa teorica (CIRT) è collocato in un contesto in cui la Variante n. 1 del<br />

PRG vigente (adottata pochi giorni dopo l’approvazione da parte della Regione del<br />

PRGC) operò una rilevante riduzione della stessa, stralciando aree <strong>di</strong> nuovo impianto <strong>di</strong><br />

significativa <strong>di</strong>mensione; in secondo luogo, il nuovo inse<strong>di</strong>amento, previsto dalla variante in<br />

oggetto, è accompagnato da una rilevante dotazione <strong>di</strong> servizi (parcheggi e piazza quale luogo<br />

<strong>di</strong> incontro) in una parte del territorio dotata <strong>di</strong> asilo nido, scuola materna e scuola elementare,<br />

oltre che <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio religioso. La presente variante prevede, inoltre, lo spostamento <strong>di</strong> un tratto<br />

<strong>di</strong> strada provinciale al <strong>di</strong> fuori dell’<strong>abitato</strong>, strada provinciale che collega l’uscita dalla A32<br />

alla zona industriale <strong>di</strong> Almese, con indubbi effetti positivi sulla vivibilità della Borgata. Il<br />

nuovo inse<strong>di</strong>amento è posto tra la Borgata Drubiaglio ed il Torrente Messa, lungo il quale<br />

sono stati effettuati negli ultimi anni importanti interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa a protezione dell’intera<br />

Borgata. Per tenere, comunque, nella dovuta considerazione le problematiche connesse alla<br />

vicinanza con il Messa, è stato inibito l’utilizzo, a fini residenziali, del piano terra dei nuovi<br />

fabbricati e la realizzazione <strong>di</strong> locali interrati. La stessa nuova strada può svolgere una<br />

funzione <strong>di</strong> protezione non solo del nuovo inse<strong>di</strong>amento, ma anche della Borgata nel suo<br />

complesso. Non è stato possibile in<strong>di</strong>viduare delle alternative, in quanto proprio questo tratto<br />

della provinciale necessita <strong>di</strong> essere allontanato dal centro della Borgata. Per quanto riguarda<br />

le fognature della zona, esse sono state realizzate sulla base del “Piano generale delle<br />

fognature” <strong>di</strong> cui il Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> si dotò fin dal 1974. Analizzando quel piano, si<br />

riscontra che la rete della zona <strong>di</strong> Drubiaglio/Grangia/Malano fu <strong>di</strong>mensionata e,<br />

conseguentemente, realizzata per una popolazione <strong>di</strong> circa 3200 persone. Dall’Allegato<br />

tecnico 2.2 della variante emerge che, nelle subaree <strong>di</strong> indagine della presente variante<br />

in<strong>di</strong>cate con i numeri 19, 20, 21, 22 (corrispondenti a Drubiaglio/Grangia/Malano), al<br />

<strong>di</strong>cembre 2009 risiedevano circa 1900 persone (si veda colonna B della Tabella dell’Allegato<br />

Tecnico 2.2); considerando i potenziali ulteriori residenti, per effetto del completamento degli<br />

interventi previsti dal PRG e non ancora attuati, si è stimato che la popolazione residente<br />

potrebbe giungere a circa 2200 persone (si veda colonna F della Tabella dell’Allegato Tecnico<br />

<strong>L09</strong>_<strong>05ter</strong> <strong>h004</strong> <strong>RA</strong> <strong>Sintesi</strong> <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> <strong>mar</strong> 2012.doc 46


2.2), dunque, anche considerando l’ulteriore carico urbanistico indotto da Brs2 <strong>di</strong> circa 60<br />

persone, la <strong>di</strong>mensione della rete fognaria risulta sufficiente (al netto dei problemi <strong>di</strong><br />

manutenzione e gestione della rete medesima).<br />

B) La riorganizzazione dello svincolo è funzionale alla necessità <strong>di</strong> ridurre il traffico a sud<br />

dell’autostrada A32: senza tale riorganizzazione, tutti i veicoli <strong>di</strong>retti a nord della A32 sono<br />

costretti ad impegnare la rotonda su Corso Europa, con gravi conseguenze dal punto <strong>di</strong> vista<br />

della congestione <strong>di</strong> questo tratto <strong>di</strong> viabilità, soprattutto nelle ore <strong>di</strong> punta. La delicatezza<br />

dell’intervento sta nella vicinanza con il sito <strong>di</strong> interesse archeologico <strong>di</strong> Malano. Il progetto<br />

dell’intervento dovrà essere concertato con la competente Sovrintendenza: gli scavi<br />

potrebbero costituire occasione per indagini archeologiche mirate. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità che<br />

dovrà precedere il Progetto Preliminare delle opere, dovrà esaminare alternative <strong>di</strong> tracciato.<br />

C) Per quanto riguarda la riorganizzazione dell’accesso a Corso Torino da Buttigliera, le<br />

previsioni della variante consentiranno <strong>di</strong> risolvere i problemi <strong>di</strong> accessibilità da Est al Corso<br />

Torino, alleggerendo, al tempo stesso, <strong>di</strong> traffico il Corso Europa, consentendo, quin<strong>di</strong>, un più<br />

facile smaltimento dei flussi provenienti dall’area industriale Di1.<br />

D) Gli ambiti <strong>di</strong> trasformazione, posti lungo Corso Torino e Corso Laghi, sono stati in<strong>di</strong>viduati<br />

in base alla scarsa qualità degli e<strong>di</strong>fici presenti. La riplasmazione ha la finalità <strong>di</strong> configurare<br />

un compiuto <strong>di</strong>segno urbano assegnando maggiore qualità ai prospetti ed agli spazi pubblici <strong>di</strong><br />

connessione. Non si rilevano impatti negativi <strong>di</strong> tale scelta: la progettazione degli interventi,<br />

me<strong>di</strong>ata attraverso strumenti urbanistici esecutivi, soprattutto <strong>di</strong> iniziativa pubblica, dovrà, in<br />

particolare, curare la ricostituzione <strong>di</strong> adeguati cannocchiali visivi – oggi sovente<br />

compromessi – verso i fuochi del paesaggio circostante: <strong>Centro</strong> Storico, Musinè, l’arco alpino,<br />

San Rocco, il Monte Cuneo, Santa Maria e il Borgo Vecchio, il Castello.<br />

E) L’ambito Bpr5 è oggi quasi del tutto occupato da un fabbricato industriale in un contesto<br />

caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> abitazioni, scuola superiore e dal Cimitero <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>. La<br />

trasformazione, in senso residenziale dell’area, con attrezzature scolastiche, facilmente<br />

accessibili anche dall’<strong>abitato</strong> a Nord della ferrovia – attraverso sottopasso pedonale e ciclabile<br />

e sottopasso veicolare – risulta decisamente più coerente col contesto rispetto alla attuale<br />

situazione, tenuto altresì conto che l’attività è in <strong>di</strong>smissione. Anche in questo caso la<br />

progettazione degli interventi, me<strong>di</strong>ata attraverso strumento urbanistico esecutivo, dovrà<br />

essere attenta alla ricostituzione dei cannocchiali visivi verso il Musinè ed il Castello. Per<br />

quanto riguarda le fognature della zona, esse sono state realizzate, come già evidenziato, sulla<br />

base del “Piano generale delle fognature” <strong>di</strong> cui il Comune <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> si dotò fin dal 1974.<br />

Analizzando quel piano, si riscontra che la rete della zona <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong> capoluogo fu<br />

<strong>di</strong>mensionata e, conseguentemente, realizzata per una popolazione <strong>di</strong> circa 14000 persone.<br />

Dall’Allegato tecnico 2.2 della variante emerge che, nelle subaree <strong>di</strong> indagine della presente<br />

variante in<strong>di</strong>cate con i numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 (corrispondenti<br />

all’<strong>abitato</strong> a sud della ferrovia), al <strong>di</strong>cembre 2009 risiedevano circa 7300 persone (si veda<br />

colonna B della Tabella dell’Allegato Tecnico 2.2); considerando i potenziali ulteriori<br />

residenti, per effetto del completamento degli interventi previsti dal PRG e non ancora attuati,<br />

si è stimato che la popolazione residente potrebbe giungere a circa 8700 persone (si veda<br />

colonna F della Tabella dell’Allegato Tecnico 2.2), dunque, anche considerando l’ulteriore<br />

carico urbanistico indotto da Bpr5 e dalle altre aree oggetto <strong>di</strong> variante <strong>di</strong> circa 670 persone, la<br />

<strong>di</strong>mensione della rete fognaria risulta sufficiente (al netto dei problemi <strong>di</strong> manutenzione e<br />

gestione della rete medesima).<br />

F) L’ambito Ars1 è caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> bassa qualità, già utilizzato come<br />

cinema, oggi inattivo, che impe<strong>di</strong>sce la percezione visiva del versante collinare retrostante <strong>di</strong><br />

indubbia qualità paesaggistica. La scelta della variante si pone da un lato l’obiettivo <strong>di</strong><br />

assegnare a questa parte del centro urbano una conformazione <strong>di</strong> maggiore qualità sia sotto il<br />

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profilo architettonico che della fruibilità visiva del piede e del versante collinare, dall’altro <strong>di</strong><br />

recuperare spazi a verde pubblico dai quali risalire, attraverso percorsi pedonali, al complesso<br />

sportivo <strong>di</strong> pertinenza della emergenza monumentale <strong>di</strong> San Pietro.<br />

G) L’ambito Cb29 prevede un’ampia area per scuole, un’area a verde pubblico ed un inse<strong>di</strong>amento<br />

residenziale (25/30 alloggi, in parte <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sociale), in luogo, in base al PRG vigente, <strong>di</strong><br />

impianti sportivi <strong>di</strong> carattere intercomunale ed e<strong>di</strong>fici ad essi connessi, con la possibilità <strong>di</strong><br />

impermeabilizzare fino al 50% dell’area. Tale scelta è stata effettuata per <strong>di</strong>verse motivazioni:<br />

a) è risultato, dalle analisi effettuate alla base della presente variante, elevato il fabbisogno<br />

<strong>di</strong> aree per scuole nel territorio comunale (si veda Allegato Tecnico n. 2.3) e, non vi<br />

sono altre aree all’interno del centro <strong>abitato</strong>, in grado <strong>di</strong> rispondere a tale fabbisogno,<br />

senza intaccare ulteriori aree agricole; l’ambito urbano in cui ricade l’area in<br />

questione, a cui si riferiscono anche gli abitanti delle zone collinari, oltretutto, è<br />

particolarmente carente <strong>di</strong> tale servizio<br />

b) la quantità e varietà <strong>di</strong> aree sportive presenti nel contesto risulta già assolutamente<br />

rilevante<br />

c) la presenza <strong>di</strong> nuove abitazioni si configura come completamento <strong>di</strong> un quartiere<br />

residenziale in cui le attrezzature scolastiche sono carenti.<br />

Questo intervento, rispetto agli altri della variante, è quello collocato a minore <strong>di</strong>stanza dal<br />

SIC/ZPS, ancorché da questo separato da impianti sportivi ed altri inse<strong>di</strong>amenti residenziali.<br />

Su tale area, l’Ente <strong>di</strong> gestione del Parco dei Laghi ha presentato una specifica osservazione,<br />

criticando profondamente la scelta. L’osservazione, riportata in sintesi nell’elaborato delle<br />

controdeduzioni, a cui si rinvia, confronta le previsioni della presente variante con lo stato<br />

dell’area così come essa si presenta attualmente: essa è ancora in gran parte ine<strong>di</strong>ficata, a<br />

meno della presenza <strong>di</strong> un capannone dove si trovano i Vigili del Fuoco ed il deposito<br />

comunale (<strong>di</strong> circa mq 1200 <strong>di</strong> SUL). In realtà, è doveroso confrontare le previsioni della<br />

presente variante con le previsioni del PRG vigente, che sono quelle prima richiamate. Il<br />

PRG vigente consente <strong>di</strong> già una rilevante trasformazione dell’area (in termini<br />

paragonabili alle limitrofe aree in cui sono presenti impianti sportivi), cancellandone, quin<strong>di</strong>,<br />

i caratteri <strong>di</strong> naturalità richiamati nell’osservazione. Sulla scorta, comunque,<br />

dell’osservazione, le previsioni della presente variante per l’ambito Cb29 sono state<br />

mo<strong>di</strong>ficate.<br />

Innanzitutto, riducendo la densità e<strong>di</strong>lizia a fini residenziali da 0,60 a 0,40 mc/mq; in secondo<br />

luogo, specificando ulteriormente il fatto che l’area a parco e le aree ver<strong>di</strong> afferenti la scuola<br />

devono essere progettate, in sede <strong>di</strong> Piano Particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica, in modo<br />

tale da mantenere un ampio corridoio verde <strong>di</strong> connessione tra i percorsi provenienti dal<br />

parco e le aree sportive e quelli verso il centro storico; tale specificazione è stata, peraltro,<br />

facilitata dal fatto che, già nel Progetto Preliminare adottato nel <strong>mar</strong>zo 2011, era già previsto<br />

che il 65% dell’area dovesse essere <strong>di</strong>smesso gratuitamente al Comune. In seguito<br />

all’osservazione è stato anche specificato quanto contenuto, solo in termini impliciti, nel<br />

Progetto Preliminare del <strong>mar</strong>zo 2011 e, cioè, che la progettazione delle previsioni della<br />

variante deve garantire che almeno il 70% dell’area sia mantenuto permeabile con un<br />

significativo incremento rispetto al PRG vigente (che prevede il 50%).<br />

Si riporta, in appresso, un’immagine con le aree ver<strong>di</strong> conseguibili con le previsioni della<br />

variante in oggetto.<br />

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L’ambito Cb29: in verde più scuro l’area a parco pubblico; in verde più chiaro il verde<br />

privato; in rigato il verde scolastico; in rosso i percorsi pedonali e/o ciclopedonali<br />

L’Ente <strong>di</strong> gestione ha anche evidenziato problemi connessi allo stato del sistema fognario ed,<br />

in particolare che “… lo stato attuale ancora non garantisce l’assenza <strong>di</strong> immissione <strong>di</strong><br />

liquami nel lago in situazione <strong>di</strong> eccesso <strong>di</strong> carico …”; è stata ulteriormente verificata<br />

l’osservazione con il responsabile dell’Ufficio Tecnico che ha riba<strong>di</strong>to quanto già sottolineato<br />

in fase <strong>di</strong> esame dello stato delle urbanizzazioni per la pre<strong>di</strong>sposizione del Progetto<br />

Preliminare, e, cioè, quanto segue:<br />

VERIFICA PORTATA FOGNATU<strong>RA</strong> NE<strong>RA</strong> – ZONA B<strong>RA</strong>IDA PER INCREMENTO<br />

URBANISTICO DI 140 ABITANTI<br />

Riferimento calcolo <strong>di</strong> verifica lavori <strong>di</strong> sistemazione collettori certificazione 176/06 del<br />

06.11.2006.<br />

a. portata acque nere a valle pozzetto P39 prima dei lavori <strong>di</strong> sistemazione Qn = 16,20 l/s;<br />

b. portata acque nere a valle pozzetto P39 a lavori <strong>di</strong> ultimazione collettori eseguiti dal<br />

Comune 2004/2006. Qn = 8,00 l/s;<br />

º riduzione <strong>di</strong> portata <strong>di</strong> carico collettori Qn = 8,00 l/s<br />

º a detrarre incidenza abitanti inse<strong>di</strong>ati in zona Braida per sospensione<br />

allacciamenti – Qn = 1,38 l/s<br />

º franchigia <strong>di</strong> portata <strong>di</strong>sponibile Qn = 6,82 l/s (16,20 – 8 – 1,38) l/s.<br />

c. verifica abitanti inse<strong>di</strong>abili da previsione variante PRGC.<br />

140 abitanti<br />

140 x 300 l/gg (fabbisogno giornaliera) = 42.000 l/gg<br />

42.000 l/gg / (18 ore x 3.600 secon<strong>di</strong>) = 0,65 l/s<br />

Coefficiente <strong>di</strong> punta = 3<br />

3 x 0,65 l/s = 1,95 l/s<br />

Si può concludere che l’allaccio al collettore consortile (tronco H) <strong>di</strong> parte delle utenze previste<br />

apporta un incremento <strong>di</strong> portata pari a 1,95 l/s che risulta inferiore al carico residuo verificato<br />

pari a 4,87 l/s (6,82 – 1,95).<br />

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Poiché l’Ente <strong>di</strong> gestione evidenzia, nella sua osservazione, che, comunque, esiste un problema, in<br />

caso <strong>di</strong> “eccesso <strong>di</strong> carico”, tale questione è stata ulteriormente approfon<strong>di</strong>ta con il responsabile<br />

dell’Ufficio Tecnico.<br />

Una vetusta condotta fognaria, in effetti, provoca, in occasioni <strong>di</strong> rilevanti ed eccezionali rovesci<br />

temporaleschi, fuoriuscite da pozzetti ubicati nel parco, anche se tale problema è stato ridotto in<br />

modo significativo, negli ultimi anni, con rilevanti lavori <strong>di</strong> implementazione <strong>di</strong> fognatura nera<br />

(quella <strong>di</strong> cui alla verifica precedente).<br />

Per tener conto <strong>di</strong> questa situazione, nelle norme <strong>di</strong> attuazione della variante, in sede<br />

controdeduttiva, è stata introdotta una ulteriore con<strong>di</strong>zione per la realizzazione dell’intervento<br />

previsto per gli ambiti Cb29 e Ars5.<br />

La con<strong>di</strong>zione consiste nella specificazione in base alla quale l’intervento è subor<strong>di</strong>nato anche alla<br />

verifica della funzionalità della portata del sistema fognario, nel suo complesso ed in caso <strong>di</strong> eventi<br />

eccezionali - con particolare riferimento all’assenza <strong>di</strong> immissione <strong>di</strong> liquami nel Lago Grande -<br />

prevedendo anche il ricorso all’impiego <strong>di</strong> sistemi alternativi <strong>di</strong> smaltimento (es. fitodepurazione,<br />

minidepuratori e quanto il Contratto <strong>di</strong> Lago riuscirà ad evidenziare).<br />

In sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> pianificazione sul Progetto Preliminare controdedotto sono state stralciate,<br />

su richiesta della Regione Piemonte, delle previsioni il cui impatto ambientale era stato esaminato<br />

nel Rapporto Ambientale correlato al progetto preliminare controdedotto medesimo:<br />

- l’ambito Ctn, nel quale era prevista la realizzazione <strong>di</strong> cortina terziaria, <strong>di</strong> modo che oltre<br />

agli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione, venisse realizzata a carico degli operatori anche l’infrastruttura<br />

pubblica necessaria alla riorganizzazione dell’accesso a Corso Torino da Buttigliera Alta<br />

- la previsione <strong>di</strong> un parcheggio interrato, con accesso da Via Alliaud e risalita meccanica<br />

al Borgo Nuovo e la previsione <strong>di</strong> Piano Particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica, per<br />

approfon<strong>di</strong>re il tema dei parcheggi <strong>di</strong> attestamento e dei percorsi pedonali <strong>di</strong> accesso al<br />

<strong>Centro</strong> storico.<br />

Inoltre, sempre in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> pianificazione, è stato stralciato, su richiesta <strong>di</strong> Regione<br />

Piemonte ed ARPA l’ambito Brs4.<br />

7. Monitoraggio e controllo degli impatti<br />

La variante prevede sostanzialmente un incremento <strong>di</strong> spazi per abitazioni e/o attività commerciali e<br />

terziarie e, soprattutto, <strong>di</strong> aree per servizi, queste ultime in misura decisamente superiore<br />

all’incremento <strong>di</strong> carico urbanistico.<br />

Occorrerà verificare che la realizzazione delle aree a servizi proceda e, se possibile, anticipi la<br />

realizzazione degli interventi e<strong>di</strong>ficatori.<br />

Sarebbe opportuno valutare <strong>di</strong> ripristinare uno strumento <strong>di</strong> programmazione locale quale, ad<br />

esempio, il Programma Pluriennale <strong>di</strong> Attuazione previsto all’art. 36 della L.R. 56/77 s.m.i. in<br />

modo tale da coor<strong>di</strong>nare i tempi delle realizzazioni degli inse<strong>di</strong>amenti privati con le opere <strong>di</strong><br />

interesse pubblico necessarie a promuovere uno sviluppo armonico della città.<br />

Considerando che l’impatto maggiore degli interventi previsti è quello paesaggistico, <strong>di</strong> grande<br />

utilità risulterebbe la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> “Linee Guida” per gli interventi afferenti la “Grande T”, la<br />

Ars1 e la Cb29, linee guida che il Comune potrebbe approvare dopo un processo <strong>di</strong> confronto e<br />

partecipazione con i citta<strong>di</strong>ni e le <strong>di</strong>verse competenze che la Comunità locale, e non solo, esprime.<br />

A riguardo gli esiti del concorso <strong>di</strong> idee sulla cosiddetta “Area Riva”, <strong>di</strong> recente conclusosi,<br />

potranno costituire un primo passo in questa <strong>di</strong>rezione.<br />

Per quanto riguarda gli in<strong>di</strong>catori per verificare il livello <strong>di</strong> raggiungimento degli obiettivi della<br />

variante, con particolare riferimento a quelli relativi al miglioramento delle con<strong>di</strong>zioni ambientali, si<br />

propone il seguente Piano <strong>di</strong> monitoraggio:<br />

• riprese fotografiche, eseguite ogni 2 anni, a partire dalla data <strong>di</strong> approvazione della<br />

variante, sempre negli stessi punti <strong>di</strong> osservazione particolarmente significativi, in<strong>di</strong>viduati<br />

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nella Figura n. 12 allegata al presente Rapporto Ambientale; le riprese fotografiche saranno<br />

orientate verso i fulcri visivi emergenti nel paesaggio del contesto, in particolare: Sacra <strong>di</strong><br />

San Michele, Castello <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>, <strong>Centro</strong> Storico, Santa Maria, San Pietro, le torri della<br />

cinta muraria, la Torre dell’Orologio, il Moncuni, il Musinè, il Lago Grande. Da tali punti si<br />

potranno, attraverso un confronto visivo, valutare le ricadute derivanti dall’attuazione del<br />

piano sul livello <strong>di</strong> organizzazione del paesaggio e, quin<strong>di</strong>, della sua qualità scenica<br />

• compilazione ogni 2 anni della Scheda <strong>di</strong> Monitoraggio riportata in appresso; sarà<br />

opportuno anche visualizzare sulla cartografia <strong>di</strong> PRG, con il GIS a <strong>di</strong>sposizione<br />

dell’Ufficio Tecnico comunale i dati relativi alle colonne H, I , L, M, N, O:<br />

SCHEDA <strong>di</strong> MONITO<strong>RA</strong>GGIO<br />

da re<strong>di</strong>gere ogni 2 anni per ciascun ambito Ar, Ars, Br, Brs, Cb29, Bpr5<br />

A) Tipo <strong>di</strong> intervento: Manutenzione straor<strong>di</strong>naria (MS), Restauro e risanamento conservativo<br />

(RS), Ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia (RE), Ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia con ampliamento (REA),<br />

demolizione (D), nuova costruzione (NC)<br />

B) Data approvazione SUE<br />

C) Data titolo abilitativo (PdC, DIA, SCIA, CIL ecc.)<br />

D) Intervento in corso <strong>di</strong> esecuzione (SI’ o NO)<br />

E) Numero abitanti nell’ambito alla data del monitoraggio<br />

F) SLP destinata a commercio e/o terziario alla data del monitoraggio (Mq)<br />

G) Differenza tra numero abitanti nell’ambito alla data del monitoraggio e numero abitanti<br />

nell’ambito al 31 <strong>di</strong>cembre 2011<br />

H) Quantità <strong>di</strong> aree a servizi acquisita al patrimonio comunale o convenzionata con il Comune (Mq)<br />

I) Quantità <strong>di</strong> area a verde pubblico realizzata (Mq)<br />

L) Quantità <strong>di</strong> area a parcheggio pubblico realizzata (Mq)<br />

M) Quantità <strong>di</strong> percorso ciclabile e/o pedonale realizzato (Ml)<br />

N) Quantità <strong>di</strong> nuove aree a destinazione scolastica acquisita al patrimonio comunale (Mq)<br />

O) Quantità <strong>di</strong> SLP per e<strong>di</strong>lizia pubblica o sociale (Mq)<br />

Ambito Dati da rilevare per il monitoraggio<br />

............. Data del monitoraggio: ........................................... In<strong>di</strong>catori per la verifica del<br />

raggiungimento degli obiettivi<br />

A B C D E F G H I L M N O<br />

MS<br />

RS<br />

RE<br />

REA<br />

D<br />

NC<br />

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8. Valutazione <strong>di</strong> incidenza: la variante non riguarda aree comprese nel SIC/ZPS. Analisi<br />

delle variazioni in località esterne, ma prossime al SIC/ZPS<br />

La variante relativa al <strong>Centro</strong> Abitato non mo<strong>di</strong>fica le previsioni urbanistiche delle aree<br />

interne al SIC/ZPS “Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>”, se non in due casi specifici, in sede <strong>di</strong> controdeduzione<br />

a specifica osservazione (la n. 10), presentata dall’Ente <strong>di</strong> gestione del Parco: per le due aree a<br />

servizi n. 129 e n. 123 è stata eliminata la previsione a parcheggio, sostituendola con quella <strong>di</strong> verde<br />

pubblico, in coerenza con il Piano Naturalistico del Parco.<br />

La variante relativa al <strong>Centro</strong> Abitato non mo<strong>di</strong>fica le previsioni urbanistiche neppure <strong>di</strong><br />

ambiti limitrofi o confinanti con il SIC/ZPS “Laghi <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong>” e neppure con le “aree<br />

contigue” approvate con L.R. 3/8/2011 n. 16, come si evince dall’elaborato 3.1, elaborato in cui<br />

sono riportate le perimetrazioni dei siti, facenti parte del centro <strong>abitato</strong>, con previsione urbanistica<br />

mo<strong>di</strong>ficata rispetto al PRG vigente.<br />

Il <strong>Centro</strong> <strong>abitato</strong> (così come perimetrato nel documento programmatico, che ha dato avvio alle<br />

procedure della variante urbanistica <strong>di</strong> che trattasi, riportato anche nella Figura n. 2<br />

dell’ALLEGATO al presente Rapporto) ha costituito oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed area <strong>di</strong> riferimento per<br />

le indagini condotte per approfon<strong>di</strong>re i temi connessi agli obiettivi esplicitati nel citato Documento<br />

Programmatico.<br />

La variante <strong>di</strong> cui al Progetto Preliminare ha introdotto mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> previsione urbanistica, come<br />

già sottolineato, esclusivamente in alcune aree all’interno del centro <strong>abitato</strong>: nella Tabella 1,<br />

riportata nel precedente Capitolo 2, sono evidenziate le aree ubicate in località relativamente<br />

prossime al perimetro del SIC/ZPS, onde consentire, in sede <strong>di</strong> VAS, <strong>di</strong> valutarne attentamente le<br />

eventuali interazioni con il SIC/ZPS e, se del caso, comprendere la valutazione <strong>di</strong> incidenza.<br />

Le località prossime, ma non confinanti, al SIC/ZPS, come si evince dalla Tabella n. 1 e dalla<br />

Figura riportata in appresso, sono le seguenti:<br />

- Brs20 in cui è previsto un modesto intervento <strong>di</strong> completamento residenziale (3/4 alloggi) con<br />

la realizzazione <strong>di</strong> piazzetta alberata con parcheggi; l’ambito <strong>di</strong>sta circa m. 180 dal più vicino<br />

limite del SIC/ZPS;<br />

- Ars4 in cui non è previsto incremento <strong>di</strong> abitanti, ma sono mo<strong>di</strong>ficate le modalità <strong>di</strong> attivazione<br />

dell’intervento <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica già previsto dal PRG vigente, sottolineando la<br />

tutela del versante <strong>di</strong> elevato pregio paesistico e naturalistico; l’ambito <strong>di</strong>sta circa m. 80 dal più<br />

vicino limite del SIC/ZPS;<br />

- Ar3 in cui non è previsto incremento <strong>di</strong> abitanti, ma sono mo<strong>di</strong>ficate le modalità <strong>di</strong> attivazione<br />

dell’intervento <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica previsto dal PRG vigente nel subambito “a”, onde<br />

ottenere la realizzazione <strong>di</strong> percorsi pedonali per la risalita verso il <strong>Centro</strong> Storico nel subambito<br />

“b”; il subambito “b” <strong>di</strong>sta circa m. 60 dal più vicino limite del SIC/ZPS;<br />

- Ars5 genera con l’ambito Cb29 l’inse<strong>di</strong>amento descritto al precedente Capitolo 6 alla lettera H)<br />

a cui si rinvia; l’ambito <strong>di</strong>sta circa m. 230 dal più vicino limite del SIC/ZPS;<br />

- Ars6 in cui è stata introdotta una possibilità <strong>di</strong> ampliamento del 20% degli e<strong>di</strong>fici esistenti in<br />

relazione alla <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong> un’area a parcheggio in<strong>di</strong>cata dalla presente variante; l’ambito<br />

<strong>di</strong>sta circa m. 130 dal più vicino limite del SIC/ZPS;<br />

- Cc80 in cui è prevista la realizzazione <strong>di</strong> 2 alloggi per effetto <strong>di</strong> trasferimento <strong>di</strong> volumetria<br />

dall’ambito Cb27 (oggetto della Variante n. 30 <strong>di</strong> recente approvata dalla Regione); l’ambito<br />

<strong>di</strong>sta circa m. 50 dal più vicino limite del SIC/ZPS;<br />

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- Cb29 genera con l’ambito Ars5 l’inse<strong>di</strong>amento descritto al precedente Capitolo 6 alla lettera H)<br />

a cui si rinvia; l’ambito <strong>di</strong>sta circa m. 200 dal più vicino limite del SIC/ZPS da questo separato<br />

da impianti sportivi ed altri inse<strong>di</strong>amenti residenziali.<br />

Degli interventi sopra descritti, la previsione <strong>di</strong> maggiore impatto nel contesto è sicuramente quella<br />

dell’ambito Cb29, come già evidenziato nel precedente Capitolo 6: l’impatto può risultare<br />

significativo se lo si confronta con lo stato attuale dell’area, ma non è tale se lo si confronta, come<br />

doveroso, con le previsioni del PRG vigente, così come è stato illustrato al precedente Capitolo 6<br />

lettera H). La previsione della variante, infatti, aumento la quantità <strong>di</strong> superficie permeabile da<br />

garantire ad intervento realizzato, rispetto al PRG vigente ed aumenta la quantità <strong>di</strong> verde da<br />

garantire ad intervento realizzato rispetto al PRG vigente; per tale ragione si può affer<strong>mar</strong>e che la<br />

previsione della variante non genera impatti negativi sulle componenti abiotiche e biotiche ed alle<br />

connessioni ecologiche rispetto alle previsioni vigenti, ma contribuisce ad un miglioramento della<br />

situazione. Riguardo, in particolare, alle connessioni ecologiche, la variante prevede che, all’interno<br />

dell’ambito Cb29, sia realizzato un corridoio verde con percorsi ciclopedonali che possa arricchire<br />

il sistema dei percorsi esistenti tra Lago Grande e <strong>Centro</strong> Storico (al riguardo si vedano sia le norme<br />

<strong>di</strong> attuazione Elaborato 4.2 sia l’elaborato 1.2) e che sia mantenuto permeabile almeno il 70% del<br />

suolo.<br />

L’osservazione dell’Ente <strong>di</strong> gestione del Parco ha evidenziato elementi critici anche verso le<br />

previsioni della variante per l’ambito Brs20, in quanto ritenuto nodo verde <strong>di</strong> rilevante importanza<br />

nel contesto. Si evidenzia, al riguardo, che la previsione della variante, anche in questo caso, deve<br />

confrontarsi con la previsione del PRG vigente, che prevede in questa area la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

parcheggio. Dalle verifiche effettuate per la redazione della presente variante è emerso che il<br />

fabbisogno <strong>di</strong> parcheggi pubblici in questa zona è effettivamente rilevante sia in termini quantitativi<br />

(si veda anche l’elaborato 2.2) sia in quanto non ci sono altri parcheggi pubblici né esistenti né<br />

previsti all’interno <strong>di</strong> un’area con raggio <strong>di</strong> m. 180, pur in presenza <strong>di</strong> un tessuto completamente<br />

e<strong>di</strong>ficato ed urbanizzato, ancorché con e<strong>di</strong>fici prevalentemente, ma non esclusivamente <strong>di</strong> tipologia<br />

unifamiliare e bifamiliare. Per queste ragioni si è ritenuto e si ritiene corretto confer<strong>mar</strong>e la<br />

previsione del PRG vigente, rendendolo operativo con l’attivazione <strong>di</strong> un meccanismo perequativo,<br />

che, nel caso specifico, comporta, insieme alla realizzazione del parcheggio, la realizzazione <strong>di</strong> 3/4<br />

alloggi; per tener conto dell’osservazione si è prescritto che particolare attenzione in fase attuativa<br />

dovrà essere riposta nel mantenimento <strong>di</strong> rilevante quantità <strong>di</strong> suolo permeabile e nella quantità e<br />

qualità del patrimonio vegetazionale.<br />

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Aree interessate da variazione urbanistica nelle vicinanze del perimetro (in blu) del Parco<br />

Inoltre, la variante prevede alcune mo<strong>di</strong>fiche relative ad alcune aree a servizi collocate in prossimità<br />

del SIC/ZPS e Parco (per in<strong>di</strong>viduarle si veda l’elaborato 2.1 della variante):<br />

- è stata perimetrata una nuova area a servizi su terreno già <strong>di</strong> proprietà comunale oggi<br />

utilizzato come parcheggio “Area a servizi n. 1007”: è un’area da destinare a verde da<br />

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attrezzare quale “belvedere verso il Castello e il <strong>Centro</strong> Storico”; l’area a servizi n. 1007<br />

<strong>di</strong>sta circa m. 90 dal più vicino limite del SIC/ZPS<br />

- sono state, infine, eliminate tre aree a servizi a ridosso o in prossimità del Parco, la n. 196, in<br />

quanto ormai lotto interno tra e<strong>di</strong>fici residenziali, riclassificata, in sede controdeduttiva,<br />

quale ambito Cc80 prime descritto; la n. 218 in quanto parcheggio non facilmente<br />

accessibile da parte delle autovetture e che, data la posizione, non è opportuno rendere tale;<br />

la n. 127 in quanto area verde non accessibile e come tale non interessante da mantenere a<br />

parco pubblico. Queste due aree restano destinate a verde privato <strong>di</strong> pertinenza dei limitrofi<br />

e<strong>di</strong>fici<br />

- è stata, inoltre, ridotta l’area a servizi n. 49 sia per la parte a maggiore pendenza sia par la<br />

parte a ridosso <strong>di</strong> via Montepirchiriano, in quanto posta a quota più bassa rispetto al se<strong>di</strong>me<br />

stradale e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong>fficilmente accessibile.<br />

Anche queste variazioni si ritiene non incidano negativamente sulle componenti abiotiche e biotiche<br />

ed alle connessioni ecologiche.<br />

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