Noterelle

La festa compatronale di quest’anno, in onore della nostra cara Madonna
Addolorata, venne celebrata con una pompa affatto speciale,
coll’intervento cioè di un eminentissimo principe di Santa Madre Chiesa,
il signor cardinale Giulio Boschi arcivescovo della città di Ferrara.
Anzi non solo si degnò assistere alla nostra festa, ma la degnazione sua
giunse al punto di tenere solenne pontificale.
Sua Emminenza cantò la Santa Messa coll’assistenza del reverendissimo
Capitolo collegiale di San Leonardo, fungendo da prete assistente il reverendissimo
monsignore Faberi don Francesco, beneficiato di San
Pietro Vaticano e segretario del Vicariato di Roma; da diacono il reverendissimo
Apostolo don Eugenio canonico prevosto, vicario foraneo
d’Intra; da suddiacono il reverendissimo canonico Zanotti don Alfonso
del nostro Capitolo; assistenti alla cattedra i reverendissimi canonici
Sacco don Emilio e Sarzano don Enrico.
Un fatto simile non avvenne mai certo in nessuna collegiata, tanto meno
in nessuna parrocchia della Diocesi. Un cardinale che pontifica, con
tutta l’imponenza e maestà del sacro rito. Bisogna aggiungere il particolare
delle dote personali dell’Eminentissimo, la cui veneranda persona
dà un risalto straordinario. Portamento maestoso, figura imponente,
voce d’una robustezza rara, cerimonie esattissime. Raramente si può
vedere di meglio. Io certo non vidi mai un pontificante eguale.
Alla sera si fece la triennale processione colla Madonna Addolorata a
cui prese parte Sua Eminenza pure pontificando. Fu di molto aiuto pel
maestoso rito il solenne parato di broccato d’oro, che si acquistò l’anno
scorso e che per la prima volta si vide fuori di chiesa. Esso è degno
d’una cattedrale, come degna d’una cattedrale fu la funzione d’oggi.
Non ci saranno mai parole sufficienti e capaci di ringraziare, neppure di
esprimere la riconoscenza e la gratitudine mia e della cittadinanza, a così
buono e caro principe cardinale, per l’onore che ci ha fatto.
La sua presenza ha tirato in chiesa persone che da anni non ci venivano
mai, e questo è un bene grande, perché Gesù benedetto e la sua Divina
Madre Maria Santissima, nostra Addolorata Signora, avranno parlato a
questi tali, ed a suo tempo ritorneranno a Dio.
E’ proprio vero che l’imponenza del culto cattolico va al cuore tanto
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