Noterelle

Il privilegio della Cappa Magna al canonico prevosto di quest’Insigne
Collegiata era da qualche tempo l’oggetto dei miei discorsi. Ma come
ottenerlo? Arona da tanto tempo, Cannobio pure, Intra da venticinque
anni godevano di tale privilegio, e Pallanza? Quale ragione per non concedere
a Pallanza quanto le nominate Città, certo meno importanti di
questa, avevano ed hanno, si poteva addurre e supporre? Ecco perché,
fattane parola con sua eminenza reverendissima monsignor Giuseppe
Gamba nostro veneratissimo vescovo, per sentire il suo parere, sul nulla
osta per parte sua, ho inoltrato supplica al Santo Padre il mitissimo, ma
forte Pio X.
Il prefato eccellentissimo monsignor Vescovo, non solo diede il nulla
osta, ma corroborò la mia supplica, con ammirabile commendatizia,
riconoscendo giuste le mie ragioni, addotte per ottenere il privilegio.
La pratica venne fatta dall’illustrissimo reverendissimo monsignor Federico
Polidori protonotario apostolico, già segretario dell’ eminentissimo
Mauri ed ora Maestro di Palazzo del Santo Uffizio, il quale mi vuole
tanto, ma tanto bene, conservando grata memoria della sua dimora in
casa mia nel 1895, insieme all’indimenticabile eminentissimo Mauri. E
la pratica ebbe esito felice e per me strabiliante, avuto riguardo alla tassa
minimissima che ho pagato.
Non si dica essere stata l’ambizione che mi indusse a fare tale domanda,
perché solo il grande mio amore a Pallanza ed alla mia chiesa mi hanno
mosso a domandare quanto si è ottenuto, aggiungo che diede una spinta
forte anche il fatto che la nostra chiesa e le sacre funzioni che in essa
vengono fatte sono frequentate da persone d’ogni condizione, d’ogni
religione, e d’ogni Nazione, specialmente in primavera ed autunno. Se
le funzioni vengono fatte con decoro, e dirò anche un po’ di lusso, riescono
di grande effetto ed efficacia.
La Cappa Magna venne per la prima volta indossata da me il giorno di
Pasqua di quest’anno stesso 1908, e l’ho inaugurata alla Messa solenne
facendo poi seguito l’ora di adorazione a Gesù Sacramentato, esposto
per la Santa Quaresima.
Dietro l’esempio di Arona e Cannobio la userò sempre in ogni funzione
(eccettuate le mortuarie, però per me) ...
La cittadinanza apprese con vero piacere tale privilegio, eccettuati i soliti
invidiosi e qualche maligno, i quali in simili occasioni non mancano
mai. Anche qualche canonico, niente affezionato alla Collegiata, anzi
quasi ostile alla medesima, ha messo in canzonatura e il canonico prevosto
e la Cappa Magna. Cose per altro di questo mondo!!
Intanto il privilegio vi è, sta e starà nonostante la loro poca benevolenza
al riguardo.
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