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Noterelle

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L’Amministrazione del santo battesimo, (quantunque sia cosa della<br />

massima importanza, non solo, ma della massima necessità) per sé non<br />

costituisce un avvenimento degno d’essere ricordato oltre l’atto che si<br />

conserva negli archivi.<br />

Però avuto riguardo al modo, e molto più a chi amministrò tale Sacramento,<br />

costituisce per noi un fatto di primo ordine, come si può così<br />

esprimere.<br />

Altre cronache ed altri documenti tramanderanno ai posteri quanto avvenne<br />

in Pallanza in quest’anno per commemorare l’apertura del Sempione,<br />

e ciò specialmente per opera del giovane, intelligente, infaticabile<br />

munifico barone Antonio De Marchi.<br />

Quello che merita una nota qui in Parrocchia si è il battesimo del bambino<br />

Carlo Leonardo figlio del citato signor barone Antonio. Questo<br />

signore patrizio ebbe la consolazione di diventare padre la seconda volta<br />

durante la sua permanenza in questa Città, per organizzare, dirigere le<br />

feste di cui sopra. In tale dolce circostanza, Egli colla gentile e buona<br />

sua consorte la baronessa Maria nata Roca, ebbero la felice idea di far<br />

battezzare il loro neonato da sua eminenza il signor cardinale Giulio<br />

Boschi arcivescovo di Ferrara, diventato il loro amico di casa.<br />

Inutile dire che la gioia giunse al colmo per l’onore fatto alla mia cara<br />

Pallanza, e specialmente alla mia chiesa. Un cardinale che battezza solennemente<br />

non è una cosa da poco, se ciò fa pubblicamente, come feci<br />

qui. L’Eminentissimo stesso disse di non aver fatta cosa simile. Quindi<br />

ecco la ragione di tanta solennità.<br />

Solennemente parata la chiesa si improvvisò un luogo adatto per la cerimonia<br />

facendo battistero lo stesso presbiterio. Quando gli amici, gli<br />

ammiratori del giovane Barone, e molto più i suoi cari di famiglia, eransi<br />

collocati in posti distinti e speciali nel primo presbiterio, si andò a<br />

prendere il signor Cardinale, alla sua dimora (Grand Hötel) ospite del<br />

barone De Marchi. Arrivato alla chiesa nel massimo splendore della<br />

porpora cardinalizia, la quale indossata da si maestosa persona centuplica<br />

l’imponenza, venne ricevuto dal Capitolo alla porta di essa, e fatta<br />

adorazione a Gesù Sacramentato incominciò la funzione in porpora,<br />

mitra e pastorale. Colpo d’occhio sorprendente. La chiesa gremita da<br />

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