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Erich Segal Love Story

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«In fondo non fa male, Ollie,» mi disse. «È come cadere da una rupe al<br />

rallentatore, sai?»<br />

Qualcosa si agitò nel profondo delle mie viscere. Una cosa informe che<br />

stava per salirmi alla gola e farmi piangere. Ma non lo avrei fatto. Mai<br />

fatto. Sono coriaceo, capite? Non piangerò.<br />

Va bene, non piangerò, ma non posso neppure parlare. Vuol dire che<br />

farò segno di sì con la testa. Feci segno di sì con la testa.<br />

«Balle,» disse Jenny.<br />

«Come?» Più che una parola fu un suono.<br />

«Tu non sai che cosa significhi cadere da una rupe, Preppie. Non sei mai<br />

caduto in tutta la tua vita.»<br />

«Sì,» risposi, ricuperando l'uso della favella, «quando ho conosciuto te.»<br />

«Già,» disse lei, e sorrise. «"Oh, quale caduta di lassù." Chi l'ha detto?»<br />

«Non lo so,» risposi. «Shakespeare.»<br />

«Già, ma chi?» insistette quasi lamentosamente. «Non ricordo neppure<br />

in quale opera. Ho studiato a Radcliffe, dovrei ricordarmelo. Una volta<br />

conoscevo a memoria tutti gli elenchi Köchel di Mozart.»<br />

«Una bella impresa,» osservai.<br />

«Puoi dirlo a voce alta.» Corrugò la fronte e mi chiese: «Che numero<br />

porta il concerto per pianoforte in do minore?»<br />

«Guarderò,» risposi.<br />

Sapevo esattamente dove. A casa nostra, su uno scaffale accanto al<br />

pianoforte. Lo avrei cercato e glielo avrei detto subito l'indomani mattina.<br />

«Una volta lo sapevo,» ripeté Jenny. «Una volta lo sapevo.»<br />

«Senti,» le dissi con il mio tono alla Bogart, «vuoi che parliamo di<br />

musica?»<br />

«Preferisci parlare di funerali?» mi fece.<br />

«No,» mormorai, rimproverandomi in cuor mio di averla interrotta.<br />

«Ne ho parlato con Phil. Mi ascolti, Ollie?»<br />

Io avevo distolto il viso.<br />

«Sì, ti ascolto, Jenny.»<br />

«Gli ho detto di farmi pure un funerale cattolico, che tu saresti stato<br />

d'accordo. Okay?»<br />

«Okay,» assentii.<br />

«Okay,» ripeté Jenny.<br />

Mi sentii un po' sollevato perché, nonostante tutto, di qualunque cosa<br />

avessimo parlato adesso, sarebbe stato meglio.<br />

Mi sbagliavo.<br />

«Senti, Oliver,» riprese Jenny e questa volta il suo tono di voce, anche se

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