Natura Nascosta n° 31 - Il museo paleontologico
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<strong>Natura</strong> <strong>Nascosta</strong> Numero <strong>31</strong> Anno 2005 pp.15-22 Figure 3<br />
L’EVENTO A KERAMOSPHAERINA TERGESTINA:<br />
CONSIDERAZIONI BIO-CRONOSTRATIGRAFICHE<br />
THE KERAMOSPHAERINA TERGESTINA EVENT: BIO-CHRONOSTRATIGRAPHIC ASPECTS.<br />
Sandro Venturini<br />
Abstract – Keramosphaerina tergestina is a Cretaceous macroforaminifer occurring with<br />
high abundance in a well-defined horizon of the Periadriatic carbonate platforms. Its biocronostratigraphical<br />
significance is here discussed, also on the base of Strontium isotope<br />
measurements and the occurrence of this foraminifer below a level in the Tomaj limestone<br />
of the Slovenian Karst, with ammonites tentatively referred to the group “milleribidorsatum”<br />
of the genus Placenticeras. The Keramosphaerina tergestina horizon represents<br />
the uppermost Santonian in the stratigraphic framework of Karst.<br />
Introduzione<br />
In questo volume viene segnalata nella zona dei Monti della Bernadia (Prealpi<br />
Giulie; provincia di Udine) la presenza di un foraminifero riferibile al genere<br />
Keramosphaerina, in associazione con foraminiferi di età paleocenica (TENTOR &<br />
VENTURINI, 2005). In precedenza erano note due specie di età senoniana, relative a<br />
questo genere: Keramosphaerina tergestina (STACHE, 1889) nelle piattaforme<br />
periadriatiche (Friuli Venezia Giulia, Slovenia, Dalmazia, Grecia, Lazio,<br />
Campania, Abruzzo, Puglia), e Keramosphaerina sarda (CHERCHI & SCHROEDER,<br />
1990) nel Coniaciano della Sardegna. In prima istanza questo dato potrebbe ridurre<br />
la rilevanza biostratigrafica del genere, anche se va sottolineato che la forma<br />
paleocenica, apprezzabilmente più minuta della tipica Keramosphaerina tergestina,<br />
verosimilmente non ha legami filogenetici con quest’ultima specie, ma mostra solo<br />
forti analogie morfologiche e strutturali.<br />
<strong>Il</strong> bioevento a Keramosphaerina tergestina<br />
Nella normale prassi biostratigrafica, il parziale o totale omeomorfismo e,<br />
spesso, le incongruenze o le scarse informazioni sulla distribuzione totale di un<br />
genere o di una specie possono creare seri problemi di aggancio alla<br />
cronostratigrafia. In particolare, nei contesti di piattaforma carbonatica, l’effettiva<br />
distribuzione “verticale”di molti foraminiferi è ben lungi dall’essere definita,<br />
soprattutto per quanto riguarda le correlazioni con le serie bacinali. Infatti, per<br />
quanto concerne il Cretaceo i piani e le relative età sono stati definiti in successioni<br />
biozonabili mediante ammoniti; a queste zone si aggancia, tra l’altro, la<br />
biozonatura a foraminiferi planctonici. Senza un riscontro diretto di faune e flore<br />
planctoniche in piattaforma carbonatica, la relativa cronostratigrafia risulta per gran<br />
parte convenzionale, anche se attualmente alcuni ricercatori stanno percorrendo<br />
strade alternative, quali ad esempio le correlazioni e datazioni isotopiche.<br />
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