Bilancio Sociale 2009 - Cooperativa La Solidarietà

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Bilancio Sociale 2009 BREVE SPIEGAZIONE DELLA SCELTA DI QUESTA TIPOLOGIA DI UTENZA La Cooperativa, all'inizio della propria attività, si è subito orientata all'inserimento di persone con disabilità fisica e psichica. Nel tempo è avvenuto un progressivo inserimento di soggetti con disagio di tipo psichiatrico, mentre l'apertura verso soggetti con problematiche diverse (tossicodipendenza, alcooldipendenza, ex-detenuti, ecc..) è stato nel tempo più volte valutata ma scarsamente attuata. Si ritiene che la compresenza delle diverse tipologie di utenza sia di difficile gestione, sia dal punto di vista dell'eterogeneità degli interventi da attuare e delle modalità educative da utilizzare, sia dal punto di vista del sistema di relazioni tra gli utenti. Inoltre, la formazione dell'equipe educativa nel tempo è stata rivolta alla sfera della disabilità e del disagio mentale. 2.2.2 Dimensione lavorativa dell’Ufficio Assistenza alla Persona All’interno dei vari laboratori l'educatore si occupa dell'educazione al lavoro della persona svantaggiata, nei suoi vari aspetti: - addestramento individuale del soggetto, al fine di favorire l’apprendimento ed il consolidamento delle procedure lavorative e l’autonomia lavorativa, nei termini del raggiungimento dei massimi obiettivi possibili per la singola persona - educazione alle regole dell’interazione sociale e dell’ambiente lavorativo in particolare - osservazione mirata, finalizzata alla valutazione - affiancamento del soggetto svantaggiato per monitorare lo stato di benessere generale e rilevare l’emergere di situazioni di disagio, problemi e criticità che richiedono poi un intervento individuale. Gli educatori sono presenti nei vari laboratori della Cooperativa, nonché nelle attività effettuate all’esterno, per affiancare, monitorare ed addestrare direttamente l’utenza. Nel 2009 l’UAP ha effettuato circa 5600 ore di presenza nei laboratori e 155 addestramenti degli utenti a nuove mansioni. 2.2.3 Lavoro individuale sull’utenza Il lavoro educativo sul singolo utente va incontro alle esigenze della persona svantaggiata nell’ottica di favorire il suo benessere attraverso il supporto nella rielaborazione dei vissuti e nell’affrontare situazioni critiche e difficoltà, attraverso l’ascolto ed il sostegno, con un’attenzione alla persona in senso globale e non solo in merito all’esperienza lavorativa all’interno della cooperativa. Lo strumento principale dell’educatore in questo senso è il colloquio individuale. Per ogni utente viene stilato un Progetto individuale e sono previsti momenti di verifica i cui esiti vengono presentati e discussi all’interno dell’Equipe UAP e presentati nel Gruppo di Inserimento che si riunisce quindicinalmente. Nel 2009 l’UAP ha effettuato circa 1600 colloqui individuali con gli utenti e ha stilato circa 350 tra progetti, relazioni e verifiche. 12
Bilancio Sociale 2009 2.2.4 Lavoro di rete La modalità di lavoro prevista nella presa in carico delle persone svantaggiate prevede un continuo rapportarsi dell’equipe educativa con i referenti esterni (Servizi Sociali, servizi specialistici, scuole, enti di formazione, associazioni, ecc.), nelle diverse fasi dell’inserimento (presentazione, osservazione, valutazione, monitoraggio, verifica periodica). L'UAP si pone come un intermediario tra la cooperativa e il contesto sociale circostante, favorendo i rapporti tra la cooperativa e le varie realtà del territorio, partecipando a incontri, manifestazioni, progetti. Si rende inoltre disponibile alla gestione degli stage degli studenti di materie sociali. Nel 2009 ci sono stati da parte dell’UAP 860 contatti con i referenti esterni (vedi sez. Rete Territoriale). 2.2.5 Rapporto con la famiglia La dimensione della famiglia è ritenuta imprescindibile nell’attuazione del progetto di vita della persona svantaggiata. Si attuano: - momenti di colloquio individuale con le famiglie - presenza di 4 rappresentanti dei genitori all’interno del Gruppo di Inserimento - la partecipazione periodica del Responsabile UAP alle riunioni dei genitori Nel 2009 ci sono stati circa 770 contatti individuali con le famiglie e 3 riunioni aperte a tutti i genitori. 2.2.6 Attività del tempo libero L’UAP si pone come promotore delle diverse attività extra-lavorative organizzate dalla Cooperativa stessa o in collaborazione con associazioni del territorio, partecipando all’organizzazione e alla gestione delle varie iniziative. Nel 2009 sono stati organizzati i seguenti eventi: - Progetto Cuore Nerazzurro (partecipazione alle partite casalinghe dell’Atalanta) - Carnevale (sfilata di Mariano di Dalmine) - Pranzo Sociale - Assemblea annuale Soci - Torneo di calcetto Arcobaleno - Torneo di calcetto della Solidarietà - Cena c/o Oratorio di Brembo - Festa di Boltiere - Gita al Parco del Roccolo di Treviglio - Torneo Cosetta - Grigliata Ass. Amici del Roseto - Marcia di Regolarità - Gara di Pesca - Pizzata Ass. Ex-Lavatoio - Festa delle Associazioni dalminesi - Castagnata d’autunno - Cena di Natale a Brembate - Natale Insieme - Veglione di Capodanno Inoltre l’UAP si occupa della redazione del Giornalino della cooperativa, “Pensieri & Parole” (5 numeri usciti nel 2009). 13
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