MAPPE PARASSITOLOGICHE 14 - Regione Campania
MAPPE PARASSITOLOGICHE 14 - Regione Campania
MAPPE PARASSITOLOGICHE 14 - Regione Campania
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
23 Naegleria<br />
Neospora caninum<br />
24<br />
Il parassita - Il genere Naegleria (dal nome del ricercatore<br />
L. Naegler) comprende protozoi inquadrati nel gruppo delle<br />
amebe a vita libera in acque dolci temperate. A tutt’oggi<br />
sono riconosciute 45 specie, l’unica patogena per l’uomo<br />
è N. fowleri. Altre due specie, N. australiensis e N. italica,<br />
si sono dimostrate patogene per animali da laboratorio<br />
infettati sperimentalmente. Naegleria è un parassita a<br />
diffusione cosmopolita. In Italia è riportato un caso mortale<br />
in Veneto da N. fowleri; nel Nord Italia è segnalata soprattutto<br />
N. italica. Naegleria presenta una forma vegetativa<br />
(trofozoite), una forma flagellata ed una forma cistica di<br />
resistenza. Il trofozoite ameboide (con funzione trofica e<br />
di moltiplicazione) è ovale, dotato di movimenti incalzanti,<br />
con pseudopodi globosi, lungo 10-30 µm, e dotato di<br />
un singolo nucleo. La forma flagellata, lunga 8-18 µm, è<br />
uno stadio temporaneo (utilizzato principalmente per gli<br />
spostamenti), piriforme, con 2-4 flagelli. La cisti è rotondeggiante,<br />
mononucleata, con doppia parete munita di fori<br />
caratteristici.<br />
Elementi di disseminazione AE - Cisti, trofozoiti ameboidi<br />
e forme flagellate.<br />
Ospiti e localizzazione - Sistema nervoso centrale di uomo<br />
ed animali da laboratorio.<br />
Infezione - Penetrazione del trofozoite ameboide e/o delle<br />
forme flagellate e/o delle cisti attraverso le vie aeree superiori<br />
(soprattutto mucose nasali).<br />
Ciclo biologico - Diretto. Il trofozoite ameboide si forma<br />
quando le cisti presenti nell’ambiente vengono trasportate<br />
dal vento in ambienti di fanghiglia acquosa. Qui il trofozoite<br />
si nutre e si riproduce per scissione binaria, trasformandosi<br />
poi in forma flagellata. Nei fanghi più asciutti si<br />
forma la cisti. Se il parassita (in forma di trofozoite, flagellata<br />
o di cisti) penetra attraverso le mucose nasali dell’uomo,<br />
seguendo i nervi olfattivi, raggiunge l’encefalo dove si<br />
moltiplica attivamente e distrugge il tessuto nervoso cerebrale<br />
determinando la meningoencefalite amebica primaria<br />
(MEAP). Nel tessuto cerebrale non si formano cisti.<br />
Sintomatologia - I primi sintomi appaiono da 1 a <strong>14</strong> giorni<br />
dall’infezione e sono caratterizzati da cefalea, febbre,<br />
nausea, vomito, irrigidimento del collo. Successivamente<br />
si osservano stato confusionale, perdita di attenzione e<br />
dell’equilibrio, allucinazioni. La malattia progredisce rapidamente<br />
e nel 95% dei casi porta a morte in 3-7 giorni.<br />
Diagnosi clinica - La sintomatologia clinica è fuorviante, in<br />
quanto suggestiva di una encefalite virale.<br />
Diagnosi di laboratorio - Ricerca dei trofozoiti nel liquido<br />
cefalorachidiano o in materiale autoptico.<br />
Terapia - Non esiste protocollo terapeutico standard. Alcuni<br />
casi sono stati trattati con successo con amfotericina B.<br />
Profilassi - Evitare di bagnarsi in piscine naturali e acque<br />
termali riscaldate non controllate, o proteggere le mucose<br />
nasali con clips; pulire e disinfettare le piscine.<br />
Fig. 23.1 - Trofozoiti di Naegleria spp. (campo oscuro).<br />
Il parassita - Neospora caninum (dal greco neós: nuovo e<br />
spóros: seme, spora) è un protozoo intracellulare obbligato<br />
a diffusione cosmopolita, inquadrato nel grande gruppo dei<br />
coccidi, molto simile a Toxoplasma gondii per morfologia<br />
e ciclo biologico.<br />
Elementi di disseminazione AE - Oocisti rotondeggianti, di<br />
circa 10 x 12 µm. Le oocisti appena emesse non sono sporulate.<br />
Dopo maturazione nell’ambiente esterno, l’oocisti<br />
sporulata contiene 2 sporocisti con 4 sporozoiti ciascuna.<br />
Ospiti definitivi e localizzazione - Intestino, sistema nervoso<br />
centrale e muscoli di cane e coyote.<br />
Ospiti intermedi e localizzazione - Tessuti vari di bovino,<br />
bufalo, altri ruminanti e numerosi mammiferi domestici e<br />
selvatici, compreso il cane.<br />
Infezione - Ingestione di alimenti o acqua contaminati da<br />
oocisti sporulate o passaggio transplacentare di tachizoiti al<br />
feto. Gli ospiti definitivi possono infettarsi anche ingerendo<br />
i bradizoiti presenti nei tessuti degli ospiti intermedi.<br />
Ciclo biologico - Indiretto. Fase intestinale: nel cane e nel<br />
coyote, dopo ingestione della forma infettante (oocisti con<br />
sporozoiti o cisti con bradizoiti), si liberano gli “zoiti” che<br />
invadono le cellule della mucosa intestinale; qui ha inizio<br />
la fase schizogonica (asessuata) con formazione dello schizonte<br />
all’interno del quale si differenziano i merozoiti. Lo<br />
schizonte, con la rottura della cellula, libera i merozoiti che<br />
invadono altre cellule. Dopo alcune fasi schizogoniche, alcuni<br />
merozoiti evolvono verso la forma maschile (microgamete)<br />
o femminile (macrogamete) ed ha inizio la fase<br />
sessuata che si conclude con la formazione dello zigote che<br />
si circonda di una doppia parete diventando oocisti poi eliminata<br />
con le feci. Nell’ambiente esterno le oocisti maturano<br />
diventando infettanti. Fase extraintestinale: negli ospiti<br />
definitivi e negli ospiti intermedi, gli “zoiti” attraversano<br />
l’intestino e si trasformano in tachizoiti e poi in bradizoiti<br />
contenuti nelle cisti a livello cerebrale. I tachizoiti possono<br />
attraversare la placenta ed infettare il feto.<br />
Sintomatologia - N. caninum è un’importante causa di<br />
aborto nel bovino. Possono abortire animali di tutte le età<br />
(da 3 mesi fino al termine della gravidanza); la maggior<br />
parte degli aborti si verifica al quinto-sesto mese. I vitelli in-<br />
38 39<br />
fetti possono presentare segni neurologici, talvolta crescita<br />
stentata ed esoftalmia. N. caninum occasionalmente causa<br />
malformazioni congenite, compresi idrocefalo e restringimento<br />
del midollo spinale. Nel cane si osservano paralisi<br />
ascendente a partire dagli arti posteriori a decorso fatale.<br />
Negli equini (N. hughesi) sono riportati segni neurologici<br />
(encefalomielite).<br />
Diagnosi clinica - La sintomatologia è aspecifica e non<br />
sempre presente.<br />
Diagnosi post-mortem - Nei feti abortiti si evidenzia una<br />
caratteristica encefalite focale con necrosi ed infiammazione<br />
non suppurativa. Sono presenti lesioni anche a livello<br />
placentare.<br />
Diagnosi di laboratorio - Esami sierologici, isolamento in<br />
vitro tramite colture cellulari, tecniche molecolari. Esami<br />
copromicroscopici nel cane per la ricerca delle oocisti.<br />
Terapia - Toltrazuril (risultati promettenti).<br />
Profilassi - Misure di igiene ambientale e buone pratiche di<br />
management aziendale. Vaccino disponibile per i bovini ma<br />
non in Italia.<br />
Rischio per l’uomo - Infezione non segnalata nell’uomo.<br />
a b<br />
Fig. 24.1 - Neospora caninum: (a) oocisti sporulata, (b) il parassita<br />
in coltura cellulare.