Babel 18 - Parliamo di Videogiochi
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Il setting si basa sul Giappone<br />
moderno, quin<strong>di</strong> molti<br />
dei luoghi tipici della capitale<br />
sono fedelmente riprodotti. È<br />
però un mondo più tecnologico,<br />
nel quale la <strong>di</strong>ffusione<br />
dei COMP, piccoli pc portatili<br />
dalle sembianze <strong>di</strong> un Nintendo<br />
DS, permettono <strong>di</strong> usufruire<br />
<strong>di</strong> varie e comode<br />
funzioni. Evocare demoni,<br />
comprarli all'asta e fonderli<br />
sono però solo esclusiva dei<br />
vostri. Che fortuna<br />
possibilità <strong>di</strong> fondere i propri demoni<br />
per ottenerne <strong>di</strong> migliori,<br />
anche se, sia per via dell'interfaccia<br />
grafica sia per l'assenza del<br />
compen<strong>di</strong>um da cui evocare demoni<br />
precedentemente ottenuti e<br />
registrati, le fasi <strong>di</strong> fusione avrebbero<br />
potuto essere gestite meglio.<br />
È però presente una funzione <strong>di</strong><br />
ricerca, così nel caso vi serva un<br />
certo demone potrete vedere alcuni<br />
mo<strong>di</strong> per ottenerlo tramite fusione.<br />
Un altro aspetto che lascia<br />
un retrogusto amaro è proprio il<br />
ruolo dei demoni. non avrete<br />
tempo <strong>di</strong> affezionarvi a qualcuno<br />
<strong>di</strong> loro o sfruttarlo al massimo<br />
poiché sarete sempre alla ricerca,<br />
tramite fusione, <strong>di</strong> qualcosa che riesca<br />
a stare <strong>di</strong>etro agli avversari.<br />
Per fortuna è possibile scegliere le<br />
skill che il demone appena generato<br />
si porterà <strong>di</strong>etro come regalo<br />
dai “genitori”, invece <strong>di</strong> perdere<br />
tempo a selezionare e poi tornare<br />
in<strong>di</strong>etro nel caso le skill ere<strong>di</strong>tate<br />
non vi piacciano. sempre a<br />
proposito <strong>di</strong> skill, nel caso dei protagonisti<br />
il gioco vi dà la possibilità<br />
<strong>di</strong> equipaggiare otto tecniche <strong>di</strong>verse<br />
sud<strong>di</strong>vise in tre classi. Le<br />
tecniche non s'imparano tramite<br />
level-up, ma si ottengono alla<br />
morte degli avversari. A inizio<br />
battaglia è infatti possibile vedere<br />
se ci sono skill che non avete,<br />
quali mostri ne sono in possesso e<br />
assegnare un team atto a uccidere<br />
quel particolare mostro. Una volta<br />
ucciso con il team giusto avrete la<br />
vostra skill nuova <strong>di</strong> zecca da<br />
equipaggiare subito, oppure rimandare<br />
al pool <strong>di</strong> tecniche comuni.<br />
In Devil survivor i<br />
personaggi attingono a un pool <strong>di</strong><br />
skill in comune equipaggiabili da<br />
un'apposita schermata. scordatevi<br />
<strong>di</strong> avere Megidolaon su tutti i personaggi,<br />
o anche semplicemente<br />
Dia. Una ce n'é e sta a voi de-<br />
cidere a chi assegnarla. In questo<br />
modo il gioco vi obbliga a pensare<br />
seriamente a come personalizzare<br />
ogni pupazzetto a seconda del<br />
ruolo che gli volete far intraprendere<br />
durante gli scontri. Il nostro<br />
protagonista, poi, ha una limitazione<br />
extra data dalle sue statistiche<br />
base: se non sono sufficienti,<br />
alcune abilità non possono essere<br />
equipaggiate. Ad ogni level-up è<br />
possibile assegnargli liberamente<br />
un punto, mentre i compagni<br />
migliorano più verso determinati<br />
stereotipi 'errepiggistici'.<br />
Per quanto riguarda tutto il<br />
resto, abbiamo una grafica <strong>di</strong>screta<br />
che fa il suo dovere, anche se<br />
gli sprite in battaglia così puccettosi<br />
fanno sorridere. Fortunatamente<br />
nella visuale in prima<br />
persona hanno l'aspetto che gli si<br />
conface. Buona la musica, che accompagna<br />
la storia senza mai essere<br />
invadente. sia il cambio <strong>di</strong><br />
Dopo aver spremuto a dovere Play-<br />
Station 2 con vari episo<strong>di</strong> e spin-off,<br />
Shin Megami Tensei approda anche<br />
sui portatili. Pochi giorni fa il DS ha<br />
ricevuto un nuovo episo<strong>di</strong>o esplicitamente<br />
de<strong>di</strong>cato, mentre gli utenti<br />
PlayStation Portable possono sollazzarsi<br />
da un po' con l'ottimo remake<br />
del primo Persona e fra non molto<br />
con il porting <strong>di</strong> Persona 3.<br />
Muuuuuu...<br />
character design che <strong>di</strong> composer<br />
non ha fatto subire alla serie un<br />
calo qualitativo. Anche la trama<br />
risulta come al solito interessante<br />
e poco sulla linea del JRPG classico<br />
che ci si aspetterebbe <strong>di</strong> trovare<br />
su nintendo Ds. come prima incarnazione<br />
portatile del franchise<br />
si può <strong>di</strong>re che sia abbastanza<br />
riuscita. non è, ovviamente, un<br />
titolo per tutti, soprattutto per chi<br />
si sente frustrato nel vedere un<br />
titolo in grado <strong>di</strong> assegnare varie<br />
legnate sui denti con nonchalanche<br />
obbligandovi ad approcci<br />
seri e ragionati.<br />
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