Babel 18 - Parliamo di Videogiochi
Babel 18 - Parliamo di Videogiochi
Babel 18 - Parliamo di Videogiochi
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
022<br />
WET<br />
What?<br />
3 6 0 p s 3<br />
piattaforma 360 ps3 sviluppatore a2m produttore bethesda softworks versione pal provenienza canada<br />
acura<strong>di</strong>Vincenzo “Vitoiuvara” Aversa<br />
E<br />
sistono due tipi <strong>di</strong> giochi<br />
pessimi: quelli<br />
pessimi e quelli solo<br />
pessimi. capire la sot-<br />
tile <strong>di</strong>fferenza non è semplice,<br />
non per degli sfigati che passano<br />
tutto il loro tempo libero<br />
con i videogiochi come voi, ma<br />
fate pure un fischio dalle mie<br />
parti se vi riesce.<br />
Wet, neanche a <strong>di</strong>rlo, è un<br />
gioco pessimo, ma con tanta<br />
faccia da culo da risultare persino<br />
simpatico… ogni tanto. Il<br />
gioco prova a fare tre cose in<br />
sei ore (forse 8?) <strong>di</strong> frenetica<br />
azione: sparare a musi gialli,<br />
sparare a musi gialli in auto e<br />
sparare a musi gialli verniciati<br />
<strong>di</strong> nero. Incre<strong>di</strong>bile a <strong>di</strong>rsi, gli<br />
riesce male tutto o quasi. sparare<br />
non è <strong>di</strong>vertente, non lo è<br />
all’inizio e lo è poco alla fine del<br />
gioco.<br />
Quello che manca a Wet, è<br />
proprio la sensazione <strong>di</strong> bagnato<br />
che colpisce i giocatori<br />
quando infilano un head shot,<br />
quel piacere nel vedere una<br />
testa in fiamme, quel bollore<br />
nelle vene <strong>di</strong> fronte a un corpo<br />
pupazzoso che si schianta in<br />
terra. I proiettili del gioco non<br />
hanno un peso specifico, si ammucchiano<br />
sui corpi nemici<br />
senza dare mai l’impressione <strong>di</strong><br />
far male. si dovrebbe capire<br />
quando hai colpito la zona tra il<br />
sopracciglio destro e l’attaccatura<br />
dei capelli. Invece no, non<br />
lo capisci fino a quando non hai<br />
già infierito troppo sulla salma<br />
inanimata del nemico.<br />
A peggiorare le cose ci si<br />
mette una struttura me<strong>di</strong>oevale<br />
dell’avventura. Rubi (a chi<br />
viene in mente Rudy dei Robinson<br />
quando legge questo<br />
nome?) corre e va per qualche<br />
corridoio, poi raggiunge un<br />
grosso stanzone e lì, prima ancora<br />
che uccidere i nemici, deve<br />
chiudere saracinesche per impe<strong>di</strong>re<br />
ai buzzurri <strong>di</strong> tornare. A<br />
peggiorare davvero le cose,<br />
però, ci si mette la voglia matta<br />
dei programmatori <strong>di</strong> sembrare<br />
belli e simpatici. L’unico modo<br />
<strong>di</strong> liberarsi della marmaglia è<br />
attraverso l’uso costante e esagerato<br />
<strong>di</strong> rallenty mode a manetta.<br />
ogni salto, ogni<br />
scivolata, ogni corsa sui muri<br />
attiva un tempo rallentato che<br />
concede uccisioni multiple e<br />
spettacolari. Bello la prima<br />
volta, bello la seconda, a centoventimilioni<br />
quasi non ci credo<br />
che non si sia pensato ad altro.<br />
stessi problemi per le<br />
(poche) sezioni con automobili.<br />
non si capisce qual è l’obiettivo<br />
principale, non si capisce<br />
quando si fa male ai nemici,<br />
non si capisce se sta andando<br />
tutto bene, ma nel frattempo<br />
Rubi salta come un grillo con un<br />
concessionario che le frulla<br />
sopra la testa. Il cerchio si<br />
chiude con un Killer 7 mode, mi<br />
<strong>di</strong>cono ispirato a Kill Bill, che<br />
manca <strong>di</strong> personalità per farsi<br />
ricordare e <strong>di</strong> un’idea lu<strong>di</strong>ca per<br />
non essere una chiavica. considerando<br />
che tra pistole e cannoni<br />
bombar<strong>di</strong>eri passa pure<br />
poca <strong>di</strong>fferenza, è un bene che<br />
la spada sia l’arma più potente<br />
del gioco. Il bello <strong>di</strong> Wet, per<br />
così <strong>di</strong>re, è che tutto questo lo<br />
capisci al quarto minuto della<br />
prima ora <strong>di</strong> gioco, ovvero appena<br />
ha finito <strong>di</strong> mostrare tutto<br />
quello che ha da offrire.<br />
Vorrei aver finito, ma adesso<br />
arriva il bello. Wet canna il suo<br />
ultimo provino quando si veste<br />
da Mario e si mette a fare il<br />
platform. Grazie ai perfettissimi<br />
controlli indegni della protagonista,<br />
infatti, le sezioni saltellanti<br />
sfiorano il ri<strong>di</strong>colo.<br />
sembrano ancor più alcolizzate<br />
se le usi per insegnare a sparare<br />
con armi nuove. sembrano<br />
fiato sprecato se le ambienti<br />
pure nel deserto e piazzi un<br />
timer sullo schermo.<br />
esistono due anime <strong>di</strong> Wet: una<br />
è pessima, l’altra pure. Ma<br />
come per Bruno Vespa, si fa<br />
talmente fatica a capire dove finisce<br />
il giornalista e dove inizia<br />
la paro<strong>di</strong>a che è <strong>di</strong>fficile da<br />
o<strong>di</strong>are. Wet, allo stesso modo,<br />
lecca il culo ai giocatori e li<br />
rende felici con como<strong>di</strong> e spietati<br />
programmi <strong>di</strong> seconda serata.<br />
A volte rasentando il<br />
cattivo gusto, a volte sfiorando<br />
il cabaret, a volte riuscendo a<br />
intrattenere. Wet si gioca, ma<br />
questo non lo rende buona televisione.<br />
4