Ripasso di STORIA classe 3 - Giolitti

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Cosa dava in cambio il feudatario? Il potere ricevuto dall’imperatore lo rendeva padrone assoluto della vita dei suoi sottoposti, lo impegnava però alla loro protezione e a concedere di rifugiarsi entro le mura del castello in caso di pericolo. L’Economia Feudale chiamata CURTENSE, è un’economia prevalentemente chiusa = si produce solo ciò che serve a chi vi abita. Gli scambi commerciali con l’esterno sono scarsi, ma non inesistenti. 1 - Se il feudo è molto esteso, il territorio può essere diviso in fics; ogni fics comprende sia una porzione di Pars massaricia che una porzione di Pars dominica 2 - Se il feudo è piccolo gli stessi valvassori si occupano di tutto; se il feudo è grande, è amministrato da persone di fiducia che lo stesso feudatario si sceglie; queste persone sono chiamate ‘fattori’. Ogni fattore: distribuisce il lavoro ai contadini e controlla quello degli schiavi; riscuote le tasse e amministra il ricavato. Alla morte del vassallo il feudo torna all’imperatore che lo assegna a un altro vassallo L’IMPERO DOPO CARLO MAGNO 1) Ormai vecchio, rattristato nei suoi ultimi anni dalla rivalità aperta fra i due figli maggiori e poi dalla morte di entrambi, Carlo Magno fece incoronare imperatore il terzo figlio, Lodovico, nel settembre dell'813. Pochi mesi dopo, all'inizio dell'anno successivo, Carlo Magno morì ad Aquisgrana, la sua residenza preferita. 2) Alla morte di Lodovico (840) le lotte tra i figli di questo divennero una vera guerra civile che ebbe termine soltanto nell'843 con il Trattato di Verdun, che divise il Regno Franco in tre parti. Il figlio maggiore, Lotario I, aveva ricevuto anche il titolo di imperatore ma aveva dichiarato guerra ai fratelli fin dalla morte del padre nell'840. I suoi fratelli si alleano (841, Giuramenti di Strasburgo) e lo sconfiggono; allora Lotario accetta la divisione dell’impero come risulta dalla cartina qui sopra. Intanto, dopo tante richieste da parte dei feudatari, nell’877 il Capitolare di Quiezy rese ereditari i feudi maggiori: inizia così il periodo in cui il sovrano non ha più il controllo di tutte le terre del suo regno. (Nel 1037, con la Constitutio de feudis, anche i feudi minori diventeranno ereditari) 3) Nell'888 d.C. muore Carlo il Grosso, erede di Lotario I, l'ultimo re carolingio; la corona imperiale passò in Germania a Ottone I della dinastia di Sassonia e poi a quella di Franconia. La SOCIETA’ CRISTIANA MEDIEVAVE: I TRE ORDINI Un vescovo francese, Adalberone di Laon, scrisse un poema nel quale spiegava che gli uomini sono tutti uguali davanti a Dio ma che Dio stesso li aveva divisi in tre ordini: - quelli che pregano - quelli che combattono - quelli che lavorano Questa divisione della società in tre ordini (o classi sociali) era considerata sacra, universale e non modificabile perché voluta da Dio; e proprio per questo, era considerata gerarchica: cioè ogni potere proviene dall’alto, da Dio fino all’ultimo dei servi.
LO SCISMA D’ORIENTE (1054) (= separazione tra la chiesa di Roma e la chiesa d’Oriente) Da secoli tra Roma, sede del papa cristiano, e Bisanzio, sede del Vescovo più importante dell’impero romano d’Oriente, c’erano divergenze su alcune interpretazioni della Sacra scrittura e su questioni dottrinali (ad esempio su come doveva essere considerata la natura di Cristo: della stessa sostanza del Padre o diversa dal Padre?). Nel 1049 il papa Leone IX affermò che il potere del Papa era superiore a quello dell’imperatore e di ogni altro vescovo; ma il Vescovo di Costantinopoli non voleva riconoscere il primato del vescovo di Roma. Nel 1054 fu scomunicato dal papa Leone X ma anche lui scomunicò il papa stesso ( = SCISMA dentro la chiesa romana), cioè nascono due chiese: ‘cattolica’ = universale e chiesa ‘ortodossa’ = greca. ORIGINE delle LE LOTTE tra PAPATO e IMPERO PERCHE’ ERANO INIZIATE: se nel Medioevo tutti concordavano con l’ interpretazione gerarchica della società, pensata da Adalberone di Laon, non c’era invece accordo su quale delle due supreme autorità – papa e imperatore - che si definivano universali, fosse superiore all’altra. Quando divenne imperatore Ottone I della Casa di Sassonia (936-973) per prima cosa riunì sotto di sé i regni di Germania e d’Italia. Per limitare il potere dei feudatari (che avevano il diritto di eleggere i re dei Regni di Francia e Germania) e aumentare quello dell’imperatore, Ottone I concesse grandi autonomie e autorità ai Vescovi, nominandoli conti e dando loro l’investitura delle città dove risiedevano. I vescovi non potevano lasciare in eredità il loro feudo, non avendo figli; così alla loro morte, il feudo ritornava sicuramente all’imperatore. Attorno al Mille, due teorie si contrapponevano: - cesaropapismo = i sostenitori affermavano che derivava direttamente da Dio l’autorità dell’imperatore, il quale quindi aveva il ruolo di difensore della fede - teocrazia = i sostenitori affermavano che derivava direttamente da Dio l’autorità del papa, il quale quindi aveva il compito di occuparsi di tutti gli uomini e di diffondere la fede; aveva quindi un potere superiore a quello dell’imperatore. I successori di Ottone I decisero addirittura di nominare personalmente i vescovi; in questo modo, però, tra papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV della Casa di Franconia (successa alla Casa di Sassonia), iniziò la lotta chiamata “lotta per le investiture” (1076-1122): il papa non intendeva rinunciare al diritto - da sempre suo - di nominare i vescovi; ma l’imperatore voleva poterli scegliere, dal momento che poi gli affidava i suoi feudi! Il papa Gregorio VII con la Bolla (=lettera che contiene precise indicazioni del papa per la vita dei cristiani) chiamata “Dictatus Papae” del 1075, proibì ai vescovi di ricevere l’investitura dall’imperatore (ricordi? E’ una cerimonia con cui l’imperatore assegna il feudo e il nobile accetta di sottomettersi all’imperatore). Come risposta, l’imperatore Enrico IV convocò una Dieta (= assemblea di grandi e piccoli feudatari e alta borghesia) e dichiarò decaduto il papa. Papa Gregorio VII lo scomunicò = considerarlo fuori da, non più parte della Chiesa. I feudatari tedeschi erano felici che il loro imperatore fosse stato scomunicato = la scomunica rendeva liberi i feudatari dagli obblighi verso l’imperatore (ad esempio quelli di pagare le tasse!!!) Pe questo motivo, Enrico IV accettò di chiedere scusa al papa Gregorio VII ( ‘Enrico ‘va a Canossa’) Con il concordato di Worms (1122) papa e imperatore cercarono di far terminare le lotte: più che un accordo fu un compromesso perché stabiliva che il vescovo prima doveva ricevere dal papa la nomina a vescovo e poi poteva (se scelto dall’imperatore o dal re) ricevere un feudo da gestire economicamente e politicamente.
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