apri/scarica la versione in pdf - Pico Cavalieri
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P<strong>la</strong>n<strong>in</strong>a ed il Veliki, per congiungersi attraverso al Vallone dei C<strong>apri</strong>oli<br />
al Krej Vr 35 .<br />
Pareva che <strong>la</strong> natura avesse <strong>in</strong> questo tratto a bel<strong>la</strong> posta accumu<strong>la</strong>ti gli<br />
ostacoli e le barriere ad un <strong>in</strong>vasore; il Polounik, Jama, Veliki, strapiombanti<br />
sul<strong>la</strong> conca con pendio ripidissimo, <strong>in</strong> più punti assolutamente<br />
impervio, signoreggiavano paurosamente.<br />
Dati però i nuovi metodi di <strong>in</strong>fi ltrazione adottati dal nemico, era d’uopo<br />
aiutare artifi cialmente l’opera del<strong>la</strong> natura. Questo non fu fatto, o per lo<br />
meno non fu fatto a suffi cienza, forse perché <strong>la</strong> Conca di Plezzo pareva<br />
aver perduto a poco a poco qualunque importanza bellica, sì da essere<br />
considerata unanimemente un settore morto.<br />
Il settore del<strong>la</strong> pace separata. Nel piano primigenio del<strong>la</strong> campagna, al<strong>la</strong><br />
Conca di Plezzo doveva necessariamente attribuirsi una notevole importanza<br />
nel quadro dell’avanzata generale verso Lubiana e K<strong>la</strong>genfurt;<br />
una delle masse di manovra, sconfi nato dal<strong>la</strong> valle del Natisone, doveva,<br />
per Caporetto, Plezzo, superare il Predil ed occupare Tarvis. Di primo<br />
impeto non poteva, <strong>in</strong>fatti, <strong>la</strong> presa di Caporetto essere fi ne a se stessa<br />
e l’azione stagnare <strong>in</strong> conca, <strong>in</strong> cospetto ai baluardi nemici. Le catene<br />
montane dal Polounik fi no al Krasji, era per così dire pacifi camente, il<br />
monte Nero, il Pleka 36 , il Kozljak 37 cadevano presto, ma le nostre truppe<br />
urtavano poi subito nelle fi ere resistenze del monte Rosso, del Rudeci<br />
Rob, dello Sleme e del Mrzli 38 .<br />
Dal<strong>la</strong> Carnia si prendeva possesso del formidabile massiccio del Kan<strong>in</strong>,<br />
ma si cozzava contro il Rombon. In conca, superata <strong>la</strong> stretta, ci fermavamo<br />
davanti a Plezzo e al Javorcek. L’azione <strong>in</strong> grande stile, <strong>la</strong> marcia<br />
rapida ed aggressiva era frustrata fi n dal pr<strong>in</strong>cipio; com<strong>in</strong>ciava quasi<br />
subito <strong>la</strong> guerra di posizione.<br />
Erano mancati gli uom<strong>in</strong>i, i mezzi di energia! Non v’ha dubbio che<br />
anche <strong>in</strong> sull’<strong>in</strong>izio, quando le forze nemiche erano esigue, sarebbero<br />
comunque occorse molte artiglierie ed una organizzazione logistica<br />
perfetta, prima di potersi con sicurezza <strong>in</strong>golfare fra quei monti e<br />
quelle gole tanto lungi dalle nostre basi di operazione, verso il cuore<br />
35 Probabilmente Krasji Vrh. (N.d.C.)<br />
36 Pleca nel<strong>la</strong> toponomastica militare italiana <strong>in</strong> uso nel 1917 . (N.d.C.)<br />
37 Kozliak nel<strong>la</strong> toponomastica militare italiana <strong>in</strong> uso nel 1917 . (N.d.C.)<br />
38 Errore di trascrizione dal manoscritto al dattiloscritto. L’autore scrive nel<strong>la</strong> parte<br />
dattiloscritta “Kozli”. (N. d. C.)<br />
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