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2 ASCENSIONE ALLA PLAJA, I giovanotti colgono il timo, la canforata, i fióri ond' è abbellito il colle: tutta poesia oggi; ma un tempo aveva un significato allusivo alle nozze. Chi va pol- la prima volta alla Plaja resta meravigliato a ve- dere gran parte del terreno sparso di geodi, pietre sferiche d' ogni dimensione, dalla grossezza della testa a" uomo alla grossezza d' un cece. Di questi globetti i bambini s' empiono le tasche. — Ma, e come ci stanno qui tutte queste bocce?— Se sapeste ! risponde un vecchio: se sapeste! C'era una volta una maga che dimorava tra Scanno e Villalago; si chiamava Madam' Angiolina. Costei era in rela- zione con un mago per nome.... e questo non me lo ricordo. Tutti e due avevano il libro del comando. Un giorno s 1 inquietarono. Il mago disse a Ma- dam' Angiolina : Dove caschi tu, ci possa nascere un lago! E la donna: Dove passi tu, piovano sassi! — La maga cadde, e nacque il lago di Scanno : il mago passò nelle vicinanze di Bugnara, a Pie Tas- sito, e in quel d'Introdacqua, proprio qui, alla Plaja, piovvero bocce di pietra.... 1 Il Consiglio di Trento ritirò i libri del comando ; ecco perchè oggi.... — Viva san Giovanni ! gridarono alcuni ragazzi ; e il racconto del vecchio restò in tronco. 1 È una variante di un'altra tradizione riferita dal MÀ- scitti, ludica dclecla, cap. XII.
Spunta P alba : ASCENSIONE ALLA PLAJA. d E già s'imbianca e indorasi Il balzo d'oriente Già le umid' ombre fuggono Innanzi al sol nascente. — Attenzione! Il sole, appena esce, fa tre salti; e si vedrà comparire la testa di san Giovanni gron- dante sangue.... — Ecco, spuntano i primi raggi. Tutti con la bocca aperta, con gli occhi spalancati, col respiro d' un tisico.... Ecco.... ecco.... il sole si leva.... abbarbaglia le pupille — Oli, vedi? Sì, sì! no! come? non hai visto V — Ho visto un par di stivali! --H4-
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