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46 POLLICI DIO SUPERSTIZIOSO. Lnciola. — Dici bene tu ! Come farò poi a com- prare il sale e V olio per la famiglia ? Dici bene tu ! La gallina mi feta ogni giorno, e quelle uova per me sono una gran bella risorsa.... ticchetta. — E dunque, se non vuoi far morire la gallina, aspetta che ti si muoia il mar<strong>it</strong>o o la figlia o che so io altri di casa. Luciola. — È vero ! Sahetta. — Ti ricordi come feci io mesi addietro ? Il gallo stava per arrivare ai sette anni.... Stava per fare 1' uovo donde doveva poi uscire il serpente a due teste.... Gesù, Giuseppe e Maria !.... cattivi augurii per la casa non ce li voglio.... gli tiro il collo e faccio carnevale. Luciola. — Ma il gallo non fetava.... Sabetta. — E la biocca che avrebbe fatto senza il gallo? Luciola. — Eh ! capisco.... Anch' io dovrò risol- vermi a questo sacrificio.... Che Dio gliela' per- doni ! Come le venne in mente a far la voce del gallo?.... Dammi il fuso, comare: voglio andar- mene.... Sabetta. — Eccolo. Ma tu senti il mio consiglio.... Ammazzala sub<strong>it</strong>o e fai tu pure il carnevale. Se no, pesala. Quando si pesa, la gallina cessa di cantare.
poco ! POLLICIDIO SUPERSTIZIÓSO. 47 Limola. — Proverò anche questo : ma ci spero Sabetta. — Alla fin dei conti, ricordati di carnevale !... Limola. — Non ni' accorare di più ! -K4~
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