Volo dell'anima - La Marga

troncata e destinata all’oblio di se stessi come esseri umani,
amati, amanti.
Chi vuole il dolore? Chi? Chi può desiderare il
dolore? Con quale spaventoso diritto l’uomo crea dolore
all’uomo? In nome di quale orrore, lui crea il dolore, se non
perché, incosciente, non sa, non pensa e non osa pensare? Ma
chi crea il dolore? Chi? Rispondi: l’egoismo dell’ego, insipido
e incongruo, feroce e malato, debole e schiavo. Solo chi è
libero, ama il suo bene e il bene dell’altro.
Dolore, il grande dolore, perché? Perché
nessuno prende su di sé il suo fardello e lo vuol far portare agli
altri. Nessuno raccoglie solo il frutto del proprio seme.
Nessuno desidera solo se stesso. Nessuno si abbarbica dentro
di sé per costruire una torre che sia imperitura.
Nessuno tiene solo per sé il suo dolore, ognuno
si squarcia il suo petto davanti a qualcuno, non per aver pietà,
ma attenzione. Non per aver amore, ma pena. Non per avere
coraggio, ma per umiliare. Io soffro di più, tu mi hai da
consolare. Tu, tu, tu. Mai io, io, io. Io soffro, io mi consolo. Io
soffro, io mi sovrappongo. Io sono debole, io sarò forte. Io
sono misero, io sarò ricco (di forza).
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