Volo dell'anima - La Marga

e finisce, no, tu sei la pioggia nel cielo, questo è quello che
importa. Tu, pioggia, e tu, autocoscienza di essere pioggia, e
non avessi perduto di vista il paesaggio, saresti tu quella che
forma il paesaggio coperto di pioggia. Così ogni cosa deve
capire se stessa in autocoscienza e essere guida a se stessa.
Dovete imparare a essere uno con tutte le cose a
voi incorporate come derivazione divina, sì, ma autocosciente.
Non è tanto importante che tu sappia o non sappia che cos’è la
sfera terrestre, quanto che tu ne assorba la grande bellezza e tu
ti senta UNO con essa.
Se vedi una formica e la schiacci, dimostri di
non aver captato di Dio che l’idea di un Dio lontano,
castigatore o benefattore, ma senza immanenza, presenza,
onnipresenza. Quella formica è Dio in atto e in azione. O quel
ragno e l’acqua che corre o l’uccello che canta o quella spina
che punge o quel profumo di fiore o quell’aspetto truculento e
severo di certe montagne o gli abissi di un fiume o il ricordo
di vite passate.
Tutto, tutto, tutto è Dio in atto, azione, presenza,
immanenza, perdono. Ma non perdono concesso come un dono
318