Volo dell'anima - La Marga

Quando pensi a una pena, è dolore. Quando non
pensi a una pena, è meno dolore. Se pensare a una pena è
dolore, perché procuri a te stessa dolore dentro il dolore?
Quando tutto ti preoccupa e, triste, sembri voler
finalmente cessare i tuoi giorni qui sulla Terra e non ti rimane
che l’anima per soppesare il pro e il contro di ogni evento e
non ti sai trasportare al di là di te stessa, allora, vedi, non
realizzi un disegno divino. Sei semplicemente una meta che
non è stata raggiunta.
Tu, come ogni essere umano, sei una meta che
va raggiunta. Non tu raggiungere una meta, ma essere tu una
meta per te stessa.
Non è difficile, guardati intorno, ogni cosa è
immobile, già raggiunta una meta. L’uomo che ha costruito il
tavolo, le sedie, il bancone, aveva una meta: fabbricarli così e
così. Anche Io ho una meta con te da raggiungere ed è la piena
realizzazione delle tue qualità innate.
Sei nata con una, due, tre, quattro, non importa
quante sono le tue qualità, vanno usate. E come? Usandole.
Hai la pazienza, la fermezza, la costanza, la perseveranza?
No. E Io le devo raggiungere in te. Tu sei pertanto una meta.
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