Scarica il bollettino - Ordine dei medici-chirurghi ed odontoiatri della ...
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so di accennare che <strong>il</strong> fenomeno rappresenta una vera e<br />
propria emergenza nella regione Friuli Venezia Giulia <strong>ed</strong><br />
impegna particolarmente i Servizi e le Procure di Gorizia<br />
e di Trieste.<br />
Caratteristica costante per entrambi i circondari è che in<br />
passato né i Servizi PSAL né le Procure <strong>della</strong> Repubblica<br />
interessate si sono mai attrezzati per affrontare <strong>il</strong> fenomeno<br />
in tutti i suoi aspetti. Ne è derivato un notevole numero<br />
di pratiche arretrate per i Servizi e di processi pendenti<br />
per le Procure che ora devono essere affrontati con<br />
spirito di concretezza e con una strategia che consenta di<br />
superare <strong>il</strong> ritardo accumulato.<br />
È necessario pertanto disciplinare l’iter di trattazione <strong>dei</strong><br />
nuovi referti di mesotelioma che tuttora vengono r<strong>il</strong>asciati.<br />
Si tenga presente che nei nostri territori sono frequenti<br />
le autopsie effettuate al decesso, che consentono<br />
comunque di confermare o di diagnosticare per la prima<br />
volta la neoplasia. Dunque è praticamente marginale, o<br />
addirittura eccezionale, <strong>il</strong> fenomeno dell’omissione del referto<br />
relativo ad un mesotelioma.<br />
Per una corretta gestione <strong>dei</strong> casi è necessario che ogni<br />
referto, quali che siano i <strong>m<strong>ed</strong>ici</strong> che hanno effettuato la<br />
diagnosi, pervenga al Servizio PSAL. In questo senso va richiamata<br />
l’attenzione anche <strong>dei</strong> M<strong>ed</strong>ici Competenti delle<br />
varie aziende, <strong>dei</strong> M<strong>ed</strong>ici di M<strong>ed</strong>icina Generale e degli altri<br />
operatori sanitari che, a motivo delle loro prestazioni,<br />
vengano a conoscenza di una diagnosi di mesotelioma.<br />
Nel caso di richiesta di effettuazione di riscontro diagnostico<br />
rivolta ad un Servizio di Anatomia Patologica, l’autorizzazione,<br />
in caso di sospetto o presenza di malattia<br />
professionale, dovrà venir richiesta alla Procura competente<br />
informando contestualmente di ciò <strong>il</strong> Servizio PSAL.<br />
In ogni caso i servizi PSAL saranno tempestivamente informati<br />
dell’esito del riscontro diagnostico.<br />
Nel caso di proc<strong>ed</strong>ure istologiche o citologiche che determinino<br />
una diagnosi compatib<strong>il</strong>e con un’eziologia professionale,<br />
sarà cura del Servizio di Anatomia Patologica<br />
interessato inserire nella risposta una frase che richiami<br />
l’attenzione del m<strong>ed</strong>ico ricevente sulla possib<strong>il</strong>e genesi<br />
professionale <strong>della</strong> malattia e, conseguentemente, sull’eventuale<br />
necessità di avvertire <strong>il</strong> Servizio PSAL dell’ASS.<br />
Ricevuto dunque, da parte delle varie fonti sopra individuate,<br />
<strong>il</strong> referto di mesotelioma, i Servizi PSAL si attiveranno<br />
di iniziativa nel più breve tempo possib<strong>il</strong>e, in modo<br />
da raccogliere direttamente dalla parte offesa, se ancora<br />
in vita, tutte le informazioni necessarie per accertare<br />
compiutamente le modalità dell’esposizione lavorativa,<br />
le varie attività svolte e le eventuali misure di prevenzione<br />
adottate durante <strong>il</strong> lavoro, oltre, naturalmente, alle<br />
testimonianze <strong>dei</strong> colleghi di lavoro. Si raccoglieranno<br />
inoltre, quanto prima, tutti gli elementi essenziali del fatto<br />
costituente <strong>il</strong> reato e si trasmetteranno le inchieste di<br />
malattia professionale al PM indicando le fonti di prova e<br />
le attività compiute.<br />
È appena <strong>il</strong> caso di aggiungere che l’attività sopra descritta<br />
acquista carattere di priorità nell’impegno <strong>dei</strong> Servizi,<br />
in decisa contro tendenza rispetto a quanto finora accaduto.<br />
Come già si è detto, l’attuale fase v<strong>ed</strong>e Servizi e Procure<br />
impegnati nell’affrontare una cospicua mole di fascicoli<br />
arretrati riguardante soprattutto i casi di mesotelioma. In<br />
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particolar modo le Procure di Trieste e Gorizia sono impegnate<br />
nel definire numerosi proc<strong>ed</strong>imenti pendenti. Per<br />
poter rapidamente giungere alla conclusione delle indagini<br />
è necessario uno sforzo notevole da parte <strong>dei</strong> Servizi<br />
che, innanzitutto, devono v<strong>ed</strong>er adeguata la dotazione<br />
del personale. È poi necessario proc<strong>ed</strong>ere ad una rigorosa<br />
selezione <strong>dei</strong> casi pendenti, ricorrendo ad una rapida<br />
archiviazione di quelli che non consentono di individuare<br />
con certezza sia <strong>il</strong> nesso causale sia gli eventuali responsab<strong>il</strong>i.<br />
È <strong>il</strong> caso ad esempio <strong>dei</strong> numerosi referti riguardanti<br />
soggetti che presentano placche pleuriche senza<br />
deficit vent<strong>il</strong>atori e/o respiratori, fattispecie per le quali<br />
oramai una costante giurisprudenza ha escluso trattarsi di<br />
malattia intesa come modificazione <strong>della</strong> funzionalità respiratoria.<br />
In generale può dirsi che occorre non spendere tempo <strong>ed</strong><br />
energie, non solo tutte le volte che non sia possib<strong>il</strong>e una<br />
diagnosi comprovata di mesotelioma, ma anche tutte<br />
quelle volte in cui una diagnosi certa non trova spiegazione<br />
adeguata in un nesso causale preciso o non trova la<br />
sua ragione nelle caratteristiche dell’esposizione lavorativa;<br />
oppure, ancora, in quei casi nei quali la brevità <strong>dei</strong> periodi<br />
lavorativi e i numerosi cambiamenti <strong>dei</strong> rapporti di lavoro<br />
subordinato non consentono di attribuire con ragionevole<br />
certezza la responsab<strong>il</strong>ità dell’evento ad uno o ad<br />
altro datore di lavoro.<br />
Molto più diffic<strong>il</strong>e si presenta l’elaborazione <strong>dei</strong> criteri con<br />
i quali devono essere trattati i casi di tumore polmonare<br />
o altra neoplasia di origine professionale. La principale<br />
difficoltà consiste nella dimostrazione dell’origine professionale<br />
<strong>della</strong> malattia, a causa <strong>della</strong> presenza di una pluralità<br />
di possib<strong>il</strong>i fattori cancerogeni, sia in ambito lavorativo<br />
(ad esempio amianto, fumi di saldatura, IPA, ecc.)<br />
sia extra-lavorativo (fumo di sigaretta).<br />
Tale difficoltà si traduce talora non solo nella oggettiva<br />
impossib<strong>il</strong>ità di reperire un convincente nesso di causalità,<br />
ma anche in quella, conseguente, di individuare correttamente<br />
l’autore o gli autori del reato. In questi casi è<br />
opportuno che ogni Servizio professionalmente attrezzato<br />
decida discrezionalmente quali indagini attivare sulla<br />
scorta del rigoroso criterio secondo <strong>il</strong> quale non è razionale<br />
spendere tempo <strong>ed</strong> energie per perseguire reati di<br />
diffic<strong>il</strong>issimo accertamento.<br />
Pertanto, di fronte ad un referto correttamente comp<strong>il</strong>ato<br />
(contenente cioè le notizie essenziali per sospettare<br />
l’origine lavorativa <strong>della</strong> malattia), si eviterà di proc<strong>ed</strong>ere<br />
all’indagine tutte le volte che non vi sia alcuno spazio per<br />
la genesi occupazionale <strong>della</strong> malattia diagnosticata.<br />
In tutti gli altri casi l’inchiesta di malattia professionale va<br />
attivata di iniziativa dal Servizio e tempestivamente conclusa<br />
con comunicazione all’Autorità Giudiziaria.<br />
Resta inteso, come concordato in s<strong>ed</strong>e di riunione plenaria<br />
del giorno 11.12.2008, che la Regione eviterà di attribuire<br />
ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti<br />
di Lavoro compiti e incarichi che non rientrano nelle ordinarie<br />
competenze di queste strutture, tanto più che le<br />
attuali emergenze consigliano di d<strong>ed</strong>icare le energie disponib<strong>il</strong>i<br />
alla prevenzione primaria , alla promozione <strong>della</strong><br />
salute <strong>ed</strong> al perseguimento <strong>dei</strong> gravosi compiti già descritti<br />
nel presente protocollo in tema di infortuni e malattie<br />
professionali.<br />
Le linee di indirizzo contenute nel presente accordo vin-