Il giudice e la politica - Micheledelgaudio.it

maresciallo Salvatore Gagliardo mi dice che alle 19,59 è arrivata
una telefonata anonima. Mi esterna il sospetto che mi si voleva
"cogliere in tlagrante". Ovviamente era tutto regolare ed io non
c'entravo nulla.
Pasquinate
Attenti a quei due: il Senatore Cannolicchio, come summa della
sua attività politica aveva presentato una interrogazione sulla pesca
dei gustosi molluschi. Venuto dalla vicina contrada di
SamarÌtania Portica aveva subito legato con l'Onorevole Sconosciuto.
Entrambi erano stati eletti a Torre Scassata, perché imposti
dal Federale Vozzola, che, recatosi in polleria, li aveva preferiti
per la loro mitezza e senso dell'obbedienza, fra i tanti polli di
batteria che si beccavano per assicurarsi il loro spazio vitale.
Il Senatore Cannolicchio nelle rare visite ai suoi elettori raccontava
al codazzo di questuanti, che gli faceva corteo, sempre la stessa
storia del Premio Cultura assegnatogli dalla Bocciofila di
Caivano, per le sue "alte doti culturali, in particolare estrinsecate
dalla profonda conoscenza del volume "Zio Cardellino" di Luciano
De Crescenzo. Subì anche un attentato camorristico: gli
chiese un boss: "Quanto fa due più due"'? "Cinque", rispose sicuro
il Senatore. "Sai troppe cose" esclamò il delinquente e gli sparò.
Fortunatamente i colpi andarono a vuoto.
L'Onorevole Sconosciuto fu votato in bianco. Non venne mai a
Torre Scassata. Si vergognava un po' del suo accento afrodemitiano,
di cui non riusciva a liberarsi, nonostante le numerose
sedute gastro-Iessicali con il noto filologo Zaccheo Iello. In realtà
una volta andò, ma incappò in un fioraio, che lo aveva votato con
famiglia e amici. "Onoré, vi piacciono i fiori? "Si". "E allora ne
avrete una corona tutta per voi" e voleva farlo fuori per donargli
la corona. Ovviamente il deputato non si fece più vedere nel suo
Collegio.
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