Il giudice e la politica - Micheledelgaudio.it

cittadini, nelle scelte politiche del passato: diarno una prova clella
nostra diversità, c rispettiamo sempre le rcgolc. Solo così potrerìro
prctelìderc che tutti ciLl.adini lo fìrcciano. Per obbedire al principio
di legalità non abbandonerò I'aula, ma nell'aula voterò colrtro
la l'iducia.
Concludo confcssando da uomo di pace e non violento, che in
questi giorni provo un profbndo disagio: pensavo che il parlamentare
f'osse garante della democrazia ed invece devo prenderc
atto che il suo ruolo istituzionalc non è pienamentc tutelato. A
Napoli due parlamentari sono stati spintonati e presi a calci in
Questura; in quest'Aula troppo spesso la protesta e il dissenso
verbale trascendono in aggressione fisica (ricordo I'episodio
Paissan e il caso Scozzari). Ho visto più volte con miei occhi tentativi
di aggressione fisica neutralizzati dai commessi: solo lunedì
pomeriggio ne ho contati tre! Pensavo di essere entrato In parlamento
per fare le leggi e gli interessi del Paese, non per prendere
calci e pugni. La questione di fiducia non alleggerisce, ed anzi
aumenta. il clima di tensione che ormai ogni giorno si respira in
questi banchi: non vonei tra qualchc tempo avere pcrsino paura
di entrare in quest'Aula (Applausi dei deputati clei gruppi
progressisti-fèderati vo e di rifbndazione comuni sta-progressisti ).
19llll94- E' in atto nel Paese un movimento per la piena applicazione
dell'art. I I della Costituzione, per I'affèrmazione clella cultura
della pace e della nonviolenza. E'stata organizzafalacampagna
"Venti di pace" cui hanno aderito tuttc le associazioni pacifìste
e tante altrc impegnate nel settore civile e sociale; ad Assisi
ci sono decine di persone che digiunano per la pace e centinaia
di giovani ed adulti fanno altrettanto in tutta ltalia: anche molti
parlamentari stanno digiunando a staffctta. Il nocciolo del problema
è la riduzione delle spese militari e I'approvazione di un
complesso di misure dirette alla riconversione dell'industria
bellica.
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