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Comunicazione - Audiomedical

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22 parte seconda capitolo terzo<br />

dovrà condurre ad una nuova acquisizione delle proprie potenzialità comunicative<br />

è legato ad una serie di condizioni che afferiscono ad aspetti di natura tecnica del<br />

supporto protesico e ad altri specificamente correlati alla motivazione, alle attese,<br />

alla capacità di adattamento delle singole persone. Circa le caratteristiche elettroacustiche<br />

che meglio possono rispondere alle singole esigenze le metodiche scientifiche<br />

consentono di ottimizzare le scelte per il miglior adattamento della protesi.<br />

Al fine tuttavia di realizzare il progetto di riappropriazione delle capacità comunicative<br />

in termini uditivi ed espressivi assumono valenza assoluta gli aspetti psicologici,<br />

sociali ed ambientali, che vanno attentamente indagati, e ciò per quanto si riferisce<br />

alle fasi di pre-protesizzazione e di post-protesizzazione.<br />

Nella prima fase il ruolo primario è svolto sicuramente dal medico specialista, che<br />

dopo una serie di indagini diagnostiche prospetta al soggetto percorsi terapeutici<br />

che possono includere anche l’uso di una protesi. L’eventuale decisione di seguire<br />

questa strategia d’intervento chiama in causa un altro soggetto, l’audioprotesista<br />

(Cimino I., 2003). Questo specialista partecipa in misura rilevante del processo di<br />

adattamento del paziente alla nuova condizione di soggetto portatore di una protesi.<br />

L’adattamento, come è facilmente comprensibile, è di duplice natura, comportando<br />

aspetti puramente tecnici e motivi psicologici ed estetici. Questi due elementi<br />

concorrono a rendere più o meno agevole e soddisfacente il recupero della capacità<br />

comunicativa e il ruolo dell’audioprotesista può risultare sicuramente determinante<br />

sotto il profilo tecnico, e di grande aiuto per quanto attiene ad ogni altro<br />

aspetto che afferisca alla sfera personale del soggetto cui è stata indicata la protesi<br />

(Bonanno L., 2003).<br />

È in tale contesto che nasce la presente ricerca-pilota, sollecitata da un tecnico audioprotesista<br />

che opera in questo delicato ambito sanitario da alcuni decenni e che ha<br />

avvertito l’esigenza professionale di acquisire - secondo metodiche scientificamente<br />

fondate - elementi conoscitivi sulle dinamiche psicologiche, sociali ed ambientali che<br />

caratterizzano la dimensione comunicativa di persone ipoudenti che hanno scelto di<br />

ricorrere ad una protesi e che lui segue fin dall’inizio nel loro processo di orientamento,<br />

scelta e adattamento alla condizione di soggetti con protesi acustica.<br />

3.2 Aspetti metodologici<br />

3.2.1 Obiettivi<br />

Nel quadro della letteratura psicologica sull’ipoacusia/sordità, la presente ricercapilota<br />

si pone come obiettivi la rilevazione di abitudini, opinioni, atteggiamenti,<br />

percezioni, relativamente a fondamentali aspetti dei rapporti interpersonali e dei<br />

comportamenti quotidiani in persone adulte ed anziane ipoudenti portatrici di pro-

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