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Comunicazione - Audiomedical

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tesi acustica. In particolare, rappresentano aree d’indagine lo stile di vita, la qualità<br />

della comunicazione sia in ambito familiare che nei contesti amicali e lavorativi, i<br />

modelli espressivi di affettività ed emotività, la consapevolezza dell’autoefficacia in<br />

ambito familiare, lavorativo, sociale.<br />

Altri aspetti oggetto di indagine sono il senso di personale benessere in termini di<br />

assenza di stress e di anomia, e la proiezione verso il futuro. Attenzione è stata posta<br />

al processo decisionale che conduce alla scelta dell’uso di protesi acustica.<br />

Sono state infine considerate alcune caratteristiche di personalità dei soggetti del<br />

campione: il bisogno di associarsi ad altri, il bisogno di ricevere soccorso o aiuto,<br />

l’adattamento.<br />

3.2.2 Metodi e tecniche<br />

capitolo terzo<br />

parte seconda<br />

La ricerca ha avuto uno svolgimento in due fasi e ha utilizzato il metodo qualitativo<br />

nella prima fase e il metodo scientifico classico nella seconda.<br />

La prima fase è consistita nella conduzione di colloqui non strutturati e nella rielaborazione<br />

di materiale tratto da testimonianze di esperienze di vita che soggetti<br />

ipoudenti con protesi hanno fornito al loro audioprotesista durante le periodiche<br />

sedute per controlli tecnici.<br />

In particolare, gli aspetti trattati facevano riferimento alla percezione di sé prima e<br />

dopo la protesizzazione, al clima familiare da un punto di vista della comunicazione,<br />

ai rapporti con l’audioprotesista, al processo di adattamento tecnico ed estetico<br />

del soggetto alla protesi acustica.<br />

Sulla scorta delle indicazioni emerse dai colloqui e dall’analisi di contenuto sono<br />

stati individuati gli strumenti per l’acquisizione di dati nella seconda fase. Il primo<br />

era costituito da un questionario strutturato appositamente elaborato e già utilizzato<br />

per la conduzione di una precedente ricerca sugli aspetti psicosociali nella terza<br />

età (Sirigatti S.; Frintino A.; Giuntoli G.,1990). Tale strumento ha consentito di<br />

acquisire informazioni sulle attività cui i soggetti sono soliti dedicarsi, con particolare<br />

riferimento all’area ricreativa e dei rapporti interpersonali. Altri strumenti per<br />

la raccolta di dati utili alla ricerca erano costituiti dai seguenti test:<br />

1) OSI (Occupational Stress Indicator, di Cary L. Cooper, Stephen J. Sloan e Stephen<br />

Williams, 1998; adattamento italiano a cura di S. Sirigatti e C. Stefanile, O.S.<br />

Firenze) con cui sono stati rilevati aspetti connessi:<br />

a) alla soddisfazione relativamente al tono dell’umore, al controllo delle emozioni,<br />

all’autostima psicologica, alla personale situazione economica, al proprio<br />

ruolo familiare;<br />

b) alla capacità di problem solving per quanto attiene a comportamenti in situazioni<br />

impreviste, alla capacità di far ricorso a molteplici soluzioni e di controlla-<br />

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