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STUDIO DEL BOSONE DI HIGGS NEL CANALE γγ CON IL ...

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4 Il bosone di Higgs<br />

dove<br />

γ 5 ≡ iγ 0 γ 1 γ 2 γ 3 .<br />

Il MS, infatti, tratta in maniera differente tali componenti (si dice che è leftright<br />

asimmetrico). Per i leptoni, la componenete sinistra compare infatti<br />

come doppietto di isospin debole<br />

νl<br />

l −<br />

dove l− indica il generico leptone carico negativamente (elettrone, muone,<br />

tau) e νl il neutrino corrispondente. La componente destrorsa del leptone è<br />

invece un singoletto, lR e νlR. Inoltre, per tener conto dei risultati sperimentali<br />

ottenuti alla fine degli anni ’50 in relazione agli studi sul decadimento β,<br />

nel MS si postula che il neutrino non abbia componente destrorsa, νlR = 0.<br />

Ciò equivale ad assumere che il neutrino abbia elicità negativa e massa nulla.<br />

I quark sono introdotti nella teoria in maniera analoga ai leptoni. Si<br />

hanno anche qui tre generazioni, e le componenti sinistrorse sono<br />

<br />

Ui<br />

D ′ i<br />

dove i è l’indice di colore, U il generico quark di tipo up (up u, charm c, top<br />

t), D ′ una combinazione lineare dei corrispettivi quark di tipo down (down<br />

d, strange s, bottom b). I coefficienti di tale combinazione si ricavano dalla<br />

matrice di Kobayashi-Maskawa. Le componenti destrorse saranno UiR, DiR.<br />

Il MS è gauge invariante, ed il gruppo di trasformazioni si identifica con<br />

il prodotto SUL(2) ⊗UY (1). Il primo fattore si riferisce al settore left (da cui<br />

l’indice L), il secondo all’invarianza della teoria rispetto alle trasformazioni<br />

che coinvolgono l’ipercarica Y , che compare nella relazione<br />

Q = Y<br />

2<br />

<br />

L<br />

L<br />

+ Tw3<br />

(1.3)<br />

dove Q è la carica elettrica 1 della particella in esame, Tw3 la terza componente<br />

dell’isospin debole. Invertendo, si ottiene l’ipercarica<br />

Y = 2(Q − Tw3) (1.4)<br />

È questo il settore della teoria che ha collegamenti, sotto questa forma non<br />

ancora espliciti, con l’elettrodinamica quantistica. I campi che mediano le<br />

interazioni formano un tripletto W µ = (W 1 µ , W 2 µ , W 3 µ ) per la parte relativa a<br />

SUL(2), mentre si ha un sigoletto Bµ per il settore invariante sotto UY (1).<br />

1 in unità di carica elettronica e

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