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vita speciale - Giuseppini del Murialdo

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INSEGNACI<br />

LA COMUNIONE<br />

osa importa a noi che Dio non<br />

Csia solo uno ma in tre persone?<br />

mporta che sia uno perché allora<br />

Itutto risponde ad un unico progetto,<br />

dalle galassie al fiore, fino al mio piccolo<br />

cuore: nessuno è nato per caso!<br />

mporta che siano tre in uno perché allora<br />

Ila perfezione non è onnipotente solitudine<br />

ma unità nella diversità, cioè comunione!<br />

“Siate perfetti come il Padre”.<br />

a comunione, il bisogno che ci si voglia<br />

L<br />

bene: dammi, Signore, il gusto di vive-<br />

re in comunione con gli altri, di creare comunione<br />

fra gli altri, dammi di non desiderare<br />

per me e per gli altri nulla di più che<br />

ci vogliamo bene.<br />

nsegnami, Signore, la comunione fatta<br />

I<br />

di trasparenza reciproca: che triste vivere<br />

di maschere e di cordialità, che bello guardarsi<br />

e potersi leggere fino in fondo, come<br />

tu ci vedi fin in fondo!<br />

nsegnami quella comunione che bussa al<br />

I<br />

cuore <strong>del</strong>l’altro per raccogliere tutti i fiori<br />

che sbocciano nel giardino <strong>del</strong> suo cuore,<br />

senza curarmi <strong>del</strong>le tante spine che pungono<br />

le mie dita.<br />

nsegnami la comunione che fiorisce dal<br />

dialogo fatto più di ascolto che di parole:<br />

I<br />

UNA PREGHIERA DALLA NOSTRA VITA<br />

che dono grande quando le parole lasciano<br />

il posto al silenzio perché ci si incontra<br />

dalla profondità <strong>del</strong> cuore <strong>del</strong>l’uno alla<br />

profondità <strong>del</strong> cuore <strong>del</strong>l’altro.<br />

nsegnami a dire soltanto parole di comu-<br />

I<br />

nione, parole dette solo quando sono sicu-<br />

ro di parlare perché gli voglio bene, solo<br />

quando sono capace di parlare parole non<br />

aggressive ma amorevoli! solo quando domando<br />

all’altro di amarmi mentre mi<br />

ascolta.<br />

nsegnaci la comunione di quando uno è<br />

Icontento perché l’altro è contento ed è triste<br />

perché l’altro è triste.<br />

nsegnaci la comunione di quando scruti<br />

Iogni occasione per regalare la tua attenzione,<br />

il tuo tempo, il tuo affetto, le tue cose.<br />

nsegnaci a gustare quei momenti magi-<br />

I<br />

ci di comunione fra di noi quando ti sen-<br />

tiamo presente e abbracciante, nel silenzio<br />

<strong>del</strong>l’amore, quando il nostro abbraccio è abbracciato<br />

dal tuo abbraccio.<br />

nsegnaci a mostrare anche in volto, anche<br />

I<br />

nel tono di voce, anche nella tenerezza<br />

<strong>del</strong>lo sguardo, che la comunione tra di noi,<br />

fatta di giustizia e amore, è la passione che<br />

palpita più forte nel nostro cuore.<br />

nsegnaci quella comunione per cui l’a-<br />

Imico potrà offrire all’amico una correzione<br />

fraterna forte come uno schiaffo, e per<br />

lui sarà una carezza.<br />

nsegnaci a metterci in comunione con<br />

I<br />

l’invisibile <strong>del</strong> tuo cuore di Dio, per im-<br />

parare a metterci in comunione con l’invisibile<br />

che abita nel cuore dei fratelli!<br />

Mese Murialdino in Brasile 2005: la famiglia <strong>del</strong> <strong>Murialdo</strong> in festa<br />

L’Istituto Secolare <strong>Murialdo</strong>: un altro<br />

modo di essere in comunione con Dio e di<br />

fare comunità, nell’eucaristia e nella solidarietà,<br />

nella consacrazione a Dio nel mondo<br />

e nell’appartenenza alla Famiglia <strong>del</strong> <strong>Murialdo</strong>.<br />

Nell’odierna società riscontriamo presenze<br />

significative nelle nostre comunità locali:<br />

le persone appartenenti agli Istituti Secolari,<br />

che si presentano nella loro laicità<br />

quali portatrici di carismi e di servizio all’interno<br />

<strong>del</strong>la comunità cristiana e non.<br />

Arricchiti dal servizio caritativo/solidarietà<br />

e dalla preghiera/eucaristia li rende<br />

strumenti idonei, anche se non unici, nell’aiuto ai giovani<br />

a raggiungere la coscienza <strong>del</strong>la loro vocazione e <strong>del</strong>la loro missione<br />

nel contesto attuale, non escludendo una generosa adesione alla volontà<br />

di Dio, qualunque essa sia.<br />

In che maniera l’eucaristia e la solidarietà ci esprimono, ci permettono di<br />

vivere, di lasciare crescere in noi quell’atteggiamento fondamentale che ci<br />

fa cogliere il nostro cammino quotidiano come risposta e consenso all’amore<br />

di Dio? Come possiamo rispondere, pur nella nostra impotenza, non<br />

lasciandoci sfuggire il grande dono <strong>del</strong>la grazia di Dio?<br />

Abbiamo a disposizione, a portata di mano, il nostro servizio solidale al<br />

fratello ed alla sorella che ci è accanto, a livello dei nostri occhi, <strong>del</strong>le nostre<br />

orecchie, <strong>del</strong>le nostre mani, <strong>del</strong> nostro cuore ed è difficile non accorgersene!<br />

Questa è la grande grazia che ci viene donata, in particolare,<br />

durante questo anno eucaristico, ed è<br />

senz’altro con la carità, la<br />

solidarietà, la preghiera<br />

ed il trovarci attorno al<br />

banchetto eucaristico<br />

che possiamo rispondere<br />

all’Amore di Dio.<br />

(Maria Josè Rota)<br />

Momenti di condivisione con i ragazzi<br />

<strong>del</strong> Brasile(in alto), con giovani diversamente<br />

abili in Italia (a lato).<br />

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