Carteggio familiare Verga - Alessionarbone

Giovanni Verga ed il fratello Pietro scrivono ai genitori per: “ … la splendida ricorrenza della
nascita/ del Divin Redentore, e per essa il novello anno 1847” augurando, tra l’altro che
”… la vita del Padre mio” e della “Mamma piena, vigorosa, e bella, cor/ra lunga quanto il
filo del labirinto …”.
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Rispettabili miei Genitori
L’animo umano che si acqueta nello / amore, si nutre dell’amore e folleggia / per
l’amore, divien sublime, quan/do è caldo d’amor nobile, osservan/te, doveroso: esso
risplende nelle / circostanze più segnalate, sia da / legge abituale, sia da Divina. / La
splendida ricorrenza della nascita / del Divin Redentore, e per essa il novel/lo anno 1847 se
forma ed incide nella / ruota dè secoli, l’era di gloria alla Re/ligione, quella di risorgimento
alla uma/nità; desta nel cuor d’ogni figlio la bra/ma di veder lieti i suoi Genitori; e / mentre
il tempo con la matita fulminea, / marca una festa di più alle feste; un’an/no di più agli anni
della vita … ! il / mio cuor filiale, implora dall’Eterno / Maestro, che la vita del Padre mio
del/la Mamma piena, vigorosa, e bella, cor/ra lunga quanto il filo del labirinto, / sicura
quanto il palladio. Ed io son /certo che il Cielo, esaudirà il voto del / figlio ubbidiente, e
coronerà le cure / del buon Padre, con quella fede me/desima che lo promette nell’eterne
/carte.-- / Gradite o miei Genitori il segno del / mio più ardente amore per voi, nella /
espressione più cara della sincerità.
Alli 23 Dicembre del 1846
Ob[bedientissi]mo figlio
Giovannino Verga
Ed io per l’età mia, non potendo / meglio che il fratello, mani/festarvi il mio amore, l’imito
nell’affetto e nelle parole
A.S.C.Ct. – Archivio fam. “Verga” n. provv. 246/a
De[votissim]mo figlio
Pietrino Verga
Vizzini, 1848, Settembre 8