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Rivista L'Infermiere N°5 - 2012 - Ipasvi

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IPASVI - www.ipasvi.it <strong>L'Infermiere</strong> n°5 / <strong>2012</strong><br />

Cosa pensano i pazienti del loro sonno?<br />

I pazienti che hanno risposto al questionario avevano un’età compresa tra 18 e 90 anni, 20<br />

di essi erano nella fascia d’età 50-80 anni. La maggior parte ha dichiarato di dormire a<br />

casa tra le 5 e le 7 ore a notte, mentre durante la degenza in terapia intensiva il 67% ha<br />

riferito di dormire meno durante la notte (ovvero nella fascia 20.00–6.00, corrispondente al<br />

turno infermieristico notturno) e la maggior parte (64%) ha riferito di riposare soprattutto di<br />

pomeriggio, dalle ore 13.00 alle 20.00.<br />

Tutti i pazienti hanno dichiarato di svegliarsi durante la notte e hanno indicato come fattori<br />

di maggior disturbo: gli allarmi (15%), i rumori (15%), le luci (14,5%) e gli interventi<br />

infermieristici (13%) (Figura 4).<br />

Figura 4 - Fattori disturbanti il sonno dei pazienti<br />

I pazienti hanno anche indicato il grado di disagio percepito, utilizzando una scala<br />

numerica (0 = nessun disturbo e 10 = massimo disturbo): durante la notte è risultato tra 6<br />

e 10. Infine, proponendo ai pazienti la VSH Snyder-Halpern and Verran sleep scale, è<br />

stato chiesto loro di definire la qualità del loro sonno in terapia intensiva: la maggior parte<br />

(70%) l’ha definita come ‘molto bassa rispetto alla media’, il 30% ‘bassa rispetto alla<br />

media’. Eppure tutti i pazienti hanno affermato che il riposo è di fondamentale importanza,<br />

in relazione alle loro esigenze personali.<br />

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