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Rivista L'Infermiere N°5 - 2012 - Ipasvi

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IPASVI - www.ipasvi.it <strong>L'Infermiere</strong> n°5 / <strong>2012</strong><br />

A tal riguardo, la documentazione è uno degli elementi per i quali questo testo possa<br />

essere considerato un prezioso strumento, non solo per chi deve apprendere (gli studenti),<br />

ma anche per coloro che sono già sul campo e vogliono migliorare la propria capacità nel<br />

descrivere l’esito degli accertamenti clinici che effettuano quotidianamente.<br />

La descrizione dettagliata delle modalità di conduzione dell’accertamento clinico viene<br />

condotta per singoli organi o apparati: questo permettere all’infermiere di effettuarlo in<br />

modo mirato e competente, oltre a rinforzare la capacità di descriverne l’esito in modo<br />

preciso, accurato e condivisibile con le altre professioni con le quali si integra<br />

quotidianamente. Questo emerge in maniera rilevante da alcuni piccoli box, che per ogni<br />

capitolo forniscono un esempio di documentazione clinica. In molti di essi si può<br />

apprezzare la puntuale descrizione di quanto rilevato, nonché l’impostazione di presa in<br />

carico globale della persona assistita, propria dell’infermieristica (per es. indicando il<br />

familiare presente o lo stato emotivo del paziente).<br />

Quando si effettua l’accertamento clinico non vanno tralasciati gli aspetti igienici, ed infatti<br />

viene sottolineato per più manovre l’appropriato uso dei guanti. Purtroppo manca<br />

completamente un accenno alla necessità di praticare il lavaggio delle mani, prima e dopo<br />

l’effettuazione dell’esame obiettivo.<br />

L’ultimo capitolo dedicato alla gravidanza si differenzia rispetto all’impostazione generale<br />

del libro. Questa diversa impostazione però risponde alla condivisibile esigenza di fornire<br />

una dimensione unica di quella complessità di cambiamenti propri della gravidanza, che<br />

peraltro non coinvolgono solo il corpo materno, bensì quello di due individui diversi, anche<br />

se strettamente connessi l’un l’altro. Inoltre non dobbiamo dimenticare che nella realtà<br />

statunitense, a differenza di quella italiana, le ostetriche altro non sono che infermieri che<br />

hanno poi conseguito uno specifico titolo post-base.<br />

Questo testo è uno strumento da maneggiare con cura e che richiede probabilmente una<br />

presentazione ragionata, specie nel proporlo agli studenti, in cui vengano illustrate in<br />

particolare le differenze in riferimento allo specifico della attuale realtà professionale<br />

italiana.<br />

In conclusione, il testo si configura come un’utile proposta per varie professioni sanitarie,<br />

in particolare per la focalizzazione dei numerosi fattori da rilevare per accertare la salute<br />

del paziente: in questo un accurato accertamento clinico è fondamentale, affiancando gli<br />

esami strumentali.<br />

Rosaria Alvaro<br />

Professore Associato Scienze Infermieristiche - Università di Roma Tor Vergata<br />

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