L'eco del ritorno. Migrazioni circolari tra Senegal e Italia - Cestim
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al rientro in patria da parte <strong>del</strong>le organizzazioni internazionali, <strong>del</strong> governo maurita-<br />
no e <strong>del</strong>la società civile senegalese, erano ancora in larga misura di origine maurita-<br />
na 13 .<br />
Infine, un ulteriore punto che è necessario menzionare è quello degli immigrati<br />
in situazione irregolare: la vastità <strong>del</strong>le frontiere senegalesi e la mancanza di mezzi<br />
adeguati rendono infatti arduo il controllo dei confini terrestri. La legislazione sene-<br />
galese è piuttosto rigida in materia e prevede il respingimento diretto o l’espulsione<br />
per chi at<strong>tra</strong>versa le frontiere o per chi si trovi sul suolo nazionale senza le necessarie<br />
condizioni di ammissione. Tuttavia, data la difficoltà di rilevazione <strong>del</strong> fenomeno<br />
<strong>del</strong>l’immigrazione irregolare, non è possibile giungere ad una quantificazione suffi-<br />
cientemente precisa <strong>del</strong> numero di uomini e donne che risiedono irregolarmente sul<br />
territorio nazionale. Sovente solo di <strong>tra</strong>nsito per poi indirizzarsi verso altri paesi, ma<br />
altrettanto spesso inseriti nei circuiti <strong>del</strong>l’economia informale, i migranti che at<strong>tra</strong>-<br />
versano clandestinamente le frontiere senegalesi sembrano essere aumentati nel corso<br />
degli ultimi anni. Nonostante che nell’aprile 2009 sia en<strong>tra</strong>ta in vigore una legge 14 il<br />
cui obiettivo specifico era quello di dare uno stretto giro di vite alla <strong>tra</strong>tta <strong>del</strong>le per-<br />
sone e alle attività ad essa connesse, la carenza di severi controlli successivi<br />
all’accesso e la cronica mancanza di mezzi adeguati finiscono per lasciare spazio e<br />
dare adito a tali attività criminose.<br />
Nei fatti, in conseguenza alla propensione dei migranti <strong>tra</strong>nsnazionali africani a<br />
dirigersi verso l’Europa, nel corso degli ultimi anni si è venuta a creare una nuova<br />
forma di immigrazione temporanea in <strong>Senegal</strong>. In ragione <strong>del</strong>la sua favorevole posi-<br />
zione geografica, degli oltre 500 km di coste atlantiche e dei sempre maggiori con-<br />
trolli messi in atto dalla Fortezza Europa, un numero crescente di candidati<br />
all’emigrazione dalle regioni <strong>del</strong>l’Africa Occidentale <strong>tra</strong>nsita at<strong>tra</strong>verso il <strong>Senegal</strong><br />
per poi dirigersi verso i paesi <strong>del</strong> Maghreb o per tentare la lunga <strong>tra</strong>versata con le pi-<br />
13 Aymar Narodar Some, op. cit., p. 49. La presenza di un elevato numero di cittadini mauritani, concen<strong>tra</strong>ti<br />
prevalentemente nella penisola di Capo Verde, ha provocato alcune difficoltà di integrazione.<br />
Prevalentemente dediti al piccolo commercio e all’arte orafa, <strong>del</strong>la quale sono venuti a detenere una<br />
sorta di monopolio, i mauritani sono stati talvolta accusati di prestare denaro a usura, tanto che, agli<br />
inizi degli anni ’90, sono stati bersaglio di rappresaglie da parte <strong>del</strong>la popolazione senegalese di alcuni<br />
quartieri di Dakar. Cfr. Papa Saer Sako, op. cit., p. 44.<br />
14 Legge n. 2005-06, relativa alla lotta contro la <strong>tra</strong>tta <strong>del</strong>le persone, alle pratiche ad essa assimilabili<br />
ed indirizzata precipuamente alla protezione <strong>del</strong>le vittime.<br />
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