giugno 2007 - Giuseppini del Murialdo
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Nella foto,<br />
gli ultimi tre<br />
padri generali<br />
<strong>del</strong>la congregazione:<br />
da sinistra<br />
p. Mario<br />
Aldegani;<br />
mons.<br />
Paolo Mietto<br />
(1982-1994),<br />
p. Luigi Pierini<br />
(1994-2006)<br />
Si è svolta a Roma, in Casa Generalizia, dal 2 al 12 maggio. La congregazione<br />
fa il punto e mette a fuoco gli obiettivi per il prossimo sessennio.<br />
“L<br />
a conferenza sia costituita<br />
dai superiori <strong>del</strong>le province<br />
e organismi similari insieme<br />
al consiglio generale.<br />
Essa venga convocata ogni<br />
anno come organo sussidiario a<br />
carattere consultivo e informativo,<br />
ma anche con facoltà <strong>del</strong>iberativa<br />
su questioni stabilite dal superiore<br />
generale o proposte dalla maggioranza<br />
dei membri che la compongono”<br />
(CG XXI, R. 29).<br />
Queste sono le indicazioni<br />
date nel definire ruolo e compiti<br />
<strong>del</strong>la Conferenza. Ma p. Mario Aldegani,<br />
quali obiettivi si pone<br />
questo appuntamento?<br />
«Esso servirà, ce lo auguriamo,<br />
alla nostra congregazione e all’attuazione<br />
<strong>del</strong> sogno capitolare, ma<br />
serve soprattutto a noi che siamo<br />
qui, che viviamo un’esperienza di<br />
comunione, che ci conosciamo di<br />
più, che consolidiamo il nostro<br />
amore alla congregazione e la generosità<br />
nello svolgere il nostro servizio,<br />
che sentiamo nostra la responsabilità<br />
di animare tutta la congregazione,<br />
cioè i confratelli e le<br />
persone tutte che ci stanno intorno».<br />
Come siete arrivati a questo<br />
appuntamento?<br />
«Il consiglio generale ha cercato<br />
di porre il massimo impegno nella<br />
preparazione di questa conferenza,<br />
a cui noi annettiamo una<br />
grandissima importanza.<br />
Anzitutto perché noi attendiamo<br />
da voi un primo riscontro su<br />
quello che stiamo facendo, se stiamo<br />
assolvendo il nostro compito, in<br />
rapporto alle province e alla congregazione<br />
tutta nello spirito <strong>del</strong> capitolo<br />
generale e secondo le indicazioni<br />
che ci sono state date; attendiamo<br />
e chiediamo anche idee e<br />
consigli su quello che dobbiamo fare<br />
in questi anni.<br />
Inoltre, si può dire che questi<br />
primi mesi <strong>del</strong> sessennio, li abbiamo<br />
vissuti un po’ in attesa di questo<br />
appuntamento dove dare concretezza<br />
insieme agli impegni che il<br />
capitolo ci ha affidato; in pratica le<br />
suggestioni e i desideri di unità, di<br />
internazionalità in vario modo<br />
espressi e richiesti dovranno trovare,<br />
nelle nostre intese sui program-<br />
IL LOGO<br />
Sette pennellate di colore<br />
diverso: le sette circoscrizioni<br />
territoriali <strong>del</strong>la congregazione<br />
ognuna con il<br />
suo colore e le sue caratteristiche;<br />
tutte convergenti<br />
verso il centro, che<br />
è l’attuazione <strong>del</strong> sogno<br />
capitolare; un’idea di movimento<br />
che indica voglia<br />
di cammino e di futuro.<br />
mi <strong>del</strong> sessennio, il segnale chiaro<br />
<strong>del</strong>la loro fattibilità.<br />
Infine questa prima conferenza<br />
<strong>del</strong> sessennio vuole inaugurare<br />
uno “stile” di coinvolgimento e di relazione<br />
fra consiglio generale e<br />
provinciali che dovrà caratterizzarci<br />
per tutto il sessennio».<br />
Avete messo a fuoco soprattutto<br />
il tema <strong>del</strong>la formazione.<br />
Perché?<br />
«Pensiamo di trovare la convergenza<br />
di tutti su alcuni obiettivi:<br />
focalizzare punti di riferimento<br />
precisi sulla formazione iniziale;<br />
concretizzare le forme di collaborazione<br />
fra le province e le forme di<br />
servizio <strong>del</strong> consiglio generale nel<br />
principio di sussidiarietà;<br />
coordinare le iniziative di formazione<br />
e prevedere quelle da attuare<br />
a livello generale».<br />
p. Hugo Sanchez<br />
"Qui si vede l'unità <strong>del</strong>la Congregazione. Confrontiamo<br />
i nostri progetti e il nostro lavoro, poi costruiamo<br />
insieme il futuro".<br />
p. Pablo Cestonaro<br />
"È il modo per sentire il respiro <strong>del</strong>la Congregazione.<br />
Si registrano le difficoltà ma anche le gioie... Si<br />
ascolta e si viene ascoltati".<br />
p. Roberto Landa<br />
"È anche un momento di formazione.Conosciamo<br />
quanto di bello, quanto lavoro viene fatto in Congregazione.<br />
E si trovano nuovi stimoli".<br />
Anno<br />
2008<br />
2009<br />
2010<br />
2011<br />
Luogo<br />
Los Angeles<br />
Africa<br />
Spagna<br />
Argentina<br />
Data<br />
1 - 10 apr<br />
22 feb - 2 mar<br />
4 - 10 mag<br />
27 mar - 5 apr<br />
Tema<br />
Nella foto da<br />
sinistra i padri:<br />
Pablo Cestonaro,<br />
Mario Parati,<br />
Roberto Landa,<br />
Alejandro Bazán,<br />
Hugo Sanchez,<br />
Mario Aldegani<br />
(superiore generale),<br />
Raimondo Pauletti,<br />
Aldo Pacini,<br />
Giuseppe Rainone,<br />
Marco Villalba,<br />
Celmo Lazzari,<br />
Tullio Locatelli<br />
Il valore <strong>del</strong>la vita fraterna e <strong>del</strong> suo rinnovamento nel contesto <strong>del</strong>la FdM<br />
La dedizione sempre più visibile ai giovani poveri<br />
La comunione dei beni<br />
Verso il capitolo generale<br />
p. Mario Parati<br />
"Le nostre priorità: educare i giovani e farli<br />
camminare nella fede".<br />
p. Giuseppo Rainone<br />
"Un confronto tra le realtà <strong>del</strong>la Congregazione e una<br />
spinta di entusiasmo".<br />
p. Raimundo Pauletti<br />
"La conferenza è un momento di famiglia. Ogni famiglia<br />
condivide obiettivi e sfide, e spesso si impara dagli altri".<br />
p. Tullio Locatelli<br />
“È bello sapere che il sogno è comune ma è altrettanto<br />
importante constatate e costruire cammini comuni per<br />
realizzarlo”.