giugno 2007 - Giuseppini del Murialdo
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di<br />
Agostino<br />
Manfredini<br />
agostinom@murialdo.org<br />
Nella foto<br />
in alto:<br />
p. Paolo<br />
Toschi<br />
164<br />
Padre Paolo Toschi è il giuseppino più anziano: 95 anni! In questo<br />
ritratto ci parla <strong>del</strong>la sua vita di religioso, dei confratelli e<br />
<strong>del</strong>le sue esperienze. Ma come si arriva a questo traguardo?<br />
Padre Paolo Toschi vive da<br />
molti anni a Modena nella<br />
comunità giuseppina <strong>del</strong>l’Istituto<br />
“Sacro Cuore”. Classe<br />
1911, con i suoi 95 anni (96 a dicembre<br />
prossimo) è attualmente il<br />
confratello più anziano <strong>del</strong>la congregazione.<br />
La salute è buona,<br />
compatibilmente con l’età, la memoria<br />
vigile, l’intelligenza pronta;<br />
non gli manca la battuta e la risposta<br />
“ad hoc” quando occorre con<br />
quell’arguzia tutta modenese.<br />
Quando inizio questa intervista<br />
per prima cosa vuole rendere<br />
omaggio ai <strong>Giuseppini</strong> che ha conosciuto<br />
proprio al “Sacro Cuore”<br />
di Modena: “Quelli che furono miei<br />
superiori durante gli anni di studentato<br />
al Sacro Cuore di Modena<br />
dal 1923 al 1929 e cioè P. Arturo<br />
Smaniotto, P. Celestino Rosso, P.<br />
Alberto Novarese, P. Cesare Ricci<br />
e… un altro che non ricordo... ah<br />
sì, P. Girolamo Pianezzola. Questi<br />
confratelli sono stati coloro che<br />
hanno fatto fiorire in me la vocazione<br />
giuseppina: mia mamma voleva<br />
che io entrassi tra i sacerdoti<br />
diocesani ma questi padri mi hanno<br />
entusiasmato e alla fine <strong>del</strong> ginnasio<br />
ho seguito i giuseppini per<br />
diventare e fare come loro. Ricordate<br />
che in quegli anni il Sacro<br />
Cuore di Modena era un centro vocazionale<br />
aperto a tutte le vocazioni<br />
e già fino al 1924 erano già<br />
usciti dalle sue mura 120 tra sacerdoti<br />
e chierici”. P. Paolo è diventato<br />
prete 68 anni fa ed ha operato<br />
in diverse comunità che ricorda<br />
tutte volentieri, specie quelle<br />
nelle quali ha speso i suoi primi an-<br />
ni di prete: “Ho iniziato il mio apostolato<br />
sacerdotale al Turazza di<br />
Treviso quando c’era ancora il Patronato<br />
San Nicolò, poi sono passato<br />
a Vicenza. Da Vicenza sempre<br />
seguendo il P. Remigio Burello<br />
mi sono trasferito a Conegliano<br />
durante la guerra e fino al 1963. Mi<br />
ricordo che P. Remigio mi diceva:<br />
“Fai quello che vuoi ma non darmi<br />
dispiaceri”. Era molto sensibile e<br />
non voleva essere turbato da problemi<br />
superiori alle sue forze. A<br />
Conegliano con P. Remigio abbiamo<br />
lavorato in modo straordinario<br />
per la ricostruzione materiale, spirituale<br />
e fisica <strong>del</strong>la Parrocchia. Io<br />
ero molto impegnato nel Patronato<br />
e mi sono molto affaticato tanto<br />
che nel 1963 chiesi di ritornare a<br />
Modena per avere un po’ di riposo<br />
e di pace. Da allora sono ancora<br />
qui al Sacro Cuore”. Si dice che<br />
ogni prete ha un segreto e anche<br />
p. Paolo confida: “ Non è il mio segreto<br />
ma è il dono più bello che mi<br />
ha fatto la Madonna: essere suo<br />
fervente devoto. Nel 1971 abbiamo<br />
fondato il Gruppo “Devoti e<br />
consacrati a nostra Signora di Fatima”<br />
per fare conoscere e vivere il<br />
Messaggio <strong>del</strong>la Madonna a Fatima.<br />
Questo gruppo sussiste ancora<br />
oggi anche se ora si è molto assottigliato.<br />
Ho lavorato e lavoro ancora<br />
per quello che posso per prestare<br />
assistenza spirituale ai consacrati<br />
specie nelle loro difficoltà e<br />
in preparazione al loro ritorno alla<br />
casa <strong>del</strong> Padre. In questo gruppo<br />
sono passate diverse centinaia di<br />
persone. Avrei il desiderio di fare<br />
vivere questo gruppo anche in altri<br />
ambienti (parrocchie, ecc.) ma ora<br />
per me questa cosa rimane difficile.<br />
La devozione alla Madonna la<br />
sento come una necessità per meglio<br />
vivere ognuno al proprio livello<br />
la propria vita cristiana, religiosa,<br />
sacerdotale, fe<strong>del</strong>i al motto<br />
“per Mariam ad Jesum”. Ricordo a<br />
don Paolo che quest’anno avremo<br />
alcuni sacerdoti novelli e gli chiedo<br />
un consiglio per ciascuno di loro:<br />
“Gli direi: Guarda Maria in tutta la<br />
sua realtà: come ha risposto alla<br />
vocazione ricevuta mettendosi a<br />
servizio <strong>del</strong> Signore fino ai piedi<br />
<strong>del</strong>la croce e fino al cielo. Riconosci<br />
sempre Maria come nostra<br />
Corredentrice, Madre, Signora e<br />
Regina!”. Ma i consigli di p. Paolo<br />
non sono solo per i giovani sacerdoti,<br />
vanno bene per tutti: “La realtà<br />
<strong>del</strong>la vita è ciò che ognuno sperimenta<br />
giorno per giorno e non c’è<br />
sicurezza di buona riuscita senza<br />
Gesù e Maria. Con loro e per loro il<br />
Signore ci fa conoscere i veri valori<br />
e pregi <strong>del</strong>la nostra vocazione al<br />
loro servizio”.<br />
Con la bella stagione sport e tempo libero occupano le giornate dei<br />
giovani. A Cesena tutto è pronto per le iniziative <strong>del</strong>l'estate. A Oderzo<br />
le ragazze <strong>del</strong>la terza liceo si affermano nel calcetto femminile.<br />
CESENA<br />
Opera Lugaresi<br />
Il Lugaresi ‘avanti tutta’. “Dopo il<br />
successo <strong>del</strong>la festa di San Giuseppe<br />
patrono <strong>del</strong>la congregazione dei <strong>Giuseppini</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Murialdo</strong>, dal 1920 continuatori<br />
<strong>del</strong>l’opera iniziata dal canonico<br />
Giuseppe Lugaresi nel 1881 - ha detto il<br />
direttore, padre Pietro Cailotto - il Lugaresi<br />
(nella foto in alto) sta preparando un<br />
nutrito ed accogliente programma estivo.<br />
La festa, che ha visto il suo culmine<br />
domenica 18 marzo con la Santa Messa<br />
comunitaria, è riuscita grazie agli Amici<br />
<strong>del</strong> Lugaresi per il tanto impegno dedicato<br />
alla sua preparazione che rientra nelle<br />
grandi iniziative <strong>del</strong>la famiglia <strong>del</strong> <strong>Murialdo</strong><br />
e che ha visto anche la partecipazione<br />
di padre Ferruccio Cavaggioni, Vicario<br />
provinciale d’Italia dei <strong>Giuseppini</strong>. Importante<br />
momento d’incontro per le persone<br />
che hanno a cuore il Lugaresi e dove i<br />
proventi <strong>del</strong>la festa di San Giuseppe sono<br />
stati devoluti per il nuovo seminario dei<br />
giuseppini in India”.<br />
Leonardo <strong>Murialdo</strong>, proclamato Santo<br />
nel 1970 da Paolo VI, fu il prete dei quartieri<br />
più poveri, l’apostolo dei ragazzi di<br />
strada, dei carcerati. Oggi i <strong>Giuseppini</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Murialdo</strong> sono presenti, occupandosi dei<br />
giovani più bisognosi con la preghiera e<br />
con opere di bene, in tutto il mondo. L’associazione<br />
Amici <strong>del</strong> Lugaresi, presieduta<br />
da Roberto Ceccarelli e che vede come<br />
presidente onorario Davide Trevisani,<br />
comprende tutte le realtà presenti all’Istituto<br />
come l’Engim, le Acli, gli Scout, il magazzino<br />
scout “Il Gallo” il Csi, l’associazione<br />
ciclistica Ars et Robur Vicini, dlella quale<br />
quest’anno ricorre il centenario, il Consultorio<br />
per la famiglia, le Mamme Aposto-<br />
liche e il cine-teatro Jolly. “Grande successo,<br />
tra l’altro - ha ricordato Loretta degli<br />
Amici <strong>del</strong> Lugaresi - ha riscosso la quarta<br />
edizione <strong>del</strong> ‘Lugalive Festival Rock’ a cui<br />
hanno partecipato le migliori band giovanili<br />
di Cesena con 16 gruppi in gara ed oltre<br />
700 spettatori. Un successo inaspettato<br />
- ha proseguito Loretta - confermato anche<br />
dalle tante e-mail ricevute che ci hanno<br />
spinto a realizzare un DVD. “Un periodo<br />
intenso per il Lugaresi - ha terminato<br />
padre Cailotto - con il recupero <strong>del</strong>la facciata<br />
<strong>del</strong>l’istituto e il cambio di gestione <strong>del</strong><br />
bar, importante luogo di ritrovo di giovani,<br />
adulti e famiglie”.<br />
Maurzio Cappellini<br />
ODERZO<br />
Collegio Brandolini Rota<br />
Ce la fanno di nuovo le ragazze<br />
<strong>del</strong>la terza liceo europeo (nella<br />
foto in basso): si riaffermano,<br />
infatti, come sembra ormai da tradizione,<br />
vincitrici <strong>del</strong> torneo annuo scolastico<br />
di calcetto femminile. La squadra<br />
si è riconfermata come partecipante<br />
immancabile <strong>del</strong>la semifinale di<br />
Treviso per il progetto “Fuoriclasse<br />
CUP”, che si terrà nel corso <strong>del</strong>la mattinata<br />
<strong>del</strong> prossimo 17 aprile.<br />
Il progetto prevedeva non solo il<br />
dimostrare le proprie capacità calcistiche,<br />
ma anche e soprattutto l’abilità<br />
nel saper promuovere un progetto didattico,<br />
quest’anno riguardante il tema<br />
“Il calcio fa bene a te e alla tua città”.<br />
Le ragazze <strong>del</strong>la terza liceo europeo<br />
hanno saputo distinguersi tra tutte<br />
le altre classi partecipanti contat-<br />
tando l’assessore allo sport, Caldo<br />
Giuliano, il quale ha loro concesso<br />
un’intervista, per meglio sviluppare il<br />
tema suddetto, e alcune foto con la<br />
gradita partecipazione <strong>del</strong> Sindaco di<br />
Oderzo, Dalla Libera Pietro. Proprio<br />
grazie alla preziosa collaborazione, le<br />
ragazze sono state invitate a partecipare<br />
alla “Festa <strong>del</strong>lo Sport” <strong>del</strong>la città<br />
di Oderzo, in quanto squadra di calcetto<br />
femminile e quindi segnale di<br />
novità, e sono riuscite a svolgere un<br />
interessante progetto trattando approfonditamente<br />
il tema assegnato.<br />
Ma questa classe non è l’unica a<br />
partecipare all’ambito torneo; infatti in<br />
rappresentanza <strong>del</strong> biennio femminile<br />
ci sarà la prima liceo europeo e <strong>del</strong><br />
triennio maschile la quarta ragioneria.<br />
In attesa <strong>del</strong>le prossime sfide e<br />
<strong>del</strong> conseguente responso, le ragazze<br />
continuano ad allenarsi per riuscire<br />
a tenere alto il nome <strong>del</strong>la città nel miglior<br />
modo possibile, quindi mostrando<br />
quanto il calcio faccia bene, possibilmente<br />
anche vincendo le numerose<br />
partite fino a raggiungere la fase finale<br />
<strong>del</strong> torneo.<br />
Rosada Greta, Spinacè Patrizia