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L'Anima e il suo Destino di Vito Mancuso - panasur

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Anche gli animali hanno un’anima. Negare che abbiano un’anima significa negare che siano vivi. In loro<br />

rispetto alle piante vi è un livello superiore dell’anima, l’anima sensitiva, che contiene in sé le proprietà<br />

dell’anima vegetativa ma le supera. Le anime degli animali si <strong>di</strong>spongono gerarchicamente. Man mano che<br />

si sale nella scala evolutiva gli animali presentano un’anima più raffinata, più ricca, più sensib<strong>il</strong>e. Aumenta <strong>il</strong><br />

grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza della materia.<br />

La teoria oggi dominante tra i biologi sostiene che <strong>di</strong>scen<strong>di</strong>amo tutti, tutti noi viventi, piante comprese, da<br />

un progenitore comune, un “minuscolo microbio” vissuto quattro m<strong>il</strong>iar<strong>di</strong> <strong>di</strong> anni fa.<br />

L’anima vegetativa negli uomini appare me<strong>di</strong>ante <strong>il</strong> controllo del sistema respiratorio, <strong>di</strong> quello <strong>di</strong>rigente e<br />

<strong>di</strong> tutti gli altri meccanismi inconsapevoli che governano la nostra fisiologia.<br />

L’anima sensitiva negli uomini si chiama carattere, temperamento, psiche.<br />

Ma in noi c’è anche qualcosa <strong>di</strong> più, qualcosa <strong>di</strong> superiore rispetto a questi primi livelli dell’essere.<br />

In noi vive la luce dell’intelletto. Noi rappresentiamo <strong>il</strong> livello superiore della struttura, <strong>il</strong> livello superiore<br />

dell’essere che <strong>di</strong>viene consapevolezza, viene espressa col termine mente, dentro cui sono racchiusi altri<br />

termini quali intelligenza, intelletto, coscienza, autoconoscenza, ragione. Livello espresso me<strong>di</strong>ante <strong>il</strong><br />

termine <strong>di</strong> anima razionale.<br />

L’anima razionale viene formata e modellata per lo più dalla famiglia d’origine, la quale, però a sua volta<br />

risente della particolare cultura nella quale è inserita, della città e della nazione da cui viene. All’interno <strong>di</strong><br />

una nazione esistono poi <strong>di</strong>fferenti caratteri regionali, e questi sono a loro volta <strong>di</strong>versi da città a città.<br />

Tutte le componenti constribuiscono a formare quel livello <strong>di</strong> energia consapevole che chiamiamo anima<br />

razionale.<br />

La mente produce a sua volta un grado superiore <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne, caratterizzato da una sempre maggiore<br />

informazione e libertà, che si manifesta come creatività in forma <strong>di</strong> scienza, arte, musica, pensiero. Lo<br />

spirito è l’emozione dell’intelligenza che si trasferisce in <strong>suo</strong>no e produce la musica immortale dei concerti<br />

<strong>di</strong> Mozart; lo spirito è l’emozione dell’intelligenza che si trasferisce in colore e produce i cieli stellati e i<br />

campi maturi <strong>di</strong> Van Gogh; lo spirito è l’emozione dell’intelligenza per l’or<strong>di</strong>ne e la simmetria del mondo<br />

che si trasferisce in ricerca scientifica e che fece parlare Einstein <strong>di</strong> “ammirazione estasiata delle leggi della<br />

natura”; lo spirito è l’emozione dell’intelligenza per la nob<strong>il</strong>tà della legge morale che si trasferisce in<br />

f<strong>il</strong>osofia e produce la perfetta giustizia dell’imperativo categorico kantiano; lo spirito è l’emozione<br />

dell’intelligenza per <strong>il</strong> senso <strong>di</strong> fratellanza e <strong>di</strong> unità del genere umano che si trasferisce nella ragione e dà la<br />

formula universale della regola d’oro; lo spirito è l’emozione dell’intelligenza <strong>di</strong> fronte alla bellezza e<br />

l’armonia dell’essere, l’emozione <strong>di</strong> vederla, <strong>di</strong> esserne parte e <strong>di</strong> poterla riprodurre me<strong>di</strong>ante <strong>il</strong> proprio<br />

lavoro.<br />

Questo lavoro, che costituisce la <strong>di</strong>fferenza tra composizione del mondo (mente razionale) e creazione <strong>di</strong><br />

qualcosa che nel mondo prima non c’era, è stato visto dagli uomini già molti secoli fa ed espresso me<strong>di</strong>ante<br />

<strong>il</strong> termine spirito, la punta dell’anima.<br />

Lo spirito richiede la salute fisica e <strong>il</strong> lavoro a pieno regime dell’intelligenza e della volontà, è intelligenza<br />

che vuole ed è volontà che pensa, <strong>di</strong> questa totale consacrazione dell’uomo a qualcosa <strong>di</strong> più grande <strong>di</strong> sé,<br />

la tra<strong>di</strong>zione spirituale parla in termini <strong>di</strong> cuore. Cuore è <strong>il</strong> termine che esprime al meglio la totale<br />

de<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> sé da parte dell’uomo alla <strong>di</strong>mensione dello spirito. E <strong>il</strong> cuore è l’organo spirituale per<br />

eccellenza.<br />

Proprio perché l’essere è relazione, è così importante l’amore. Tutto infatti si gioca sull’amore. L’uomo<br />

legandosi a una donna, e la donna legandosi a un uomo, in de<strong>di</strong>zione totale e sfidando lo scorrere del<br />

tempo col voler sussistere per sempre nel loro legame, creano qualcosa <strong>di</strong> nuovo, una molecola spirituale,<br />

così come l’idrogeno e l’ossigeno creano qualcosa <strong>di</strong> nuovo, la molecola dell’acqua.<br />

Le relazioni hanno prodotto legami, e i legami hanno prodotto sostanze.<br />

Il grande insegnamento del giovane Agostino rivive nei secoli me<strong>di</strong>evali con Ugo <strong>di</strong> San Vittore:”salire a Dio<br />

significa entrare in se stesso, non solo per penetrarvi, ma per trascenderlo nel proprio intimo. Chi<br />

intimamente penetra in se stesso e, attraversandosi, si eleva al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> sé medesimo, costui veramente<br />

sale a Dio”.<br />

Il precetto delfico, “conosci te stesso”, è decisivo. Esso riguarda la conoscenza della sapienza che ci ha<br />

creati e che abita dentro <strong>di</strong> noi come forma del nostro corpo e luce della nostra mente. Per <strong>il</strong> cristianesimo<br />

<strong>il</strong> nostro compito consiste nel modellare la nostra libertà su <strong>di</strong> essa, compiendo, ognuno nel <strong>suo</strong> piccolo, <strong>il</strong><br />

senso dell’essere.

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