04.06.2013 Views

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Maria Carmen Nuzzo<br />

Parte I I tipi<br />

Il sistema lesena-capitello-trabeazione presenta in tutti questi esempi riscontri<br />

evidenti nella successione delle parti modanate, ma in quello della via Appia,<br />

le soluzioni decorative adottate, più semplificate, non hanno la raffinatezza<br />

dei partiti decorativi degli altri edifici. Nel sepolcro laterizio della Via Appia,<br />

i costruttori ricorrono, in sintonia con gli indirizzi artistici dell’epoca, all’uso<br />

della diversa colorazione dei filari di mattoni (gialli e rossi) legati da sottili<br />

strati di malta che formano le paraste, le basi, i capitelli e le modanature della<br />

trabeazione, per esaltare le superfici disposte su piani diversi, ma realizzano<br />

tenui aggetti che non assumono mai un risalto plastico; anzi, con il loro scarso<br />

aggetto riducono la sostanza della massa in variegati superfici di colore. Nella<br />

scelta della colorazione dei materiali, la volontà degli artefici di differenziare<br />

i colori dei mattoni per indicare con il colore giallo gli elementi portanti e<br />

con il colore del colore rosso le pareti di chiusura. Nell’attuazione di questi<br />

programmi i costruttori della tomba al IV miglio di Via Appia raggiungono esiti<br />

lusinghieri, ma non hanno la capacità artistica di emulare il livello qualitativo<br />

perseguito dagli artisti intervenuti nella costruzione del ‘Sepolcro Barberini’ e<br />

del ‘Cenotafio di Annia Regilla’ e del ‘Torraccio della Cecchina’, su incarico<br />

di una committenza colta e ricca.<br />

Il sepolcro laterizio del IV miglio della Via Appia antica è, in sintesi, un esempio<br />

di sepolcro ‘a tempio’, rivestito di laterizio a due colori che, pur senza avere le<br />

arditezze strutturali delle coperture della ‘Sedia del Diavolo’ e del ‘Torraccio<br />

alla Cecchina’, o la ricercatezza decorativa policroma del ‘Cenotafio di Annia<br />

Regilla’ e del ‘Sepolcro Barberini’ 6 , si distingue per la sobrietà dei volumi che<br />

ne definiscono le parti, per le articolazioni distributive ben congegnate, e per la<br />

cura con cui sono stati giustapposti gli elementi decorativi per creare variazioni<br />

cromatiche sia con l’uso di mattoni gialli e rossi sia con la disposizione di<br />

superfici di scarso aggetto. L’indagine sugli edifici funerari ‘a tempio’, alla cui<br />

tipologia appartiene il nostro sepolcro, permette infine di verificare che tale<br />

tipologia non è diffusa quanto quella ‹‹a camera››, come attestano le numerose<br />

tombe delle necropoli dell’Isola Sacra presso Ostia e Vaticana, e i tre sepolcri<br />

del Parco della Via Latina (‘Barberini’, ‘dei Valeri’, ‘dei Pancrazi’) 7 .<br />

13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!