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Capitolo 1 Modelli e riferimenti nelle architetture della memoria<br />

Parte I I tipi<br />

1.1.0 Architettura mediterranea ed europea protostorica:<br />

dal IV al III millennio in Oriente e Occidente<br />

Dal III millennio a.c. le forme architettoniche divengono espressione dell’ideologia<br />

di quella società, per cui si può dire che l’esigenza di erigere un sepolcro<br />

duraturo e di innalzare una costruzione alla divinità creano un’architettura funeraria<br />

e religiosa.<br />

Tra le tecniche si affermano i due principi costruttivi fondamentali del trilitismo<br />

(ovvero il principio della concentrazione del peso su sostegni isolati) e<br />

della copertura a falsa volta 1 , o costruzione “in alveare”.<br />

I due sistemi tecnici variamente combinati hanno dato luogo alle più significative<br />

architetture civili, religiose e funerarie. Dagli edifici civili e religiosi<br />

egiziani, che applicando soltanto il trilitismo raggiungono forme grandiose, per<br />

continuare attraverso i templi maltesi e le tombe micenee, fino ai templi della<br />

Gran Bretagna ed all’architettura funeraria europea occidentale, si raggiunge in<br />

occidente una fusione dei due sistemi (cosiddetto, megalitismo occidentale) a<br />

causa dei suoli costituiti prevalentemente di rocce adatte.<br />

Nell’architettura microasiatica non viene applicato il trilitismo, per l’assenza<br />

di roccia adeguata da cui trarre monoliti per il sistema strutturale. La presenza<br />

di banchi argilliferi favoriscono l’uso prevalente del mattone fittile per cui le<br />

strutture di sostegno sono in mattoni più o meno cotti su zoccolo lapideo di<br />

fondazione con presumibili solai a travature lignee.<br />

La costruzione quindi per conseguire la necessaria solidità s’innalza a murature<br />

continue con rare aperture di necessità. L’architettura urbana microasiatica rivela<br />

perciò un carattere introverso e chiuso. Sarà il tempio egiziano, con il suo<br />

colonnato ad innalzare nella storia dell’architettura l’apertura della costruzione<br />

allo spazio esterno.<br />

Il sistema della copertura architravata è più frequente del sistema a falsa volta<br />

questo sia per la leggerezza dei materiali impiegati sia per la difficoltà di recuperare<br />

materiale coesivo per cementare i mattoni necessari.<br />

I primi esempi di copertura a falsa volta si evidenziano nelle costruzioni di<br />

tombe ipogee : di queste il più antico esempio risale al V millennio a.c. cioè alle<br />

così dette tholoi di Arpasiyya 2 .<br />

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