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4. Lipidi

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L’LDL-colesterolo è ricavato indirettamente utilizzando i dati (espressi in mg/L) del<br />

colesterolo totale, dell’HDL-colesterolo e dei trigliceridi mediante la formula:<br />

[LDL-colesterolo] = [colesterolo totale] – [HDL-colesterlo] – [trigliceridi] x 0,2<br />

La formula presuppone che la maggior parte dei trigliceridi si trovi nelle VLDL e che<br />

vi sia un rapporto di 5:1 tra trigliceridi e colesterolo nella frazione VLDL. Per questa<br />

ragione la formula non è valida nei soggetti con dislipidemia tipo III o con<br />

trigliceridemia superiore a 4 g/L.<br />

In alternativa, l’LDL-colesterolo può essere determinato direttamente utilizzando in<br />

sequenza due detergenti, in modo da dissolvere, in un primo momento, tutte le<br />

lipoproteine diverse dalle LDL (chilomicroni, VLDL, IDL, HDL) e, in un secondo<br />

momento, le sole LDL. Il colesterolo, che si libera per aggiunta dei detergenti, viene<br />

cimentato in presenza di una esterasi e una ossidasi specifica in modo da produrre<br />

perossido di idrogeno.<br />

Il perossido di idrogeno, prodotto dal colesterolo liberato per aggiunta del primo<br />

detergente, è decomposto mediante una catalasi o fatto reagire con 4aminoantipirina<br />

in presenza di una perossidasi in modo da formare un prodotto di<br />

reazione incolore. Il perossido di idrogeno, prodotto dal colesterolo liberatosi dalle<br />

LDL dopo l’aggiunta del secondo detergente, è fatto invece reagire con un<br />

cromogeno in presenza di perossidasi e il prodotto di reazione è dosato<br />

spettrofotometricamente

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