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Indagine sulla cippatura in Italia - Ivalsa - Cnr

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LE PROVE<br />

Pannellifici e<br />

teleriscaldamenti<br />

Dom<strong>in</strong>ano<br />

le piantagioni<br />

20<br />

so un’occupazione primaria - contrariamente a quanto succede altrove. In alcuni<br />

casi si impiegano cippatrici piuttosto grosse, anche se il tipo di macch<strong>in</strong>a varia notevolmente<br />

con le dimensioni della ditta.<br />

La montagna Appenn<strong>in</strong>ica costituisce la quarta ed ultima regione coperta dalla<br />

nostra <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e. Qui la taglia e le f<strong>in</strong>alità delle operazioni di <strong>cippatura</strong> sono estremamente<br />

variabili. Le ditte più specializzate riforniscono anche qui l’<strong>in</strong>dustria del<br />

pannello, ed <strong>in</strong> particolare un grosso impianto localizzato nella Toscana meridionale.<br />

La maggior parte del cippato proviene dai diradamenti, il cui scopo è il miglioramento<br />

delle piantagioni di conifere a rapida crescita o la conversione <strong>in</strong> fustaia dei<br />

cedui <strong>in</strong>vecchiati. Anche qui, il basso prezzo del cippato rende la <strong>cippatura</strong> un’operazione<br />

secondaria, <strong>in</strong>fluenzando la scelta delle macch<strong>in</strong>e. I boscaioli cippano solo<br />

lo scarto e cercano di trasformare quanto possono <strong>in</strong> legna da adere, che spunta<br />

un prezzo tre volte maggiore. A sud di Roma si produce pochissimo cippato, e l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e<br />

<strong>in</strong>clude solo due prove effettuate nel Meridione d’<strong>Italia</strong>.<br />

Il grafico <strong>in</strong> figura 3 mostra la distribuzione delle prove tra le quattro regioni geografiche<br />

descritte sopra.<br />

Oltre il 40% delle prove è stato effettuato nella Valle dell’Arno. Il fatto che il nostro<br />

laboratorio di Firenze sia vic<strong>in</strong>o a questa zona ha certamente giocato il suo ruolo,<br />

ma questa non è la ragione pr<strong>in</strong>cipale per una rappresentatività così alta. Il fatto è<br />

che la Valle dell’Arno raccoglie veramente il campionario più vario, vitale e rappresentativo,<br />

dove è possibile osservare alcune macch<strong>in</strong>e di grossa taglia <strong>in</strong>trovabili<br />

altrove. E’ qui che operano i più recenti modelli <strong>in</strong>dustriali costruiti da Gand<strong>in</strong>i e da<br />

Pezzolato, come l’unico chipforwarder Scand<strong>in</strong>avo impiegato <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> - un vecchio<br />

Bruks CT 900 ripotenziato a 220 kW.<br />

Le Alpi costituiscono <strong>in</strong>vece la Regione meno rappresentata, nonostante i nostri<br />

sforzi siano arrivati al punto da <strong>in</strong>cludere alcune operazioni effettuate aldilà dei conf<strong>in</strong>i<br />

nazionali. Il settore del teleriscaldamento è ancora nella fase di avvio e la richiesta<br />

di cippato cont<strong>in</strong>ua ad essere limitata. La <strong>cippatura</strong> non è altrettanto diffusa<br />

come nelle valli dell’Arno e del Po, dove i grossi pannellifici costituiscono uno sbocco<br />

<strong>in</strong>dustriale importante - nonostante il calo nella richiesta di cippato forestale.<br />

I popolamenti e la selvicoltura<br />

Il 70% delle prove è stato effettuato <strong>in</strong> boschi di latifoglia, ugualmente ripartiti tra le<br />

piantagioni di pioppo e i cedui - essenzialmente quercia, castagno, faggio e rob<strong>in</strong>ia.<br />

Le p<strong>in</strong>ete artificiali sono il bosco di conifere più rappresentato. Il p<strong>in</strong>o marittimo è la<br />

specie pr<strong>in</strong>cipale, seguita dal p<strong>in</strong>o <strong>in</strong>signe, il p<strong>in</strong>o da p<strong>in</strong>oli e il p<strong>in</strong>o strobo. L’abete<br />

di douglas è stato <strong>in</strong>contrato spesso sugli Appenn<strong>in</strong>i.<br />

La produzione di cippato è associata ad una selvicoltura specifica, come evidenziato<br />

dalla figura 4. I tagli raso danno il maggior contributo. Anche i diradamenti giocano<br />

un ruolo importante e forniscono rilevanti quantità di cippato. I tagli fitosanitari<br />

e la ripulitura degli alvei fluviali costituiscono una m<strong>in</strong>oranza non trascurabile. In<br />

f<strong>in</strong> dei conti, la produzione di cippato è legata molto alla gestione dei popolamenti<br />

artificiali. La maggior parte dei tagli rasi e dei diradamenti mostrati nella figura 4<br />

<strong>Indag<strong>in</strong>e</strong> <strong>sulla</strong> <strong>cippatura</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> • A survey of <strong>Italia</strong>n chipp<strong>in</strong>g operations

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