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GEORGE ELIOT-THE MILL ON THE FLOSS

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO<br />

Facoltà di Lettere e Filosofia<br />

Corso di laurea specialistica in “Tecnologie e didattica delle lingue”<br />

Cascio Cinzia<br />

<strong>THE</strong> <strong>MILL</strong> <strong>ON</strong> <strong>THE</strong> <strong>FLOSS</strong>


INTRODUZI<strong>ON</strong>E AL PERIODO STORICO<br />

Fu un periodo di spiegazioni e di teorie contrastanti, di ottimismo<br />

scientifico ed economico e di pessimismo sociale e spirituale, di acuta<br />

consapevolezza dell’inevitabilità del progresso e di profonda inquietudine per<br />

il presente. 1<br />

Il trionfo della civiltà industriale si può considerare definitivo mentre si<br />

chiude il primo cinquantennio del 1800. Con l’avvento della rivoluzione<br />

industriale, vi fu da un lato un miglioramento delle condizioni di vita infatti la<br />

legislazione parlamentare ha spalancato la porta al libero scambio dei beni di<br />

consumo (free trade), con l’abolizione delle leggi protezionistiche sul<br />

commercio del grano (anti-corn laws) 2 ,<br />

Le nuove tecnologie vennero applicate a tutti gli aspetti della<br />

progettazione e della produzione incrementando così le attività industriali<br />

consentendo sia alla classe media che alla classe operaia di possedere delle<br />

piccole comodità che un tempo apparteneva solo ai ricchi; ma dall’altro lato<br />

questo periodo di prosperità non coinvolgeva tutti gli aspetti della vita<br />

quotidiana, la Rivoluzione industriale ha sconvolto il paesaggio, deturpando e<br />

svuotando le campagne e affollando i miseri quartieri di Londra, Manchester e<br />

Liverpool. Inoltre la politica nazionale credeva nei valori di libertà di<br />

pensiero, espressione e iniziativa individuale, valori di cui usufruivano solo<br />

gli uomini escludendo le donne a cui era ancora negato l’accesso a<br />

un’istruzione adeguata e al diritto di voto.<br />

La società vittoriana era fortemente influenzata dall’insegnamento<br />

morale cristiano il quale rimase una forza primaria nella vita e nella letteratura<br />

vittoriana, infatti la società era ancora costretta entro i confini del<br />

puritanesimo sessuale e veniva esaltata l’importanza della monogamia e della<br />

1 Andrew Sanders, storia della letteratura inglese, pag. 86, Mondatori Università, 2005<br />

2 Carlo Pagetti, L’Impero di carta, pag. 15, La Nuova Italia Scientifica, 1994


vita familiare anche se quest’ultima spesso risultava essere strumento di<br />

oppressione soprattutto nei confronti delle donne.<br />

E proprio in questo periodo una schiera di distinte signore borghesi<br />

fece sentire la propria voce, in comizi pubblici per abrogare alcune leggi tra<br />

cui Contagious Diseas Acts che obbligavano le prostitute, soprattutto vicino<br />

alle guarnigioni militari, a sottoporsi ad esame medico, o come la legge sulla<br />

Property of Married Women, che consegnava al marito i beni presenti e futuri<br />

della moglie, o ancora, come quella che regolava i diritti esclusivi del padre<br />

sui figli. Queste posizioni diventarono più accese verso la fine dell’Ottocento,<br />

infatti le proteste vennero guidate dalle suffragette militanti che passano dalla<br />

distribuzione di opuscoli per le vie cittadine alla guerriglia urbana<br />

contrastando anche le autorità. La battaglia si concluse nel 1928 con<br />

l’introduzione del suffragio universale femminile 3 .<br />

La denuncia della condizione femminile non avvenne solo attraverso la<br />

guerriglia ma anche grazie alla voce delle autrici come Eliot attraverso i loro<br />

romanzi.<br />

3 Carlo Pagetti/Oriana Palusci, The Shape of a Culture pag. 65-66 Carocci, 2004


LINEAMENTI BIOGRAFICI<br />

Mary Ann Evans è considerata una delle maggiori scrittrici vittoriane.<br />

Il ricorso allo pseudonimo “George Eliot” le consente di affermare con forza<br />

la sua voce nello spazio letterario ancora ritenuto, nella seconda metà<br />

dell’Ottocento, predominio maschile 4 .<br />

In un primo momento, la vera identità dell’autrice viene tenuta segreta<br />

al fine di mantenere una netta distinzione tra il narratore del romanzo, un<br />

uomo di specchiata moralità, e la sua autrice, una donna che, considerata<br />

nell’angusta ottica delle convenzioni del tempo, era un’emarginata,<br />

un’adultera e una scettica in materia di religione. 5<br />

La sua prudenza nel trattare apertamente argomenti come la fede, il<br />

femminismo e la moralità sessuale viene contrastata dai comportamenti<br />

anticonvenzionali e radicali della sua vita privata.<br />

Nonostante l’adesione intellettuale alle nozioni correnti di progresso (la<br />

dottrina evoluzionistica darwiniana, le teorie positivistiche di Auguste Comte)<br />

Gorge Eliot era sospettosa dei cambiamenti apportati dalla Rivoluzione<br />

Industriale nella società, cioè desiderava un “ordine nuovo” ma non la<br />

sradicamento dalla tradizione, quindi se da un lato rifiuta la cultura paterna, la<br />

vita di provincia, dall’altro oppone resistenza alle nuove idee libertarie. E<br />

proprio in The Mill of the Floss la vicenda è costituita dal rapporto ribellione e<br />

passività, rifiuto e accettazione, desiderio e dovere da parte della protagonista<br />

del romanzo, Maggie Tulliver. 6<br />

La Eliot mette in risalto la società inglese provinciale che, se da un lato<br />

sostiene i valori della famiglia, dall’altro soffoca le aspirazioni individuali e in<br />

particolare le velleità di emancipazione delle eroine. Maggie Tulliver è al<br />

tempo stesso una donna che aspira a cambiare e una vittima.<br />

4 Ibidem cit. pag. 68<br />

5 Andrew Sanders, storia della letteratura inglese, pag.135, Mondatori Università, 2005<br />

6 Carlo Pagetti, L’Impero di carta, La Nuova Italia Scientifica, 1994, pag. 90


Trama del romanzo<br />

<strong>THE</strong> <strong>MILL</strong> <strong>ON</strong> <strong>THE</strong> <strong>FLOSS</strong><br />

La storia è ambientata presso il mulino di Dorlcote che appartiene alla<br />

famiglia Tulliver da molte generazioni. Mr. E Mrs. Tulliver vivono qui con i<br />

due figli Maggie e Tom. Mr. Tulliver decide di mandare Tom presso un<br />

pastore per ricevere un istruzione adeguata e garantirgli un futuro anche se<br />

Tom non ha alcun interesse; presso questa scuola incontrerà Philip Wakem,<br />

figlio del maggior nemico di Mr. Tulliver perché lo porta verso il tracollo<br />

finanziario, acquista il mulino umiliandolo con la proposta di lasciargli gestire<br />

il mulino.<br />

Maggie, invece, amante dei libri non riceve lo stesso trattamento.<br />

Durante una visita presso la scuola in cui si trova il fratello conoscerà Philip,<br />

un ragazzo intelligente e sensibile, amante dei libri e della cultura, che<br />

condivide gli stessi interessi di Maggie; tra loro si instaurerà un rapporto<br />

amichevole destinato a trasformarsi in amore costringendoli a vedersi di<br />

nascosto. Dopo la bancarotta Tom decide di mettersi a lavorare per pagare i<br />

debiti e per mantenere la promessa fatta al padre prima di morire, cioè che<br />

avrebbe riacquistato il mulino.<br />

In seguito la situazione di Maggie sarà compromessa dalla storia<br />

d’amore con Stephen, il fidanzato della cugina Lucy; Maggie viene giudicata<br />

una poco di buono dagli abitanti di St. Ogg’s e soprattutto rinnegata<br />

dall’amabile fratello Tom. I due fratelli si ritroveranno nel momento della<br />

morte causata dalla furia del fiume Floss .<br />

Principali tematiche del romanzo<br />

La questione cruciale riguarda l’esclusione delle donne dalla sfera<br />

dell’istruzione più elevata, e l’ingiusta discriminazione che ciò comporta<br />

anche all’interno della stessa famiglia.


Se da un lato il padre ammette l’intelligenza di Maggie e il suo<br />

interesse verso i libri, dall’altro sa che per lei non c’è futuro:<br />

“She understands what one’s talking about so as never was. And you should hear<br />

her read-straight off, as if she knowed it all beforehand. And allays at her book! But it’s<br />

bad, it’s bad, a woman’s no business wi’ being so clever; it’ll turn to trouble, I doubt” 7<br />

(Capisce tutto quello che si dice che l’uguale non s’è mai vista…è sempre sui libri! Ma<br />

questo è un male…….è inutile che una donna sia tanto intelligente; non può portarle che<br />

dei fastidi);<br />

“It’s a pity but what she’d been the lad, she’d ha’ been a match for the lawers, she<br />

would” 8 (E’ un vero peccato che non sia maschio; avrebbe potuto tener testa agli uomini di<br />

legge).<br />

Da queste parole cominciamo a comprendere che il mondo dell’arte e<br />

della cultura era riservato solo agli uomini, ma si capisce che qualcuno era<br />

consapevole che le donne avessero le stesse se non maggiori capacità rispetto<br />

agli uomini; altri invece consideravano le donne prive di intelligenza, ciò lo si<br />

intravede con le parole di Mr. Stelling:<br />

“They can pick up a little of everything ,they’ve a good deal of superficial<br />

cleverness; but they couldn’t go far into anything” 9 (Le ragazze possono apprendere un po’<br />

di tutto…sono molto dotate di intelligenza superficiale ma non sono in grado di<br />

approfondire nulla. Sono vivaci e frivole).<br />

Maggie ha un forte bisogno di essere amata soprattutto dal fratello,<br />

infatti in tutto il romanzo si evince questo affetto quasi morboso nei confronti<br />

di Tom.<br />

Nel suo rapporto con Tom si intravedono sia degli atteggiamenti di<br />

sottomissione per amore del fratello ma anche di superiorità perché Maggie è<br />

consapevole che le sue capacità intellettuali sono superiori a quelle di Tom. Il<br />

rapporto con Tom a poco a poco comincia a sgretolarsi a causa dei<br />

7<br />

Gorge Eliot, The Mill on the Floss, Harper & Brothers publishers, New York, 1860 pag.16<br />

8<br />

Ibidem cit. pag.18<br />

9 Gorge Eliot, The Mill on the Floss, Harper & Brothers publishers, New York, 1860 pag.135


comportamenti di Maggie che pur di salvaguardare il rapporto con il fratello<br />

decide di rinunciare ai suoi desideri:<br />

“The old books Virgil, Euclid, and Aldrich-that wrinkled fruit of the tree of<br />

knowledge-had been all laid by, for Maggie had turned her back on the vain ambition to<br />

share the thoughts of the wise” 10 (I vecchi libri, Virgilio, Euclide e Aldrich- questo frutto<br />

raggrinzito dell’albero della scienza-erano stati tutti messi da parte; Maggie aveva voltato<br />

le spalle alla vana ambizione di partecipare ai pensieri dei sapienti).<br />

Philip sembra essere la coscienza di Maggie in quanto cercherà di<br />

aiutarla a superare i dissidi che l’angosciano:<br />

“you are shutting yourselves up in a narrow self-delusive fanaticism, which is only<br />

a way of escaping pain by starving into dullness all the hightest powers of you’re nature.<br />

Joy and peace are not resignation: resignation is the willing endurance of a pain that is<br />

not allayed-that you don’t expect to be allayed…” 11 (Voi vi rinchiudete in un gretto,<br />

illusorio fanatismo, che è soltanto un mezzo per sfuggire alla sofferenza, soffocando nel<br />

torpore le più alte facoltà del vostro carattere. La gioia e la pace non sono rassegnazione:<br />

rassegnazione è l’accettare volontariamente una pena che non si allevia, che no si spera<br />

possa essere alleviata).<br />

Nella prima parte del romanzo l’autrice traspone la sua esperienza<br />

personale: il personaggio di Maggie corrisponde all’autrice, entrambe vivono<br />

in una società angusta hanno sete di vita e di conoscenza; i personaggi di<br />

Tom e di Mr. Tulliver equivalgono all’autorità del fratello Isaac e del padre<br />

dell’autrice.<br />

10 Ibidem cit. pag. 259<br />

11 Ibidem cit. pag 289


Altre tematiche sociali<br />

Secondo Thale considerare The Mill on the Floss una sorta di<br />

“emozione rievocata in tranquillità” 12 significa sottovalutare la complessità<br />

del romanzo, che attraverso le vicende di Maggie, si propone un indagine<br />

morale, sociale e religiosa nel mondo borghese nell’Inghilterra vittoriana. E in<br />

particolare si evince il rapporto individuo-società, è come una trasposizione<br />

della tragedia dell’artista nella società vittoriana. Oltre a questo conflitto il<br />

romanzo espone il contrasto fra amore e dovere che sconvolge la coscienza di<br />

Maggie; quindi il racconto si sviluppa sia a livello individuale che sociale.<br />

Tale dicotomia si concretizza tramite i parenti paterni e materni della<br />

protagonista, i Tulliver e i Dodson. Attraverso una minuziosa descrizione dei<br />

Tulliver e dei Dodson, la Eliot esamina la società di St. Ogg’s riferendosi<br />

all’economia e alla morale. La costante ripetizione delle caratteristiche delle<br />

due famiglie rappresenta non solo due realtà sociali differenti ma anche la<br />

differenza di carattere tra Tom e Maggie. Tom viene associato ai Dodson<br />

(famiglia rispettabile, che agisce secondo raziocino e autocontrollo) mentre<br />

Maggie ai Tulliver (si trovano in una posizione meno adagiata e<br />

rappresentano l’abbandono agli impulsi naturali e quindi l’incapacità a<br />

giudicare le conseguenze provocate dalla passione); questa divisione viene<br />

marcata anche dalle caratteristiche estetiche: i Tulliver hanno una carnagione<br />

più scura rispetto alla famiglia Dodson.<br />

12 J. Thale, The Novels of George Eliot, New York and London, 1959, pag.37


C<strong>ON</strong>CLUSI<strong>ON</strong>I<br />

Nella seconda parte del libro ricorre fortemente la figura del fiume,<br />

della Floss che gradualmente diventerà il simbolo del disastro.<br />

Non sono tuttavia le acque del fiume in piena ad ucciderla ma le<br />

anguste norme della società in cui vive, il fiume rappresenta il flusso di eventi<br />

a quali non riesce ad opporsi. Maggie è una donna in una società di uomini, e<br />

la sua autenticità femminile, il suo rifiuto di piegarsi alle leggi e convenzioni<br />

maschili che le appaiono innaturali, in quella società le rendono impossibile<br />

vivere. Si tratta di una società legata all’apparenza, a un senso dell’onore che<br />

dipende non da quello che si è ma da quello che si ha. 13<br />

Non condivido quest’ultimo pensiero perché a mio avviso ci si deve<br />

soffermare sul titolo del libro settimo “Il riscatto finale” che induce a pensare<br />

che la Eliot dia a Maggie una possibilità di riscatto infatti conclude il romanzo<br />

con “In their death they were not divided” , quindi c’è quella unione, quel<br />

ritrovamento con il fratello che Maggie aveva sempre desiderato.<br />

13 W. J. Harvey, The Art of George Eliot, London, 1961, pag. 126


BILIOGRAFIA<br />

• Andrew Sanders, Storia della letteratura inglese, Mondatori<br />

Università, 2005<br />

• Carlo Pagetti/Oriana Palusci, The Shape of a Culture, Carocci, 2004<br />

• Carlo Pagetti, L’Impero di carta, La Nuova Italia Scientifica, 1994<br />

• George Eliot, Notes on George Eliot’s The Mill on the Floss, Menthuen<br />

& Coltd, 1965<br />

• J. Thale, The Novels of George Eliot, New York and London, 1959<br />

• Lettice Cooper, George Eliot, British Council, 1970<br />

• W. J. Harvey, The Art of George Eliot, London, 1961

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