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The lamb and the tiger

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Aiello Cristina<br />

Università degli Studi di Palermo<br />

Facoltà di Lettere e Filosofia<br />

Corso di Laurea Specialistica in Tecnologie e didattica delle lingue<br />

Letteratura Inglese:<br />

William Blake: “<strong>The</strong> <strong>lamb</strong>” <strong>and</strong> “<strong>The</strong> <strong>tiger</strong>”<br />

Studente<br />

Aiello Cristina<br />

Anno Accademico 2007/2008<br />

Professore<br />

Cappuzzo Marcello<br />

0


Aiello Cristina<br />

Indice<br />

Introduzione.........................................................................1<br />

Biografia e poetica di Blake W...........................................2<br />

Poesia “<strong>The</strong> Lamb”.............................................................4<br />

Commento e analisi di “<strong>The</strong> Lamb”..................................5<br />

Poesia “<strong>The</strong> Tiger”..............................................................7<br />

Commento e analisi di “<strong>The</strong> Tiger”...................................9<br />

Conclusione........................................................................11<br />

Bibliografia ........................................................................12<br />

0


Aiello Cristina<br />

Introduzione<br />

L’argomento che ho trattato è l’analisi e il confronto di due poesie dell’autore inglese William<br />

Blake.<br />

Le due poesie sono: “<strong>The</strong> <strong>lamb</strong>” contenuta nella collezione di poesie “Songs of innocence” e<br />

“<strong>The</strong> <strong>tiger</strong>” contenuta in un’altra collezione di poesie realizzata da Blake, “Songs of<br />

experience”.<br />

Le due poesie hanno significati contrapposti, in quanto in “Songs of innocence”, Blake parla<br />

dello stato d’innocenza dell’uomo vale a dire quello dei bambini, della purezza e spontaneità,<br />

mentre, in “Songs of experience” egli parla dello stato dell’uomo adulto, della vita normale<br />

adulta, in cui l’uomo non è più innocente e dove l’ordine sociale crea ineguaglianze tra gli<br />

individui.<br />

Le collezioni di Blake, “Songs of innocence” e “Songs of experience” rappresentano soltanto<br />

un frammento di tutta la sua produzione poetica, ma illustrano meglio i suoi temi più<br />

importanti e il suo stile. Le due collezioni, che Blake incise a mano, appaiono separatamente e<br />

sebbene in contrasto l’una con l’altra, intendono essere complementari.<br />

1


Aiello Cristina<br />

Biografia e poetica di Blake W.<br />

William Blake è nato a Londra nel 1757 da una famiglia di basso<br />

rango. Non ricevette nessuna educazione formale: a 10 anni fu<br />

m<strong>and</strong>ato a scuola di disegno e dopo come apprendista da un<br />

incisore. A 22 anni entrò a far parte della Royal Academy. Incidere,<br />

miniaturizzare e dipingere sarebbero rimaste le principali risorse<br />

del suo povero reddito per tutta la sua vita.<br />

Egli cominciò a scrivere poesie verso i trent’anni. Nel 1789<br />

pubblicò “Songs of innocence”. Lui incise le sue opere, più che stamparle. Nel 1794 pubblicò<br />

“Songs of innocence <strong>and</strong> experience” in un unico volume. Le vendite di questo e degli altri<br />

libri non furono un successo e Blake fu costretto ad illustrare il lavoro di altri autori. A dispetto<br />

dei suoi sentimenti contro il patronaggio fu obbligato a cercarsi un padrone e confidare sulla<br />

sua protezione e sul suo denaro almeno fino alla sua morte nel 1827.<br />

I lavori di Blake non furono del tutto apprezzati fino alla fine del diciannovesimo secolo.<br />

Adesso è accettato come un poeta importante.<br />

Secondo Blake lo stato d’innocenza e lo stato di esperienza sono due stati dell’essere umano,<br />

sono i due stati contrari dell’animo umano. Dietro questa visione duale della vita giace una<br />

parallela visione di Dio. In “Songs of innocence” l’agnello è il simbolo dell’innocenza di Dio e<br />

una dimostrazione del suo amore per le sue creature. In “Songs of experience” la tigre è un<br />

potente simbolo di energia il cui significato si estende al problema sulla natura di Dio e il<br />

valore della sua creazione.<br />

Un altro concetto importante nella poetica di Blake è quello dell’immaginazione, che lui<br />

considera: l’abilità di vedere più profondamente nella vita delle cose, un potere che egli vede<br />

come peculiare al poeta, al bambino e all’uomo nello stato d’ innocenza. Blake sostiene che<br />

non esistono due mondi, uno ordinario ed uno trascendentale ma molti modi di vedere e reagire<br />

alla realtà. L’opinione di Blake sul poeta è quella di un uomo visionario. La mente modella il<br />

modo in cui l’uomo vede il mondo esterno, così il poeta che è fornito d’ immaginazione può<br />

vedere oltre l’esteriorità della realtà. Il poeta lavora in parallelo con Dio nella creazione, il suo<br />

dovere è di mettere in guardia gli uomini contro i mali di cui essi stessi sono fonte.<br />

2


Aiello Cristina<br />

Egli si ribella alle convenzioni poetiche del diciottesimo secolo che hanno limitato la lettura<br />

della poesia ad un elite. Anche nella pittura egli rifiuta le concezioni aristocratiche dell’arte e<br />

l’ordine razionale. Blake, era inoltre, appassionatamente coinvolto nelle questioni politiche e<br />

sociali. Egli appoggiava le rivolte londinesi per l’indipendenza americana ed era<br />

particolarmente simpatizzante alla rivendicazione d’uguaglianza della rivoluzione francese. Lui<br />

guardava le guerre come il lavoro dei Re e della monarchia, come un male ingiustificato.<br />

Un altro tema importante della sua poetica è quello dell’infanzia e quindi del bambino. In<br />

“Songs of innocence” il bambino conserva l’innocenza di un neonato che è amato e protetto da<br />

Dio. In “Songs of experience” il bambino è simbolo dell’oppresso.<br />

Infine in “Songs of innocence” e in “Songs of experience” Blake usa un lessico e una sintassi<br />

semplici, introduce un numero sostanziale di ripetizioni e segue modelli regolari di accento<br />

tonico e schemi ritmici, adott<strong>and</strong>o caratteristiche che sono tipiche delle canzoni per bambini,<br />

delle ballate e dei canti biblici. La qualità visionaria della sua poesia si evidenzia dal frequente<br />

uso di personificazione e di simbolo. I suoi poemi sono ricchi d’immaginazioni che mescolano<br />

significati letterali e metaforici. L’originalità della sua poesia si trova non solo in questo ma<br />

anche in un uso più spontaneo del linguaggio che tende ad attrarre il lettore al centro del suo<br />

mondo visionario.<br />

3


Aiello Cristina<br />

Da “Songs of innocence”, 1789<br />

Little Lamb, who made <strong>the</strong>e?<br />

Dost thou know who made <strong>the</strong>e?<br />

Gave <strong>the</strong>e life, <strong>and</strong> bid <strong>the</strong>e feed<br />

By <strong>the</strong> stream <strong>and</strong> over <strong>the</strong> mead;<br />

Gave <strong>the</strong>e clothing of delight,<br />

Softest clothing, woolly, bright;<br />

Gave <strong>the</strong>e such a tender voice,<br />

Making all <strong>the</strong> vales rejoice?<br />

Little Lamb, who made <strong>the</strong>e?<br />

Dost thou know who made <strong>the</strong>e?<br />

Little Lamb, I’ll tell <strong>the</strong>e,<br />

Little Lamb, I’ll tell <strong>the</strong>e,<br />

He is called by thy name,<br />

For he calls himself a Lamb.<br />

He is meek, <strong>and</strong> he is mild;<br />

He became a little child.<br />

I, a child, <strong>and</strong> thou a <strong>lamb</strong>.<br />

We are called by his name.<br />

Little Lamb, God bless <strong>the</strong>e!<br />

Little Lamb, God bless <strong>the</strong>e!<br />

Poesia:“<strong>The</strong> Lamb”<br />

4


Aiello Cristina<br />

Agnellino, chi ti ha fatto?<br />

Lo sai chi ti ha fatto?<br />

Chi ti ha dato la vita e ti ha insegnato a nutrirti<br />

Lungo il ruscello e sul prato;<br />

ti ha dato il vestiario della gioia<br />

il più soffice vestiario lanoso brillante<br />

ti ha dato una voce così tenera<br />

Che fa gioire tutte le valli?<br />

Agnellino chi ti ha fatto?<br />

Tu lo sai chi ti ha fatto?<br />

Agnellino, io te lo dirò<br />

Agnellino, io te lo dirò<br />

Lui è chiamato con il tuo nome<br />

Perché lui si chiama agnello<br />

Egli è mite e buono<br />

Lui è divenuto un bambino<br />

Io, un bambino, e tu un agnello<br />

Noi siamo chiamati con il suo nome<br />

Agnellino, Dio ti benedica!<br />

Agnellino, Dio ti benedica!<br />

“<strong>The</strong> Lamb”: Parafrasi<br />

5


Aiello Cristina<br />

Commento e analisi di “<strong>The</strong> Lamb”<br />

“<strong>The</strong> Lamb” è una poesia di William Blake appartenente alla collezione di poesie “Songs of<br />

innocence”. Per Blake lo stato d’innocenza sembra applicarsi esteriormente alla condizione<br />

dell’uomo nel giardino dell’eden prima del peccato, mentre internamente e psicologicamente è<br />

la condizione del bambino che non ha ancora l’esperienza del male sia della società sia<br />

dell’individuo. Lo stato interiore dell’innocenza è esteriorizzato da Blake in un mondo di<br />

immagini quali l’agnello e il bambino. Nell’innocenza il tradizionale ordine della società è<br />

basato sui sentimenti, l’amore e la generosità. L’innocenza è un ideale da essere perseguito in<br />

un mondo corrotto e cattivo.<br />

I temi della poesia sono: la creazione di Dio e l’identificazione di Dio. La poesia è divisa in<br />

due strofe che sono correlate tra loro perchè nella prima strofa il poeta fa dom<strong>and</strong>e, mentre<br />

nella seconda dà delle risposte. Il poeta parla direttamente con l’animale.<br />

La prima strofa si apre con due dom<strong>and</strong>e che il poeta ripete poi nei versi 9 e 10: “Little Lamb,<br />

who made <strong>the</strong>e?”, “Dost thou know who made <strong>the</strong>e?”. Attraverso l’uso di dom<strong>and</strong>e, il poeta<br />

presenta varie azioni coinvolte nella creazione. Egli chiede all’agnello se sa chi gli ha dato la<br />

vita, chi lo ha messo in un ambiente naturale sicuro come il ruscello e il prato, chi gli ha<br />

insegnato a nutrirsi, chi ha provveduto a dargli un manto così lanoso e soffice e una voce così<br />

tenera. Tutti questi elementi positivi danno l’idea di un Dio generoso, dolce e amorevole con le proprie<br />

creature.<br />

L’agnello è descritto quindi, come l’animale dell’innocenza, esso potrebbe indicare sia<br />

l’animale in sé, che il simbolo che rappresenta. L’agnello è il simbolo dell’innocenza, del<br />

sacrificio di Dio e quindi dell’amore che ha verso le sue creature.<br />

L’identità del creatore è data dal poeta nella seconda strofa attraverso un parallelismo: Il<br />

creatore è un Dio buono e mite che è chiamato agnello e diventò un bambino. Il creatore<br />

secondo la bibbia, dalla quale Blake prendeva spesso spunto, è ovviamente Gesù Cristo il cui<br />

sacrificio viene simbolicamente rappresentato dall’agnello.<br />

Nei versi successivi il poeta stabilisce un’altro ordine di identificazione, nel verso 17, Blake si<br />

focalizza su se stesso, dice di essere anche lui un bambino, innocente e puro come l’agnello.<br />

Perché secondo Blake i bambini sono innocenti e spontanei e hanno il dono<br />

6


Aiello Cristina<br />

dell’immaginazione, il potere creativo divino, che appartiene anche al poeta, mentre gli adulti<br />

lo hanno perso a causa del male della società.<br />

Inoltre, nel verso 18 presenta un’altra identificazione tra se stesso, l’agnello e il creatore. La<br />

possibile interpretazione può essere che qu<strong>and</strong>o il poeta o l’artista creano, il loro lavoro è<br />

paragonato a quello di Dio nell’atto della creazione.<br />

Lo schema della rima è AA-BB-CC-DD EE (couplets). Troviamo un’anafora nei versi 11-12 e<br />

19-20. Il poeta usa un lessico ed una sintassi semplici. Inoltre usa un linguaggio sensoriale<br />

(tipico dello stato infantile) perché: gli aggettivi “softest” e “wooly” indicano il tatto,<br />

l’aggettivo “bright” indica la vista e la frase “a tender voice” indica l’udito. Infine usa la<br />

ripetizione di “<strong>the</strong>e” e di “gave”, le due parole assieme indicano la generosità e la bontà di Dio.<br />

Il linguaggio è semplice e abbastanza facile da comprendere. Le parole sono dolci e<br />

appartengono al linguaggio parlato. Ci sono molte ripetizioni e frasi brevi che simulano il<br />

modo di parlare dei bambini.<br />

7


Aiello Cristina<br />

Da “Songs of experience”, 1794<br />

Tyger! Tyger! burning bright<br />

In <strong>the</strong> forests of <strong>the</strong> night,<br />

What immortal h<strong>and</strong> or eye,<br />

Could frame thy fearful symmetry?<br />

In what distant deeps or skies.<br />

Burnt <strong>the</strong> fire of thine eyes?<br />

On what wings dare he aspire<br />

What <strong>the</strong> h<strong>and</strong>, dare seize <strong>the</strong> fire?<br />

And what shoulder, <strong>and</strong> what art,<br />

Could twist <strong>the</strong> sinews of thy heart?<br />

And when thy heart began to beat,<br />

What dread h<strong>and</strong>? <strong>and</strong> what dread feet?<br />

What <strong>the</strong> hammer? what <strong>the</strong> chain?<br />

In what furnace was thy brain?<br />

What <strong>the</strong> anvil? What dread grasp?<br />

Dare its deadly terrors clasp?<br />

When <strong>the</strong> stars threw down <strong>the</strong>ir spears<br />

And water'd heaven with <strong>the</strong>ir tears,<br />

Did he smile his work to see?<br />

Did he who made <strong>the</strong> Lamb make <strong>the</strong>e?<br />

Tyger! Tyger !burning bright,<br />

In <strong>the</strong> forests of <strong>the</strong> night,<br />

What immortal h<strong>and</strong> or eye,<br />

Dare frame thy fearful symmetry?<br />

Poesia: “<strong>The</strong> Tiger”<br />

8


Aiello Cristina<br />

“<strong>The</strong> Tiger”: Parafrasi<br />

Tigre! Tigre! Che bruci splendente di luce<br />

Nelle foreste della notte<br />

Quale mano o occhio immortale<br />

Fu capace di formare la tua terribile simmetria?<br />

In quali abissi o altezze remote<br />

Bruciò il fuoco dei tuoi occhi?<br />

Su quali ali egli osò salire<br />

Quale mano osò afferrare il fuoco?<br />

E quale spalla, e quale arto<br />

Potè piegare i muscoli del tuo cuore?<br />

E qu<strong>and</strong>o il tuo cuore cominciò a battere<br />

Quale terribile mano e quale terribile piede?<br />

Quale il martello? Quale la catena?<br />

In quale fornace era il tuo cervello?<br />

Quale l’incudine? Quale presa terrificante<br />

Osò stringere i suoi terrori mortali?<br />

Qu<strong>and</strong>o le stelle scagliarono le loro lance<br />

E inondarono il cielo con le loro lacrime<br />

Lui sorrise nel vedere il suo capolavoro?<br />

Colui che ha fatto l’agnellino ha fatto anche te?<br />

Tigre! Tigre! Che bruci splendente di luce<br />

Nelle foreste della notte<br />

Quale mano o occhio immortali<br />

Fu capace di formare la tua terribile simmetria?<br />

9


Aiello Cristina<br />

Commento e analisi di “<strong>The</strong> Tiger”<br />

“<strong>The</strong> Tiger” è una delle poesie di Blake della collezione “Songs of experience”, pubblicata nel<br />

1794.<br />

Lo stato dell’esperienza è il mondo di vita normale e adulta, qu<strong>and</strong>o l’uomo perde la sua<br />

innocenza e la capacità di spontaneità, amore e generosità e diventa egoista, a causa<br />

dell’ordine sociale che produce disuguaglianza tra gli individui e lo sfruttamento di un essere<br />

umano da parte di un altro. E’ uno stato di vita in cui i simboli esterni sono suoni e visioni<br />

dell’angoscia.<br />

Anche qui il tema è la creazione e l’identificazione di Dio, ma in modo contrapposto a “<strong>The</strong><br />

Lamb”. La poesia “<strong>The</strong> Tiger” è considerata la compagna della poesia “<strong>The</strong> Lamb”, perché<br />

entrambe parlano dell’atto della creazione e di Dio, ma in modo differente. In “<strong>The</strong> Lamb” il<br />

poeta fa delle dom<strong>and</strong>e e dà delle risposte, mentre in “<strong>The</strong> Tiger” ci sono solo dom<strong>and</strong>e, inoltre<br />

in “<strong>The</strong> Lamb” l’atto della creazione è presentata come un atto spirituale, mentre in “<strong>The</strong><br />

Tiger” come un atto materiale. “<strong>The</strong> Tiger” ha simbolismi e immagini più complessi dell’altra<br />

poesia ed inoltre è meno ripetitiva.<br />

La tigre rappresenta un potente simbolo di energia il cui significato si estende alla natura di dio<br />

e al valore della sua creazione.<br />

Nel secondo verso, le “forest of <strong>the</strong> night”, cioè, le foreste della notte rappresentano il male<br />

della società causata dalle oppressioni delle istituzioni, dal potere politico e anche dal potere<br />

della chiesa che privavano l’uomo della sua libertà, quindi la tigre appare violenta e arrabbiata<br />

perché è l’unico modo per sconfiggere la società.<br />

Nella prima strofa c’è una particolare dualità espressa dalle connotazioni: “burning bright”<br />

messa in evidenza dall’ allitterazione della B e“fearful simmetry” messa in evidenza dallo<br />

schema irregolare della rima; infatti “burning” e “fearful” sono connotazioni negative e<br />

“bright” e “simmetry” sono positive, la luce potrebbe rappresentare “la ragione, l’intelligenza”<br />

che supera l’ignoranza e il male rappresentati dalle “forest of <strong>the</strong> night”, la simmetria<br />

rappresenta l’ideale della bellezza classica, della perfezione.<br />

Il termine “Fire” che troviamo due volte, non ha una connotazione negativa, ma positiva,<br />

perchè sta per energia e vitalità. Consider<strong>and</strong>o tutti questi elementi contraddittori la tigre<br />

10


Aiello Cristina<br />

diventa un simbolo che concentra in se stessa due contrari. Essa è al tempo stesso una creatura<br />

violenta e terrificante, ma anche bella, armoniosa, intelligente e vitale.<br />

Nei versi 7, 8 e 13 il poeta comincia a descrivere l’audacia del creatore attraverso le parole:<br />

“wings”, “fire” e “hammer” che evocano il mito di Icaro, Prometeo e Thor. Icaro infatti fù<br />

l’uomo che secondo la leggenda provò a volare sfid<strong>and</strong>o le leggi della natura. Prometeo voleva<br />

impossessarsi del fuoco degli Dei e portarlo agli uomini. Infine Thor era un Dio che possedeva<br />

un martello che diventava più gr<strong>and</strong>e o più piccolo in base ai propri nemici.<br />

Blake ci presenta un Dio così audace perché ha avuto il coraggio di creare la tigre che è una<br />

creatura malvagia, e quindi ha creato il male. Il problema principale di tutta la poesia infatti, è<br />

quello di capire chi ha creato il male, se è lo stesso creatore dell’agnello.<br />

Nella quinta strofa c’è il tema principale della poesia, cioè quello della creazione, ma<br />

presentato in modo diverso rispetto alla poesia “<strong>The</strong> <strong>lamb</strong>”; il verso17 ” When <strong>the</strong> stars threw<br />

down <strong>the</strong>ir spears” si riferisce ad un’immagine della bibbia, e cioè qu<strong>and</strong>o gli angeli si<br />

ribellarono a Dio, mentre il verso 18, si riferisce alle lacrime per il fallimento della creazione<br />

visto che Dio ha creato anche il male.<br />

Nei versi 19 e 20 il poeta si chiede se il creatore sorrisè qu<strong>and</strong>o creò il male, e se chi ha creato<br />

l’agnellino sia lo stesso Dio che ha creato la tigre, ma a questa dom<strong>and</strong>a non viene data una<br />

risposta.<br />

La poesia è formata da sei quartine con un ritmo molto veloce e ritmato. Lo schema della rima<br />

è AA BB CC (tranne due rime imperfette nei versi 3-4 e 23-24). Le parole sono brevi e c’è un<br />

largo uso di allitterazioni, ripetizioni e assonanze che danno alla poesia il suo peculiare ritmo<br />

battente.<br />

11


Aiello Cristina<br />

Conclusione<br />

È importante notare come Blake si rivolga all'idea piuttosto che alle cose, alla Tigre piuttosto<br />

che alle tigri, all'Agnello piuttosto che agli agnelli; la figura, cioè la trasposizione dell'idea<br />

nell'immaginazione, viene esagerata, distorta, esasperata per far risaltare l'idea; l'effetto viene<br />

ottenuto mediante un linguaggio di simboli e significati.<br />

In questo caso, la questione filosofica sul creatore assume un significato ambiguo: può trattarsi<br />

d'una semplice dom<strong>and</strong>a, di un dubbio di natura teologica, oppure di un'accusa al creatore, per<br />

aver tollerato che il male convivesse con il bene, forse d'aver addirittura voluto che essi<br />

convivessero.<br />

La chiave di interpretazione delle poesie è il principio di Blake secondo cui gli stati opposti<br />

dell’innocenza e dell’esperienza, potremmo anche dire del bene e del male, sono<br />

complementari tra loro, quello che perciò bisogna sottolineare è che la Tigre di Blake non è la<br />

negazione dell’agnello ma ne è la parte complementare. Lo stato di innocenza e quello<br />

dell’esperienza sono due stati complementari dell’anima umana.<br />

12


Aiello Cristina<br />

Bibliografia<br />

B. De Luca - U. Grillo - P. Pace – S. Ranzoli<br />

1998 Views of Literature, Torino, Loescher<br />

Morton D. Paley<br />

1969 Twentieth century interpretations of Songs of Innocence <strong>and</strong> of Experience,<br />

Spectrum books<br />

Geoffrey Keynes<br />

1966 Blake: complete writings<br />

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