COMUNE DI ADRARA SAN ROCCO SP San Fermo-Plasse- Bosco ...
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L’abbattimento dovrà essere preceduto da una preventiva sistemazione e predisposizione dei luoghi di caduta<br />
al fine di inibire danni alla vegetazione presente da salvaguardare e tutelare. A tal fine, se del caso, andranno<br />
predisposti idonei apprestamenti finalizzati anche a favorire il successivo esbosco del materiale caduto al<br />
taglio.<br />
L’intervento trattandosi di ambiti forestali verrà effettuato senza l’ausilio di piattaforme aeree e con<br />
l’impiego di normale attrezzatura forestale (motoseghe, argani, ecc,).<br />
Tutto il materiale caduto al taglio, comprensivi di cimali e ramaglie di qualunque dimensione, andrà<br />
depezzato e trasportato al conferimento in siti idonei per lo smaltimento.<br />
20 - Rimonda e potatura di alberi<br />
Gli interventi attengono alla potatura di contenimento e alla riformazione delle chiome, secondo la forma<br />
campione stabilita dalla D.L.; di esemplari arborei di latifoglie decidui a chioma espansa che vegetano in<br />
parchi, giardini in spazi aperti agro-forestali.<br />
Andranno rimosse oltre alle parti verdi (branche di qualunque dimensione) malformate o sbilanciate tutte le<br />
parti morte e seccaginose presenti, provvedendo ad un completo rinettamento del soggetto.<br />
Tutto il materiale caduto al taglio, comprensivo di cimali e ramaglie di qualunque dimensione, andrà<br />
depezzato e trasportato al conferimento in siti idonei per lo smaltimento.<br />
21 Nuovo impianto di essenze arboree forestali – Rimboschimento con piante in fitocella<br />
L’intervento prevede l’impianto di soggetti di latifoglie sani, ben conformati, forniti in fitocella di 2 anni di<br />
trapianto (T2). Compresa l'apertura della buca di impianto di dimensioni non inferiori a cm 40x40x40, la<br />
stesura di 10 kg di terriccio addizzionato con concime organico-minerale, il reinterro, la possa di tubo<br />
Sehelter ad alta densità fotodegradabile di 100 cm di altezza di non meno di 12 cm di diametro, la posa di<br />
palo tutore in legno cilindrato e impregnato, la prima bagnatura.<br />
L’impianto potrà essere realizzato su ambiti disgiunti, per superfici di diversa dimensione e con sesto di<br />
impianto anche irregolare e variabile per dare popolamenti di diversa densità con impiego delle specie<br />
indicate negli elaborati di progetto e secondo le composizioni percentuali indicate. In particolare i soggetti<br />
non dovranno presentare lesioni di alcun tipo o origine in alcuna e dovranno presentarsi armonicamente<br />
equilibrati nel rispetto delle caratteristiche della specie, della varietà e della coultivar, oltre che della vigoria<br />
del singolo soggetto.<br />
La protezione la stabilità e la verticalità di ogni sogetto saranno garantite dalla posa di un tubo Sehelter di<br />
idonea dimensione longitudinale e trasversale che verrà ancorato al suolo attraverso la posa di un palo tutore<br />
a cui verrà fissato con opportune legature. La D.L. potrà rifiutare forniture che, benché rispondenti ai<br />
requisiti di specie, di varietà e di dimensione, siano allestite in contenitori di dimensioni contenute o formate<br />
da terra che per tessitura, struttura, presenza di crepe o altro, faccia dubitare circa i corretti dimensionamento<br />
e sviluppo dell'apparato radicale. I soggetti verranno messi a dimora in buche che dovranno essere aperte<br />
successivamente alla loro individuazione sul terreno e all'ottenimento dell'approvazione da parte della D.L..<br />
Lo scavo delle buche dovrà essere effettuato in modo da recuperare, per essere utilizzato per il riempimento,<br />
l'eventuale strato di terreno vegetale di superficie qualora ritenuto idoneo dalla D.L.. Questo dovrà essere<br />
tenuto separato dal terreno profondo e accumulato a parte. L'apertura delle buche deve precedere l'impianto<br />
di un congruo lasso di tempo così da consentire la correzione di eventuali difetti del suolo che venissero<br />
rilevati a insindacabile giudizio della D.L..<br />
L'eventuale materiale di supero o ritenuto non idoneo dovrà essere allontanato dal cantiere a cura e spese<br />
dell'impresa o ricollocato, a giudizio della D.L., a correggere depressioni in cantiere. Nella preparazione<br />
delle buche, l'impresa dovrà assicurarsi che nella zona di radicamento non vi siano ristagni d'acqua o<br />
eccessiva umidità e, in caso contrario, provvedere con idonei apprestamenti di drenaggio ad allontanare le<br />
acque in eccesso. Tali eventuali oneri restano a carico dell'impresa. Attenzioni particolari dovranno essere<br />
poste nel verificare che i siti di radicamento non interferiscano con eventuali canalizzazioni profonde. A tal<br />
fine l'impresa dovrà farsi carico dell'apertura di nuove buche e del ripristino delle non idonee, il tutto<br />
rispettando il sesto di impianto definito. Qualora il sito di impianto precedentemente aperto non offra, per<br />
quantità e qualità, sufficiente terreno per il reimpianto che dia le necessarie garanzie all'attecchimento del<br />
materiale verde da impiantare,la Ditta, a insindacabile giudizio della D.L., dovrà provvedere alla fornitura di<br />
terra vegetale sufficiente per la realizzazione dei lavori. Prima dell'impiego la terra dovrà essere ben<br />
sminuzzata e nel riempimento del sito di impianto si dovrà curare che venga ben costipata intorno agli<br />
apparati radicali senza lasciare vuoti. e dovrà essere disposta, unitamente a 10 kg di terriccio addizionato con<br />
concime organico minerale per ciascun soggetto, in modo da formare conche o cordoli funzionali al<br />
trattenimento dell'acqua di pioggia o di irrigazione. Qualora il substrato in cui sono state aperte le buche e le<br />
trincee presenti limitazioni tali, in ordine alle sue capacità trofiche o idriche, da far ritenere necessario<br />
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