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Missione 1 capitolo 4

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Finalmente era arrivato in plancia tattica.<br />

Eccoci qui. Pronti per passare un'altra giornata all'inferno. pensò.<br />

PLANCIA TATTICA<br />

Erano tutti indaffarati, chi a riportare la nave nel suo pieno assetto chi a preparare nuove difese o<br />

nuovi schemi, il timoniere stava ancora cercando di capire se qualcosa avrebbe potuto andare storto<br />

nella sua manovra anche senza essere colpiti da quella bordata e l'ufficiale scientifico era intendo in<br />

mille operazioni nella sua console quando entrarono il capitano ed il primo ufficiale: una faccia<br />

felice ed una faccia seria.<br />

Aragor entrò nella plancia tattica con la sua calma flemmatica. L'onore alle armi per il caduto era<br />

stato breve e molto stringato persino per Aragor... ma la situazione attuale non richiedeva altro<br />

pensava. Nella plancia tutti erano al lavoro, per trovare una soluzione alla situazione critica.<br />

Entrando, il Numero Uno notò l'espressione sorridente di Rostand al suo fianco, ma avendo avuto<br />

già modo di lavorare con capitani umani, non fece troppa fatica a capirne il motivo. Sapeva già che<br />

gli umani, più di tutte le altre razze, capivano l'importanza delle emozioni (se queste non venivano<br />

represse come la logica dettava...), ed in momenti come questi, ancor più che la calma sicurezza che<br />

un vulcaniano normalmente esprimeva in tutte le sue cose, gli umani e le altre specie emotive<br />

preferivano ad essa un espressione sicura e sorridente per quanto falsa potesse essere.<br />

Aragor non aveva alcun dubbio che anche il loro capitano era molto preoccupato... ma in quanto<br />

capitano non doveva e non poteva mostrarlo.<br />

Aveva solo una cosa da fare: infondere sicurezza nel suo equipaggio, e lo stava facendo<br />

maledettamente bene. Tanto, che le espressioni contrite di tutti si riappacificarono un poco<br />

incrociando lo sguardo di Rostand che si rivolse al timoniere: "Mi sembra che quindici minuti siano<br />

passati Masamune, qual è la situazione dei motori?"<br />

"Ancora critica signore... sono stati gravemente danneggiati. Credo che avrò bisogno di ancora dieci<br />

minuti, capitano" lo sguardo di Masamune lasciò capire a tutti che più velocemente di così non<br />

poteva fare... i danni erano davvero ingenti<br />

"Credo dovremmo concentrarci molto di più sui motori e lasciare perdere per adesso tutto il resto....<br />

sistemi difensivi e via dicendo." Intervenne Aragor "Se dovessimo essere intercettati dai Romulani,<br />

dubito che saremmo attaccati... è più probabile che decidano di abbordarci o forse di tenerci sotto<br />

stretto controllo... anzi, a dir la verità trovo assai strano che ancora non sia arrivato nessuno... "<br />

AVAMPOSTO ROMULANO<br />

"Ha.. ha..ha ... stai scherzando Trau'Pal... davvero ti ha detto così?!" chiese il giovane Romulano in<br />

direzione del più anziano.<br />

"Si... è da non credersi, vero Tu'rAl?!" rispose Trau'Pal ridendo anche lui.<br />

"Già." Tu'rAl non poteva trattenersi dal ridere ancora.<br />

I due soldati romulani si trovavano su di un avamposto di frontiera nella zona a confine con la<br />

federazione. Al momento prestavano servizio ai monitor che controllavano il settore di loro<br />

competenza.<br />

Circa 45 minuti prima avevano identificato un blip sulle loro console, ma Trau'Pal, il più anziano<br />

anche in grado, aveva detto loro di non preoccuparsi eccessivamente. Lui non credeva possibile che<br />

una nave federale avrebbe mai avuto il coraggio di entrare nello spazio Romulano così<br />

impudentemente... dunque quella era solo una cometa o qualcosa del genere.<br />

Tuttavia durante tutto quel tempo il blip era rimasto fermo senza muoversi.<br />

Tu'rAl controllò nuovamente il monitor: "Trau'Pal... la cometa è sempre ferma lì... non è un po<br />

strano?! Forse sarebbe meglio controllare...?"<br />

L'anziano Romulano guardò l'ora " Tra 20 minuti finisce il nostro turno...lo faremo negli ultimi<br />

dieci minuti, per evitare seccature! Ma vedrai che è come dico io... " sorrise pensando alle<br />

precedenti battute.

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