COMUNE DI RUBANO SEDUTA DEL 13 APRILE 2010 La seduta ...

il tempo per dare un po’ di forza a questo mercato. È vero, se le persone sanno che
arriva il mercato sotto casa ci vanno, perciò dobbiamo fare in modo che questo
mercato si rafforzi, che tutti i cittadini possano conoscerlo, tanto è che le
associazioni di categoria inizieranno, penso il 21 di aprile, alcune iniziative in
piazza facendo pubblicità per fare conoscere alle persone l’esistenza del mercato.
Stiamo lavorando proprio per rafforzare la conoscenza del mercato. Sulla
possibilità di istituire anche altri mercati, in piazza Martin Luther King ed altrove,
l’Amministrazione ci sta lavorando. Nessuno col tempo può escludere che questo
possa avvenire.
In merito ai dati ritenuti insufficienti, c’è anche la privacy, pertanto il gestore ha
fornito solo i numeri riguardo alle presenze, che ritengo comunque siano
abbastanza buone. Per i piccoli coltivatori che si associano, coloro i quali
chiedono di essere presenti al mercato, questi devono presentare una richiesta al
gestore e una copia anche al Comune, che viene analizzata dal gestore. In questo
momento sono presenti 20–22 agricoltori, e mi sembra che con un po’ di tempo in
più si possa riuscire a rafforzare questo mercato, che, da quello che i cittadini ci
dicono, funziona, ed è desiderato.
Consigliere Donegà Stefania
Solo alcune battute in risposta e in aggiunta a quanto già precisato dall’assessore
Gazzetta. Per quanto riguarda il discorso del test di sei mesi, ritenuto di prova,
concordo con il consigliere Pedron che la cosa migliore sarebbe testare quali siano
i luoghi migliori che diano un maggiore risultato, ampliando la scelta anche ad
altre zone, come qualche giardino pubblico se ci fosse. Ci possono essere tante
zone carine da utilizzare. Ma c’è una valutazione da fare dei costi e benefici: per
attivare un mercato serve la presenza di un allacciamento elettrico, una zona
adatta per parcheggiare i camion, per il parcheggio degli utenti, che sia accessibile
alla gente che ci deve partecipare, e spazi adatti per esporre i propri prodotti. I
costi ci sono, bisogna vedere se la cosa ha effettivamente un ritorno in termini di
maggiore affluenza di pubblico, e se è maggiore tanto da compensare le maggiori
spese dovute solo ai test.
Faccio un esempio molto concreto: se apro un negozio in piazza Martin Luther
King e dopo sei mesi o un anno decido che forse l’utenza che arriva non è
sufficiente per ciò che mi proponevo, cosa faccio, cambio il luogo della mia
attività? No, la scelta l’ho già fatta e me ne assumo la responsabilità. Non
significa che questa sia stata la scelta ottimale, ma il confronto lo si deve fare
valutando ciò che il gestore, così come le altre attività agricole, ci dice in merito
allo standard degli altri mercati di zona, e mi sembra che Rubano sia
assolutamente in linea con gli altri mercati della stessa qualità.
Per quanto riguarda il discorso del consigliere Gottardo riguardo al mercato di
Padova, fatto in piazza De Gasperi piuttosto che in una zona centrale, mi pare un
po’ difficile riuscire a fare il confronto con Rubano, che è un paese che ruota
attorno ad una strada, quella regionale, piuttosto che Padova, che è una città con
piazze, dove la gente può camminare tranquillamente.
Per quanto riguarda il discorso dei chilometri, di chi arriva da Enego e da
Montagnana, riporto quanto definito dal Regolamento: gli imprenditori agricoli
interessati a vendere i propri prodotti all’interno del nostro mercato sono della
provincia di Padova e Vicenza, quindi Montagnana mi risulta Padova, e Vicenza
con Enego. A questo si aggiunge che nel rispetto della cosiddetta vendita dei
prodotti a chilometri zero, all’interno di tali province viene data priorità alle
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