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COMUNE DI RUBANO SEDUTA DEL 13 APRILE 2010 La seduta ...

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dall’Autorità d’Ambito ATO ad altro soggetto pubblico, nel rispetto dei principi<br />

di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.<br />

Evidenziato infine che è in fase di revisione il Testo Unico sull’Ambiente, dovrà<br />

essere rivista la distribuzione delle funzioni di regolazione tra i vari livelli<br />

nazionale, regionale e locale.<br />

Tutto ciò premesso il Popolo delle Libertà di Rubano dichiara il proprio voto<br />

contrario all’ordine del giorno proposto in quanto si ritiene falsa la tesi sostenuta<br />

in tutti i punti dell’ordine del giorno, che l’acqua diventerebbe privata, quando è<br />

vero esattamente il contrario, essendo saldamente nelle mani pubbliche la<br />

proprietà del patrimonio, del ciclo idrico integrato ed il controllo delle gestioni.<br />

Pertanto il voto contrario è dato per le seguenti motivazioni.<br />

<strong>La</strong> normativa attuale conferma: la proprietà dei beni costituenti il ciclo idrico<br />

integrato rimane in carico esclusivo al pubblico, acquedotti, fognature, etc.; il<br />

controllo delle gestioni pubbliche e private del ciclo idrico integrato rimane in<br />

capo al pubblico, che rappresenta il regolatore, funzione attualmente svolta dalle<br />

ATO; entro il corrente anno le funzioni delle ATO saranno trasferite con legge<br />

regionale ad altro soggetto pubblico. <strong>La</strong> forma di gestione senza gara chiamata “in<br />

house” prevista dalla normativa attuale ed in Veneto presente nella maggioranza<br />

delle gestioni, con la legge numero 166/2009 potrà continuare nella forma attuale<br />

con l’ingresso di capitale privato, che potrà essere in percentuale di minoranza.<br />

Ciò non potrà che migliorare l’efficienza delle gestioni a vantaggio del cittadino<br />

utente riducendo i costi del servizio.<br />

Da quanto sopra si chiede che, essendo evidente la strumentalizzazione politica<br />

che viene fatta dall’attuale maggioranza, sia data la massima pubblicità alla<br />

presente dichiarazione di voto, chiedendo che la stessa sia trasmessa agli indirizzi,<br />

dalla maggioranza rimessi in ordine, come detto dalla consigliera Gottardo, dalla<br />

maggioranza all’ultimo punto della proposta di ordine del giorno.<br />

Sarà comunque cura del nostro gruppo politico attivarci presso la Regione per<br />

chiedere che la legge regionale in itinere, che dovrà riallocare le funzioni<br />

attualmente in capo alle ATO, in fase di soppressione, sia particolarmente attenta<br />

a rafforzare il controllo in capo al regolatore pubblico, unica vera garanzia per il<br />

cittadino utente.<br />

Consigliere Pedron Nicola<br />

Anch’io in Prima Commissione avevo espresso un parere, e ritengo ancora che<br />

l’acqua non abbia un colore politico, ma approfondendo l’argomento mi sono reso<br />

conto che la legge non è proprio come è stata presentata, il decreto legge, e la<br />

delibera non è ciò che il decreto dice. Provo a spiegare meglio.<br />

Questa sera affrontiamo un tema molto delicato: è possibile privatizzare l’acqua?<br />

Anzi, possiamo accettare che qualcuno abbia deciso di privatizzare l’acqua? Cosa<br />

c’è di peggio di toglierci un bene primario come l’acqua per cederlo a dei privati.<br />

L’acqua è un bene primario, serve a dissetarsi, non c’è vita senza acqua, non c’è<br />

futuro senza l’elemento fondamentale della vita sul nostro pianeta. Vi ricordate le<br />

Dune? In quel luogo è evidente cosa vuol dire vivere senza acqua.<br />

Però non esageriamo, non è un film e non stiamo parlando del problema, questo sì<br />

realissimo, della desertificazione anche in Italia, e se non erro intervenire sugli<br />

acquedotti italiani comporta una spesa di qualche decina di miliardi di euro.<br />

Stiamo affrontando con una consueta, vorrei dire endemica, demagogia una<br />

fondamentale questione di politica industriale dell’Italia del terzo millennio: le<br />

liberalizzazioni di monopoli pubblici. Stiamo in particolare esaminando una<br />

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