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1 INDICE - Philip P. Willan

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concentrazione di detta sostanza, così elevata da causare una perdita di<br />

coscienza, l’avrebbe molto probabilmente rilevata.<br />

La prof. Lopez ha precisato però che soltanto una ricerca sui polmoni e sul<br />

sangue polmonare avrebbe potuto dare risposte sicure e che comunque<br />

l’accertamento avrebbe dovuto riguardare non soltanto il cloroformio, ma<br />

anche altre sostanze volatili, come ad esempio l’etere etilico.<br />

D’altra parte, in risposta alle specifiche domande che gli sono state rivolte, lo<br />

stesso dr. Wilson non è stato in grado di esprimersi in termini di certezza.<br />

Sulla base dei dati acquisiti, quindi, non può affatto escludersi che Calvi,<br />

prima di essere impiccato, sia stato ridotto in stato di incoscienza, con<br />

l’utilizzazione di sostanze idonee a tal fine. E non può ragionevolmente<br />

sostenersi che tale utilizzazione avrebbe necessariamente causato segni di<br />

compressione sulle labbra, poiché l’anestetico può essere stato avvicinato in<br />

modo non violento alle vie respiratorie, previa immobilizzazione del Calvi da<br />

parte di più persone.<br />

L’impiego di più persone nell’esecuzione dell’azione omicidiaria vale a<br />

spiegare il superamento di tutte le difficoltà insite nel compimento delle varie<br />

operazioni che si sono rese necessarie per trasportare Calvi (verosimilmente<br />

con un’imbarcazione) sotto l’impalcatura e per issarlo sulla stessa; e vale,<br />

altresì, a rendere plausibile una immobilizzazione completa, senza alcuna<br />

possibilità di difesa e resistenza da parte della vittima (donde l’assenza dei<br />

relativi segni) e indipendentemente da una procurata perdita di coscienza.<br />

I difensori hanno poi fatto presente che dalle deposizioni dei poliziotti inglesi<br />

è emerso che, per consentirne l’identificazione, vennero prese le impronte<br />

digitali del cadavere e che, invece, in sede di perizia, è risultato che sulle dita e<br />

sugli spazi subungeuali di Calvi non vi erano tracce di inchiostro. Ciò<br />

dimostrerebbe l’inattendibilità degli esiti degli accertamenti eseguiti, a distanza<br />

di tanti anni (dopo ripetute manipolazioni e lavaggi), in ordine alla presenza di<br />

vernice o di ruggine sulle mani.<br />

A questo riguardo deve però replicarsi che, come ha precisato il prof.<br />

Capasso, oggetto di perizia sono stati lembi di cute tratti non dai polpastrelli<br />

(dove si sarebbero potute trovate le tracce dell’inchiostro usato per il<br />

rilevamento delle impronte digitali), ma dai palmi delle mani; e deve anche<br />

osservarsi che un rilevamento di impronte non comporta necessariamente<br />

l’imbrattamento degli spazi sbungueali.<br />

Secondo i difensori, inoltre, non è credibile che Calvi sia stato trasportato<br />

con un natante sino all’impalcatura, dato che quella parte del Tamigi veniva<br />

pattugliata da una lancia della Polizia fluviale e c’era quindi la concreta<br />

possibilità di essere colti sul fatto; le varie operazioni potevano, del resto,<br />

essere osservate anche da persone che si fossero trovate a passare sulla<br />

strada sovrastante; gli assassini avrebbero quindi corso inutili rischi, che<br />

avrebbero potuto evitare eseguendo il delitto in altro posto più sicuro.<br />

A questo proposito deve osservarsi che, secondo quanto riferito dal teste<br />

John Johnston (il poliziotto che, verso le 7,48 del 18 giugno, a seguito di<br />

chiamata, accorse sul luogo del rinvenimento del cadavere, a bordo di un<br />

natante della Polizia fluviale), quella notte la lancia della Polizia può essere<br />

passata tre volte tra le 23 e l’1,30 e una sola volta tra le ore 1,30 e le 6 (che è<br />

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