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Presso il Chelsea Hotel, nel pomeriggio del 18, Carboni venne raggiunto dai<br />
coniugi Morris e poco dopo venne a sapere da Hilde Kleinszig che Vittor si era<br />
fatto vivo per telefono, senza però lasciare alcun recapito.<br />
Rincuorato da questa notizia, pensò che non fosse successo nulla di grave e<br />
diede ai Morris l’incarico di cambiare, da dollari in sterline, una somma di<br />
denaro che doveva servire per pagare la cauzione per un nuovo appartamento<br />
(del quale un’agenzia immobiliare aveva nel frattempo comunicato la<br />
disponibilità).<br />
Dopo che i Morris se ne erano andati, Carboni venne però a sapere (dallo<br />
stesso Vittor o forse da Hilde Kleinszig) che Vittor si era allontanato da Londra,<br />
in quanto la sera prima non aveva trovato più Calvi nell’appartamento del<br />
Chelsea Cloister e si era spaventato.<br />
La sera del 18, dopo aver lasciato il Chelsea Hotel, Carboni (secondo la sua<br />
versione, ritenuta non credibile dal pubblico ministero), in compagnia di Odette<br />
Morris, si recò presso l’aeroporto di Gatwich, dove si sarebbe dovuto incontrare<br />
con Ugo Flavoni, il quale (previo appuntamento fissato telefonicamente la<br />
mattina) era venuto da Ginevra con l’aereo privato dello stesso Carboni, per<br />
consentire il suo eventuale rientro in Svizzera.<br />
Carboni non riuscì però ad incontrarsi con Flavoni, essendo arrivato in ritardo<br />
a Gatwich, quando l’aereo era già ripartito (in quanto doveva rientrare alla<br />
base prima della chiusura dell’aeroporto di Ginevra). Insieme a Odette, tornò<br />
quindi a casa dei Morris, dove trascorse la notte.<br />
A tarda sera, parlando per telefono con Laura Scanu Concas, Carboni venne<br />
a sapere che la televisione italiana aveva dato la notizia del ritrovamento del<br />
cadavere di tale Gian Roberto Calvini; sapendo che queste erano le generalità<br />
che erano state apposte sul passaporto falso dato a Calvi, capì subito che si<br />
trattava proprio del banchiere.<br />
La mattina del 19 giugno, temendo per la propria incolumità, decise di<br />
lasciare subito Londra e di utilizzare un aereo in partenza da Gatwich, in<br />
quanto era un aeroporto meno frequentato, usato per i voli nazionali e per<br />
quelli privati.<br />
In compagnia di Odette Morris (che gli serviva da interprete), partì per<br />
Edimburgo, dove prese due stanze presso l’Old George Hotel (registrate a<br />
nome della ragazza), alloggiandovi sino al giorno dopo.<br />
La mattina del 20 giugno, dopo aver parlato per telefono con la madre ed<br />
aver appreso che il padre non stava bene, Odette decise di rientrare a Londra e<br />
nelle prime ore del pomeriggio prese un aereo per Heatrow.<br />
Carboni, invece, si fece venire a prendere ad Edimburgo da Kunz con un<br />
aereo privato; con tale aereo passò prima per Klagenfurt (prendendo a bordo<br />
Manuela Kleinszig) e poi proseguì per Zurigo, dove il giorno successivo si fece<br />
raggiungere da Vittor e da Michaela, per avere maggiori notizie sugli ultimi<br />
eventi.<br />
Il 22 giugno Vittor e Michaela rientrarono a Klagenfurt, mentre Carboni<br />
rimase in Svizzera sino al giorno in cui venne arrestato.<br />
4) La scelta di Londra per l’espatrio di Calvi.<br />
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