05.06.2013 Views

download rivista PDF - Regione Piemonte

download rivista PDF - Regione Piemonte

download rivista PDF - Regione Piemonte

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2<br />

scoperto, al sole; la sua massima attività<br />

viene esplicata durante le prime<br />

ore del mattino e nel tardo pomeriggio,<br />

addirittura in periodo estivo è possibile<br />

incontrarla durante le ore notturne.<br />

Le giornate favorevoli per osservare<br />

questi rettili sono quelle che<br />

offrono temperature esterne non troppo<br />

calde e giornate con cielo appena<br />

coperto. La vipera durante l'anno è<br />

attiva nei mesi che vanno da Marzo a<br />

Ottobre, i restanti li passa in letargo in<br />

tane generalmente poste sotto il terreno.<br />

Si distingue principalmente dagli altri<br />

ofidi per alcune caratteristiche morfologiche:<br />

pupilla verticale, parte terminale<br />

della coda tozzo, spesso negli<br />

esemplari adulti la parte sottostante<br />

della punta della coda assume una<br />

colorazione rosso/arancio, apice del<br />

muso rivolto verso l'alto (sovente questa<br />

caratteristica della vipera comune<br />

viene scambiata per un "corno", da<br />

cui derivano le false notizie di presenze<br />

di Vipera ammodytes su tutto il territorio<br />

Italiano). La lunghezza massima<br />

generalmente non supera i 75 cm,<br />

esemplari più lunghi si possono considerare<br />

eccezionali.<br />

La caratteristica che, comunque,<br />

rende noto e quindi anche pericoloso<br />

quest'ofide è la presenza di due<br />

ghiandole velenifere poste nella mandibola<br />

superiore, corredate da un paio<br />

di zanne forate internamente, in grado<br />

di inoculare il veleno alle vittime.<br />

Le prede, costituite generalmente da<br />

piccoli mammiferi o rettili comprese<br />

altre specie di serpenti, vengono catturate<br />

grazie all'azione tempestiva del<br />

veleno che in esse viene somministrato,<br />

infatti, in seguito al morso le prede<br />

muoiono dopo pochi minuti. A volte<br />

prima della morte le vittime hanno<br />

modo di percorrere ancora svariati<br />

metri dal luogo dell'agguato, il rettile è<br />

comunque in grado di ritrovarle facilmente<br />

grazie al sofisticato organo di<br />

Jacobson presente sul pavimento<br />

della cavità orale ove viene riposta la<br />

lingua: tale organo ha funzione chemiorecettiva<br />

e permette all’animale di<br />

localizzare la preda ormai priva di<br />

vita. Il veleno della vipera pare sia<br />

costituito da un numero elevatissimo<br />

di proteine attive ( enzimi proteolitici,<br />

fattori emmorragici, fosfolipasi, laluronidasi<br />

ecc), è un liquido limpido incolore<br />

molto viscoso, che si essicca<br />

rapidamente a temperatura ambiente.<br />

La quantità di veleno che viene inoculata<br />

alle vittime è relativa alle dimensioni<br />

della preda, alle dimensioni della<br />

vipera ed alla situazione emotiva<br />

creatasi in quel momento (ad esempio,<br />

per difendersi la vipera difficilmente<br />

inietta una forte quantità di<br />

veleno).<br />

A questo punto entra in gioco la convi-<br />

venza dell'ofide con il genere umano:<br />

in primo luogo la vipera, come già<br />

detto, non è un animale aggressivo, a<br />

dispetto ad esempio del comune biacco<br />

(Hyerophis viridiflavus) che pur<br />

essendo totalmente innocuo risulta<br />

assai bellicoso e mordace, in secondo<br />

luogo il morso della vipera non è "mortale"<br />

per l'uomo, o meglio la tossicità<br />

del suo veleno può produrre dei sintomi<br />

particolarmente forti, ma che raramente<br />

portano al decesso. Tuttavia<br />

esistono soggetti umani particolarmente<br />

sensibili alla composizione chimica<br />

del veleno, di conseguenza il rischio<br />

risulta maggiore: queste allergie sono<br />

comunque frequenti nell'uomo anche<br />

con altre specie faunistiche, ad esempio<br />

molti lo sono alla puntura delle api,<br />

o a quella dei calabroni, che in alcuni<br />

casi possono anche causare la morte.<br />

L'attacco della vipera nei confronti dell'uomo<br />

viene comunque manifestato in<br />

situazioni molto rare, ad esempio, nel<br />

maneggiare il rettile senza particolari<br />

precauzioni, o nell'accasciarsi sopra<br />

con il proprio corpo, o nel disperato<br />

tentativo di qualche malintenzionato di<br />

uccidere o disturbare l'ofide. In caso di<br />

morso si consiglia l'incisione sulla parte<br />

lesa e la fuoriuscita del liquido e un'immediata<br />

consultazione di un medico.<br />

L’uso del siero antivipera é più problematico<br />

perché in alcuni soggetti<br />

potrebbe risultare controproducente, e<br />

15

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!