Lettera ai Galati - Parrocchia GOTTOLENGO
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<strong>Galati</strong> Capitolo III<br />
religiosa, di ogni filosofia e di ogni altro pensiero che naviga nella mente<br />
umana.<br />
Qualcuno potrebbe anche trovare qualche altra via per argomentare anche in<br />
modo giusto, assennato, con il conforto della Scrittura. La sua argomentazione<br />
potrebbe essere necessaria in altri contesti culturali, che non siano<br />
esclusivamente quelli della discendenza dei figli di Israele. Questo va detto,<br />
perchÄ a volte non si riesce a distinguere nella Scrittura, la veritÑ della fede, dal<br />
genere letterario che porta questa veritÑ, dall’argomentazione sulla quale un<br />
principio di fede si fonda. Si confonde principio e via attraverso il quale il<br />
principio si approfondisce e si chiarifica, per cui alla fine se cade la via, cade<br />
anche il principio. Mentre il principio resta sempre valido, eterno. La via<br />
potrebbe cambiare cambiando gli uomini, o semplicemente mutando la loro<br />
sensibilitÑ religiosa.<br />
La distinzione tra principio di fede e via argomentativa o deduttiva É necessaria<br />
per la salvaguardia della fede in ogni tempo, in ogni luogo, in ogni momento<br />
della storia umana.<br />
Per capirci. Per giuste ragioni noi potremmo abbandonare l’argomentazione di<br />
Paolo sul mistero salvifico universale di Dio che si compie in Cristo GesÇ,<br />
potremmo anche abbandonare il ragionamento scritturistico che Paolo adduce<br />
a favore della fede che la salvezza É solo in Cristo GesÇ e che ogni altra cosa<br />
che É avvenuta, che avviene, che avverrÑ deve portare solo a Cristo. In nessun<br />
caso possiamo abbandonare la veritÑ che solo Cristo É il Salvatore del mondo.<br />
Che vi sia possibilitÑ di argomentare o che non vi sia, questo non toglie nulla al<br />
dato rivelato, alla fede che solo in Cristo É la benedizione di Dio per l’umanitÑ<br />
intera. Tuttavia, poichÄ l’uomo É anche ragione, razionalitÑ, forza interiore che<br />
discerne, argomenta, elabora, deduce, É ben giusto che si <strong>ai</strong>uti la sua fede<br />
anche con il ragionamento, purchÄ si confaccia al suo universo culturale nel<br />
quale É immerso come un pesce nell’acqua.<br />
Tutto nasce da Dio, tutto conduce a Cristo, tutto É in funzione di Cristo, tutto É<br />
in vista di Lui, tutto É per Lui, tutto É in Lui, tutto diviene e si fa con Lui. Questa<br />
É la veritÑ.<br />
[19]Perché allora la Legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla<br />
venuta della discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu<br />
promulgata per mezzo di Angeli attraverso un mediatore.<br />
Se tutto É Cristo, da Cristo, per Cristo, in Cristo, con Cristo, se tutto É per Lui e<br />
in vista di Lui, perchÄ allora la Legge?<br />
PerchÄ il Signore ha dato la Legge, dal momento che aveva fatto la promessa<br />
ad Abramo e alla sua discendenza?<br />
La risposta di Paolo deve essere compresa, anche questa da Spirito a spirito,<br />
altrimenti si rischia di dire qualcosa che non entra nella volontÑ di Paolo, ma<br />
che potrebbe rivelarsi per noi incomprensibile, se non inconcepibile.<br />
La Legge ha una sola funzione. Paolo dice: La Legge fu aggiunta per le<br />
trasgressioni.