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Lettera ai Galati - Parrocchia GOTTOLENGO

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6<br />

<strong>Galati</strong> Introduzione<br />

Santo, ma bisogna pur arrivarvi, se si vuole conservare il Vangelo nella forma in<br />

cui ci fu tramandato. La debolezza dinanzi alla veritÑ del Vangelo di un cristiano<br />

tradisce e manifesta il suo poco amore per Cristo GesÇ. Paolo ama Cristo, ama<br />

la sua veritÑ, la ama a tal punto da versare il sangue per Cristo e per la sua<br />

veritÑ.<br />

Circoncisione. Un quesito che da subito appare nella <strong>Lettera</strong> É sul valore della<br />

circoncisione in ordine alla salvezza. Diciamo subito che essa non ha alcun<br />

valore. Non lo ha m<strong>ai</strong> avuto, non lo avrÑ m<strong>ai</strong>, non puÖ averlo, perchÄ la<br />

salvezza non viene da una pratica rituale, anche se importante, ma dalla fede<br />

nella Parola di Dio e nella vita conforme alla Parola manifesta, rivelata, data,<br />

offerta.<br />

Nessuna altra pratica rituale si puÖ sostituire alla fede, alla veritÑ, all’ascolto<br />

della Parola, all’osservanza del Vangelo. Su questo bisogna essere certi, ma<br />

soprattutto convinti, risoluti, inflessibili.<br />

Questa veritÑ da sola non basta per salvare l’uomo, occorre che sia trasformata<br />

in annunzio, in predicazione, in proclamazione pubblica dinanzi ad ogni uomo,<br />

piccolo o grande, piÇ importante o meno importante, semplice o dotto,<br />

ammaestrato o lasciato intonso nella sua formazione di base.<br />

Su questo Paolo É energico, forte, determinato. Non perÖ per motivi umani, ma<br />

per la stessa veritÑ di Cristo. Cristo É l’unico salvatore del mondo, l’unico suo<br />

redentore. Concepire una qualche salvezza fuori di lui É la proclamazione<br />

dell’inutilitÑ di Cristo GesÇ e del mistero della sua morte e della sua<br />

risurrezione.<br />

Affermare, predicare, proclamare una salvezza senza Cristo, fuori di Cristo, É<br />

spostare l’asse da Dio, o dall’Uomo-Dio, all’uomo semplicemente. La salvezza<br />

non matura sulla nostra terra; essa É un dono che Dio ci ha fatto e ci fa in Cristo<br />

GesÇ, solo in Lui e in nessun altro.<br />

La circoncisione non puÖ dare salvezza; se la desse, Cristo non ci servirebbe;<br />

saremmo salvi senza di Lui. Se Cristo non ci serve nÄ per la giustificazione, nÄ<br />

per la salvezza, perchÄ essa viene da noi, dalla terra, dalla nostre opere, quale<br />

valore puÖ avere la morte redentrice di Cristo in croce e la sua risurrezione<br />

giustificatrice? Nessuna. Proprio nessuna. Basta un solo spostamento nella<br />

veritÑ della salvezza, perchÄ Cristo sia dichiarato inutile per noi. In veritÑ Cristo<br />

É il tutto assoluto.<br />

Cosa era allora. Conosciamo le origini della circoncisione. Tutto É descritto<br />

nella Genesi. Tracce le troviamo nell’Esodo. Il Levitico contiene ogni normativa<br />

su di essa.<br />

Dobbiamo subito affermare che la circoncisione per l’Antico Testamento É solo<br />

un segno. Ü il segno dell’alleanza che Dio ha stipulato con Abramo e la sua<br />

discendenza. Si diveniva con la circoncisione discendenza di Abramo, si<br />

entrava nella benedizione.<br />

Era la benedizione la via della vita, non la circoncisione; la circoncisione ci<br />

introduceva sulla via, ma non era la via. La via della salvezza É stata sempre la<br />

Parola da osservare, praticare, vivere. La via della salvezza era l’ascolto del

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