Omelia I domenica di quaresima anno A - Cuore e Mani Aperte
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<strong>Omelia</strong><br />
I <strong>domenica</strong> <strong>di</strong> <strong>quaresima</strong> <strong>anno</strong> A<br />
La parola <strong>di</strong> Dio <strong>di</strong> questa prima <strong>domenica</strong> <strong>di</strong> <strong>quaresima</strong> ci introduce ad un tema <strong>di</strong><br />
estremo interesse e quanto mai attuale: la tentazione.<br />
La prima lettura illustra il tempo del peccato originale, allorché la bestia malvagia<br />
tese un’astuta insi<strong>di</strong>a all’uomo, convincendolo del fatto che mangiare i frutti<br />
dell’albero proibito avrebbe significato, <strong>di</strong>ventare come Dio, arrivare a conoscere il<br />
bene e il male. Così l’uomo si lascia ammaliare, come oggi accade per tutto ciò che<br />
allo stesso uomo è probito.<br />
Nella seconda lettura, San Paolo richiama la nostra attenzione su una verità: come per<br />
l’azione <strong>di</strong> un solo uomo siamo stati condannati, così adesso, grazie ad un solo uomo,<br />
Cristo, saremo tutti giustificati<br />
Il brano tratto dal vangelo secondo Matteo induce il pensiero alla riflessione a partire<br />
dalle tentazioni <strong>di</strong> Gesù.<br />
Cristo è stato battezzato da poco ed è il figlio nel quale Dio si compiace; è condotto<br />
ora nel deserto: quello sarà il luogo in cui sarà messo alla prova; lì potrà incontrare<br />
Dio ma allo stesso modo potrà patire la fame e la sete. E’ quello il luogo in cui è<br />
condotto Israele, e il luogo in cui Mosè, per 40 giorni visse senza mangiare e senza<br />
bere. Anche Gesù, mosso dallo Spirito, si sottopone a questa prova, riflettendo Lui<br />
stesso il nuovo Israele.<br />
Il tentatore si avvicinerà a Lui per ben tre volte per indurlo a cedere, a desistere da<br />
una prova così dura. All’inizio <strong>di</strong>ce: Se sei Figlio <strong>di</strong> Dio…. Domanda così la prova<br />
della figliolanza <strong>di</strong>vina <strong>di</strong> Cristo. Come il popolo che non aveva da mangiare si<br />
lamentò con Dio ed ottenne cibo, così Gesù è indotto in tentazione nel senso <strong>di</strong> essere<br />
spinto ad utilizzare la fiducia nella parola <strong>di</strong> Dio per trasformare le pietre in pane,<br />
così dando prova della Sua origine <strong>di</strong>vina. Ma Gesù, pur fortemente provato dal<br />
<strong>di</strong>giuno nel deserto, risponde al tentatore che non <strong>di</strong> solo pane materiale Egli ha<br />
bisogno, perché ben più necessaria e grande è la fiducia nella parola <strong>di</strong> Dio. E’ questa<br />
fiducia, infatti, che fa sazi tutti coloro che credono a Lui e Gli rimangono fedeli; tutti<br />
quelli che scelgono <strong>di</strong> abbandonarsi alla Provvidenza <strong>di</strong> Dio nella certezza che Lui si<br />
prende cura <strong>di</strong> ciascuno dei Suoi figli.<br />
La seconda volta il <strong>di</strong>avolo si serve proprio della parola <strong>di</strong> Dio per provocare Gesù.<br />
Anche se la parola del salmo non è completa, il suo contenuto si riferisce al fatto che<br />
il tentatore vuole che Dio si adegui alla sua volontà compiendo qualcosa <strong>di</strong><br />
spettacolare, qualcosa <strong>di</strong> pro<strong>di</strong>gioso che infine lasci un segno. Ma Gesù risponde che<br />
giammai Egli avrebbe messo alla prova il Signore Dio: Lui sarà fedele al Padre; non<br />
Lo userà come strumento e non lo sfiderà nel senso in cui il <strong>di</strong>avolo cerca <strong>di</strong> indurlo.<br />
La terza volta, infine, la tentazione si riferisce ad una offerta <strong>di</strong> potere: oggi tutto è in<br />
mano al <strong>di</strong>avolo; i regni giacciono al suo potere finchè la vittoria non sarà <strong>di</strong> Cristo.<br />
«Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei pie<strong>di</strong>, mi adorerai» <strong>di</strong>ce il <strong>di</strong>avolo.<br />
Ma Gesù scaccia satana con parole <strong>di</strong> fede forte e risoluta: solo nei confronti <strong>di</strong> Dio si<br />
manifesterà la sua adorazione; soltanto verso <strong>di</strong> Lui vi sarà obbe<strong>di</strong>enza e fedeltà…
così dopo quest’ultima prova il <strong>di</strong>avolo lo lascia e Gesù viene servito dagli angeli,<br />
quale premio della Sua completa devozione al Padre.<br />
Il messaggio del vangelo e la trasposizione della Parola nel mondo <strong>di</strong> oggi è chiara:<br />
sono queste le prove cui la fede <strong>di</strong> ogni cristiano è sottoposta ogni giorno. E’ la prova<br />
che possiamo subire nel momento del <strong>di</strong>sagio, <strong>di</strong> qualunque tipo esso sia. Allora ci<br />
chie<strong>di</strong>amo: perché Dio non interviene in mio aiuto? Perché le Sue mani ci lasciano<br />
morire? E perché non ci nutre e non si prende cura <strong>di</strong> noi?...Perché, Lui che può,<br />
non fa un miracolo per guarire mio fratello, mia sorella, un mio caro che sta male?<br />
Perché non libera il corpo da una malattia così atroce come il cancro? E a volte<br />
basta anche molto meno a indurci quasi a sfidare Dio: perché con la Sua forza non mi<br />
procura una vincita al lotto, invece <strong>di</strong> costringermi a lavorare così duramente?<br />
Così <strong>di</strong>mentichiamo che Dio non si lascia costringere ai nostri piani; domanda invece<br />
fedeltà e obbe<strong>di</strong>enza assoluta e totale.<br />
In un momento <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>fficoltà, quando in un periodo della tua vita ti parrà <strong>di</strong><br />
essere in un deserto, solo e abbandonato, proprio allora sarai sottoposto alla prova <strong>di</strong><br />
Dio. Quando invece ti sembrerà <strong>di</strong> toccare il cielo con un <strong>di</strong>to, allora forse, proprio in<br />
quel momento, potrà essere il <strong>di</strong>avolo a metterti alla prova.<br />
La tentazione è sempre alle porte della nostra vita ed è lusinghera la parola del<br />
tentatore. Ma occorre rimanere fedeli, anche quando questo ci costa molto; allo stesso<br />
modo Gesù rimase fedele al padre fino alla morte e alla morte <strong>di</strong> Croce.<br />
Quante volte abbiamo urlato o sussurrato: scen<strong>di</strong> e ti crederemo; facci la grazia <strong>di</strong><br />
guarire e ti crederemo! Troppo spesso cerchiamo una fede fatta <strong>di</strong> miracoli e <strong>di</strong><br />
eventi spettacolari, perché così sarebbe molto facile continuare a credere. Ma non è<br />
questa la fede che Dio domanda ai Suoi figli.
Eppure ogni giorno possiamo assistere ad un miracolo incantevole: quello che si<br />
compie nell’Eucaristia. E ogni giorno, se apriamo gli occhi e il cuore alla bontà <strong>di</strong><br />
Dio, possiamo scoprire nella croce <strong>di</strong> Gesù una risposta d’amore. Troppo poche sono<br />
però quelle volte in cui ci <strong>di</strong>sponiamo <strong>di</strong>nanzi a Lui con cuore aperto ad accogliere la<br />
Sua voce e la Sua parola. Troppo poche sono quelle volte in cui ci <strong>di</strong>mostriamo<br />
<strong>di</strong>sponibili alla conversione, quella vera ed autentica <strong>di</strong> chi ogni giorno è sottoposto a<br />
prove, ma in ogni istante può confidare nell’amore del Padre, per scoprire <strong>di</strong> essere<br />
provato ma non schiacciato…sottoposto a tribolazione ma non sconfitto! Alziamo il<br />
capo, dunque, perché la salvezza è vicina; convertiamoci a Lui, al Suo amore, anche<br />
quando ci richiede tutto e subito!!!<br />
In questo tempo <strong>di</strong> <strong>quaresima</strong>, Signore, ci chiami a convertire le nostre vite,<br />
a convertire i nostri cuori perché si volgano a Te; ci doman<strong>di</strong> <strong>di</strong> convertire il nostro<br />
essere perché si <strong>di</strong>a a Te.<br />
Per questa conversione dobbiamo rinunciare, con tutta la nostra volontà,<br />
al peccato che ci assilla e spesso ci seduce; dobbiamo porre freno al nostro egoismo,<br />
al nostro orgoglio!<br />
Col Tuo potere <strong>di</strong>vino vieni a strapparci le ra<strong>di</strong>ci del male;<br />
Tu, Gesù, hai vinto Satana e il suo impero: fa che questa vittoria sia sempre<br />
profondamente impressa nel nostro cuore!<br />
Vieni a staccare le catene che ci tengono legati alle nostre avi<strong>di</strong>tà,<br />
e libera in noi quell'amore che troppe volte è schiacciato e soffocato dai nostri<br />
interessi, calcoli e timori.<br />
Vieni a suscitare in noi la generosità che dona senza contare,<br />
la gioiosa de<strong>di</strong>zione che mai si lamenta, l'umile offerta del cuore che si <strong>di</strong>mentica per<br />
piacerti.<br />
Amen<br />
Buona <strong>quaresima</strong>… seguiamo la croce e abbracciamola, la sentiremo leggera perché<br />
Lui la porta con noi!